Autore: caf

  • Giovedì 30 Luglio Il mercato di CampiAperti dell’XM24 si sposterà all’ex Telecom occupata

    in via Fioravanti 27, di fronte alla nuova sede comunale.

    dalle ore 17,30 alle 21

     

    di nuovo vicino agli occupanti

     vicino a quelli che resistono

    vicino a quelli che sono stati sgomberati sabato 18 luglio dall’ex sede Inps-Inpdap di via dei Mille

  • LETTERA APERTA A CAMPIAPERTI

    LETTERA APERTA A CAMPIAPERTI

    Cari Campi Aperti,

    allo stato attuale delle cose è sotto gli occhi di tutt* che la visione
    antropocentrica del mondo stia distruggendo il pianeta, ci vuole un
    cambio di paradigma radicale ed è proprio in questo contesto di presa di coscienza
    ambientale che prendono vita tutte le varie iniziative, fra cui progetti
    come il mercatino dei Campi Aperti, che vanno a rileggere in senso politico la posizione
    dell’uomo sul pianeta.
    Mentre il sistema capitalistico corre a ruota libera verso il disastro,
    i movimenti libertari approfondiscono l’analisi della Liberazione
    scavando sotto i concetti di Fascismo e di Dominio per smantellarli attraverso la loro
    declinazione in significati più precisi ed attuali. Ad esempio
    l’applicazione dell’analisi politica alle relazioni personali ha portato alla critica del patriarcato,
    all’individuazione del sessismo come pratica di dominio e
    all’autoliberazione, almeno teorica, delle donne e delle soggettività
    LGBTQI.
    L’istanza antispecista si colloca su questa linea di messa in
    discussione dei dispositivi di dominio palesando il tabù che cela la
    segregazione e la sofferenza di miliardi di oppressi. Proprio intorno alla Sofferenza e la Vulnerabilità
    si sviluppa un’analisi che coinvolge pensatori e pensatrici di
    molteplici estrazioni,  dalla filosofia etica alla teoria queer, dall’antropologia alla storia.

    La questione animale nella sua forma più recente ci si presenta come
    Antispecismo che si distingue dall’Animalismo perché va a riposizionare
    l’umano fra gli animali oppressi e sfruttati e lotta per la liberazione
    di tutti gli animali insieme, umani e non, individuando una uguaglianza
    formale e una continuità storica  fra i sistemi di sfruttamento che opprimono i non umani e quelli che
    opprimono gli umani.

    Dopo la dichiarazione di Cambridge sulla Consapevolezza, in cui premi
    nobel e luminari delle neuroscienze hanno dichiarato che per la scienza
    oggi è evidente che la maggior parte degli animali, sicuramente tutti i
    mammiferi, gli uccelli ed i polpi, siano da ritenersi coscienti in una
    misura simile a quella umana, si hanno motivazioni ancora più certe e
    chiare per dichiarare che l’immaginario che vede gli animali come merce
    sia non solo scientificamente infondato e collassante dal punto di vista
    ecologico, ma anche eticamente problematico; da cui la messa in
    discussione di alcuni nuovi miti mistificatori,
    come quello della fattoria felice. L’università di cambridge ha
    confermato (cosa nota a chiunquee abbia vissuto con un cane) che ogni
    singolo animale, sviluppando coscienza, si delinea come individuo, con
    caratteristiche, simpatie, avversioni personali e un identità unica.

    Il collettivo antispecista di xm24 pone domande che rimangono
    tragicamente aperte: è giusto lucrare sulla sofferenza e prigionia di
    individui? La diversità è  un termine utilizzabile per avvallare la sofferenza e la prigionia di
    individui? Consapevoli che nessuno di noi sia alle prese con la
    sopravvivenza base ma  che l’ industria del consumo e sfruttamento animale sia atta solo a
    soddisfare il gusto ma nessun bisogno primario, ci domandiamo se è
    giusto imprigionare, sfruttare e uccidere per motivi di gusto. Lo
    sfruttamento animale risponde a un istinto naturale insito nell’uomo o
    le cose andavano diversamente prima che cominciassero a circolare libri
    scritti da dio con passaggi simili a questo:
    ..riempite la terra;
    soggiogatela e dominate
    sui pesci del mare
    e sugli uccelli del cielo
    e su ogni essere vivente,
    che striscia sulla terra»…?

    Anche in un contesto che riconosce la necessità di una decrescita felice
    e di svincolare l’umano dalla macchina del cibo industriale, a senso
    auspicare un ritorno acritico alla vita contadina?

    Vi scriviamo perché essendo xm24 sostenuto e formato anche dalle istanze
    politiche dell’ antispecismo ed essendo il mercatino del giovedì
    attraversato da moltissim antispecist, vorremmo che il dibattito sulla
    questione animale, che anima questo spazio da molti anni, fosse esteso
    anche all’assemblea di Campi Aperti e alle sue individualità.

    Gli/le antispecist che frequentano il mercatino avvertono con disagio la
    vendita di corpi e prodotti animali e i/le tant antispecist del
    collettivo xm24 trovano che l’aggiunta tacita di un ulteriore bancarella specista con tranci
    sanguinolenti sottovuoto sia in linea con il silenzio comunicativo che
    si è creato fra xm24 e il mercatino su questo tema ormai da anni.

    Quindi se in passato ci sono state modalità troppo dirette vorremmo con
    questa lettera, e avvalendosi del consenso di xm24, allargare la
    discussione a chiunque voglia contribuirvi per quello che riguarda lo
    spazio comune e la sua gestione. Crediamo che soprattutto all’interno
    del perimetro del centro sociale le questioni che emergano riguardanti sessismo, razzismo, autoritarismo,
    fascismo e specismo vadano discusse col centro, per il motivo che al suo
    interno ci sono persone che trattano queste materie e non possiamo fare
    finta che xm24 sia un contenitore vuoto. Vogliamo che il centro sociale
    e il mercatino continuino  a offrire quella piazza, non neutra ma plurale e politica, dove le
    argomentazioni possano trovare modo di confrontarsi pubblicamente da
    pari.

    La distinzione fra biologico industriale e biologico autocertificato
    promossa da genuino e clandestino si approfondisce nel mercato del
    giovedì dove il discorso sulla vita (bio logos) arriva a coinvolgere produttori e
    consumatori oltre che i prodotti; vorremmo che le scelte fatte
    reggessero il confronto con un’etica radicale non riconducibile al green washing (pitturatina verde)
    utilizzato dai supermercati, ma siano parte integrante dello scambio di
    idee, appunto, plurale, che avviene nella meravigliosa agorà che campi aperti e xm24
    sanno creare insieme.

    Nei giorni 15 e 16 aprile ospiteremo due eventi No-Expo che mostrano
    esattamente il tipo di attitudine che questa lettera cerca di avviare,
    il 15 ne parlerà genuino e clandestino mentre il 16, nella Cena parlata
    Il PiattoEXPOrco, ne parleranno gli/le antispeciste da milano con
    BellaVeg, Earth Riot e Frangettestreme. Per i due eventi sarà redatto un
    unico volantino e si cercherà una commistione di interventi e contenuti.

    Trovandoci come spazio xm24 a condividere e ospitare istanze ampie i cui
    margini entrano in contrasto fra di loro non troviamo miglior proposta
    che  portare le questioni al centro in modo che possano confrontarsi in modo
    schietto e trasparente.

    Siete tutt invitat a tutti e due gli eventi!

    XM24

  • Birra dal basso

    Birra dal basso

    Invitiamo chiunque sia interessato ad apprendere il procedimento di produzione della birra a partecipare a 5 incontri di formazione tenuti dai produttori del Birrificio “Fermenti Sociali” di Valsamoggia (Bo) facenti parte dell’associazione Campi Aperti.

    Chi seguirà questo piccolo corso avrà la possibilità di far parte del nostro progetto “Birra dal Basso”, che ha lo scopo di aprire un laboratorio di produzione di birra artigianale e biologica all’interno di Làbas, l’ex Caserma Masini occupata.

    Il primo incontro si terrà venerdì 27 marzo alle ore 20.00 presso Làbas, mentre le altre date sono ancora da fissare (in ogni caso tutte dalle ore 20.00).

    Al termine di ogni incontro organizzeremo degustazioni tematiche con diversi tipi di birre. Agli incontri di preparazione seguiranno una o più giornate di stage presso il birrificio Fermenti Sociali.

    1° incontro:
    analisi dei procedimenti di produzione della birra e delle attrezzature necessarie

    2° incontro:
    fasi tecnologiche e biochimica della produzione della birra

    3° incontro:
    materie prime; malti, luppoli e altri ingredienti

    4° incontro:
    stili di produzione internazionale e ricette

    5° incontro:
    tipologie e gestione dei lieviti in fermentazione e rifermentazione

    Di seguito, il comunicato di presentazione del progetto:

    BIRRA DAL BASSO
    “…sai che storia riuscire a produrre birra qui dentro..?”

    Per noi produrre birra non è solo un procedimento meccanico, ma un processo di valorizzazione e crescita. Così come nella BioPizzeria, dove in quella filiera di trasformazione vengono mescolati ingredienti come la qualità dei prodotti, la condivisione dei saperi, la formazione indipendente, l’autoreddito e l’emancipazione dai circuiti della Grande Distribuzione Organizzata, così vogliamo intendere il futuro laboratorio di produzione di birra a Làbas.

    Vogliamo costruire e praticare uno spazio che aggiunga un tassello alla costruzione della nostra sovranità alimentare, che riporti la produzione nei territori e riduca al minimo la distanza tra consumatore e produttore; quella stessa distanza che porta a non chiedersi cosa portiamo quotidianamente sulle nostre tavole e qual è la storia dei prodotti che acquistiamo, siano essi OGM, frutto di lavoro sottopagato e sfruttato o semplicemente trasportati dalla Germania in Italia passando per l’America, con buona pace della sostenibilità ambientale.

    Uno spazio che rompa le logiche del lavoro classico, caratterizzate da sfruttamento, subordinazione, precarietà, per aprire invece luoghi di orizzontalità autogestita, che alla parola “sviluppo” sostituisca quella di “crescita”, che ad un’economia di profitto anteponga un’economia di giustizia, introducendo quindi modelli alternativi di reddito, formazione e cooperazione.

    Perché riteniamo che la cooperazione sociale non sia solamente una parola, peraltro ormai decisamente compromessa con le moderne forme di sfruttamento che pretenderebbero appropriarsene, ma piuttosto una buona pratica che si esprime, per esempio, attraverso corsi di autoformazione pubblici fatti da chi produce birra da anni, lavori collettivi di costruzione del laboratorio che sappiano intersecarsi con chiunque interessato al progetto; pensiamo quindi a giornate aperte di lavorazione e produzione che sappiano trasmettere il come produrre birra da sé, perché è facile, vantaggioso e divertente.

    Costruiamo uno spazio che condivida saperi critici, quegli stessi saperi che rifiutano la spettacolarizzazione del cibo e la speculazione sulla filiera, la devastazione del territorio e la predazione delle sue risorse: esattamente quei processi che vediamo dispiegarsi all’interno del maxi evento Expo2015 e che si verranno a materializzare nella futura grande opera bolognese: F.I.Co.

    Insomma, un luogo di sperimentazione sociale, che invitiamo tutti a conoscere e supportare.
    Perché all’idea del sogno che si realizza preferiamo quella della conquista sociale collettiva.

    Làbas Occupato
    Associazione Campi Aperti

  • Nuovo Mercato in piazza Scaravilli

    Nuovo Mercato in piazza Scaravilli

    Come sapete (forse) ieri abbiamo presentato alla stampa in una apposita conferenza, organizzata dal comune di Bologna, il Patto di Collaborazione che ci lega a quella istituzione per i prossimi 5 anni.

    Il patto di collaborazione è previsto da un regolamento comunale specifico e dovrebbe avere la funzione di trovare accordi tra soggetti privati e amministrazione per una gestione dei beni comuni (intesi sia come patrimonio immobiliare che immateriale, come le relazioni sociali) che distribuisca oneri ed onori in capo ai diversi soggetti interessati.

    Quando abbiamo chiesto al Comune di rivedere la forma convenzionale che ci legava per i mercati di XM e Savena e, in prospettiva, per quello di VAG, il Comune, tramite l’assessore Lepore (che nel frattempo aveva sostituito la Monti nelle competenze sulle attività produttive), ci ha invitato a scrivere un progetto nelle forme previste dal regolamento sulla gestione dei beni comuni.

    Abbiamo quindi inserito in quel progetto le nostre pratiche (GP, riduzione rifiuti, gestione partecipata dei mercati) e trattato sulla riduzione dei tributi applicati ai nostri mercati. In particolare uso del suolo pubblico e rifiuti.

    L’assessorato ha apprezzato in particolare le pratiche di Garanzia Partecipata (e qui si impone un ringraziamento all’enorme lavoro svolto da Laura e dal gruppo da lei coordinato!) in quanto, per loro stessa ammissione, faticano a verificare il rispetto delle norme nei farmer’s market attivi in città.

    Un po’ meno si sono scaldati (ma questa è una mia impressione, confesso) sulle questioni riguardanti la riduzione dei rifiuti, ma nell’impero di HERA, dove le politiche di riduzione dei rifiuti sono “poco sostenute”, c’era da aspettarselo…

    Tra le nostre richieste iniziali, c’era la realizzazione di un mercato in piazza Verdi. Ma da subito Lepore ci ha chiesto di spostare la nostra attenzione su p.zza Puntoni che, a suo dire, era comunque un sito adatto e rispondeva alla loro idea di distribuire il carico di iniziative sull’intera via Zamboni.

    P.zza Puntoni si è poi rivelata gravata da eccessivi vincoli (come noto) e, di fatto, inutilizzabile per un mercato alimentare che avesse un minimo di senso. Da qui, l’idea di spostarsi in p.zza Scaravilli (che, per chi non fosse pratico della zona è a circa 80 metri da p.zza Verdi, dirigendosi verso la porta) che nei primi momenti di confronto con l’amministrazione era stata considerata come possibile area di espansione in occasione di iniziative “una-tantum”. Idea sostenuta anche dall’amore scaturito nella prima visita in quell’area compiuta dai produttori interessati al nuovo mercato.
    Giungiamo quindi a ieri, quando la giunta ha approvato lo schema di patto di collaborazione.
    A me sembra chiaro che per CA si tratta di un riconoscimento della validità di pratiche gestionali virtuose. La speranza è che, a partire dal nostro modello, si sviluppi un percorso di contaminazione delle altre realtà presenti in città. E mi sembra che anche il Comune, in fondo, ci speri un po’.
    Certo è che, a fronte di questo riconoscimento delle nostre pratiche e della nostra proposta politica, il Comune di Bologna continua, con una certa schizofrenia politica tipica di questi tempi confusi, a sostenere il FICO e i centri commerciali e questo non può che ingenerare confusione. Ma, di sicuro, le nostre proposte sono e rimangono alternative, radicalmente, a quel modello.
    Si tratta di proseguire nella formulazione di proposte chiare e inequivocabili e a praticare una alternativa non di facciata. E di continuare a costruire economia. Che è la forza della proposta di CA che, a mio modesto parere, ha dimostrato di reggere proprio perchè alla proposta politica ha saputo affiancare una pratica che dimostra che quella proposta è veramente sostenibile.
    Grazie a tutti i soci e i co-produttori.
    Il vostro (orgoglioso) presidente pro-tempore
    Pierpaolo
  • Un pomeriggio di solidarietà all’Ex Telecom Occupata

    Un pomeriggio di solidarietà all’Ex Telecom Occupata

    sabato 21 marzo all’Ex Telecom Occupata, via fioravanti 27, Bologna
    a partire dalle ore 15.00:
    – Consegna delle Arance di SOS Rosarno (per info e ordini: il
    popolodellearance@gmail.com)
    – Lavori di giardinaggio e orto nelle aiuole con l’associazione
    Campiaperti e Trame Urbane
    – Merenda meticcia
    – Attività per bambini
    In difesa delle occupazioni abitative!
    Contro gli sfratti e l’articolo 5 del Piano Casa!
    Contro la cementificazione e le speculazioni edilizie!
    Verso la seconda Marcia della Periferia e della Dignità di sabato 28
    marzo!

  • Genuino Clandestino, il libro

    incredibile ma vero, ci siamo! 

    vi aspettiamo venerdì, con noi ci saranno anche alcun* compagn* dalle dieci realtà visitate nel nostro viaggio per l’Italia e, presumibilmente, le farfalle nello stomaco ^__^ 

    vi aspettiamo!

    genuino> Dalle 19,30 cena sociale a cura di Eat the Rich

    > Dalle 21,30 prima presentazione bolognese del libro: 

    “Genuino Clandestino – Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere” 

    – A seguire djset

    * * * * * * * * * * *

    Genuino clandestino
    Viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere

    Il libro. Un po’ diario di viaggio e un po’ reportage, il libro racconta l’Italia di Genuino Clandestino, una rete di piccoli agricoltori e artigiani che hanno creato negli anni un mercato alternativo per affermare con il loro lavoro l’autodeterminazione alimentare e il valore della produzione locale di qualità. Partiti da Monteombraro, nel modenese, gli autori hanno percorso l’Italia in lungo e in largo fino a Ramacca, in provincia di Catania delineando un quadro autentico fatto di volti, gesti e scelte coraggiose di chi oggi lotta per ricordare a noi tutti la necessità di rapporto più diretto e consapevole con la terra e il cibo.

    http://vag61.noblogs.org/post/2015/02/27/prima-bolognese-del-libro-genuino-clandestino/

    c/o VAG61 (via Paolo Fabbri 110) – BOLOGNA

  • Un libro sulla lunga marcia dei  senza terra

    Un libro sulla lunga marcia dei senza terra

    Campiaperti  associazione per l’agricoltura biologica e contadina  

    Cabral    asia africa america latina


    in collaborazione con Exaequo- bottega del mondo


    Lunedì 23 febbraio 2015 ore 17,30
    presso la biblioteca Amilcar Cabral, via S.Mamolo24, Bologna


    presentano il libro

    La lunga marcia dei
    senza terra

    dal Brasile al mondo

    di

    Claudia Fanti

    Serena Romagnoli

    Marinella Correggia

    prefazione di Frei Betto

    Editrice EMI

    Saranno presenti
    Claudia Fanti, coautrice
    Roberto Vecchi, Università di Bologna
    un produttore di
    Campiaperti

    Pier Maria Mazzola, direttore editoriale Emi

    Al termine una breve presentazione del progetto Ilmurran.
    Il progetto prevede la creazione di un film e di un libro sull’esperienza avvenuta nell’estate 2014, di una giovane ragazza Maasai che ha raggiunto una “pastora” piemontese sui pascoli delle Alpi Marittime. Due donne lontanissime tra loro hanno vissuto una stagione d’alpeggio insieme, condividendo il lavoro e riconoscendosi più vicine.
    Un film interamente sui “masai” – africani e italiani – inseguendo i confini dello stereotipo e ricercando l’essenza di un popolo nomade, di fiera saggezza.

    www.campiaperti.org   www.centrocabral.com   www.exaequo.bo.it      www.ilmurran.it

     

     

  • Mercato sotto la neve

    mercato d'inverno

    foto di Michele Lapini http://www.michelelapini.net/

  • Messaggio di Joao Pedro Stedile sull’EXPO

    Gli Alimenti non possono essere Merci, sono un Diritto Umano!

    Cari amici e amiche della città di Milano, e cittadini di tutto il mondo!
    Stiamo seguendo dal Brasile, insieme ai movimenti contadini di Via Campesina Internazionale, i preparativi per EXPO Alimentazione, che le multinazionali e i governi al loro servizio stanno organizzando nella città di Milano.

    Purtroppo, negli ultimi anni, con la globalizzazione del capitale finanziario e l’internazionalizzazione del capitalismo, le grandi corporazioni e le loro banche stanno impossessandosi dell’economia mondiale. Vogliono trasformare tutto in merce.
    L’unico obiettivo delle loro attività è proprio il massimo profitto.
    Per loro non ha alcuna importanza se è necessario distruggere la natura, squilibrare l’ambiente, porre fine alle riserve di minerali , di acqua e altri beni necessari.
    A loro non interessano le condizioni di vita delle persone, del popolo.
    Sono vere e proprie sanguisughe, che si nutrono della vita delle persone.
    Durante la rivoluzione verde negli anni 60, per introdurre un uso massiccio di input chimici, hanno promesso che avrebbero eliminato la fame.
    A quel tempo, c’erano 60 milioni di affamati. Dopo 50 anni di questo modello predatore, oggi, secondo la FAO, siamo vicini al miliardo di persone che soffrono la fame, ogni giorno.
    Per la prima volta nella storia dell’umanità, la popolazione ammucchiata nelle grandi aree urbane ha superato il 50% del totale. Per l’espulsione di milioni di contadini dalle loro terre e l’impossibilità di avere condizioni minime di vita nelle loro comunità.
    Milioni di esseri umani devono migrare dai loro paesi, sono dei veri rifugiati economici del capitale.  Dovrebbero accamparsi davanti alle banche, in Europa e negli Stati Uniti.

    Questo 2014 è stato l’anno più caldo nella storia del nostro pianeta. La biodiversità e la vita di tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo, è a rischio sul nostro pianeta.
    La colpa di tutto questo è l’avidità di guadagno del capitalismo praticato da queste imprese.

    Noi del Movimento Senza Terra e di Via Campesina e migliaia di scienziati e ricercatori difendiamo un altro modello di produzione
    agricola. Un modello basato sull’agroecologia, in equilibrio con l’ambiente, che non usa veleni in natura. Che ha come priorità non il profitto, ma il cibo sano.
    Un modello che da priorità al lavoro, all’occupazione e alla vita delle persone e e alla biodiversità del pianeta.
    Consideriamo un affronto l’iniziativa di Expo della Alimentazione di Milano.
    Si tratta di una manifestazione ipocrita e manipolata dalle imprese, è solo uno strumento di propaganda ideologica, per ingannare la
    popolazione per mezzo di una falsa propaganda.

    Per questo ci rallegra vedere che ci sono molte persone, realtà e organizzazioni popolari e politiche in Italia, che stanno denunciando
    questa farsa.

    Continuiamo a denunciare le multinazionali! Continuiamo a difendere un altro modello di produzione agricola per il nostro pianeta.
    Noi qui , in Brasile e in America Latina, continueremo la nostra lotta, instancabili, fino a quando riusciremo a sconfiggerli, nell’unità,
    indispensabile per questo, di contadini e cittadini.

    Un grande abbraccio a tutti
    Joao Pedro Stedile – Movimento dei Lavoratori Sem Terra- Brasile

  • 1 GIORNO PER DIFENDERE, 3 GIORNI PER COSTRUIRE

    A Perugia:

    12 febbraio ore 9 PRESIDIO davanti al tribunale Civile, p.zza Matteotti + ASSEMBLEA PUBBLICA

    A Caicocci:

    13 – 14 – 15 febbraio LAVORI COLLETTIVI

    • Pulitura uliveto

    • Preparazione orto

    • Ripristino sentiero

    Abbiamo pochi attrezzi, se ne avete portateli! (tipo falcetti, roncole, motoseghe, decespugliatori, forconi, seghetti, rastrelli, zappe, vanghe, ecc.)

    Sabato 14 febbraio CENA POPOLARE E MUSICA

    Domenica 15 febbraio GIORNATA ECOLOGICA, pulizia dei boschi

    Chi si ferma a dormire, porti quel che ha secondo le proprie possibilità: sacco a pelo invernale, acqua, candele, cibo, ecc.

    Telefonare per confermare presenza: 320 3688582 (David), 3471211824 (Riccardo)