Autore: cri

  • Tutoraggio Senza Prestito 21- Patto mutualistico MAG6 e CA

    Tutoraggio Senza Prestito 21- Patto mutualistico MAG6 e CA

    Ecco qui il report del percorso intrapreso tra Mutua Auto Gestione di Reggio Emilia e Campi Aperti nell’anno 2021.

    E’ il terzo anno che lo facciamo!

    Insieme a MAG una azienda produttive ha fatto una analisi finanziaria ed economica delle proprie attività per capire come muoversi nel futuro e come pianificare investimenti/disinvestimenti, collaborazioni, modifiche strutturali.

    Abbiamo iniziato a febbraio 2020 e stiamo per iniziare il terzo ciclo!

    ECCO IL REPORT DELL’ Anno 2021

    La Lanterna di Diogene

    Azienda: https://www.campiaperti.org/schede_produzione/#lanterna

    Video degli incontri:

    • Gli strumenti di Base: finanza ed economia

    AMBIENTE del video: pieno campo

    31 marzo 2021 – Prima parte

    31 marzo 2021 – Seconda parte

    31 marzo 2021 – Ultimi 10min

     

    • Come guardare il bilancio preventivo, come andare avanti senza tutor

    AMBIENTE del video: serra

    15 novembre 2021 – Prima parte Questa parte ha avuto problemi di connessione, meglio nella seconda

    15 novembre 2021 – Seconda parte

     

    • Flussi di cassa – Settori

    AMBIENTE del video: pulcinaia riadattata a taverna

    24 gennaio 2022

     

    • Prassi per avere il Bilancio Preventivo ogni anno

    AMBIENTE del video: pulcinaia riadattata a taverna

    25 febbraio 2022

     

    E stiamo iniziando il percorso dell’anno 2022!!!

    Mercoledì 18 maggio ore 9:00- 12:30 a Cà Battistini in Valsamoggia

    Azienda: https://www.campiaperti.org/schede_produzione/#battistini

    Più info sull’anno in corso…. in mailing list campiaperti assemblea!

    Dal report è possibile capire che strumenti si sono usati ed anche adottarli, ma è necessario l’uso del computer e di un software per i fogli di calcolo, come https://www.libreoffice.org/.

    Ri cordo qui il report del primo anno

    Anno 2020 Aziende:

    Az. Agr. Terra Memoria e Pace

    https://www.campiaperti.org/schede_produzione/#memoria

    Fattoria Giardino di Carla coriani

    https://www.campiaperti.org/schede_produzione/#coriani

    Report:  REPORT a pagina intera,oppure link breve https://tsp.vado.li

  • 26 marzo: Manifestazione a Firenze con GKN, per il clima!

    Vorremmo ribadire l’importanza di una larga partecipazione  alla marcia del 26 all’interno di quello che é ormai definito : “spezzone ecologista e contadino.”
    Sono già (nella fretta ) stati scritti 2 comunicati che rilanciano l’appuntamento di sabato e con cui vorremmo incontrarci e partire alle ore 14 PUNTUALI da Santa Maria Novella per raggiungere il corteo dove saremo i secondi a partire dopo la testa.
    *RESISTENZA CONTADINA E SOVRANITA’ ALIMENTARE*
    Raccogliendo* l’appello del Collettivo di fabbrica GKN e di Fridays for future* saremo in piazza a Firenze il 26 marzo insieme ai lavoratori e alle lavoratrici in lotta e a tutte e tutti coloro che hanno deciso di “convergere per insorgere per questo, per altro, per tutto”. Il nostro “per questo” è rendere visibile dentro il corteo *uno spezzone contadino agroecologico *che nelle sue pratiche concrete vuole costruire qui ed ora alternative al sistema di sfruttamento delle persone e della natura che ci
    sta portando al disastro.
    Invitiamo tutte le realtà che condividono questa impostazione a un preconcentramento alle ore 14 a Santa Maria Novella per arrivare insieme a Piazza Vittorio Veneto, dietro lo striscione “Resistenza contadina e Sovranità alimentare”. Ogni realtà caratterizzerà lo spezzone con propri striscioni o strumenti comunicativi che evidenziano le proprie pratiche.
    DA BOLOGNA C’è POSSIBILITÀ DI MUOVERSI IN PULLMAN
    GC Firenze
    Mondeggi Bene Comune
    Rete per la sovranità alimentare Bologna
    Fuorimercato, autogestione in movimento
    RiMaflow, fabbrica recuperata, Milano (altro…)
  • Guerra e grano, falsa retorica

    Come Campi Aperti ci uniamo ad Associazione Rurale Italiana per fare chiarezza rispetto agli allarmi lanciati dal mondo agroindustriale sull’attuale crisi bellica in Europa dell’Est. E’ stato già sottolineato da ECVC, il  Coordinamento Europeo Via Campesina, che la guerra sta venendo usata come leva per annullare le poche buone conquiste ambientali e sociali della nuova PAC e delle strategie europee (QUI il comunicato).

    Ma quale peso ha realmente l’import-export da Russia e Ucraina? 
    Quali paesi fragili a livello alimentare sono più a rischio?
    A chi giova questa crisi, e chi sta speculando sul rialzo dei prezzi del grano?
    La sovranità alimentare dell’Italia e dell’Europa è a rischio a causa della guerra o di scellerate politiche a favore di pochi?

    Leggete e diffondete il nostro documento di analisi per scoprire di più su quella che si configura come una crisi industriale, più che come una crisi alimentare.

    Ripubblichiamo il testo dell’analisi:

    LA LOGICA DELLA BORSA NERA E IL “NON FACCIAMO MANCARE IL PANE AGLI ITALIANI


    NOTA INFORMATIVA A CURA DI ARI ASSOCIAZIONE RURALE ITALIANA
    12.03.2022


    E’ vero, la guerra non fa sconti a nessuno, moltissimi soffrono e piombano nella povertà e pochi si arricchiscono in modo insperato. La barbarie si concentra nella guerra producendo atti terribili che sono immaginabili commessi da esseri umani. Tra i più terribili c’è quello di creare la penuria, gridare alla penuria, per poi vendere il cibo a borsa nera.
    Per fare il pane serve la farina, cioè il grano, e per produrre carne e latte nei grandi allevamenti industriali serve il mais. Allora vediamo a che punto siamo con i dati aggiornati al 11.3.2022 (fonte: http://www.amisoutlook.org/).


    1. Manca il grano nel mondo o in UE?
    La produzione di grano del 2021 è ancora proiettata vicina al record della stagione precedente, poiché le revisioni al ribasso per la produzione nell’UE, in Iraq e in Paraguay sono bilanciate da un’ulteriore revisione al rialzo per la produzione dell’Australia.
    L’utilizzo nel 2021/22 è destinato ad aumentare dell’1,5% rispetto al 2020/21, nonostante una correzione al ribasso questo mese che riflette in gran parte il minore utilizzo in India a causa delle maggiori esportazioni.

    Il commercio nel 2021/22 (luglio/giugno) è previsto ad un livello record ed è stato aumentato questo mese grazie ad una domanda maggiore del previsto dal Kazakistan e dall’Arabia Saudita, e a vendite più alte del previsto da Australia e India.
    Le scorte (per il 2022) sono ora previste leggermente al di sopra dei livelli di apertura dopo una revisione al rialzo questo mese, soprattutto nell’UE, a causa di una revisione dei dati storici di produzione e di esportazioni inferiori previste”. (fonte: http://www.amisoutlook.org/)

    Vale la pena di ricordare che, con le previsioni al 3 marzo 2022, solo il 25% del grano prodotto sarà commercializzato a livello globale.


    2. Manca il mais?
    La produzione di mais nel 2021 è aumentata grazie alla maggiore produzione prevista in India e nell’UE, ed è ancora prevista verso un livello record, il 3,7% al di sopra della scorsa stagione.
    L’utilizzo nel 2021/22 è aumentato marginalmente m/m e si prevede un aumento del 2,6% rispetto al 2020/21, spinto in gran parte da un maggiore uso industriale e di mangimi.
    Il commercio nel 2021/22 (luglio/giugno) dovrebbe ancora scendere al di sotto del livello del 2020/21, dell’1,7%, nonostante una correzione al rialzo questo mese sostenuta da importazioni ed esportazioni più elevate da parte dell’UE.
    Le scorte (per il 2022) sono aumentate grazie a stime più alte per l’UE e l’India, derivanti da revisioni della produzione, che aumentano ulteriormente l’aumento previsto delle scorte globali sopra i livelli di apertura al 3,3 percento (fonte: http://www.amisoutlook.org/).
    Solo il 15 % del mais prodotto a livello mondiale, alla data del 3 marzo 2022, sarà venduto sul mercato mondiale.

    3. Mancano le materie prime?
    E’ prevedibile come sostengono in molti “una forte mancanza di materie prime agricole”? Chi subirà questa mancanza? Quali paesi? Quali industrie? Quali settori? Quali sistemi di produzione agricola? Dobbiamo rispondere a queste ed altre domande se vogliamo separare “il grano dal loglio”


    La mancanza di materie prime sarà lieve e di facile riaggiustamento per la UE come tale visto che questa è il primo esportatore mondiale di prodotti dell’agroalimentare. L’UE ,I dati che seguono sono dell’organizzazione Mondiale del Commercio (OMC):https://www.wto.org/english/res_e/statis_e/wts2021_e/wts21_toc_e.htm copre il 36,3% delle esportazioni agroalimentari, mentre gli USA solo il 9,5%. Tra il primi dieci paesi esportatori non figurano né Russia né Ucraina.
    Però la UE è anche il primo paese per importazione di prodotti agroalimentari con il 32.4% del totale, seguito dalla Cina con l’11,7%. La Russia si colloca all’ottavo posto con un modesto 1,6%.
    Più in dettaglio, se diamo uno sguardo al solo commercio internazionale di prodotti alimentari, questi sono i dati. La UE è la prima economia esportatrice con il 36,3% del totale, seguita dagli USA con il 9,2%. Tra i primi 10 non figura né la Russia né l’Ucraina. Le importazioni di prodotti alimentari sono così suddivise. La UE realizza il 33%, gli USA il 10,3% seguiti dalla Cina con il 10, 1%. La Russia, sempre in ottava posizione, con un 1,8% (stime del segretariato dell’OMC, fonte dei dati).


    Detto diversamente, il mercato globale dei prodotti agroalimentari e dei prodotti alimentari è saldamente nelle mani della UE, grazie a 50 anni di PAC che hanno finanziato a piene mani l’agricoltura industriale che fornisce materie prime a costi ridotti all’industria agroalimentare che rafforza così la sua capacità di competere sul mercato mondiale, spesso operando con
    modalità di dumping verso le produzioni dei paesi terzi.
    “Prima del conflitto, la FAO prevedeva che l’Ucraina avrebbe esportato circa 6 milioni di tonnellate di grano tra marzo e giugno 2022, e la Federazione Russa avrebbe esportato 8 milioni di tonnellate durante questo periodo. Ciò rappresenta circa il 7% del commercio mondiale totale di grano nel 2021/22, che è previsto dalla FAO a 194 milioni di tonnellate”
    (fonte: Extraordinary Meeting of the G7 Agriculture Ministers 11 March 2022 “GLOBAL FOOD MARKETS AND PRICES” Rome, 2022 Presentation by DirectorGeneral QU Dongyu Rome, 11.03.2022).

     

    E facciamola finita di scrivere che l’Ucraina è il primo esportatore di grano e senza il grano russo il mondo sarà alla fame.

    La somma delle esportazioni di grano di questi due paesi al massimo, nel 2021, ha rappresentato il 30% del mercato globale del grano che, però come ricordato, è solo il 30% del 25% del grano prodotto, cioè realmente l’esportazione di grano di questi due paesi rappresenta solo il 7,5% del totale della produzione mondiale di grano !

    4. E l’Italia?
    Si penserà che in questo quadro globale ed europeo, l’Italia sia messa differentemente, cioè sia in totale dipendenza dal mercato globale.
    Possiamo notare che se c’è dipendenza del sistema agroalimentare nazionale questa è di vecchia data. In effetti l’Italia attualmente produce circa l’8085% delle risorse alimentari necessarie a coprire il fabbisogno dei propri abitanti” (MIPAAF, 2015). In altre parole, la produzione nazionale copre poco più dei consumi di tre italiani su quattro.
    Molti sono i motivi, primo fra tutti la spinta continua alla specializzazione, la morte delle piccole e medie aziende agricole, il finanziamento pubblico all’esportazione di alcuni prodotti e, drammaticamente, la continua erosione dell’uso agricolo della terra distrutta dai processidi artificializzazione.
    E’ incontestabile che “Quasi 50 paesi dipendono dalla Federazione Russa e dall’Ucraina per almeno il 30% del loro fabbisogno di importazioni di grano. Di questi, 26 paesi si riforniscono di oltre il 50% delle loro importazioni di grano da questi due paesi” ( FAO, citato).
    Tra questi 50 paesi non c’è l’Italia. “…le quantità residue (di grano, ndr) per il resto del mondo sarebbero comunque sufficienti per arrivare all’inizio del prossimo raccolto in estate. Sono dati dei Consorzi Agrari d’Italia (Cai) in base alle proiezioni del Dipartimento per l’Agricoltura statunitense (fonte: https://www.quotidiano.net/economia/laguerradel
    granolitaliarischiadirimaneresenzapaneepasta1.7445942 ).


    Allora, se non c’è penuria, perché assistiamo ad un aumento continuo del prezzo del grano e, di conseguenza a quelli già annunciati di pane, pasta, prodotti da forno?
    L’aumento del prezzo del grano e, più in generale, la volatilità dei prezzi delle materie prime agricole, sono un fenomeno stabile ormai come risultato di decisioni politiche non di questi giorni: liberalizzazione dei mercati e natura dei contratti che sono già da tempo praticati nel commercio mondiale di questi prodotti. Ci sono luoghi deputati a questo commercio globale che fanno da riferimento, la più famosa Borsa di Chicago2 e la seconda, per importanza, in Parigi, NyseEuronext3, anche questa con una forte attività in “European Durum Wheat Futures4.. I prezzi negoziati in questi spazi finiscono per scaricarsi sul
    commercio internazionale del grano o delle altre commodity agricole e da questo rimbalzano o meglio si abbattono sui mercati interni dei paese, con un’anomalia particolare: questi valori non hanno un effettivo riferimento all’andamento delle produzioni. Paesi che pur hanno una scarsa dipendenza dal mercato mondiale vedono aumentare i prezzi interni a
    causa della loro debolezza negoziale e dal tipo di concentrazione che esiste nella catena del valore relativa al mercato interno di un singolo prodotto. Il caso esemplare è stato nel 2008 quello del prezzo del riso in Indonesia, paese poco dipendente dal mercato globale del riso, in cui però il prezzo ai consumatori del riso seguiva l’andamento del prezzo mondiale del riso che in soli 3 mesi, per effetto della speculazione, era stato moltiplicato per 4.

    La speculazione finanziaria sulle materie prime agricole.
    “Rispetto alle tre dimensioni presenti nel prezzo di una materia prima agricola (qualità, spazio e tempo), il mercato future valorizza solo la dimensione temporale, permettendo agli operatori di negoziare transazioni che, come detto, verranno eseguite in una data futura… Le parti, nella sostanza, possono trattare solo il prezzo…

    Acquistare un contratto future (es. di frumento) ad un certo prezzo prendere una posizione long implica assumersi l’obbligo
    di ritirare una determinata quantità e qualità di frumento, ad una data futura, anch’essa definita, in un luogo ed in un magazzino predeterminato, e di pagare, a scadenza, il prezzo convenuto…”.
    Si dirà: è normale che i prodotti agricoli si possano “comprare sul campo” ma nei contratti “futures” esiste un’anomalia fondamentale: questi contratti non prevedono necessariamente la consegna del bene quando sono risolti tra due operatori, grazie all’ invenzione” della Clearing House (=CH). “La standardizzazione del contratto e l’interposizione della CH costituiscono le due innovazioni che hanno plasmato i contratti future rendendoli strutturalmente diversi dai forward, che pure ne costituiscono la matrice originaria. I future, proprio perché altamente standardizzati e non più bilaterali, da contratti Otc6 hanno così potuto trasformarsi in un titolo finanziario facilmente negoziabile e, come tale, cedibile ad altri”7. Cioè sono diventati il prodotto dell’“industria finanziaria “e quindi della speculazione senza controllo.
    In altre parole: si compra un contratto futures per l’acquisto di grano differito e poi si rivende il contratto lucrando o perdendo sulla differenza tra prezzo d’acquisto e prezzo di vendita del contratto, senza muovere un chicco di grano. E così chi ricompra il contratto lo potrà rivendere, via via fino che un giorno, magari con il prezzo del grano aumentato di molto, chi importerà il grano in Libia , in Burkina o in Eritrea o in Italia pagherà quel grano a quel prezzo finale, artificialmente alto , senza più un legame tra domanda e offerta.
    In aggiunta è stato codificato un altro meccanismo. “Ad esempio si è diffuso il ricorso a contratti “a premio” in cui il prezzo convenuto per un derivato industriale (la farina) è indicizzato alla quotazione future della materia prima agricola (il frumento tenero)”.
    Ed ecco che il pane costerà caro, ma di certo non perché manchi la farina.

     

  • Un saluto a Gustavo Esteva

    Un saluto a Gustavo Esteva

    Ci ha dato parole di cambiamento e dolorose, insieme ad una analisi economico politica  crudele.

    Ci ha spinto a cambiare.

    Purtroppo ci ha lasciato qualche giorno fa, dopo aver fatto grandi cose per il mondo intero, tra le tante,

    ha fondato l’ Universidad de la Tierra in Oaxaca.

    Qui lo ricordiamo quando lo abbiam incontro nel 2013 ad XM24, durante uno dei Mercoledì della bolognina.

    Gustavo Esteva – Crisi sociale e alternative dal basso. Difesa del territorio, beni comuni, convivialità.

    Gustavo Esteva – Crisi sociale e alternative dal basso. Difesa del territorio, beni comuni, convivialità. from Annestus Srd on Vimeo.

    LINK VIDEO https://vimeo.com/690422105

    LINK AUDIO INTEGRALE https://www.arkiwi.org/path64/WE0yNC9NZXJ5WE0vYW50aXN0YXNpcw/html

  • Genuino Clandestino a Napoli – 20 e 21 novembre!

    Genuino Clandestino a Napoli – 20 e 21 novembre!

    La rete Genuino Clandestino organizza una due giorni dedicata alla sostenibilità, alla sovranità alimentare, alla tutela dei territori, allo scambio e alla condivisione. L’incontro internazionale si terrà a Napoli dal 20 al 21 novembre.

  • 15 luglio: Parliamo di Supporto Legale e di Indymedia,  a 20 anni dal G8

    15 luglio: Parliamo di Supporto Legale e di Indymedia, a 20 anni dal G8

    15 luglio Mercatino di Campiaperti in via Gobetti, lato parco xm24

    👉 In vista dell’edizione 2021 (o se preferite 0x18, la ventiquattresima) di Hackmeeting, che quest’anno si terrà il 3-4-5 settembre alla Nuova Casa del Popolo di Ponticelli “La Casona” a Malalbergo (BO), proponiamo degli eventi di avvicinamento per iniziare a masticare un po di tecnologia:

    📌 h19 – Chiacchierata informale: “Parliamo di Supporto Legale, il collettivo che si e’ occupato di seguire i processi relativi ai fatti del G8 nel 2001 a Genova, e di Indymedia, la rete di media indipendenti che raccolse il racconto corale di quei giorni e di quello che ne seguì.”

    🔺️ Cos’è Hackmeeting?

    L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società. Ma non solo, molto di più.
    Esprimiamo una visione dell’hacking come attitudine, non esclusivamente informatica. Il nostro essere ‘hacker’ si mostra nella quotidianita’ anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l’informazione falsa ed imposta, come l’utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattivita’.

    Tre giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti.

    L’evento è totalmente autogestito: non ci sono persone che organizzano ed altre che fruiscono, puoi solo esserci e partecipare. No master/no client!

    Per ulteriori informazioni: https://hackmeeting.org/hackit21/

  • MIX’ART MYRYS, Tolosa: vedi… l’ In Comune è!

    MIX’ART MYRYS, Tolosa: vedi… l’ In Comune è!

    A seguito di una visita senza preavviso di una commissione di sicurezza del municipio di Tolosa il 14 gennaio 2021, il collettivo di artisti MIX’ART MYRYS è stato notificato di una chiusura amministrativa mercoledì 20 gennaio e non può più ricevere il pubblico, compresi i suoi stessi membri, nell’edificio situato al 12 rue Ferdinand Lassalle, quartiere Ponts Jumeaux a Tolosa.

    COMPRESO IL PURO PRETESTO PER ATTACCARE UNO DEGLI INNUMEREVOLI SPAZI SOCIALI nel continente, GESTITI DA ASSEMBLEE DI PERSONE CONSENSUALI E RECIPROCHE; questo è la risposta del Mixart-Myrys, a cui noi aderiamo.

    Musica! 🙂

    Se non ne hai mai sentito parlare, qua qualche info: http://www.mixart-myrys.org/le-lieu/

    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    L’In comune è

    Rispondere al bisogno democratico che scuote la società.
    Occuparsi del legame inseparabile tra risorse e usi.
    Riconsiderare i beni comuni come appartenenti a tutti.
    Ripensare la società in modo che tutti possano assumersene la responsabilità.
    Combattere l’anomia culturale e ricostruire la società coinvolgendo tutti nel processo.

    I Comuni sono aria, acqua, cibo, salute, educazione, energia, cultura, iniziative dei cittadini, spazio pubblico, inclusa la sicurezza…

    Questo appello è su iniziativa del collettivo di artisti autogestito Mix’Art Myrys – uno spazio cittadino di sperimentazione sociale e culturale, protagonista della cultura di Tolosa dal 1995 – che il Comune e Toulouse Métropole stanno cercando di sfrattare dai loro locali. E questo nonostante il forte sostegno della popolazione, delle istituzioni e degli attori della società civile.

    Con questo appello vogliamo partecipare ad una nuova griglia di lettura, affinché possa seguire una riflessione/azione sulle modalità pratiche di attuazione di una società basata sui Comuni.

    Dopo gli attacchi senza precedenti della città di Tolosa contro Mix’Art Myrys, la popolare sala di musica Bleu Bleu, il centro di accoglienza d’emergenza DAL 31/ Fondazione Abbé Pierre, il giardino condiviso Fontaine Lestang, lo spazio di ricerca e creazione contemporanea Pavillon Mazar

    Possiamo solo constatare che la nuova maggioranza del municipio e di Metropolis di Tolosa non vuole più sentir parlare di iniziative dei cittadini, di auto-organizzazione degli abitanti, di Comuni. Compreso quando queste iniziative sono collegate alle politiche pubbliche esistenti.

    Queste scelte politiche a livello locale, vere e proprie negazioni della democrazia, si inseriscono in una dinamica preoccupante a livello nazionale. Basta fare riferimento al Consiglio di difesa della salute, che è al di fuori di ogni controllo parlamentare.

    Tuttavia, l’emergenza climatica, democratica, sociale e societaria rende sempre più evidente che diventa indispensabile pensare alle politiche pubbliche, all’utilità pubblica e all’interesse generale in termini di Comuni.

    Di fronte al fallimento delle politiche pubbliche, di un sistema produttivo basato su un’economia speculativa che non è più sostenibile, vogliamo fare un passo indietro e lanciare una riflessione per

    UN NUOVO CONTRATTO SOCIALE, UN ALTRO RAPPORTO CON IL MONDO

    Per ridefinire l’interesse generale e la pubblica utilità, compresi i servizi pubblici. In termini di mezzi e in termini di governance che coinvolge utenti e professionisti. Soprattutto, rendendo possibile a tutti di essere coinvolti nei Comuni, che sia la protezione dei Comuni naturali come l’aria e l’acqua, la riappropriazione di quelli della salute, dell’educazione, dell’energia, del cibo… o la creazione di altri Comuni.

    Un diritto sancito dalla Costituzione può essere una leva che vi opera. È il Diritto alla Sperimentazione, la cui attuazione appartiene alle autorità locali, contando su cittadini, gruppi di abitanti, associazioni che da tempo incarnano la popolazione che propone, organizza ed esprime la sua volontà di partecipare alla Cosa Pubblica.

    Gli esperimenti locali che si stanno facendo: AMAP, giardino condiviso, mensa popolare, zona da difendere, collettivo di artisti, luoghi intermedi e indipendenti, riciclaggio, catena di solidarietà e, tra gli altri, il movimento dei Gilet Gialli, attestano questa volontà.

    Così, per un nuovo contratto sociale i cui contorni sono già definiti da molte forze, esigiamo questo Diritto alla sperimentazione.

    Siamo consapevoli che questa richiesta ci impone di ripensare la mancanza “organizzata” della nostra disponibilità e del nostro tempo.

    NUOVO RAPPORTO CON IL TEMPO E I MEZZI DI SUSSISTENZA

    Troppo poche persone hanno sperimentato, durante la prima reclusione, un rapporto con il tempo diverso da quello imposto da un’organizzazione del lavoro obsoleta. Hanno riscoperto l’importanza delle relazioni con gli altri, con i vicini, con la famiglia, l’importanza delle pratiche di solidarietà, delle pratiche artistiche e culturali, delle pratiche sportive, della cura, l’importanza del tempo dedicato alla riflessione, al pensiero, l’importanza del tempo libero!

    Associare gli abitanti alla Democrazia, alla Cosa Pubblica implica la realizzazione di un ambiente favorevole alla disponibilità della persona e alla sua altezza di vista allora possibile. Ciò implica questo tempo liberato. Implica che la persona ha i mezzi per farlo. Una forma di reddito minimo vitale non è più un tabù, diventa anche un’emergenza. Come condizione necessaria per l’effettiva partecipazione dei cittadini, è necessario partecipare a un Diritto di Sperimentazione.

    Questo contesto favorevole può allora permettere il confronto costruttivo degli esperti istituzionali – in ecologia, economia, diritti e nuovi diritti, sociologia e in qualsiasi settore che compone la/e Comunità – con gli esperti quotidiani che ognuno è. In risposta alle emergenze che affrontiamo, si mette allora in moto un processo di responsabilizzazione di tutti, un potere di essere e di agire.

    È in questo senso che Mix’Art Myrys chiama ampiamente per 30 giorni di azione e riflessione sul territorio per il “IN COMUNE, LIBERO E NECESSARIO”.

    Azioni e riflessioni in comune che ognuna, ognunu definirà a partire dal suo campo d’intervento, il suo luogo, il suo territorio, la sua azione dalla più simbolica (mettere questo testo d’appello sul suo luogo, il suo quartiere, il suo balcone, internet…) alla più visibile (organizzazione di dibattiti/conferenze, raduni, manifestazioni che rivendicano questo In Comune…). Fateci sapere le iniziative che prenderete ovunque vi troviate sul pianeta!

    La Manifestazione del 6 marzo alle 14H00 a Tolosa aprirà queste quattro settimane.

    In Common(s) per la salute, la cultura, l’educazione, l’energia, l’alimentazione, l’iniziativa dei cittadini… siamo in Common(s)

  • Manutenzione invernale sito e cloud CA

    Manutenzione invernale sito e cloud CA

    La prossima settimana, come succede stagionalmente, faremo manutenzione al sito ed al nostro cloud.

    Come gruppo contadino per la Sovranità Alimentare, cerchiamo di avere nelle nostre competenze anche la nostra indipendenza telematica e di comunicazione facendo manutenzione noi stesse ai nostri attrezzi.

    Questa la valutazione del nostro cloud: https://scan.nextcloud.com/results/50ee0a1d-6f8e-4aa4-886a-5d7676f0cbeb Il nostro server è ospitato dall’associazione http://tetaneutral.net/. Abbiamo da aggiornare il sistema operativo (Debian), salvare i nostri dati ed avanzare della versione del cloud. Invece il nostro sito è ospitato da Autistici/Inventati e dobbiamo solo mantenerlo aggiornato e backuppato.

    Se avete interesse a partecipare ed aiutare, iscrivetevi e scriveteci alla mailinglist comunicazione che trovate nei CONTATTI

  • Tutoraggio Senza Prestito – Patto mutualistico MAG6 e CA

    Ecco qui il report del percorso intrapreso tra Mutua Auto Gestione di Reggio Emilia e Campi Aperti.

    Insieme a MAG due aziende produttive hanno fatto una analisi finanziaria ed economica delle loro attività per capire come muoversi nel futuro e come pianificare investimenti/disinvestimenti, collaborazioni.

    Abbiamo iniziato a febbraio 2020 e ci avviciniamo alla conclusione, con il primo di dicembre 2020.

    Dal report è possibile capire che strumenti si sono usati ed anche adottarli, ma è necessario l’uso del computer e di un software per i fogli di calcolo, come https://www.libreoffice.org/.

    < REPORT a pagina intera, consigliato per la visione da smartphone.

  • Manutenzione autunnale sito e cloud CA

    Manutenzione autunnale sito e cloud CA

    Nella prossime settimane, come succede stagionalmente faremo manutenzione al sito ed al nostro cloud.

    Come gruppo contadino per la Sovranità Alimentare, cerchiamo di mantenere sul territorio anche la nostra indipendenza telematica e di comunicazione facendo manutenzione noi stesse ai nostri attrezzi.

    Questa la valutazione del nostro cloud: https://scan.nextcloud.com/results/50ee0a1d-6f8e-4aa4-886a-5d7676f0cbeb

    Se avete interesse a partecipare ed aiutare, iscrivetevi a campiaperti ed anche alla mailingliste comunicazione che trovate nei CONTATTI

  • Report assemblea generale 28 giugno

    Report assemblea generale 28 giugno

    Quattro audio provenienti dall’ultima assemblea:

    Lettura documento sulle relazioni della Garanzia Partecipata

    documento gp

    Report tavolo Garanzia Partecipata

    report tavolo gp

    Report tutoraggio senza prestito con MAG6

    report con mag

    Lettura del verbale dell’assemblea generale del 28 giugno

    verbale assemblea generale giugno

    Prossima assemblea generale il 26 luglio zona Modena

  • Strade e piazze davvero libere per tutt*!

    mi sa che mi ero già espressa su change.org qui, però hoi.. di nuovo.

    capisco eh che siamo alla disperazione per far sentire la nostra voce, senza scendere in piazza ed ammassarci sotto palazzo d’accursio, ma quelli di change.org sono una azienda americana che fa soldi sui vostri dati/gusti/interessi, etc.. ed è sensato NON dargli “autorevolezza”, secondo voi come li pagano 300 dipendenti?

    pagina in italiano https://en.wikipedia.org/wiki/Change.org

    ed in inglese: https://en.wikipedia.org/wiki/Change.org#Criticism

    Poi ho visto oggi che è possibile mandare proposte/lamentele al nuovo piano regolatore: di cui ho solo letto i titoli e partemalissimo.. nelle righe io ci leggo “città da svendere alle aziende”. Qua pare possibile fare controproposte: http://partecipa.comune.bologna.it/proposte-miglioramento-pug  Se qualcuno ci crede che saranno rispettate le può fare lì. Magari su tutta sta campagna di varia gente, è più sensato indirizzarli lì? Ma vedo tra i firmatari c’è gente che è già in comune.. bho.. o non lo sanno o si propongono come intermediari degli intermediari??! non capisco.. mi sembra una mossa per usare la gente e l’emergenza.

    A proposito.

    Poi altra cosa, visto che ho letto quel documento. Proporre misure emergenziali per farle passare a Permanenti è una strategia pessima. Nel senso che avvalla un modus operandi malvagio.

    Ci sono le misure di emergenza e ci sono le proposte per il benessere della vita quotidiana.

    Le misure di emergenza devono SEMPRE essere abolite dopo l’emergenza proprio perchè straordinarie in situazione straordinaria, NON normale.

    Proporre la pedonalizzazione e spazi di socialità è semplicemente una scelta politica, contraria alle scelte politiche precedenti, che hanno sbagliato. E va rivendicata come tale.

    A voi cosa dice questo manifesto dello sgombero di XM24 e della sani?!** e di tutte le aggregazioni informali che vengono soffocate quotidianamente e della polizia che “vigila contro il bivacco” che significa anche semplicemente sedersi in terra? quando dalle firme che leggo mi sembrano molti che di spazi ne hanno già assegnati e sono preoccupati di averne di più per l’estate… per poi magari privatizzarseli, vedi il guasto, che ci stai solo con un cocktail in mano da 7 euro.

    Questa la mia opinione. Poi mi va bene bene che la firmiamo pure noi. Però come Campi Aperti dovremmo trovare un modo per salvaguardare la socialità informale.

    Insomma, tutti sono in crisi in questo periodo in cui molti hanno perso il lavoro o si sono trovati bloccati, come noi.

    Però va trovata una via che sia per tutti, non solo per pochi.

    Quindi Sì a piazze libere e strade aperte, senza tutori o associazioni garanti.

    ciao Cristina

    ** e di un’altra decina di spazi autogestiti dal basso con il metodo del consenso?!

  • Strade Aperte

    Campi Aperti sottoscrive il documento:

    La pandemia ha cambiato radicalmente il modo di concepire lo spazio pubblico. Il distanziamento sociale, culminato nella quarantena che abbiamo affrontato per due mesi, ci ha costretto a diradare le relazioni, rinunciando a quei rituali quotidiani che rappresentano la parte migliore delle nostre giornate.

    Allo stesso tempo l’emergenza climatica, dichiarata pochi mesi fa anche dal Consiglio Comunale di Bologna, è già parte del nostro presente, e rischia di rappresentare una grave ipoteca sul futuro del nostro Pianeta.

    Abbiamo bisogno di nuovi spazi di vita: le settimane di lockdown ci hanno fatto vivere una città libera dalle auto e dai loro odori, permettendoci, se lo volevamo, di camminare in mezzo alla strada. Godere ogni centimetro della città è migliorare la qualità delle nostre vite, oggi schiacciata tra il necessario distanziamento fisico e la crescita del traffico che ci toglie spazio.

    Siamo convinti che le nuove sfide poste dalla pandemia possano trasformarsi in occasioni per affrontare i nodi che già conoscevamo. Pensiamo, per esempio, che il distanziamento fisico possa diventare riappropriazione dello spazio pubblico; che la necessità di contingentare l’uso del trasporto collettivo possa aiutarci a scegliere mezzi ecologici e salutari, dai piedi alla bici.

    Oggi, in un’epoca emergenziale, abbiamo bisogno di scelte straordinarie. Dobbiamo sperimentare, con la consapevolezza che soltanto attraverso la pratica quotidiana di ciò che prima sembrava impensabile possiamo trovare le soluzioni per vivere nella pandemia e gettare le premesse per un futuro sostenibile.

    Per queste ragioni, crediamo necessario promuovere una serie di misure emergenziali da testare durante l’estate, con l’obiettivo di creare nuovi spazi in prospettiva permanenti di socialità, relazione, gioco e cultura, ma anche nuove occasioni per il tessuto commerciale di vicinato della città.

    “Strade Aperte a Bologna” è una richiesta che viene dal basso, per riportare lo spazio pubblico al centro dei quartieri e della vita degli abitanti della Bologna fuori porta. E’ un approccio deliberato e graduale per infondere il cambiamento urbano, ambientale e sociale. E’ l’idea che strade e piazze della città, da aree di passaggio, di consumo o di parcheggio, tornino a essere luoghi da vivere e in cui vivere, dove la cittadinanza collabora attivamente sia nella ideazione, sia nella realizzazione concreta.

    “Strade aperte” propone e chiede concretamente all’Amministrazione comunale di progettare e realizzare, attraverso percorsi partecipativi che coinvolgano le associazioni e i cittadini dei territori nella loro definizione:

    1. Sperimentazioni d’uso dello spazio pubblico: attuiamo durante l’estate interventi diffusi di “urbanismo tattico”, con allestimenti anche temporanei con bassi costi e bassi rischi, per avere nuovi luoghi di incontro e di economia di prossimità;

    2. Il centro fuoriporta: creiamo nuove piazze pedonali in ogni quartiere, per offrire alla comunità locale spazi sicuri per la socializzazione ed eventi culturali;

    3. Strade residenziali condivise: diamo priorità alle persone rispetto ai veicoli a partire dalla evoluzione delle zone 30 esistenti in “zone residenziali”, dove i bambini possano giocare come una volta e i pedoni possano camminare sicuri;

    4. T-weeks: sperimentiamo l’estensione dei T-days tutti i giorni della settimana per l’estate e l’abbassamento della velocità a 20 km/h nelle vie secondarie del centro storico, con precedenza a pedoni, ciclisti e micro-mobilità elettrica.

    Inoltre, guardiamo alla cultura come a uno strumento fondamentale per promuovere nuovi stili di vita e aiutarci nella transizione verso una città sostenibile. Per questo proponiamo che l’estate culturale bolognese, co-promossa dall’amministrazione comunale e quest’anno programmata attraverso una pluralità di eventi sia in centro sia nei quartieri, diventi occasione per la promozione di nuovi spazi pubblici di socialità, con la pedonalizzazione per la durata dell’intera rassegna culturale dei luoghi che ospiteranno queste iniziative. Solo così questi angoli di città si trasformeranno da palcoscenici a spazi di relazioni nei quali bambini, donne e uomini e anziani possano giocare, chiacchierare, vivere l’estate.

    Abbiamo un’occasione importante: proiettare Bologna nel futuro. Ma il tempo del domani è oggi, e questa è una sfida da accettare ora.

  • Assemblea Generale sabato 25 gennaio 2020

    il giorno sabato 25 gennaio 2020 dalle 14.00 alle 19.30

    presso AVIS -Vignola, Via Caduti sul Lavoro, 660, 41058 Vignola (MO)

    Per discutere del seguente ODG:

    14:00 – Accoglienza

    14:30 – Apertura (accordi di base + ruoli)

    14:40 – Annunci brevi (calendarizzazione completa AG 2020, weekend di lavoro alla Lodola, tesseramento, ExSani, altro?)

    14:55 – Rinnovo incarichi “Consiglio Direttivo” per il 2020, preannuncio candidatura nuova presidenza per il 2021 (Ha! Adesso siete belli incuriositi, scommetto!)

    15:05 – Lettera ARI-Crocevia contro gli NBT – proposta di firmare come CA + posizionamento

    15:10 –Resoconto GRUPPO STRATEGICO + Proposta percorso “Programma Politico per la Sovranità Alimentare” (presentazione lavoro gruppi)

    15:40 – Inizio lavoro in gruppi

    16:40 – PAUSA caffè…tutto da portare e da condividere, come al solito!

    17:00 – Plenaria: Visite d’ingresso

    17:20 – Resoconto TAVOLO GARANZIA PARTECIPATA

    17:50 – Restituzione sintesi gruppi + posizionamento proposte del gruppo strategico

    18:50 – Posizionamento proposta TAVOLO BILANCIO – pubblicazione contributi

    19:05 – Richiesta Assemblea di mercato Savena + Posizionamento – Introduzione banco condiviso di prodotti CA mancanti gestito da un coproduttore (stile Piazza dei Colori)

    19:20 Lettura delle decisioni prese

    19:30 Chiusura

    A presto,

  • Infrastruttura in CA

    Infrastruttura in CA

    Metodo del consenso, connessione internet casalinga, server autogestito.

    Ecco il video della presentazione di 30 min tenuta al Chaos Computer Congress 2019

    grazie a MAG6 reggio emilia

    LE SLIDE COMPLETE IN PDF

    https://www.campiaperti.org/wp-content/uploads/2020/01/36c3_Talk_on_infra_CA.cleaned.pdf

    SLIDE COMPLETE IN HTML

    https://campiaperti.org/infra/

    _______________________

    Segnaliamo anche il seguente talk:

    From Managerial Feudalism to the Revolt of the Caring Classes

    David Graeber

  • Incontro con tetaneutral di Tolosa

    Martedì 16 settembre, ore 19, presenteremo il nostro progetto di autonomia alimentare ad un gruppo che tratta autonomia e neutralità nelle rete internet.

    https://tetaneutral.net

  • Vicini ad XM24

    Vicini ad XM24

    Dopo le clamorose vicende di ieri che hanno visto lo sgombero di xm24 e la promessa da parte del comune di trovare un nuovo spazio entro il 15 novembre, noi continueremo a svolgere il mercato nelle immediate vicinanze, riportiamo dal sito di XM24 uno stralcio del comunicato da poco uscito:

    L’abbraccio di tutto XM24 va ai compagni e alle compagne che da vicino e da lontano hanno reso possibile trasformare quella che poteva essere una cocente sconfitta in una giornata di resistenza.
    Non possiamo nascondere il nostro dolore: uno spazio fondamentale per la città e per le vite di tutte e tutti noi è stato sottratto con la forza a chi per 17 lunghi anni l’ha amato, vissuto e fatto vivere. Ma questa giornata dimostra che il Nulla può e deve essere fermato, anche in un momento storico in cui la repressione sembra non trovare un argine.
    Quello che abbiamo ottenuto è un pezzo di carta, inizia ora l’impegno di XM24 e di tutti i solidali per costringere l’amministrazione a rispettarlo. Con questo spirito ci prepariamo ad attraversare le prossime settimane. Giovedì alle 19 assemblea pubblica nel parco alle spalle di XM24.

    http://www.ecn.org/xm24/2019/08/06/la-storia-infinita-non-termina-qui/

    Andate a leggerlo tutto!

  • Conversazione in piazza

    Conversazione in piazza

    mercato piazza verdi – 15 aprile h 19:30 –

    Presentazione Oltremercato di Pesaro ed Urbino, strumenti di mutualismo per comunità che praticano autogestione alimentare.

    Un’ora, tra i banchi del mercato del Lunedì in Piazza Verdi a Bologna,
    per parlare insieme ad un altro gruppo di produttori e co-produttori
    della rete Genuino Clandestino di: – Organizzazioni Mutualistiche – Monete Sociali di Comunità   Dibattito libero con il laboratorio per la moneta sociale bolognese (Grano)  

    https://oltremercato.noblogs.org/post/2019/02/24/chi-siamo/

    https://grano.noblogs.org/calendario/?event_id1=107

    Sarà presente anche un banco condiviso di Prodotti provenienti dal
    gruppo Oltremercato
    (vino di visciole, senape, crauti, piantine di erbe aromatiche,.. )

    • Ven19Apr2019 Assemblea grano21:00
    • Ven17Mag2019 Assemblea Grano21:00