Neanche un mese fa apprendevamo dalla stampa il progetto comunale di riqualifica degli spazi dell’ex caserma Masini (alberghi, ristoranti, parcheggi), sviluppato naturalmente senza coinvolgere chi la riqualifica la sta già praticando da quasi 3 anni.

Lo scorso venerdì, 21 agosto, ci è giunto un altro infame segnale: Làbas e le case occupate di via Borgolocchi sono state private della corrente elettrica. Vigliaccamente, è stata simulata una sospensione temporanea dell’erogazione di energia per ‘lavori tecnici’, che ha momentaneamente coinvolto anche altri complessi vicini.

Un attacco fatto dai soliti politicanti e da chi di fatto si sostituisce a loro (stiamo parlando di Coccia, l’ormai neanche tanto nuovo questore), personalità incapaci di rispondere alle esigenze della città, i degni interpreti della crisi della rappresentanza che dimostrano da chi dipende la loro sopravvivenza: i fini speculativi e i profitti dei pochi, il mercato del cemento. 

Solo un amministrazione che ha perso ogni contatto con la realtà non vede la ricchezza sociale che Làbas esprime, con i propri progetti locali e internazionali, con il mutuo aiuto tra coloro che di un tetto, di welfare  e assistenza non ne vedono neanche l’ombra. 

Bologna si avvicina alle prossime elezioni e alla campagna elettorale, stretta nella morsa di un richiamo alla legalità privo di connessione con qualunque espressione di giustizia ed equità. Negli ultimi mesi solo minacce, misure restrittive della libertà e sgomberi sembrano il condimento di questa ricetta di governo della crisi.

Hanno tolto l’elettricità a chi su questa fonte non ci ha speculato, ma l’ha usata per vivere e per metterla a disposizione del quartiere. L’hanno tolta ora che siamo in centinaia a dargli vita ogni settimana, a differenza dei 10 anni precedenti in cui non se ne sono mai preoccupati, lasciando il tutto all’incuria e al degrado.

Chiediamo quindi a tutte le persone che hanno reso, rendono e renderanno Làbas un punto di riferimento per il quartiere, un luogo di incontro dei sogni e dei desideri più liberi, di cominciare a farsi sentire con un piccolo gesto, che se fatto da molti, sarà un segnale importante: mercoledì vi aspettiamo al nostro consueto mercato con una candela in mano.

Alla tristezza e al buio di chi vorrebbe porre fine all’esistenza di questo bene comune, ci divertiremo rispondendo con una straordinaria azione collettiva.

Faremo capire a chi vuole spegnerci che c’è una comunità in grado di accendere passioni, anche senza corrente elettrica.
#facciamociluce
labasoccupato.com

 

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