Firenze-Modeggi “Marcia per la Terra” 17-18-19 Settembre
Venerdì 17 settembre 2021 l’incontro nazionale delle Associazioni aderenti alla Campagna per l’Agricoltura Contadina
L’incontro è particolarmente importante: nel mese di maggio per la prima volta la Camera dei Deputati ha approvato il testo delle “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina” e dal mese di settembre prevediamo l’avvio della discussione presso la Commissione Agricoltura del Senato per l’approvazione definitiva.
Ordine del Giorno dell’incontro:
Discussione in merito al testo del Disegno di Legge per definire indicazioni/proposte da rivolgere ai parlamentari e portare alle audizioni in Commissione;
Riorganizzazione della struttura interna della Campagna Agricoltura Contadina:
Definizione dei Gruppi di Lavoro, Coordinamento, persone che vi lavorano;
Prospettive politiche della Campagna Agricoltura Contadina: iniziative collaterali di sostegno, possibile ruolo successivo ad una eventuale approvazione della Legge.
ILa città di Firenze ospiterà il G 20 AGRICOLTURA il 17-18 Settembre
Nello stesso periodo, prendendo stimolo dalla futura visita in Europa di una numerosa delegazione Zapatista dal Messico che al momento non ha riferimenti nel calendario prossimo essendo incagliata nelle burocrazie internazionali rese ancora più complicate dalla pandemia e dall’uso che i governi ne fanno, lanciamo la chiamata per la “SEMINA”.
La SEMINA si svolgerà in due giornate: sabato 18 e domenica 19 settembre.
Sabato 18 settembre ci sarà una grande MARCIA PER LA TERRA
Percorreremo a piedi i circa 12 Km che da Firenze ci porteranno fino alle terre della fattoria senza padroni di Mondeggi Bene Comune.
Sarà una marcia pacifica ma fortemente simbolica che ci vedrà abbandonare la città dove i potenti della terra parleranno della “loro” agricoltura, per recarci in un territorio liberato dall’agrobusiness dove si sta costruendo un’autonomia alimentare e territoriale che si basa sull’agroecologia, sul mutualismo, sulla solidarietà e sulla rinascita dei beni comuni.
Sarà una Marcia per una vita intesa come riappropriazione e cura tanto dei nostri corpi quanto dell’ambiente in cui viviamo, intesa come libertà di scegliere sia il modo in cui vivere sia la salute che vogliamo/meritiamo. Una Salute che sia in primis data da cibo ed ambienti sani e genuini, fatta di quel tempo di cura verso noi stessi e le nostre relazioni che da troppo tempo c’è stato negato. Fatta dunque di quegli intrecci fondamentali che costituiscono la nostra forza e il nostro motore per vivere degnamente. Una Salute basata su di una profonda consapevolezza di cosa sia la nocività e quali siano invece le pratiche che generino un reale e concreto benessere. Pratiche a noi molto chiare, che vengono quotidianamente portate avanti all’interno delle nostre comunità.
Sarà una Marcia per dire NO, non siamo d’accordo con la narrazione dei grandi della terra che si trovano per ratificare soluzioni digitali e biotecnologiche anche nei confronti di un’agricoltura trattata al pari di una vera e propria industria ormai da troppi anni. Diciamo NO agli stessi grandi che ci verranno poi a raccontare che risolveranno i problemi dell’umanità legati al cibo attraverso l’agricoltura 4.0. Diciamo NO all’attacco digitale e biotecnologico inflitto al nostro cibo, alla natura e alla VITA. Poiché tutto questo non potrà che generare un maggiore controllo, un’ulteriore alienazione di quei beni essenziali, il cui apice vede una ristrutturazione del capitale insieme all’indebitamento ulteriore di tutti e tutte facendolo passare addirittura come “transizione ecologica”.
La MARCIA PER LA TERRA vorremmo dunque che fosse intesa non solo come questione contadina ma di lotta sistemica, di tutte coloro che si oppongono e resistono alle grandi opere devastanti, alle monocolture tossiche, alle nocività industriali di ogni sorta. Di tutti quelli che animano le innumerevoli vertenze territoriali sottaciute e sminuite: lavoro precario e ambienti urbani presi d’assedio da cibo tossico, aria irrespirabile, montagne di rifiuti e individualismo.
Marceremo per la terra con la t minuscola e la T maiuscola tutte e tutti insieme per un futuro contadino ed ecologista, contro il capitale, le sue narrazioni, le sue regole, le sue imposizioni ed i sui summit difesi militarmente con la prepotenza delle armi.
Venti anni fa a Genova avevamo ragione, il presente ne è testimone. Il capitale globalizzato si è consolidato ed è progredito nei suoi profitti, nelle sue devastazioni e nelle sue prepotenze, ma anche noi abbiamo consolidato le nostre pratiche antisistemiche partendo dalla terra e dalla ricostruzione delle nostre comunità e della nostra autonomia.
Domenica 19 settembre a Mondeggi incontri confronti e contaminazioni di idee e pratiche
Nelle terre di Mondeggi dalle 10 di mattina, ci conosceremo, troveremo punti di convergenza e ci confronteremo su pratiche e mobilitazioni a sostegno dell’agricoltura contadina agroecologica. Verranno organizzate assemblee tematiche, che vorrebbero coinvolgere movimenti, organizzazioni, singoli e singole in resistenza al sistema dominante capitalista, estrattivista e prepotente, contadini in resistenza al modello dell’agrobusiness e della grande distribuzione organizzata.
E’ prevista una plenaria esplorativa la mattina dove, partendo dalla “Dichiarazione por la vida” zapatista, ci interrogheremo e ci confronteremo sul significato della creazione di autonomia nel nostro contesto economico e sociale.
Nel pomeriggio sono previste due assemblee tematiche:
- ” AGROECOLOGIA E PANDEMIA ”
L’intento dell’assemblea vuole essere un sereno confronto, privo di preconcetti, su quanto ad oggi possiamo sapere e conoscere sull’incrocio dei pensieri che queste due parole ci offrono.La nostra salute dipende anche e soprattutto dal cibo e della salubrità del nostro ambiente. Vogliamo quindi porre l’attenzione anche sugli effetti e i risultati ottenuti dalle misure prese dai nostri governi. Senza la pretesa di proporre verità assolute, crediamo sia importante conoscere, capire e condividere per poter giudicare ed agire. - “RESISTENZE CONTADINE”
Lo scopo di questa assemblea è quello di aggiornarci sui vari percorsi di resistenza al sistema dominante esistente.Confrontarci sulle le proposte in corso intese sia come pratiche di lotta, sensibilizzazione e mobilitazione sia come percorsi di ristrutturazione legislativa sul riconoscimento della figura del contadino slegata dalla via unica possibile, ad oggi, dell’essere imprenditore agricolo in un contesto capitalista. La proposta è di provare a costituire una piattaforma comune per il reciproco sostegno che possa coinvolgere gli ambienti ecologisti e urbani sensibili alle tematiche del cibo e della ricostruzione di comunità.Nella plenaria della mattina sarà possibile anche proporre ulteriori argomenti da sviluppare nelle monotematiche del pomeriggio.
Coordinamento delle comunità contadine toscane
Genuino Clandestino Firenze (Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze)Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni
Siamo le contadine ed i contadini del movimento Genuino Clandestino, sono molti anni che lottiamo nei territori di questo paese per l’autodeterminazione alimentare, la costruzione di comunità contadine resistenti e autogestite e per l’abbattimento definitivo di un modello di sviluppo mortifero ed oppressore conosciuto con il nome di capitalismo.
Come contadine e contadini sentiamo il grido di dolore che dai nostri campi, dai mari, dai fiumi, dalle montagne e dai suoi animali si alza fragoroso in cerca di giustizia e libertà.
Tocchiamo con le nostre mani ogni giorno gli effetti della catastrofe ecologica, guardiamo distruggere dalla follia capitalista territori vicini e lontani in nome del profitto. Osserviamo l’allontanamento e la disgregazione di intere comunità, la sottrazione sistematica di luoghi di condivisione, formazione, supporto e cura.
Oggi la nostra rabbia è tanta e profonda, è una rabbia che vuole restituire dignità a coloro a cui è stata strappata, è una Rabbia ed una lotta per l’umanità, poichè sappiamo bene che questo sistema
non può essere educato, addomesticato o riformato.
Nutriamo un profondo desiderio, collettivo e individuale, di abbattere ogni mattoncino di questo maledetto sistema, di estirpare come gramigna le disuguaglianze del nostro mondo; per seminare salvaguardia e solidarietà al posto di distruzione e competizione.
𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢, 𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐞, 𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐢, 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭à 𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭* 𝐯𝐨𝐢.
La città di Firenze nei giorni del 17 e 18 settembre ospiterà il summit globale dell’agricoltura (G20): l’ennesima farsa internazionale che attraverso la retorica della green economy disporrà del futuro dell’agricoltura industriale, chimica, nociva e distruttrice in Europa e in tutto il Mondo.
Questa istituzione è la solita che ha firmato e poi tradito il trattato di Parigi inducendo al consumo di combustibili fossili e promuovendo un modello agricolo che riduce in schiavitù le/i
lavoratrici/tori e rende sterili ed inquinati i campi, così come il cibo che attraverso essi viene prodotto.
Grazie allo stimolo della carovana Zapatista e la “declaración por la vida” siamo intenzionat* a non chiudere gli occhi, a rispondere colpo su colpo, organizzandoci collettivamente.
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚 𝐧𝐨𝐢
a crederci, a lottare insieme, a costruire ponti e alleanze per abbattere questo mondo e costruirne altri più veri e giusti.
Voltiamo le spalle alla città e a ciò che rappresenta, partendo da Firenze e dirigendoci verso Mondeggi. 𝐂𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐓(𝐭)𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, continuiamo a
sognare, organizziamoci e balliamo.
𝓠𝓾𝓮 𝓻𝓮𝓽𝓲𝓮𝓶𝓫𝓵𝓮 𝓮𝓷 𝓼𝓾𝓼 𝓬𝓮𝓷𝓽𝓻𝓸𝓼 𝓵𝓪 𝓽𝓲𝓮𝓻𝓻𝓪
Lascia un commento