Camilla, un emporio di comunità a Bologna
Il sistema alimentare crea la povertà proprio mentre favorisce l’abbondanza di cibo; alleva fame e malattie tramite i suoi meccanismi di produzione e distribuzione. Ed è stato plasmato in gran parte dal terrore che gli operai e i contadini potessero balzare fuori dalla loro condizione, che esigessero l’uguaglianza. Il sistema è stato progettato in modo da risucchiare benessere dalle campagne, con giusto quel minimo di redistribuzione per tener buona la gente. Però l’unica forza capace di cambiare il mondo è sempre stata la gente che si solleva in massa per l’uguaglianza.
(Raj Patel, I padroni del cibo)
Un’economia basata sull’assunzione di responsabilità collettive comuni piuttosto che sull’interesse privato, se favorirà sensibilità adeguate, riuscirà ad acquistare una sua egemonia.
(Murray Bookchin, Economia di mercato o economia morale? In The Modern crisis)
Sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, è il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo. Questo pone coloro che producono, distribuiscono e consumano alimenti nel cuore dei sistemi e delle politiche alimentari e al di sopra delle esigenze dei mercati e delle imprese
Movimento internazionale di contadini Via Campesina, 1996
Come Alchemilla GAS (il principale Gruppo di Acquisto Solidale di Bologna) e Campi Aperti (Associazione di produttori biologici e contadini del territorio) abbiamo lanciato un nuovo progetto di consumo critico e solidale a Bologna, ispirandoci ad un’idea di autogestione, socialità e cooperazione che riteniamo capace di coinvolgere ampie fasce di cittadine/i nella ricerca di uno stile di vita e di consumo più sano, sostenibile e solidale e meno dipendente dai grandi attori economici, come le catene di supermercati che – direttamente o indirettamente – governano l’economia globale e indirizzano le scelte individuali tanto di chi acquista, quanto di chi produce.
Un progetto innovativo per le modalità organizzative di tipo partecipativo; incisivo per la semplicità e replicabilità del modello; inclusivo per la capacità di coinvolgere ampie fasce di cittadine/i.
Cosa succede oggi
A Bologna esiste un significativo numero di persone che provvede ai propri acquisti di alimenti e prodotti di uso comune anche tramite acquisti collettivi e mercati o botteghe a filiera corta. Tuttavia, per ragioni di prezzo e varietà dei prodotti, nonché per comodità o abitudini d’acquisto, la quota di spesa familiare coperta da questi canali di acquisto è spesso modesta. Ci sono poi molte altre persone che non riescono ad accedere a queste pratiche per mancanza di informazione e/o poca disponibilità economica. Siamo convinti che accrescere il numero di cittadine/i che usufruiscono di queste modalità di acquisto sia un importante obiettivo per sostenere e rafforzare l’economia locale, la salute dei cittadini e la vivibilità della città e delle aree rurali.
Il risultato di decenni di politica economica liberista, votata alla sola ricerca della crescita è sotto gli occhi di tutti: una società sempre più divisa e caratterizzata dall’aumento delle diseguaglianze e della disgregazione sociale, che incentiva nei cittadini atteggiamenti egoisti e passivi, anziché stimolare la solidarietà e la collaborazione. E la percezione diffusa è che non ci siano alternative possibili.
Le grandi catene di supermercati – che gestiscono complessivamente l’80% degli acquisti delle famiglie italiane – governano il mercato della distribuzione, stimolano modelli di consumo dannosi per la salute e impongono ai produttori agricoli modalità di produzione standardizzate e costi di produzione sempre più bassi, contribuendo al diffondersi di sfruttamento e caporalato in molte zone d’Italia e in un numero crescente di filiere agricole, anche di eccellenza: pomodoro (Puglia, Basilicata e Campania); agrumi (Calabria e Sicilia); uva (Puglia, Piemonte e Lombardia); frutta (Puglia, Piemonte ed Emilia-Romagna); bestiame (Lazio, Campania e Sardegna), ecc.
Cosa vogliamo fare domani
Le scelte riguardanti la produzione e la distribuzione dei beni definiscono territori e rapporti sociali. Se una comunità locale si pone in condizione di scegliere in maniera democratica circa la produzione e la distribuzione del cibo e degli altri beni di consumo quotidiano, allora potrà scegliere come deve essere gestito il territorio che abita, come devono essere utilizzate le risorse comuni e come devono essere i rapporti tra tutte le lavoratrici e i lavoratori che partecipano in questo processo. Questo è il nostro progetto, che si affianca agli altri che si muovono da anni in questa direzione nel territorio che abitiamo. È un progetto di riappropriazione da parte della comunità locale del diritto di compiere le scelte fondamentali per il proprio quotidiano e per la sopravvivenza del pianeta.
Per invertire la rotta e virare verso un nuovo modello socio-economico, occorre partire da ciò che possiamo decidere direttamente e dalla nostra capacità di fare e di creare alleanze tra i diversi soggetti che – in ogni punto della catena economia – subiscono le conseguenze di un’economia perversa.
Il passo che vogliamo compiere, per il quale stiamo lavorando intensamente da alcuni mesi, è realizzare a Bologna un nostro nodo distributivo locale, nella forma di un emporio cooperativo, partecipativo e solidale, ispirato al modello esistente da molto tempo negli Stati Uniti (primo fra tutti“Park Slope Food Coop” di Brooklyn) e più recentemente approdato in Europa (in Francia e Belgio, primi esempi La Louve a Parigi e BEES a Bruxelles). Un emporio che distribuirà prodotti alimentari di qualità e a prezzi contenuti, grazie alla gestione cooperativa a ciclo chiuso, nella quale ciascun socio è allo stesso tempo cliente, lavoratore e proprietario.
Ci proponiamo dunque di creare una struttura cooperativa, ispirata ai principi di autodeterminazione alimentare, sostenibilità, mutualismo e partecipazione che sia:
-
aperta all’adesione di tutti i cittadini e le cittadine e gestita collettivamente, grazie alla partecipazione economica e lavorativa dei soci, tutti ugualmente tenuti a contribuire alla cooperativa con un investimento in tempo, progettualità e partecipazione
- finalizzata alla distribuzione, esclusivamente nei confronti dei soci, di una gamma di prodotti alimentari e di uso comune, il più possibile ampia ed esauriente, con preferenza per il rapporto diretto con il produttore; le produzioni biologiche ed eco-sostenibili; i prodotti locali; le filiere partecipate; lo sfuso di qualità; i progetti volti a ridurre le diseguaglianze economiche ed implementare i diritti dei lavoratori;
- promotrice di patti di collaborazione con i produttori volti alla pianificazione produttiva, al contenimento dei costi di produzione, al prefinanziamento delle produzioni;
- promotrice di attività culturali, formative e divulgative rivolte a tutta la città e di pratiche di scambio e mutualità, volte al sostegno alle persone in situazione di difficoltà economica o sociale.
Stiamo organizzando a partire da Maggio 2017 presentazioni e assemblee in città volte a far conoscere il progetto, raccogliere nuove istanze, confrontarsi rispetto alle pratiche innovative che metteremo in atto per realizzare il nostro sogno!
https://www.campiaperti.org/2017/05/12/camilla-un-emporio-comunita-bologna/https://www.campiaperti.org/wp-content/uploads/2017/05/Logo_Camilla.jpghttps://www.campiaperti.org/wp-content/uploads/2017/05/Logo_Camilla-150x150.jpgMercati, alimentazione e salutecamillaIl sistema alimentare crea la povertà proprio mentre favorisce l’abbondanza di cibo; alleva fame e malattie tramite i suoi meccanismi di produzione e distribuzione. Ed è stato plasmato in gran parte dal terrore che gli operai e i contadini potessero balzare fuori dalla loro condizione, che esigessero l’uguaglianza. Il...cafcaf cfarneti@infinito.itAdministratorCampiAperti
sono interessato a sapere di più di Camilla (articolo su Repubblica del 5 ottobre 2017)
Ciao, grazie dell’attenzione.
Per info maggiori, anche su futuri appuntamenti, scrivi a camilla at inventati.org
Noi il 15/10 siamo in piazza 8 agosto dalla mattina alla sera per incontrare la città. Magari, vieni a trovarci.
sono interessato a sapere di più di Camilla (articolo su Repubblica del 5 ottobre 2017)
Ciao, grazie dell’attenzione.
Per info maggiori, anche su futuri appuntamenti, scrivi a camilla at inventati.org
Noi il 15/10 siamo in piazza 8 agosto dalla mattina alla sera per incontrare la città. Magari, vieni a trovarci.
ciao,
dalla sicilia forniamo svariati Gas con l’ausilio di persone svantaggiate che guidano i nostri veicoli, 3 delle quali assunte a casalecchio di reno.
ci piacerebbe sapere come presentarvi nostri prodotti come anche i servizi di turismo responsabile (è nata nostra piccola agenzia di viaggi) sia in sicilia che in toscana.
simone 347.2547481
ciao simone. grazie dell’interessamento e dell’attenzione al nostro progetto.
credo che al momento sia prematuro parlare di fornitori, ma terremo sicuramente presente la vostra realtà.
anche il tema della logistica è sicuramente un nodo che andrà sciolto e sapere di qualcuno che si è attrezzato e dimostra sensibilità per tematiche comuni è certamente motivo di ulteriore interesse.
speriamo di consocerci presto e di trovare spazi di collaborazione.
Noi il 15/10 siamo in piazza 8 agosto dalla mattina alla sera per incontrare la città. Magari, vieni a trovarci.
Vorrei approfondire le modalità di partecipazione all’iniziativa, art. Rep. 5 ott.
Ciao, grazie dell’attenzione.
Per info maggiori, anche su futuri appuntamenti, scrivi a camilla at inventati.org
Noi il 15/10 siamo in piazza 8 agosto dalla mattina alla sera per incontrare la città. Magari, vieni a trovarci.
Sono interessata ad un approfondimento ed adesione. Sto X andare a NY e voglio vedere questa realtà, ma ora ho scoperto che c’è anche da noi in Italia.
Posso far qualcosa X ampliare la platea? Io sto a Genova, ho 65 anni e disponibilità di alcune ore.
Sono interessato a partecipare attivamente alla vita di Camilla . Cosa devo fare?
Ciao ho.sppena saputo di questo progetto molto interessante vorrei avere maggiori info…grazie
Ciao Roberto, è stato appena pubblicato un articolo con i prossimi appuntamenti di presentazione a Bologna. http://www.campiaperti.org/2018/01/12/calendario-presentazioni-emporio-camilla/
Salve! Ho visto che avete partecipato, insieme con Terra Nuova, alla presentazione del film al Cinema Odeon .
Sapete dirmi a chi rivolgersi per Firenze ?
Grazie
Puoi trovare certamente molte informazioni a questo evento: http://genuinoclandestino.it/evento/gc-a-mondeggi-fattoria-senza-padroni/