CampiAperti

Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare

Autore: cri

  • report assemblea generale

    nuova organizzazione campiaperti

     

    rispetto alla proposta del gruppo che si era riunito ad agosto,

    l'assemblea generale si è espressa come segue:

     

    
    1_ PIÙ IMPORTANZA ALLE ASSEMBLEE DI MERCATO:
    le assemblee di mercato dovrebbero diventare delle micro-propagazioni dell'assemblea generale, in cui si trattano tutti i temi e gli accadimenti di campiaperti, e in cui ciascuno esprime i suoi interessi e le sue disponibilità di partecipazione. Le assemblee di mercato dovrebbero inoltre avere la possibilità di gestire le risorse economiche per dei progetti da proporre in assemblea generale.

    L'assemblea generale ha accettato questo punto. Riguardo alla gestione economica, ha deciso che ogni iniziativa di mercato autofinanzia non una cassa di mercato, ma la cassa di campiaperti. Ad inizio del 2013 ogni mercato avrà un budget da spendere nel corso dell'anno, in base a questo deciderà in linea generale le spese che può sostenere, e se ha bisogno di più fondi per realizzare un evento, scriverà un progetto e lo proporrà in assemblea generale.

    L'assemblea ha pensato che ogni mercato potrebbe fare almeno una cena di autofinanziamento all'anno.

     


    2_ GRUPPI DI LAVORO

    Per Creser, genuino clandestino nazionale, accesso alla terra dovrebbero lavorare dei gruppi autonomi in campiaperti. Le assemblee di mercato, in questa ottica, sono degli ulteriori gruppi di lavoro.

     

    Il gruppo genuino clandestino nazionale si formerà sulla scia dell'incontro milanese, impegnandosi ad essere presente e collaborativo a livello nazionale per il prossimo incontro che sarà in val di Susa.

    Hanno dato la loro disponibilità ad ora Mattia e Marzia.

     

    Per il creser chi è interessato a capire di cosa si tratta per seguirne gli sviluppi, è invitato all'assemblea di questo sabato 29 settembre a xm dalle 10 alle 13. Si discuterà il documento sulla sovranità alimentare che il creser con campiaperti ha prodotto.

    3_ forum ORTICOLTURA – CONSIGLI PRATICI

    Per l'esigenza di scambio di informazioni tra contadini su problemi contingenti da risolvere si può aprire un forum di discussione sul sito, diviso in vari argomenti, cosicché tutte le preziose info siano anche consultabili da tutti quelli che capitano sul nostro sito. Io e la Robi potremmo attivarlo poi io farei da amministratore in un primo tempo e poi vediamo.

     

    Ci informiamo su come aprire un forum. E lo facciamo.

     


    4_ VIE NEI CAMPI DAYS

    Visto che abbiamo sempre visite pendenti a produttori che ci contattano, e i nostri ritardi (anche di anni) fanno sì che questi contadini poi trovino altre soluzioni, abbiamo pensato che potremmo scegliere 2 giorni all'anno
    uno in marzo-aprile
    e uno in settembre-ottobre

    in cui ci dividiamo le visite da fare – la mattina –
    ed il pomeriggio dello stesso giorno
    ci si ritrova tutti ( anche chi ha ricevuto la visita) per conoscersi e raccontare come è andata e ipotizzare partecipazioni ai mercati.

     

    A questo proposito l'assemblea generale ha accettato la proposta di scegliere 2 giorni all'anno in cui effettuare tutte le visite.

    Ma ha deciso si riunirsi con i produttori nuovi non il pomeriggio stesso, bensì due settimane dopo. Questo per evitare che con i produttori che non saranno ammessi – perchè non bio o per mancanza di condivisione di idee – si creino situazioni imbarazzanti.

     

    La decisione è stata quindi di scegliere due giorni all'anno per le visite – i cosiddetti CAMPIAPERTI DAYS 🙂 -, il pomeriggio poi si fa assemblea generale a Bologna così si parla di come sono andate e due settimane dopo si fa assemblea generale con i nuovi produttori ammessi, assemblea in cui si farà anche un po' il punto della situazione sull'andamento dei mercati, per immaginare dove potrebbero collocarsi i nuovi. Che poi comunque dovranno passare dalle assemblea di mercato

     

    IL 28 OTTOBRE SARÀ IL GIORNO DELLE VISITE E DELL'ASSEMBLEA GENERALE.

    IL 10 NOVEMBRE QUELLO DELL'ASSEMBLEA CON I NUOVI PRODUTTORI.

     

    Io contatto tutte le aziende che riceveranno la visita per informarli.

    Poi spedisco una mail in lista con gli indirizzi, e i referenti della visita e relativo numero di telefono, così possono essere contattati da chi vuole aggregarsi.

    Carico anche tutto sul sito, come deciso in assemblea, così dovremmo riuscire a coinvolgere meglio i co-produttori.

    Ai referenti della visita consegnerò il regolamento di campiaperti, che portertanno con sé per darlo a chi riceve la visita.

     

    – bilancio

     

    Allego il bilancio preventivo del 2013, e gli incassi dal 2010 dei mercati.

    Grazie a Fabio Zanotti, commercialista che tiene i conti tra l'altro anche a gasbo, abbiamo sotto mano la situazione. Mi ha spiegato come tenere il bilancio e come prevedere le spese. Da ora in avanti si è reso disponibile a darmi una mano e ad insegnarmi a usare un programma che serve per tenere la contabilità.

    Dall'analisi che abbiamo fatto finora è emerso che con le nuove spese dei mercati (Borgo Panigale) e l'aumento delle ore svolte da me (700 euro in busta) – e venendo a mancare i 4000 euro che PROBER ci dava ogni anno – l'autofinanziamento che entra dal contributo del 4% dei banchi dei mercati non è sufficiente.

     

    L'assemblea ha deciso di aumentare i contributi al 5% da subito, cioè anche per settembre che raccoglierò a inizio ottobre.

    Così dovrebbero entrare circa 5000 euro in più all'anno, che dovrebbero far tornare il bilancio, tenendo comunque i rimborsi e le spese basse.

     

    L'assemblea ha deciso che per le visite in azienda non ci saranno più rimborsi, istituendo i 2 giorni all'anno infatti molti più produttori saranno coinvolti nelle visite, e non succederà che solo alcuni siano penalizzati (cioè avranno più costi perchè ne faranno di più).

     

    L'assemblea ha anche proposto di fare dei grandi mercati con tutti i produttori di campiaperti nei nuovi mercati, per aiutarli a decollare. Cioè a crash e Borgo Panigale, visto che al Savena il mercato di genuino clandestino ha portato ad un incremento dei visitatori.

     

    Le tasse che paghiamo ogni anno ammontano a più di 9000 euro.

    Campiaperti ha espresso indignazione per questo, soprattutto per la tassa sui rifiuti, che i mercati non producono, anzi, di cui si fanno carico e promuovono una gestione differente.

    Per questo un gruppo – e cioè io Lanzarini, Mattia e Marzia, si è proposto di contattare i referenti giusti (assessori ecc…) per capire se sia possibile avere una riduzione. L'assemblea crede che prima sia anche meglio chiedere a coldiretti e cia se loro pagano quelle tasse o no.

     

     

     

  • CAMPIAPERTI DAY – 28 OTTOBRE vie nei campi

    Le vie nei campi sono aperte a tutti coloro che vogliono partecipare. Si tratta di visite volte a conoscere i contadini che hanno fatto richiesta di entrare a far parte di campiaperti e di partecipare ai mercati.

    Chi vuole partecipare può contattare i referenti.

    1) Vigneto San Vito, Monteveglio VINO

    referente della visita Giovanni Cambi – 392 3379720

    In questo caso la visita sarà sabato 27 ottobre di pomeriggio

    2)  Fattoria Bordon, via Segalara 11, Santa Lucia, Castel D’Aiano PRODOTTI DA FORNO

    Referente della visita Luciano Righini – 333 6440584

    La visita avverrà domenica 21 ottobre alle 10.00 di mattina

    3) Carol e Fiorella, Savigno PRODOTTI DA FORNO

    La referente della visita è Germana Fratello 051 6706124

    4) Coop Agr. Biodiversi, via Panoramica 23, Parco della chiusa di Casalecchio di Reno ORTAGGI

    Il referente della visita è Filippo Cattaneo 338 3922414

    5)  Streccapogn, Monteveglio

    Il referente della visita è Michele Caravita 051 6708886

    6) Azienda agricola Fabio Ferri, Anzola dell’Emilia ORTAGGI

    La referente della visita è Laura Fasoli 320 3479055

    7) Cooperativa sociale Anima, San Marino di Bentivoglio ORTAGGI

    Il referente della visita è Giuseppe Begatti 339 2746787

    8) Francesco Del Carlo, Azienda agricola Cà del Campanaro, via Rivella 26, Villa D’Aiano  CONFETTURE E succhi

    La referente della visita è Paola Tontini 051 986965

    9) Patrizia Oliva, Luminasio    PRODOTTI ERBORISTICI

    Il referente della visita è Lorenzo Cambiaghi 059 989652

    10) Ecovillaggio Consolida, azienda agricola IlperoeilBiancospino, Monteombraro, Zocca ORTAGGI FARINE CONSERVE

    La referente della visita è Laura Stanghellini 340 5602087

    11) Alessandro Castellini, San Benedetto Val di Sambro ORTAGGI

    La referente della visita è Marzia Gigli 339 6214282

  • assemblea generale domenica 23 settembre!

    La prossima assemblea generale si svolgerà in ROMAGNA! Presso l’azienda Cà’ San Giovanni di Alberto montanari, via Tebano 42, Faenza (RA) Domenica 23 settembre

    Programma della giornata:

    Arrivo                 ore 14,30    mezz’ora di tempo per organizzare la giornata

    Inizio assemblea ore 15,00  

    ODG:

    – nuova organizzazione CampiAperti
    – bilancio e strategie di sopravvivenza (CENE DI    AUTOFINANZIAMENTO – AUMENTO CONTRIBUTI)
    – visite in azienda
    – genuino clandestino Milano
    – CRESER

    Cena                   ore 19,00   pizza col contributo di tutti: Mirca ha già promesso affettato per condirla, Lino porterà mozzarella e Cottu potrebbe                     portare del primo sale, Marco potrebbe portare del caprino piccante che potremmo fondere a mò’ di gorgonzola, gli ortolani potrebbero portare un po’ di verdure, chi porta 4/5 kg di buona farina semintegrale?…….

    comunque tutto già pronto da mettere sulla pizza!

    Balli contadini     ore 20,00   
    tutti i suonatori, buoni e strapazzoni, sono pregati di portare lo strumento!

    Come raggiungere l’azienda:
    Uscire al casello di Imola, raggiungere la via  Emilia (s.s. 9) e percorrerla in direzione Rimini-Faenza fino a Castel  Bolognese.
    Imboccare la via Biancanigo a destra 20 mt dopo il quarto semaforo  del paese, che uscendo dall'abitato diventa la s.p. 66. Percorrerla per circa  3,5 km e dopo aver attraversato il ponte sul fiume Senio (via Tebano) svoltare a sinistra in uno stradello bianco che costeggia il fiume e arriva in breve all’azienda.

    Alberto
    329 2978599

  • 5-6-7 OTTOBRE genuino clandestino a Milano

     

    Il programma della tre giorni che richiama contadini e coproduttori da tutta Italia:

     

    MILANO
    5/6/7 OTTOBRE 2012
    INCONTRO NAZIONALE DELLA CAMPAGNA GENUINO CLANDESTINO

    TERREINMOTO, la rete dei mercati agricoli e delle autoproduzioni, impegnata nella costruzione di mercati contadini all’interno della metropoli, vi invita a partecipare all’incontro nazionale di Genuino Clandestino.
    Gli obiettivi di questa iniziativa sono molteplici: dare la possibilità a realtà provenienti da tutta Italia che si occupano principalmente di autoproduzione di conoscersi e di fare rete, offrire ai cittadini di Milano la possibilità di formarsi riguardo a tematiche specifiche inerenti la tutela della terra, la biodiversità, i limiti e le possibilità dell’agricoltura biologica oggi, l’importanza del libero scambio dei semi, creare momenti di convivialità in cui sperimentare nuove forme di socialità attraverso la musica ed il cibo.
    Come rete TERREINMOTO esprimiamo l’esigenza di una diversa economia basata non più esclusivamente su supermercati, consumismo, merci di dubbia qualità ed ignara provenienza ma capace invece di creare forme alternative di scambio e di consumo, vicine ai bisogni della persona, rispettose dell’ambiente e dei produttori stessi.
    L’incontro nazionale diventa quindi un momento centrale, perché offre la possibilità a noi e a tutti i cittadini di avvicinarsi a questo percorso prendendone parte in prima persona.

    PROGRAMMA:

    VENERDI' 5 OTTOBRE – EX-CHIESETTA DEL PARCO TROTTER
    (Via Giacosa 46 o via Padova 69)

    h 19.00: Aperitivo a cura di  TERREINMOTO
    h 21.00: incontro e dibattito su “Modelli agricoli e occupazione”
    Intervengono: Fabrizio Garbarino (ARI), Mimmo Perrotta, Coop. Agr.Valli Unite (Piemonte), Gas Del Sole (Milano), TERREINMOTO (Milano)

    SABATO 6 OTTOBRE – CASCINA AUTOGESTITA TORCHIERA SENZACQUA
    (P.le Cimitero Maggiore 18)

    h 10.00-13.00: Tavole rotonde di approfondimento e confronto tra cittadini e contadini sulle seguenti tematiche:
    – Autocertificazione partecipata
    – Accesso alla terra
    – Libero scambio delle sementi
    – Resistenze cittadine e percorsi di rete; scambio di esperienze e nuove prospettive
    h 13.30: Pranzo a cura di Mercatork
    h 15.00-17.00: Continuano le tavole rotonde di approfondimento e confronto tra cittadini e contadini sulle stesse tematiche
    h 14.00: Incontro nazionale Campagna Popolare per l'Agricoltura Contadina
    h 18.00: Assemblea plenaria
    h 20.00: Cena a cura di Facecook
    h 22.00: Concerto + Dj set in Cascina Torchiera Senzacqua

    DOMENICA 7 OTTOBRE – PIAZZA GASPARRI

    Mercato contadino e delle autoproduzioni con artigiani e produttori da tutta Italia, incontri, spettacoli per grandi e piccini, scambi e proiezione del documentario su Genuino Clandestino.

    h 09.30: Apertura mercato
    h 12.00: La rete TERREINMOTO e la Campagna Genuino Clandestino incontrano
    Martín Tellechea della Organización Wirajkocha, con il progetto di Universidad Rural (Argentina)
    h 15.00: Spettacolo per bambini: Freaklown
    h 16.00: Presentazione TERREINMOTO e Genuino Clandestino
    A seguire proiezione del documentario "Genuino Clandestino"
    di Nicola Angrisano, 70 min, Italia, 2011
    h 17.30: Spettacolo “Seminiamoli” del Teatro Contadino (Firenze)
    h 18.30: Chiusura del mercato e della tre giorni

    COME RAGGIUNGERCI
    VENERDÌ – PARCO TROTTER: Ingresso principale di via Giacosa 46: MM linea 1, fermata Rovereto; Ingresso di via Padova 69: bus 56 da piazzale Loreto, angolo via Doria

    SABATO – CASCINA AUTOGESTITA TORCHIERA SENZACQUA: Piazzale Cimitero Maggiore 18.
    Tram 14 o Bus 40; uscita tangenziale Certosa
    http://torchiera.noblogs.org/contacts/

    DOMENICA- PIAZZA GASPARRI: Metro linea M3 fermata Affori FNM, Bus 40-41-52

    DOVE DORMIRE
    CSA BARAONDA: possibilità di dormire al chiuso con sacco a pelo e materassino propri, posto per camper e furgoni, posti tenda
    Via Pacinotti 13, Segrate (MI)
    Passante ferroviario: Linee Suburbane S5 o S6, fermata Segrate
    http://csa-baraonda.noblogs.org/about/

     

     

     

  • Braccianti a Nardò un anno dopo

    La normalità a cottimo. Ritornare a Nardò a un anno dallo sciopero

    luglio 25, 2012
     

    di MIMMO PERROTTA e DEVI SACCHETTO

    A Nardò (Lecce) è tornata la normalità. Giusto un anno fa, il 31 luglio 2011, uno sciopero di due settimane era riuscito a rompere il silenzio sulla condizione lavorativa dei migranti nell’agricoltura meridionale. Ora la Masseria Boncuri, luogo in cui era nata e cresciuta quella protesta, è un posto spettrale: fuori erbacce e spazzatura, dentro escrementi e fili tagliati. Facile rendersi conto che non si tratta di vandalismo o di ruberie di pochi metri di filo di rame: i responsabili sono da ricercarsi piuttosto tra gli scagnozzi locali. L’esperienza doveva essere zittita e sfregiato il luogo in cui si è costruita.

    Il Comune, per qualche anno principale finanziatore dell’accoglienza, e proprietario dello stabile, non sembra intenzionato a riaprirlo. E comunque ora è decisamente tardi, anche perché solitamente il campo apriva poco dopo la metà di giugno. La raccolta di angurie è pressoché finita e quella di pomodori si concluderà a fine agosto. La Provincialatita, mentre la Regione, che l’anno scorso durante lo sciopero aveva mobilitato due assessori, si è offerta di contribuire economicamente al campo ma non è stata in grado di consentirne l’apertura. L’associazione Finis Terrae e le Brigate di solidarietà attiva, che avevano vinto il bando per la gestione della Masseria nel 2010 e nel 2011, monitorano la situazione, ma sono prive di un sito logistico da cui operare e si devono confrontare con forti pressioni per mantenere bassi i toni. La Cgil, infine, ha lanciato dal 5 al 14 luglio proprio a Nardò la campagna «Gli invisibili delle campagne di raccolta», che consiste nell’assistenza legale, medica e contrattuale portata direttamente ai migranti nei luoghi di abitazione con un camper attrezzato, ma solo per qualche giorno: una campagna che resterà di mera testimonianza e molto difficilmente inciderà sui rapporti di forza nei campi di raccolta, così come è successo per altre iniziative simili negli anni scorsi.

    Forse qualcuno pensava che qualcosa sarebbe cambiato dopo l’operazione «Sabr» della Dda di Lecce nel maggio di quest’anno che ha ripulito la faccia meno presentabile della struttura produttiva e lavorativa neretina arrestando una ventina tra imprenditori e caporali anche stranieri. Alcune delle accuse, tra cui quella che aveva fatto scalpore, di «riduzione in stato di schiavitù», sono nel frattempo cadute e qualche caporale è già in libertà. A Nardò il clima è teso e molti, anche tra gli italiani, non hanno voglia di parlare della situazione. D’altra parte le organizzazioni padronali fin dalla primavera scorsa avevano ben pensato di dichiarare lo stato di crisi: scarse le necessità di manodopera, inutile riaprire la Masseria. Ma i lavoratori migranti sono giunti, sebbene meno numerosi del solito, e, come in altre aree del Mezzogiorno, sono tornati a sistemarsi sotto gli ulivi o in qualche casa abbandonata. Una parte è sicuramente alloggiata nelle case degli imprenditori agricoli che quest’anno vogliono mantenere un basso profilo.

    A poche centinaia di metri da Boncuri, sul lato opposto della strada, un’ex-falegnameria e un uliveto ne ospitano un centinaio: una decina di igloo, vari materassi buttati a terra, qualche vecchia brandina, qualche cucina organizzata alla meno peggio. In questo campo auto-organizzato, il Comune ha messo a disposizione sei bagni chimici e una cisterna d’acqua. Poco lontano qualche decina di migranti carica un camion di angurie, altri raccolgono i pomodori. Basta avanzare di qualche metro ancora e una grande serra è in via di ultimazione. Nonostante le continue lamentele, il settore regge e sembra in grado di garantire lauti profitti, a pochi. Vero è che accanto ai campi di pomodori, angurie, ulivi e uva, molti sono quelli colonizzati dal fotovoltaico. Un altro business che il padronato pugliese ha colto al volo.

    Ora i lavoratori migranti sono divisi in piccoli nuclei, per nazionalità e per capo nero. Il turnover lavorativo gestito dal padronato e dai suoi caporali ha richiamato nuova forza lavoro che non aveva mai messo piede prima da queste parti. Non a caso proprio in una telefonata intercettata dalla Dda di Lecce, a proposito di un gruppo di lavoratori, un imprenditore locale diceva: «Li abbiamo sfiancati, mandatecene altri». James, ghanese, non era mai stato da queste parti: viene da Castelvolturno, è arrivato un mese fa e non è ancora riuscito a reperire un ingaggio. Come altri sta tornando verso la casa abbandonata che lo ospita dopo aver recuperato un paio di sacchetti con qualche genere alimentare fornito settimanalmente dalla sede locale della Caritas: «Sono tre anni che sto in Italia, ma qui è veramente dura. Non riesco a trovare lavoro e non ho soldi. Non so bene cosa fare, forse parto per Foggia per vedere se riesco a trovare qualcosa».

    Quanti puntualmente ritornavano ogni stagione hanno forse seguito più saggi consigli: stare lontani da Nardò. In effetti, ritroviamo pochi dei migranti dell’anno scorso. Daniel che viene dal Sudan è uno di questi e si lamenta della mancata apertura della Masseria: «Ma come? L’anno scorso c’era l’acqua, potevamo farci la doccia e ora qui dobbiamo fare chilometri per riempirci due bottiglie d’acqua? È uno schifo, siamo tornati indietro». Eppure il sindaco di Nardò, Marcello Risi, a metà luglio affermava: «la Masseria Boncuri e la lurida tendopoli attrezzata sull’antistante piazzale d’asfalto erano questo: un ghetto nauseabondo».

    Nella raccolta accanto ai migranti quest’anno è tornata anche qualche decina di braccianti italiani, in particolare donne, a causa della crisi economica. Una nuova composizione sociale e politica si presenta quindi a sostenere l’agricoltura neretina. Essa è «regolata» tra l’altro da un nuovo contratto provinciale di lavoro, firmato dai sindacati confederali e dalle organizzazioni padronali a fine maggio, che legalizza il lavoro a cottimo: 1 centesimo al chilo per le angurie, 2 centesimi al chilo per i pomodori grandi (cioè 6 euro a cassone di 300 chili) e poco più di tre centesimi al chilo per i pomodorini (cioè 10 euro a cassone). È facile per qualsiasi consumatore sensibile capire l’irrisoria quota riservata al lavoratore, rispetto al prezzo finale. Peraltro, l’anno scorso da queste parti il cottimo pagato ai braccianti era circa la metà: 3,50 euro a cassone per i pomodori e 6 euro per i pomodorini. Difficile pensare che le aziende raddoppino le paghe per rispettare il nuovo accordo.

    Ma è l’introduzione contrattuale del salario a cottimo, un salto indietro nella storia del movimento operaio italiano, che ha fatto trasalire più di qualche sindacalista. L’espansione del cottimo nell’economia italiana è avvenuta quasi sempre in modo illegale e ora comincia a prendere una sua forma giuridica; siamo certi che non mancheranno quanti lo proporranno come ricetta per contribuire al rilancio del paese, in un momento, come si dice, tanto difficile.

    Il lavoro a cottimo e la dispersione nelle campagne lasciano nell’isolamento e nella solitudine i lavoratori migranti, così come quelli italiani. Forse l’anno scorso la sistemazione poteva apparire disastrosa. Ma quella Masseria ha costituito uno spazio pubblico di discussione che, con la sua forma aperta e grazie alla presenza di volontari e militanti, ha rotto l’isolamento in cui si trovano i braccianti stranieri in tutto il Mezzogiorno e ha permesso la straordinaria presa di parola dello sciopero. Quell’esperienza ha rappresentato e continua a rappresentare un simbolo della capacità di autorganizzazione dei lavoratori migranti in Italia, anche per quanti nel corso degli ultimi mesi hanno messo in campo, da Pioltello a Basiano a Castenuovo Scrivia, articolate e ricche forme di espressione della propria soggettività.

  • assemblea generale primo luglio

    – nuovi mercati

    Il 16 maggio è iniziato il mercato a Crash e l'11 giugno a Borgo Panigale.

    Per quanto riguarda Crash il giro di persone è ancora basso, i ragazzi del lab stanno facendo un gran lavoro di volantinaggio buchetta nel quartiere, e di costruzione di iniziative il mercoledì sera.

    L'assemblea di mercato Crash riferisce poi all'assemblea generale una decisione «eccezionale» presa per risolvere un problema aperto.

    Marco Bruni, produttori di Marzabotto che ha 30 ha, di cui molto seminativo, ciliegi, un po' di vigna, polli, orto ha ricevuto la visita in azienda da parte di Simone e Filippo della San Vito. Marco è stato chiaro da subito dicendo che alle ciliegie faceva un trattamento non concesso dal bio, e che il vino rosso lo aveva fatto con le sue uve ma anche con uve acquistate da un vicino, per soddisfare alle richieste che ha ereditato dal nonno.

    Nella prima assemblea di mercato tutti hanno invitato Maro ad usare lo spintor fly per le ciliegie, se voleva portarle al mercato e a tenere le vinificazioni delle sue uve e quelle acquistate separate, visto che spazio e attrezzi ne ha. L'assemblea non si è soffermata a specificare che il vino rosso di quest'anno quindi non poteva portarlo al mercato.

    In questi due mesi Marco ha quindi portato il vino senza che nessuno gli dicesse che se c'erano anche uve acquistate non certificate bio non poteva farlo.

    Ne abbiamo riparlato in assemblea di mercato Crash mercoledì 27 giugno dove abbiamo deciso che Marco e qualcuno di noi andava a trovare il vicino. Così è stato fatto, Massimiliano di Consolida ci è andato e ha riferito che l'anziano signore da cui Marco ha acquistato dell'uva ha una vigna piccola, dove non ci entra nemmeno il trattore, la cura tutta a mano e dà solo poltiglia bordolese. L'assemblea di mercato ha quindi deciso di accettare che Marco continui a portare il rosso. Mantenendo ferma la richiesta di separazione per l'anno prossimo.

    L'assemblea generale ha accettato questa «eccezione».

    Inoltre l'assemblea generale ha definito che i contributi da dare a CampiAperti, il 4% dell'incasso di ogni mercato, con tetto massimo di 25 euro a mercato, sono da calcolare solo per i prodotti venduti al dettaglio e non per quelli venduti a rivenditori.

    Questo in risposta ad un dubbio emerso nel corso di un assemblea di mercato Crash.

    Il mercato di Borgo Panigale è iniziato tutti i lunedì sera dalle 17. il mercato è molto poco frequentato, probabilmente a casua del fatto che è iniziato l'11 giugno. Campiaperti per tutto il mese ha tenuto la pubblicità in radio che passava 8 volte al giorno. Nonché volantinato buchetta per buchetta 5000 volantini settimana scorsa.

    Le proposte per contribuire a lanciare meglio il mercato sono quelle di:

    istituire una bacheca (come quelle che stanno a xm, vag,savena) da esporre. Un produttore si deve occupare di portarla ogni volta.

    Fare un volantinaggio selvaggio davanti all'Ipercoop di fronte al mercato un lunedì. Io e Mauro ci offriamo di farlo lunedì 16 luglio. Forse c'era anche Filippa.

    Chi si offre?

    Tenere una festa di lancio mercato a Settembre invitando a suonare qualcuno e con la presenza magari dei cucinieri di strada.

    Svolantinare all'inizio delle scuole. Ripensare l'orario invernale, magari aprire alla chiusura delle scuole.


    Per il mercato CampiAperti ha speso un bel po' e cioé circa 300 per la fidejiussione di cui Lanzarini si è reso disponibile a fare da co-obbligante. 500 euro per il contatore. 700 per suolo e rifiuti (dovremo pagare altre due rate da 500 nel 2012).

    – nuova organizzazione CampiAperti

    Michela ha esposto una riflessione circa i nuovi mercati. La riflessione è che mentre il mercato di Xm è nato dall'incontro tra un gruppo di contadini e un gruppo di co-produttori dell'xm che pian piano – parlando ai mercati – si sono autorganizzati sino ad arrivare alla costituzione dell'associazione nel 2007,

    per i nuovi mercati è stata CampiAperti a decidere dove farli e ha contattato quindi i contadini interessati. All'inizio non c'era nessuno che svolgeva il ruolo di Michela, l'autorganizzazione era quindi spontanea. Nei nuovi mercati la mia presenza e le decisioni già prese da campiaperti, rendono difficoltoso il processo di autogestione da parte dei produttori e dei co-produttori.

    Germana sottolinea che a questo proposito è importante che la pratica del controllo partecipato sia condivisa da tutti e non delegata ad altri. Germana propone che si costituisca un gruppo di organizzazione per ripensare un modo più efficace di gestire le decisioni in questa fase di espansione dei mercati e dei progetti di campiaperti. Un gruppo che faccia poi una proposta all'assemblea generale di campiaperti. Che ad esempio pensi di dare più importanza politica alle assemblee di mercato, magari anche indipendenza economica.

    All'interno di questa riflessione Michela e Germana hanno pensato di stilare l'elenco dei compiti di Michela in modo che siano chiari a tutti-

    Compiti di Michela:

    – controllare casella di posta di campiaperti e genuino clandestino

    – raccolta contributi

    – iscrizioni mailing list

    – resoconti assemblee

    – coordinamento banchetti informativi

    – bilancio

    – comunicazioni a voce a chi non ha la mail

    – pagamenti fatture, tasse e utenze

    – appuntamenti istituzionali

    – visite in azienda: spiegare cosìè campiaperti e il regolamento

    – telefonate per campiaperti e genuino clandestino

    – sito campiaperti e genuino clandestino

    – acquisto materiale per i mercati

    – gestione tirocini

    – gestione rapporti con Vag, crash, Xm, Scuola di Pace

    – incontri nazionali genuino clandestino

    Michela aggiorna poi la propria situazione contributiva dicendo che le ore che fa con i due mercati sono aumentate a 90 a mese. Propone quindi di farne 70 e chiedere a Roberta Borghesi di fare 20 ore per: raccolta contributi ai mercati, bilancio e sito web.

    L'assemblea generale accetta. E propone di alzare anche la busta paga a 700 euro per versare i giusti contributi inps a Michela.

    Per quanto riguarda il controllo partecipato le proposte fatte  sono state:

    stampare le schede dei produttori e esporle ai banchi cosicchè tutti i produttori possano aver idea di quali prodotti possono portare gli altri.

    coinvolgere i coproduttori nelle assemblee di mercato dei nuovi mercati (anche vag e savena)

    imparare che farsi gli affari degli altri non è da stronzi

    tenere 2 assemblee di mercato annuali in cui le aziende aggiornano la propria situazione e comunicano nuovi prodotti

    rièetere le visite anche dopo la prima volta

    il controllo partecipato infatti inizia con la visita in azienda ma si svolge poi a ogni mercato guardando sul banco delle aziende. I casi problematici che sono infatti capitati riguardano i produttori che hanno iniziato a portare prodotti non propri una volta avviato il banco al mercato. E' importante che le situazione vengono tenute d'occhio parlando tra produttori.

    Carlo sottolinea che esiste in realtà una diffocoltà umana nel praticare il controllo. Quando ci è capitato di dover allontanare qualcuno infatti prima del controllo diretto, sono state le voci messe in circolazione al mercato a sollevare l'allarme. propone quindi di decidere 2 referenti a mercato che raccolgano i dubbi e le problematiche delle persone.

    – genuino clandestino puglia

    Michela e Domenico sono stati all'incontro nazionale di fine maggio.

    I punti salienti sono contenuti nei resoconti sul blog: genuinoclandestino.noblogs.org

    Di particolare rilevanza l'esperienza di Cicampo a Oriolo, dove Rossana e Cesare hanno ottenuto una delibera del Comune – dove aver consegnato le direttive di Bolzano, del veneto e dell'Unione europea – che ha accettato tutti i termini di svolgimento del nuovo mercato che hanno iniziato il 23 giugno. Delibera che accetta le non aziende, e i laboratori non a norma. Il comune farà un giro di sopralluogo nelle cucine delle case dove vengono trasformati i prodotti venduti al mercato. Questo è un bel «primo caso» utilizzabile da tutte le realtà che vogliono avviare mercati, infatti il Sindaco può deliberare a favore di queste norme alternative, come l'unione europea gli consente.

    Nel tavolo mercati, in puglia c'era anche Alessandra di res Sud, la rete di cui fanno parte sia le galline felici che equosud.  Io e Carlo l'avevamo conosciuta a Ragusa nel tour siciliano. Res Sud quest'anno ha organizzato insieme ai gas del Nord gli sbarchi in piazza, e cioè le consegne di arance e altri prodotti dei produttori della Res Sud, nelle piazze delle città dove arriva il camion con gli ordini dei gasisti. Questo per diffondere e rendere più visibile la pratica del consumo critico e la rete di economia solidale che si è costruita attorno a questo scambio. A Bologna quest'inverno anche CampiAperti e gasbo hanno organizzato uno sbarco in Piazza dell'unità con le arance di Equosud e delle galline felici. Quello di Bologna è stato soprattutto l'occasione per denunciare la situazione dei braccianti immigrati al Sud, per dar loro voce e dimostrare come – acquistando le arance da equosud, si può «andar contro» a questo sistema. L'assemblea di CampiAperti ha però sempre sostenuto che questo scambio ha senso per i prodotti non reperibili in regione. Per CampiAperti non avrebbe senso fare ordini di patate o di cipolle di tropea per appoggiare le realtà che resistono. Perché altrimenti si finirebbe per appoggiare un tipo di agricoltura industriale, monocolturale, che crea poco impiego e danneggia la terra.

    CampiAperti crede che si debba stimolare una riflessione politica sul tipo di agricoltura praticata tra i produttori del Sud, perché altrimenti si rischia di afre solidarietà fine a se stessa, senza stimolare un processo di riflessione che pian piano avvi percorsi che possano sbloccare la dipendenza dal Nord, e creare comunità di produzione e consumo solidali nei territori.

    Io ho approfittato della presenza in puglia di Res Sud  per parlare di queste riflessioni politiche che CampiAperti aveva fatto in assemblea generale il passato inverno. Ho riferito l'imbarazzo vissuto da me e Carlo a Catania, quando alcuni produttori di arance ci chiedevano di poter vendere le arance nei mercati di CampiAperti.  Alessandra ha detto che una riflessione politica sulla monocoltura in res sud non c'è stata sinora, e ha confermato che molti gas del Sud sono senza ortaggi.

    A questo proposito in assemblea tutti sono stati d'accordo nel ribadire che CampiAperti ha questa posizione.

    Salvatore Cottu dice che far arrivare camion di patate dal Sud – come Germana dice che era stato ipotizzato al coordinamento a Roma di tutte le realtà degli sbarchi in Piazza – finirebbe per appoggiare delle realtà produttive dove c'è un trattore nel campo che fa tutto. Che non creano posti di lavoro perché altamente automatizzate.

    Cottu duce anche che paradossalmente in sardegna oggi si è persa la cultura del formaggio, quasi tutti vendono il latte al consorzio che fa il pecorino romano. Acquistare quel pecorino non avrebbe molto senso. Avrebbe più senso che ricominciassero  a fare formaggi.

    Laura Stengol dice che infatti con lo sbarco in piazza di piazza dell'Unità sono state effettivamente pagate 3 giornate lavorative da 40 euro a 3 braccianti. Non molto insomma.

    Carlo dice che in Sicilia c'erano odi tra i produttori che riescono a trovare canali di vendita solidali e chi non riesce. Questo significa che nel trovare canali di vendita solidali ci sono delle dinamiche di potere forte. Secondo Carlo queste dinamiche di potere devono essere condivise e potenziate e non possono reggersi solo sul volontariato ma potrebbero organizzarsi diversamente.

    Roberta Mazzetti dice che è importante che CampiAperti condivida queste riflessioni con la rete dei gas dell'Emilia Romagna.

    -CRESER

    CampiAperti sta partecipando agli incontri del coordinamento dell'economia solidale dell'Emilia-Romagna. Il coordinamento ha elaborato degli scritti che saranno utilizzati per parlare con dei consiglieri regionali che si sono dimostrati interessati. Entro un mese o due ci sarà l'audizione conoscitiva.

    I temi proposti da CampiAperti negli scritti sono:

    – semplificazione della normativa sanitaria per la trasformazione dei prodotti contadini

    – il riconoscimento dell'agricoltura contadina

    – il riconoscimento del controllo partecipato come pratica

    – ammissione di situazioni non regolari di aiuto in azienda

    Le priorità prima dell'udienza sono di coinvolgere coldiretti e cia per la semplificazione normativa asl. Niente si smuove senza di loro.

    I vincoli sono: solo il proprio prodotto e vendita diretta.

    – cucinieri di strada

    Eleonora riporta la proposta del collettivo (che ad ora conta 3 persone).

    La loro idea è quella di cucinare direttamente al mercato, con i prodotti del mercato – o di altri mercati di campiaperti nel caso di non reperibili. L'ipotesi per evitare rischi è quella di figurare come woofers e appoggiarsi ai banchi dei produttori per cucinare.

    L'assemblea ha fatto presente che questo non li tutelerebbe comunque, e che non sarebbe molto corretto.

    Ha sottolineato che anche se arrivassero i controlli darebbero un avviso prima di dare la multa.

    L'assemblea è favorevole alla presenza del collettivo ma in una zona del mercato centrale, dove sia chiaro chi sono e cosa fanno. Ipotesi di inizio a Vag e poi appuntamenti mensili nei vari mercati, Savena, Crash, Borgo Panigale.

    Vag con i tavolini, le sedie e gli aperitivi di gasbo e Campiaperti ha creato un giro di persone che potrebbe incastrarsi bene con il lancio del collettivo cucinieri di strada.

    Michela e Filippo dicono che a Crash c'è ancora molta più offerta rispetto alla domanda quindi potrebbe essere presto per iniziare con i cucinieri.

    Michela dice poi che c'è anche lei che cucina a crash.

    Roberta B. dice che non vede motivo ci competizione tra i banchi dei produttori e del collettivo, motivo in più perché le preparazioni saranno accordate con i trasformatori del mercato per non fare doppioni.

    Dopo l'assemblea di mercato vag di martedì 2 luglio in cui i cicinieri si sono presentati,

    la data di inizio è martedì 9 luglio!

    – IMU

    Maria, Alda e altri che si rendono disponibili cercano di iniziare un percorso di diffusione e informazione del problema che le nuova imposte comportano alle piccole realtà.

    – TERREMOTO

    Con i 1200 euro dati a Marco per sostenere le azioni di aiuto, Marco ha aiutato Giuseppe, la Lanterna di Diogene, Barbieri e Casumaro.

    Germana dice che Campiaperti non è una associazione preparata per le emergenze,

    quindi anche se abbiamo rimborsato Marco, effettivamente lei sente cheil merito di queste cose ce l'ha Marco e non CampiAperti.

    Carlo dice che all'ultimo incontro del creser si è ipotizzato di fare un incontro con le aziende colpite dal terremoto, organizzato dal gas Modena e di Finale Emilia. Questo per capire cosa si può fare per aiutarli. Come CampiAperti possiamo aiutarli a trovare dei contatti con le aziende colpite.

    – villa Bernaroli

    punto lasciato alla fine, chi c'era dice che ha senso che il percorso lo portino avanti i produttori o i co-produttori direttamente interessati.

     

  • BORGO PANIGALE – ora un mercato di campiaperti anche il lunedì

     

    Il mercato si svolgerà tutti i lunedì dell'anno a partire dall'11 giugno.

     

    Frutta e verdura di stagione,

    formaggi di vacca,

    pane e focacce,

    tisane, farine, grano, olio, olive, ceci e tanto altro…

  • PIANTINE DA ORTO DI CAMPIAPERTI

    Giovedì 3 maggio al banchetto dell'associazione

     

    c/o xm24 in via Fioravanti 24,

     

    dalle 18.30 alle 20

     

    ci sarà la distribuzione di piantine da orto seminate in occasione del laboratorio "autoproduzione piantine" tenuto da Cesare di Terrterra.

    Accorrete numerosi,

    il costo di ogni piantina sarà di 50 cent, ciò andrà all'autofinanziamento dell'associazione.

  • 3 maggio – 2° incontro cucinieri di strada

    Giovedì 3 maggio c/o xm24, in via Fioravanti 24 alle 21.30


    si terrà il secondo incontro del laboratorio cucinieri di strada.


    Questo il resoconto del primo incontro:


    L'associazione CampiAperti lo scorso Ottobre – in occasione dell'incontro nazionale di genuino clandestino tenutosi ad Ozzano – ha iniziato una riflessione sulla possibilità di allargare l'esperimento di altra economia portata avanti nel mercati di vendita diretta, ad altre realtà produttive.

    Negli ultimi dieci anni l'assemblea di contadini e cittadini di CampiAperti ha organizzato e gestito tre mercati di vendita diretta di prodotti biologici, sperimentando un modo alternativo di fare economia. Modo che permette ai contadini di avere un reddito dignitoso – cosa che il mercato generale agricolo non permetterebbe – e ai cittadini di poter accedere a dei prodotti sani. Tutto questo nell'ottica di riappropriazione dei metodi di produzione che il sistema del capitale ha invece allontanato dalle persone, rendendole sempre più ignoranti. E nell'ottica di ri-organizzare i cicli economici in maniera democratica e quindi partecipata.

    A Ottobre l'incontro pubblico convocato nella Sala del Silenzio di Vicolo Bolognetti «autorganizziamo un'altra economia» voleva proprio dare il là all'ipotesi di contaminazione dell'esperienza di CampiAperti ad altri sistemi produttivi.

    Ed eccoci qui, la cucina è sicuramente un settore produttivo e artigianale che potrebbe essere interessato a questo discorso.

    L'idea di CampiAperti è quindi quella di favorire la nascita di una realtà – collettivo o associazione che sia – che voglia autogestire un'esperienza di cuochi di strada.

    CampiAperti può dare la disponibilità ai mercati di uno spazio dove il collettivo potrebbe creare un angolo di convivialità – con tavolini e sedie – dove le persone possano mangiare cose preparate al momento sul luogo, con prodotti biologici e locali.

    CampiAperti non può gestire questa esperienza, non può gestire i nuovi ingressi del collettivo aperto di cuochi di strada. Si occupa infatti di agricoltura.

    Sicuramente il collettivo dovrebbe approvare un manifesto di intenti politico, in base al quale valutare e controllare i nuovi ingressi.

    CampiAperti negli anni ha ad esempio elaborato un metodo di controllo partecipato sui nuovi ingressi. Quando un contadino fa richiesta di partecipare al mercato un gruppo di produttori e co-produttori vanno a fare una visita in azienda per conoscerlo e capire come lavora. In base a come va la visita poi il contadino fa richiesta di ingresso all'assemblea di mercato.

    Quello che CampiAperti chiede al collettivo è di non proporre trasformati che i banchi dei contadini già propongono, chiede in sostanza il rispetto dei produttori, anche nei prezzi. Non sarebbe giusto da parte dei cuochi di strada fare concorrenza sleale ai produttori, abbassando molto i prezzi.

    Lo spazio che il collettivo potrebbe avere ai mercati deve essere ben identificato e distinguersi dagli altri banchi come un'esperienza diversa, di cuochi di strada appunto. CampiAperti non può «formalmente» autorizzare la presenza del collettivo poiché è autorizzata dal Comune a tenere i mercati e questi mercati sono appunto mercati di contadini.

    Naturalmente il collettivo deve affrontare il problema legalità asl e fiscale.

    CampiAperti, ad esempio, sta affrontando il problema asl con la campagna genuino clandestino. Ha deciso quindi di fronte ad una normativa ingiusta – perché pensata solo per l'industria alimentare – di fare disobbedienza civile, vendendo i prodotti trasformati illegali (perché trasformati in locali non a norma) con il marchio genuino clandestino.

    Conoscere le problematiche che la cucina di strada ha e decidere come affrontarle è sicuramente un punto centrale per portare avanti l'esperienza di cucina di strada prima di presentarla in assemblea di CampiAperti.

    IL PROSSIMO INCONTRO È GIOVEDÌ 3 MAGGIO A XM24 IN VIA FIORAVANTI 24 ALLE 21.30.

    ordine del giorno:

    manifesto politico del collettivo

     

    normative fiscali e igieniche