Savena, c’era da aspettarselo
Venerdì scorso (11/11) abbiamo svolto per la prima volta il mercato nella nuova area assegnata dal comune, in via Lombardia.
Si tratta, sulla carta, di una collocazione ideale. Un parcheggio circondato da una inferriata, esattamente al lato opposto dell’edificio che faceva da quinta al piazzale di via Udine, storica sede del nostro mercato al quartiere Savena, quindi a pochi passi da lì.
Avevamo chiesto, però, di attendere a traslocare l’area mercatale, in modo da aver tempo di avvisare i nostri co-produttori e di analizzare la nuova collocazione con la necessaria calma.
Invece non si è potuto aspettare e, come prevedibile, la gatta presciolosa ha fatto i gattini ciechi.
La nuova area si è rivelata troppo angusta per ospitare i banchi, ma, soprattutto, per permettere l’allestimento. Il mercato, infatti non è un libro “pop-up”, non basta, cioè, girare pagina per avere i gazebo montati e i banchi pieni di prodotti esposti convenientemente. Ci vuole tempo e spazio di manovra e comodità ai punti di connessione alla rete elettrica.
Invece ci siamo trovati con un’area ridotta al minimo (400 mq di cui 126 occupati dai gazebo), con il resto del piazzale occupato da auto in sosta e da mezzi della polizia municipale che si sono pure trovati intralciati dalle manovre dei furgoni che facevano la fila per entrare e scaricare attrezzature e prodotti per l’allestimento del mercato.
In aggiunta, il quadro elettrico a cui vengono attaccati gli strumenti e le attrezzature si trova ancora nel piazzale di via Udine e, per portare l’elettricità in via Lombardia, abbiamo dovuto (non c’è alternativa) attraversare il corridoio dell’edificio, rischiando di far inciampare gli utenti dei servizi che in quell’edificio hanno la sede.
Per chi volesse farsi un’idea della confusione che si è creata all’arrivo dei produttori, con il parcheggio già occupato, abbiamo scattato una foto, che però non rende ancora a sufficienza il disagio e il caos a cui abbiamo dovuto fare fronte.
Per finire in bellezza, il tratto di via Lombardia adiacente al piazzale del nuovo mercato è interdetto alla fermata per motivi di sicurezza legati alla presenza del commissariato di PS antistante. Ne consegue che i mezzi dei produttori, esaurite le operazioni di scarico e allestimento, devono essere portati fuori e parcheggiati lontano dall’area di svolgimento del mercato.
Beffa conclusiva: mentre in via Lombardia si imprecava e sgomitava per poter accedere alla propria piazzola, il piazzale di via Udine, dove ci è stato detto che non potevamo entrare perchè sarebbero cominciati i lavori prima di venerdì, era esattamente nelle stesse condizioni (vedi foto) della settimana precedente (sic!).
La sintesi, purtroppo, è che il buon senso, soffocato dalla burocrazia e dall’arroganza di un sistema che non tutela più gli interessi del popolo, non riesce più a farsi spazio e ad informare di sé le decisioni assunte dalla struttura che dovrebbe rappresentarci.
Abbiamo richiesto un incontro urgente alla Presidente del Quartiere. Stiamo aspettando la convocazione.
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