L’erborista rurale parla
In un’epoca in cui l’erborista tradizionale è relegato ad un negozio in cui vende scatolette preconfezionate, e spesso non è nemmeno in grado di riconoscere le piante dal vero, un’epoca in cui tantissima gente si professa terapeuta, naturopata ecc. senza mai immergersi nella conoscenza intima del mondo naturale tanti intrepidi personaggi stanno colonizzando le colline e le montagne di tutta Italia, cimentandosi nel riconoscimento, nella raccolta, e nella lavorazione di piante selvatiche e autoctone, provando a ristabilire un collegamento con la Natura Medicatrix, alla maniera dei tanti Avi che hanno calpestato queste stesse Terre in cerca di piante per curarsi e per curare.
Tanti Genuini e
Clandestini che, non temendo il confronto con la Natura, nonostante le
direttive paranoiche dell’OMS, tornano a usare i piedi e le mani, gli
occhi e il naso e la bocca, per ri-conoscere antiche Essenze dei boschi e
dei campi; senza farsi sedurre da intriganti vegetali esotici che
percorrono le passarelle alla moda dell’attuale cultura: Neem, Jojoba,
TeaTree, Karitè, Argan…
Che non si fermano a valutare le
titolazioni di estratti artificiali e artificiosi di dubbia genuinità,
ma ricercando metodi di lavorazione antichi e tradizionali, semplici,
rustici, caserecci, non facendosi infinocchiare da moderne e
scientifiche (e morte) tecniche di manipolazione della natura: sipfe,
co2 supercritica, pressione ridotta, emulsioni microsferiche…
Noi Erboristi Rurali cresciuti interiormente grazie alla rete di Genuino
Clandestino che ci sostiene e ci dà forza; grazie a gente che ha avuto
fiducia del nostro lavoro, grazie alla Natura che quotidianamente ci
insegna nuovi
equilibri di Salute, Grazie ai nostri Avi che hanno
lasciato tracce di metodi, tecniche e conoscenze convalidate dai secoli.
Noi Erboristi Rurali vorremmo essere semplicemente riconosciuti come
tali, e lasciati liberi di lavorare, di dare energia allo Spirito
Terapeutico della Natura, che possa portare beneficio a tanta gente
confusa dall’attuale farmacocrazia ,che confonde e avvelena i nostri
cari.
L’invito è di partecipare a Genuino Clandestino in Terra d’Abruzzo per poter stendere una carta dei principi? Delle linee guida? Per delineare questa nuova figura che in Italia sta prendendo sempre più piede?
Per dire la vostra, per dare un contributo nel costruire una nuova visione di Salute, terapia, Erboristeria ecchicchessia…
Fate girare l’invito. Aho!
Lorenz Strulga.
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