VISITE IN AZIENDA – campiaperti day – vie nei campi – 17 novembre

 

a breve mando una mail (che metto anche sul sito)

con gli indirizzi e le aziende da visitare e i contatti dei referenti che si sono dati disponibili

 

PIAZZA VERDI

 

Carlo ha esposto i risultati del sondaggio sul mercato in piazza verdi: circa venti aziende di campiaperti si sono rese disponibili a partecipare, la maggior parte il mercoledì o il lunedì.

Come porci nei confronti dell'amministrazione comunale?

Come porci nei confronti di slow food? Segnaliamo le irregolarità di cui siamo a conoscenza?

 

Marco Feltrin: il mercato della terra è gestito da un direttivo di cinque persone. Chi fa anche parte di campiaperti ha spinto per creare un controllo sui nuovi ingressi ed ora slow food ha assunto un consulente che fa le visite nelle aziende del mercato della terra. Io il mercato in piazza verdi lo voglio fare con campiaperti

 

Michela sottolinea che il mercoledì come giorno sarà occupato dal mercato del labas che inizia il 4 settembre, quindi forse bisognerebbe ipotizzare un altro giorno per piazza Verdi. Aggiunge che nessuno in campiaperti vuole entrare nel merito delle scelte personali, ma se in piazza verdi ci deve essere un mercato bio è auspicabile che tutti i produttori di campiaperti ci vogliano andare con campiaperti e non con slow food o natura sì (ad esempiO)

 

Romano: se il problema di campiaperti con slow food è quello che non ha un metodo di controllo e alcuni di quelli che vi partecipano fanno compravendita a gogo e hanno prezzi altissimi, il problema non è solo con slow food ma anche con coldiretti e tutte le altre realtà che organizzano mercati.

 

Michele propone di chiedere un ulteriore incontro con la Monti e un incontro ufficiale con il consiglio d'amministrazione di slow food per chiarire i nostri punti di vista. Inoltre dice che il problema di slow food non riguarda i nostri produttori (sui quali nessuno ha mai dubitato) ma i fruitori del mercato che sono tratti in inganno da “buono, pulito e giusto” e credono che sia tutto biologico al mercato della terra. Noi in piazza verdi potremmo avere il problema delle verdure

 

Laura S: dovremmo organizzare più iniziative di promozione dei nostri principi

 

Alda: dovremmo iniziare a dire cosa fa il convenzionale per far capire perché la scelta del biologico è imprescindibile ed importante

 

Lino: se tutti i produttori bio di campiaperti che fanno anche il mercato della terra dicessero no a slow food perché in piazza ci vogliono andare con campiaperti, il problema sarebbe risolto perché slow food non avrebbe abbastanza produttori da portare in piazza.

 

Lanzarini: il mercato di slow food è equivalente ad un mercato dove uno compra uno spazio. Campiaperti è un'associazione che fa politica. Il problema delle istituzioni è di dire qualcosa di verosimile, non la verità. Il problema dei gazebi per la sovrintendenza è superabile se c'è la disponibilità politica a dare la piazza a campiaperti. La piazza per campiaperti è importante perché dobbiamo costruire delle alleanze in città al di là di chi viene a fare la spesa, perché campiaperti non ha da parlare solo di alimentazione ma di tante altre cose

 

Germana: quanto è compatta CampiAperti nel dire che il polo biologico in piazza verdi senza campiaperti non si può fare?

 

Altri interventi sottolineano l'importanza di avere degli incontri in comune per parlare di piazza Verdi e scrivere anche ai giornali.

 

Emerge la necessità di comunicare meglio chi siamo ai mercati.

 

PROPOSTA ACCETTATA: stampare dei banner verticali da attaccare ad ogni gazebo con i principi fondamentali di campiaperti.

Lavorare per rendere più visibile il sito reindirizzando altri domini (es: mercatibioabologna) al nostro sito

 

Marco Mazzanti: io avevo proposto i giardini fava ma non ho avuto molto seguito. Io voglio prendere piazza verdi con campiaperti ma dobbiamo essere in grado di dare continuità con le verdure

 

Roberta Mazzetti dice che il nostro referente a questo punto più che la Monti è il sindaco

 

Enrico: cosa siamo disposti ad accettare per piazza Verdi?

Stesso giorno campiaperti e slow food NO

pagare per l'occupazione suolo pubblico NO

Io sono contrario ad un incontro con slow food perché se il mercato della terra dovesse smettere di fare le cavolate che fa, non ci sarebbe più nessun mercato della terra. Io sono per segnalare fortemente le differenze che intercorrono tra slow food e campiaperti

 

Gabriele: il mercato della terra è ritardato (rispetto al 18 settembre) perché devono pedonalizzare via petroni. Slow food è interessato poco a piazza verdi. Se gli diciamo che ci andiamo noi secondo me si tira indietro. E poi sono stanco di tutte queste divisioni.

 

Corrado si dice entusiasta della civiltà che dimostriamo come associazione, dice che piazza verdi sarà nostra. Propone un incontro con slow food e escluderebbe la sovrapposizione di due mercati in piazza verdi

 

Angela: 2 incontri uno pubblico con slow food

e uno con il sindaco e gli assessori

 

Melissa: in piazza verdi si può anche immaginare di andare senza autorizzazione

 

Rita: rilanciare una campagna comunicativa di campiaperti

Ambra: comunicare cosa è il NON biologico

 

Giovanni Cambi: organizziamoci nella valle del Panaro per dare più continuità agli ortaggi invernali

 

Carlo: la comunicazione è difficile da fare con pochi soldi. Petizione su piazza verdi da portare ai mercati e alle iniziative a cui parteciperemo

 

Luciano: io non farò nessun mercato mercato in piazza verdi, né con slow food né con campiaperti

 

Giorgio: prima dobbiamo parlare con i giornali, poi con il sindaco

 

Marco Marcelli: dovremmo puntare a fare un mercato anche con gli irregolari in piazza verdi

 

Filippo Cattaneo: facciamo volantinaggio informativo al mercato di slow food

 

Roberta Borghesi: se la raccolta contributi venisse autogestita dai produttori la michi avrebbe molte più ore da dedicare alla comunicazione

 

CONCLUSIONE:

petizione

lettera al sindaco

assemblea pubblica

 

 

 

 

 

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