LETTERA APERTA A CAMPIAPERTI
Cari Campi Aperti,
allo stato attuale delle cose è sotto gli occhi di tutt* che la visione
antropocentrica del mondo stia distruggendo il pianeta, ci vuole un
cambio di paradigma radicale ed è proprio in questo contesto di presa di coscienza
ambientale che prendono vita tutte le varie iniziative, fra cui progetti
come il mercatino dei Campi Aperti, che vanno a rileggere in senso politico la posizione
dell’uomo sul pianeta.
Mentre il sistema capitalistico corre a ruota libera verso il disastro,
i movimenti libertari approfondiscono l’analisi della Liberazione
scavando sotto i concetti di Fascismo e di Dominio per smantellarli attraverso la loro
declinazione in significati più precisi ed attuali. Ad esempio
l’applicazione dell’analisi politica alle relazioni personali ha portato alla critica del patriarcato,
all’individuazione del sessismo come pratica di dominio e
all’autoliberazione, almeno teorica, delle donne e delle soggettività
LGBTQI.
L’istanza antispecista si colloca su questa linea di messa in
discussione dei dispositivi di dominio palesando il tabù che cela la
segregazione e la sofferenza di miliardi di oppressi. Proprio intorno alla Sofferenza e la Vulnerabilità
si sviluppa un’analisi che coinvolge pensatori e pensatrici di
molteplici estrazioni, dalla filosofia etica alla teoria queer, dall’antropologia alla storia.
La questione animale nella sua forma più recente ci si presenta come
Antispecismo che si distingue dall’Animalismo perché va a riposizionare
l’umano fra gli animali oppressi e sfruttati e lotta per la liberazione
di tutti gli animali insieme, umani e non, individuando una uguaglianza
formale e una continuità storica fra i sistemi di sfruttamento che opprimono i non umani e quelli che
opprimono gli umani.
Dopo la dichiarazione di Cambridge sulla Consapevolezza, in cui premi
nobel e luminari delle neuroscienze hanno dichiarato che per la scienza
oggi è evidente che la maggior parte degli animali, sicuramente tutti i
mammiferi, gli uccelli ed i polpi, siano da ritenersi coscienti in una
misura simile a quella umana, si hanno motivazioni ancora più certe e
chiare per dichiarare che l’immaginario che vede gli animali come merce
sia non solo scientificamente infondato e collassante dal punto di vista
ecologico, ma anche eticamente problematico; da cui la messa in
discussione di alcuni nuovi miti mistificatori,
come quello della fattoria felice. L’università di cambridge ha
confermato (cosa nota a chiunquee abbia vissuto con un cane) che ogni
singolo animale, sviluppando coscienza, si delinea come individuo, con
caratteristiche, simpatie, avversioni personali e un identità unica.
Il collettivo antispecista di xm24 pone domande che rimangono
tragicamente aperte: è giusto lucrare sulla sofferenza e prigionia di
individui? La diversità è un termine utilizzabile per avvallare la sofferenza e la prigionia di
individui? Consapevoli che nessuno di noi sia alle prese con la
sopravvivenza base ma che l’ industria del consumo e sfruttamento animale sia atta solo a
soddisfare il gusto ma nessun bisogno primario, ci domandiamo se è
giusto imprigionare, sfruttare e uccidere per motivi di gusto. Lo
sfruttamento animale risponde a un istinto naturale insito nell’uomo o
le cose andavano diversamente prima che cominciassero a circolare libri
scritti da dio con passaggi simili a questo:
..riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra»…?
Anche in un contesto che riconosce la necessità di una decrescita felice
e di svincolare l’umano dalla macchina del cibo industriale, a senso
auspicare un ritorno acritico alla vita contadina?
Vi scriviamo perché essendo xm24 sostenuto e formato anche dalle istanze
politiche dell’ antispecismo ed essendo il mercatino del giovedì
attraversato da moltissim antispecist, vorremmo che il dibattito sulla
questione animale, che anima questo spazio da molti anni, fosse esteso
anche all’assemblea di Campi Aperti e alle sue individualità.
Gli/le antispecist che frequentano il mercatino avvertono con disagio la
vendita di corpi e prodotti animali e i/le tant antispecist del
collettivo xm24 trovano che l’aggiunta tacita di un ulteriore bancarella specista con tranci
sanguinolenti sottovuoto sia in linea con il silenzio comunicativo che
si è creato fra xm24 e il mercatino su questo tema ormai da anni.
Quindi se in passato ci sono state modalità troppo dirette vorremmo con
questa lettera, e avvalendosi del consenso di xm24, allargare la
discussione a chiunque voglia contribuirvi per quello che riguarda lo
spazio comune e la sua gestione. Crediamo che soprattutto all’interno
del perimetro del centro sociale le questioni che emergano riguardanti sessismo, razzismo, autoritarismo,
fascismo e specismo vadano discusse col centro, per il motivo che al suo
interno ci sono persone che trattano queste materie e non possiamo fare
finta che xm24 sia un contenitore vuoto. Vogliamo che il centro sociale
e il mercatino continuino a offrire quella piazza, non neutra ma plurale e politica, dove le
argomentazioni possano trovare modo di confrontarsi pubblicamente da
pari.
La distinzione fra biologico industriale e biologico autocertificato
promossa da genuino e clandestino si approfondisce nel mercato del
giovedì dove il discorso sulla vita (bio logos) arriva a coinvolgere produttori e
consumatori oltre che i prodotti; vorremmo che le scelte fatte
reggessero il confronto con un’etica radicale non riconducibile al green washing (pitturatina verde)
utilizzato dai supermercati, ma siano parte integrante dello scambio di
idee, appunto, plurale, che avviene nella meravigliosa agorà che campi aperti e xm24
sanno creare insieme.
Nei giorni 15 e 16 aprile ospiteremo due eventi No-Expo che mostrano
esattamente il tipo di attitudine che questa lettera cerca di avviare,
il 15 ne parlerà genuino e clandestino mentre il 16, nella Cena parlata
Il PiattoEXPOrco, ne parleranno gli/le antispeciste da milano con
BellaVeg, Earth Riot e Frangettestreme. Per i due eventi sarà redatto un
unico volantino e si cercherà una commistione di interventi e contenuti.
Trovandoci come spazio xm24 a condividere e ospitare istanze ampie i cui
margini entrano in contrasto fra di loro non troviamo miglior proposta
che portare le questioni al centro in modo che possano confrontarsi in modo
schietto e trasparente.
Siete tutt invitat a tutti e due gli eventi!
XM24
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