CampiAperti

Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare

Autore: caf

  • 8 DICEMBRE 2015 – TUTTI A FIRENZE PER SOSTENERE  L’ AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

    8 DICEMBRE 2015 – TUTTI A FIRENZE PER SOSTENERE L’ AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

    UNA RISPOSTA DAL BASSO PER FERMARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE

    La sovranità’ alimentare attraverso l’ agricoltura contadina e’ la vera soluzione alla crisi climatica globale.

    L’ agricoltura contadina alimenta il mondo e raffredda la terra.

    I nostri governi, ormai completamente assoggettati alle multinazionali, privatizzano la ricchezza dei territori e socializzano devastazioni e povertà’. Uniamoci per proporre e attuare nuove forme di convivenza sociale intorno alla terra basate sul mutuo soccorso e sulla gestione dal basso delle risorse. Le esperienze di autogestione e di riappropriazione della terra nate intorno a Firenze, i comitati che attuano forme di cura spontanea del territorio e decine di contadini invitano tutta la popolazione ad una giornata di confronto,di contaminazione, di informazione e di organizzazione a sostegno del loro impegno per la sovranità’ alimentare nel quadro delle mobilitazioni mondiali promosse dalla Via Campesina in occasione del cop 21 di Parigi.
    L’agricoltura contadina ha oggi un’ importanza fondamentale nel contribuire in modo sostanziale alla soluzione di alcuni grandi problemi che affliggono il nostro mondo . Anche nei nostri territori sono chiaramente visibili cambiamenti del clima e si riscontrano già i primi disagi sia nelle campagne sia nelle città. Ormai è certo come questi problemi, il cambio climatico, l’inquinamento e le terre aride non più produttive, siano originati da attività umane e non siano frutto di “fatalità”. Pochi soggetti transnazionali traggono enormi profitti a danno della maggior parte della popolazione mondiale mentre i governi, ormai non più “sovrani” sui propri territori, continuano a non fare l’interesse della collettività che rappresentano e prendono provvedimenti contrari al bene comune come la vendita di terre pubbliche. Nonostante il grande contributo che sta dando, l’agricoltura contadina, per la soluzione dei problemi sociali e climatici continua ad essere ignorata se non addirittura messa “fuorilegge”, come proprio in questi giorni accade all’esperienza di Mondeggi che sta subendo un duro attacco da parte delle istituzioni che si trincerano dietro una pretestuosa retorica legalitaria.

    ORE 10.00 Piazza Della Santissima Annunziata (FI) durante il Mercato della Fierucola
    Interventi degli agricoltori, presentazione di libri, laboratori pratici per grandi e piccoli

    ORE 13.30 Pranzo Condiviso (portati forchetta, piatto, bicchiere e cibo da condividere)

    ORE 15:30 ritrovo in piazza San Marco CORTEO DELLE CARRIOLE

    Abbiamo pensato alla carriola come uno degli attrezzi che accomuna chi lavora la terra. Portatevene una e riempitela con i temi o i prodotti che vi riguardano. Vogliamo fare una marcia pacifica nel centro di Firenze passando sotto i palazzi istituzionali per ricordare ancora una volta la realtà di pubblico interesse che rappresentiamo.
    Non ci divideremo ancora una volta fra buoni e cattivi, non crediamo che i nostri nemici sono gli altri piccoli produttori e chi li sostiene. Si fanno leggi per cancellarci e si preparano accordi transatlantici (TTIP) per eliminare ogni possibile resistenza anche legale davanti ai profitti delle multinazionali.

    Non stiamo a guardare!

  • Convocazione Assemblea Generale di Campi Aperti

    Convocazione Assemblea Generale di Campi Aperti

    Il giorno
    29/11/2015,
    presso lo spazio sociale
    LABAS, in via Orfeo (ex Caserma Masini)
    a partire dalle ore
    10,30
    si terrà l’assemblea generale
    di Campi Aperti per la Sovranità Alimentare

    per discutere del seguente ordine del giorno:

    mattina, gruppi di lavoro tematici:

    1- Allevatori: definizione delle linee guida per gli allevamenti (vedere bozza allegata),
    2- Saponi e cosmetici: a partire dall’incontro del 10/11 u.s.
    3- Progetto sementi
    4- Prodotti genuini Clandestini e loro etichettatura (miglioriamo la comunicazione sulla produzione contadina, andiamo oltre la legge)
    5- Produttori di cereali e farine (che ormai produciamo in tanti ) e trasformatori di
    prodotti da forno, per cercare di definire i prezzi di riferimento e migliorare scambi,
    filiere interne e progetti di collaborazione.

    A fine mattinata (ore 12,30-13.30)
    a) Racconti dai mercati (inserirei qui il racconto del progetto progetto arance rosarno e quello dello spazio bimbi a scaravilli, ma anche altri progetti che vi sembrano meritevoli di condivisione)
    b) Accettazione nuove aziende e organizzazione visite richieste
    c) lettura e approvazione progetto per lo spazio delle Vele in via fioravanti
    d) Resoconto da Milano: stato campagne nazionali e sollecitazioni raccolte nella
    tregiorni GC del funerale dell’Expo
    e) richiesta dell’associazione 20 pietre (casa del popolo da recupero edificio ex-aci in via marzabotto) di fare un mercato in quell’area

    h 13.30 PAUSA PRANZO CONDIVISO E CONVIVIALE

    h 14,30 Ripresa dei lavori

    Gruppi di discussione e proposta sui seguenti temi:

    I- come ridurre i tempi di attesa per le procedure di accettazione dei nuovi produttori;
    II- assenteismo, gestione del fenomeno e auto-difesa dell’associazione dagli assenteisti (proposta di sospendere dai mercati le aziende che non partecipano x volte alle assemblee di CA)
    III- proposte per migliorare la circolazione delle informazioni in CA (qualcuno lamenta la formazione di un gruppo ristretto di circolazione delle idee; è accettabile? si può evitare che diventi norma? ecc…)
    IIII- resistere a LABAS. Organizzazione della permanenza e opposizione allo sgombero con proposte per scongiurarlo (in proposito scorrere le varie mail e resoconti di assemblee di mercato e non solo)
    IIIII- Che fare del mercato di LABAS in caso di sgombero? Idee e proposte post – catastrofiche per non farci cogliere impreparati, o anche solo per scongiurare scaramenticamente l’evento.

    Io chiuderei qui l’ordine del giorno, visto che mi sembra già sufficientemente nutrito.
    Inoltre mi sento di sollecitare la presenza e la puntualità, visto che sarebbe oltremodo importante lasciare a tutti la possibilità di intervenire in assemblea, anche per concretizzare quella partecipazione di cui parliamo tanto.

    Sperando di vedervi, vi saluto affettuosamente

    Ppp p(rolisso)

    Linee guida allevatori (Carne latte uova)
    [Marco Feltrin a nome del gruppo degli allevatori, Savigno 25/02/2014]
     

    Alimentazione

    Solo alimento biologico , se non certificato auto prodotto o prodotto in campi aperti
    ( mangimi acquistati solo certificati, cereali biologici)
    Gli animali devono essere tenuti al pascolo almeno 6 mesi all’anno, devono avere spazi adeguati per il movimento in stalla se confinati.

    Rimonta

    Per gli animali da rimonta si preferisce la linea vacca vitello, quando è possibile. ( A meno deroghe)
    Per i vitelli si preferisce i box multipli che aiutano la socializzazione, si possono allevare per un mese in box singoli.
    Per le pecore e le capre l’allevamento è sotto le madri.
    Per le capre in deroga per Caev ( Vedi allegato), i capretti nati e allevati per la profilassi quindi allevati  prima con colostro termizzato delle madri e poi con latte in polvere specifico sono da commercializzare come non biologici all’esterno dei mercati. La rimonta interna verrà svezzata a 90 giorni e da li in poi alimentata con solo alimento biologico certificato.
    Per evitare la trasmissione di malattie è concesso l’allontanamento dei reti  alla nascita per utilizzare profilassi adeguate (termizzazione del colostro, trattamento delle mammelle con antibiotici ecc)
    Si chiede uno svezzamento minimo di 60 giorni e una macellazione  ad un mese di vita.
     

    Mungitura

    Mungitura a mano, si prediligono i secchi in acciaio o plastica alimentare bianca dedicati solo alla mungitura, previo lavaggio con Candeggina  o similari ( prodotti specifici).
    Per chi munge a macchina un controllo dell’impianto una volta all’anno  e disinfettare l’impianto ogni volta che si munge mattina e sera ( con prodotti adeguati e acqua calda).
    Si da la possibilità di lavare gli utensili con siero della scotta caldo e bicarbonato.
    Il latte va filtrato con filtri di carta non solo con il colino.
    Il latte va refrigerato il prima possibile entro assolutamente le due ore, portato a 4 °C, a meno che non si lavori immediatamente.( in un frigorifero dedicato)
    Si chiede un analisi mensile per i primi tre mesi di produzione e per il restante periodo a cadenza trimenstrale.
    Il latte è un substrato delicatissimo cresce di tutto  quindi  il sistema per non inquinarlo è mantenerlo isolato e separato da altri alimenti.

    Macellazione

    Per la macellazione e la stagionatura con metodo tradizionale quindi senza celle frigorifere si prefede solo in periodo invernale molto freddo e in locali dedicati.
    Si predilige le aziende con laboratori a norma, per le aziende più piccole si richiede un ambiente di lavorazione dedicato e igenizzabile ( piastrelle a terra , pareti tinteggiate lavabili , lavabo, ecc)

    Trasformazione di carne e latte

    Ricordiamoci che questi prodotti non sono stati considerati nella campagna GENUINO CLANDESTINO, quindi rientrano nella normativa sanitaria.
    Si predilige le aziende con laboratori a norma, per le aziende più piccole si richiede un ambiente di lavorazione dedicato e igenizzabile ( piastrelle a terra , pareti tinteggiate lavabili , lavabo, ecc) per le stagionature locali chiusi protetti da intrusioni e  pulibili.
    Per chi non ha i locali adeguati, si impegneranno a presentare un progetto a steep sucessivi per arrivare al minimo da noi richiesto, con adeguati tempi propri , verificabili da campi aperti.
    Uova
    Per le uova vanno vendute solo sfuse ( i contenitori sono ad uso del consumatore)
    E’ consigliato esporre un cartello con la data di raccolta e scadenza.
    Commercializzazione
    Per il periodo invernale si richiede l’esposizione del  prodotto  protetto ( vetrinette, protezioni legno plastica ecc)
    Per i periodi caldi da marzo a novembre frigorifero o simile per tutti i prodotti non solo il fresco.
  • Certificazione biologica e garanzia partecipata

    Quanto ne sapete di certificazioni?

    Metteremo a confronto il tradizionale sistema

    verticale di certificazione con quello orizzontale

    basato sulla collaborazione tra produttori.

    Ne parleremo con:

    • Slaven, studente di Agraria e certificatore

    • Marco, studente di Agraria e produttore

    certificato

    • Giovanna, ricercatrice che si occupa di garanzia

    partecipata

    • Laura, rappresentante Campi Aperti che ci

    parlerà della loro esperienza di garanzia

    partecipata

    Giovedì 12 novembre

    Ore 16:00

    Aula XXX

    Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria

    amaranto.agraria@gmail.com

    fb.com/AmarantoAgraria

  • Miglioramento genetico partecipativo

    Miglioramento genetico partecipativo

    il primo incontro tra le e gli interessate/i al progetto di autoproduzione sementi e miglioramento genetico partecipativo si terrà:
    Mercoledì 4 novembre
    presso la sala riunioni del condominio Bel LE Trame
    via sabatucci 2 bologna
    dalle ore 16,30 fino alle ore 22,30
    le cena è autorganizzata, ognuno porta qualcosa!
    saranno presenti il prof. Ceccarelli, tra i maggiori esperti di miglioramento genetico partecipativo e Claudio Pozzi della rete Semi Rurali
    Si parlerà sia di cereali che di orticole, e cercheremo di mettere a punto il nostro progetto nei dettagli, in modo da essere pronti a partire con la prossima stagione.
     
    Vi aspettiamo!
  • Tutti hanno diritto a una casa – Sabato 24 Ottobre a Bologna ore 15.30 – via Fioravanti 27

    Tutti hanno diritto a una casa – Sabato 24 Ottobre a Bologna ore 15.30 – via Fioravanti 27

    Eravamo dentro l’ex Telecom  giovedì 15 ottobre per un mercato straordinario di CampiAperti. In accordo con Social Log abbiamo portato noi stessi, i nostri prodotti, i nostri banchi e la nostra semplice socialità dentro quel luogo per essere vicini agli occupanti, vicino alla sacrosanta lotta affinché tutti possano avere una casa dignitosa in cui vivere.

    Eravamo in tanti giovedì pomeriggio, così come nelle altre due occasioni  in cui avevamo deciso di spostare il mercato di XM24 nel cortile dell’ex Telecom.

    Siamo stati bene giovedì: si respirava un’aria di cordialità, di felice convivenza, di ottimismo e di forza. Forse per la vivacità dei bambini. Forse perché, pur essendo in tanti e così diversi, con modi così diversi, vite diverse, lingue diverse, ci riconoscevamo facilmente condividendo un semplice concetto : “tutti hanno diritto a una casa”.

    Pochi giorni dopo abbiamo visto la polizia umiliare e deportare le persone che in quel posto avevano affermato quel diritto. Ci siamo riempiti di rabbia e abbiamo trattenuto a stento le lacrime. Lo sconforto e il senso di impotenza ci ha sommerso

    Ma quel semplice concetto, ancor più di prima,  non sarà facile levarcelo dalla testa.

    Aderiamo alla manifestazione “Prima i poveri! Basta sgomberi e sfratti!” – alle ore 15.30 di Sabato 24 Ottobre a Bologna  – via Fioravanti 27

    CampiAperti

  • Giovedì 15 ottobre 2015

    Il mercato biologico di XM24  

    si trasferisce 

    all’Ex Telecom Occupata

    in via Fioravanti 27

    (di fronte al palazzo del comune)

    un’altra giornata a  fianco di chi lotta per il diritto alla casa!

     

    logoCA

     

     

     

  • Ristretta la libertà a Tommaso e altri di Labas

    Oggi anche Tommaso di Labas, dopo Gianmarco de Pieri e gli altri di TPO , dopo i militanti di Hobo, dopo Lavinia e compagni di Crash …è soggetto a misure restrittive della libertà: da oggi Tommaso è obbligato a vivere presso il proprio comune di residenza, e quindi viene allontanato per un tempo indefinito da Bologna.
    Questi provvedimenti sono la conseguenza della politica fascistoide della questura bolognese, che intende risolvere le questioni politiche poste dai movimenti radicali perseguitando sistematicamente i militanti/attivisti politici che ne fanno parte.
    La tecnica è sempre la stessa: si monta un caso, si infliggono misure restrittive, si procede con anni di processi in grado di sfiancare psicologicamente ed economicamente chiunque. I reati si trovano sempre: “occupazione abusiva”, “affissione abusiva”, “manifestazione non autorizzata” ma soprattutto “resistenza a pubblico ufficiale”, dato che si trova sempre un pubblico ufficiale che dichiara che non hai eseguito precisamente i suoi ordini.
    Poi, dopo anni di processi il tutto si sgonfia, tutti vengono assolti ma chi è stato infilato nel tritacarne non ne esce comunque intero.
    L’apparato poliziesco/giudiziario che sta opprimendo Bologna deve essere fermato.
    Sabato 26 settembre ci sarà una manifestazione. Questa volta campiaperti deve esserci: non solo i produttori e i coproduttori di Labas, non solo chi vende o fa la spesa nei centri sociali, ma proprio tutta campiaperti. Passiamo parola ai mercati, in modo che tutti lo sappiano.
    Per Tommaso e tutto il collettivo di Labas, per tutti coloro che hanno sostenuto campiaperti in questi anni e sono oggetto di persecuzione giudiziaria.
    Germana e Carlo
  • Nasce Punto Uva – Associazione di Potatori Autonomi

    Con grande piacere annunciamo la nascita dell’associazione di amici potatori, associazione che può diventare un punto di riferimento per chi ha vigneti di una certa consistenza.

    Info e contatti su www.puntouva.org

  • Facciamoci Luce!

    Neanche un mese fa apprendevamo dalla stampa il progetto comunale di riqualifica degli spazi dell’ex caserma Masini (alberghi, ristoranti, parcheggi), sviluppato naturalmente senza coinvolgere chi la riqualifica la sta già praticando da quasi 3 anni.

    Lo scorso venerdì, 21 agosto, ci è giunto un altro infame segnale: Làbas e le case occupate di via Borgolocchi sono state private della corrente elettrica. Vigliaccamente, è stata simulata una sospensione temporanea dell’erogazione di energia per ‘lavori tecnici’, che ha momentaneamente coinvolto anche altri complessi vicini.

    Un attacco fatto dai soliti politicanti e da chi di fatto si sostituisce a loro (stiamo parlando di Coccia, l’ormai neanche tanto nuovo questore), personalità incapaci di rispondere alle esigenze della città, i degni interpreti della crisi della rappresentanza che dimostrano da chi dipende la loro sopravvivenza: i fini speculativi e i profitti dei pochi, il mercato del cemento. 

    Solo un amministrazione che ha perso ogni contatto con la realtà non vede la ricchezza sociale che Làbas esprime, con i propri progetti locali e internazionali, con il mutuo aiuto tra coloro che di un tetto, di welfare  e assistenza non ne vedono neanche l’ombra. 

    Bologna si avvicina alle prossime elezioni e alla campagna elettorale, stretta nella morsa di un richiamo alla legalità privo di connessione con qualunque espressione di giustizia ed equità. Negli ultimi mesi solo minacce, misure restrittive della libertà e sgomberi sembrano il condimento di questa ricetta di governo della crisi.

    Hanno tolto l’elettricità a chi su questa fonte non ci ha speculato, ma l’ha usata per vivere e per metterla a disposizione del quartiere. L’hanno tolta ora che siamo in centinaia a dargli vita ogni settimana, a differenza dei 10 anni precedenti in cui non se ne sono mai preoccupati, lasciando il tutto all’incuria e al degrado.

    Chiediamo quindi a tutte le persone che hanno reso, rendono e renderanno Làbas un punto di riferimento per il quartiere, un luogo di incontro dei sogni e dei desideri più liberi, di cominciare a farsi sentire con un piccolo gesto, che se fatto da molti, sarà un segnale importante: mercoledì vi aspettiamo al nostro consueto mercato con una candela in mano.

    Alla tristezza e al buio di chi vorrebbe porre fine all’esistenza di questo bene comune, ci divertiremo rispondendo con una straordinaria azione collettiva.

    Faremo capire a chi vuole spegnerci che c’è una comunità in grado di accendere passioni, anche senza corrente elettrica.
    #facciamociluce
    labasoccupato.com

     

  • Lettera di CampiAperti a Ecosol Bologna

    In data 26/7/2015 si è svolta l’assemblea generale di CampiAperti. In questa assemblea è stata proposta e approvata la  lettera indirizzata a Ecosol Bologna che potete leggere di seguito. Nella lettera sono spiegati i motivi per cui CampiAperti decide di ritirarsi dal percorso di Ecosol.

    Ecosol Bologna è un raggruppamento di associazioni i che svolgono attività nell’ambito della cosiddetta “economia solidale”

    Ciao a tutti di ECOSOL Bologna,

    da un po’ di tempo CAMPIAPERTI partecipa solo occasionalmente alle riunioni di ECOSOL Bologna. Alla consueta carenza di tempo e di energie per seguire tutte le iniziative che ci interessano, si è aggiunta una seria difficoltà a riconoscerci nel percorso avviato e che pure abbiamo contribuito ad attivare, a partire dalla nostra partecipazione al CRESER.

    Seppure connessi tra loro, i percorsi di CRESER ed ECOSOL Bologna ci appaiono sostanzialmente diversi nelle motivazioni e negli sviluppi. Mentre il CRESER è nato per rispondere ad un’esigenza concreta ed impellente (evitare che la Regione approvasse una legge sui GAS controproducente rispetto alle finalità dell’economia solidale), ECOSOL Bologna è partito sull’astratta considerazione che occorra incoraggiare i soggetti dell’economia solidale a collaborare tra loro.

    Il percorso finora svolto da ECOSOL Bologna, in due anni e mezzo dal suo avvio, è consistito sostanzialmente nel mettere in contatto tra loro soggetti diversi e portarli ad approvare una serie di principi e obiettivi di massima; in certo modo, invertendo le priorità poste all’inizio del percorso, avviato sulla domanda (verb. 17.10.2012): “esiste la possibilità di operare insieme?”

    Senza riuscire a trovare risposta alla domanda iniziale, i partecipanti ad ECOSOL Bologna sono passati direttamente a progettare la costituzione di un DES, sulla base della semplice condivisione di principi e obiettivi e non sull’incontro di bisogni, disponibilità e progetti concreti.

    Secondo noi questo approccio teorico – che mostra certezza sul punto d’arrivo, prima ancora che consapevolezza del punto di partenza – è molto dannoso per la crescita di un progetto comune, perché mina alla base la capacità critica collettiva e quindi la possibilità di individuare la via più adatta alla realtà locale e alle persone che ne fanno parte.

    CAMPIAPERTI, pur con mille difficoltà e contraddizioni, ha scelto invece di partire dalla prassi e “fare politica” tenendo insieme anche soggetti astrattamente inconciliabili.

    Noi di CAMPIAPERTI riteniamo strategico, nel percorso di costruzione di un’altra economia, il coinvolgimento di comunità politiche che non si riconoscono “ufficialmente” nel movimento dell’economia solidale, come ad esempio gli spazi sociali, i movimenti di lotta per la casa o per la difesa dei diritti dei migranti.

    Secondo noi per realizzare questo coinvolgimento è necessario mantenere una grande disponibilità di apertura e ricombinazione, disponibilità che si concretizza attraverso azioni e progetti che quotidianamente mirano alla costruzione di legami e solidarietà.

    Al contrario ECOSOL Bologna ci sembra troppo concentrata a piantare paletti e a dare forme e definizioni definitive invece di ricercare alleanze. E’ diverso costruire una casa e dire “questa è la casa di tutti”, rispetto a coinvolgere più persone possibile nella costruzione di una casa comune. Cambia il metodo ma soprattutto la forma, la dimensione e il colore della casa nonché il senso di appartenenza a quella costruzione.

    Al momento, riteniamo assolutamente prioritario investire le nostre energie nella ricerca di alleanze, collaborazioni e incroci, mantenendo in questo senso il massimo della agilità possibile.

    Questo è il principale motivo della nostra difficoltà nel partecipare al percorso di ECOSOL Bologna. Siamo consapevoli che, a questo punto del percorso, la nostra critica non ci consenta di restare serenamente all’interno di ECOSOL Bologna, e siamo anche convinti che se un DES nascesse con le attuali premesse non sarebbe in grado di rappresentare la realtà dell’economia solidale di fronte alle istituzioni.

    Restiamo comunque disponibili a futuri progetti con i soggetti collettivi che abbiamo incontrato in questo percorso e confidiamo che si aprano altre occasioni di riflessione sui temi che ci stanno a cuore.

    L’assemblea generale di CAMPIAPERTI del 26/7/2015