CampiAperti

Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare

Autore: caf

  • CampiAperti al meeting sulle economie trasformative di Barcellona

    CampiAperti al meeting sulle economie trasformative di Barcellona

    Dal 5 al 7 Aprile si è tenuto, presso l’Università di Barcellona, un meeting internazionale in preparazione al World Social Forum for Transformative Economies del 2020. Il WSFTE è un processo di confluenza dei differenti movimenti delle economie alternative, chiamate anche “transformative economies”, a livello locale come internazionale. A spingere questi movimenti verso l’organizzazione del primo forum mondiale nel 2001 è stata la volontà di mettere le persone e l’ambiente al centro dell’economia, per porre fine ad un sistema basato su estrattivismo, crescita, concorrenza e mercato, e muoversi insieme per cercare delle alternative alle sfide provocate dal neoliberismo e dalla globalizzazione economica, mettendo al centro la sostenibilità della vita, e lottando per una distribuzione egualitaria del potere. Durante il WSFTE del 2016 è stata presa la decisione di organizzare un’edizione del forum centrato sulle transformative economies nel 2020. La città di Barcellona è stata scelta per ospitare l’evento data la posizione di rilievo che la Catalogna occupa per quanto riguarda il cooperativismo e l’economia solidale. Il forum del 2020 vuole unire le forze tra le varie pratiche già esistenti ed i processi di convergenza che sono già in corso, al fine di costruire insieme un programma comune e globale a lungo termine. Inoltre, il WSFTE propone di dare più visibilità alle transformative economies, così da consentire loro di andare oltre la posizione marginale che occupano attualmente. Il forum del prossimo anno è stato strutturato attorno a quattro tematiche che cercheranno, lungo tutto il processo, di costruire una convergenza: economie femministe e prospettiva di genere, movimento agroecologico e per la sovranità alimentare, beni comuni ed economie sociali e solidali. E’ importante sottolineare che si tratta di un processo in divenire, iniziato i primi giorni di Aprile con il meeting a Barcellona, a cui seguirà il forum del prossimo anno e la costruzione di una agenda comune, attivando network che possano dare continuità e forza al percorso. Il meeting in preparazione al forum è consistito in un momento di confronto e dibattito fra varie reti e movimenti a livello locale e internazionale, volto a conoscere le varie realtà esistenti, a definire i punti focali su cui si concentrerà il Forum del 2020 e a discutere sulle le sfide da affrontare, a cui trovare insieme delle risposte. Al meeting hanno partecipato 300 persone circa provenienti da più di 40 paesi del mondo, dalla Francia all’Australia, dal Senegal al Brasile, dall’India alla Svizzera. Durante i tre giorni, inizialmente ci si è raggruppati per campo d’azione (sulla base dei 4 macrotemi prima citati) per conoscere le varie realtà partecipanti al meeting, confrontarsi sui punti di forza, sulle difficoltà e le sfide da affrontare, così come sugli obiettivi per il futuro. In questo momento, organizzato in gruppi di lavoro, ho avuto la possibilità di conoscere piccoli produttori spagnoli, persone che si occupano di supermercati autogestiti a Barcellona ed altre impegnate nell’agroecologia. Dal confronto con queste persone sono uscite tematiche quali la difficoltà di arrivare ai consumatori, la difficoltà di comunicare e creare rete con gli altri produttori, e la privatizzazione delle terre. Successivamente ci sono stati dei momenti di confluenza con gli altri movimenti, per fare il punto su come dar vita ad alleanze trasversali, relazioni, e interconnettersi per creare una risposta comune. Infine, l’ultimo giorno è stato dedicato ad un contatto più diretto fra gruppi territorialmente più vicini, così da poter discutere su come articolarsi, partecipare e muoversi ognuno sui propri territori, creando reti e collaborazioni a lungo termine. Questi tre giorni sono stati ricchi di occasioni di condivisione, di conoscenza, di confronto e di dibattito, e tante sono le questioni e le tematiche emerse. Durante il meeting si è insistito molto sulla necessità di ricostruire collettivamente, autorganizzandosi, l’economia che il capitalismo e il neoliberismo ci hanno rubato, di farsi spazio nel sistema economico dominante, e creare delle alternative. E’ stata evidenziata l’importanza che in questo percorso ricoprono le radici, il territorio e quindi la valorizzazione della conoscenza tradizionale e la costruzione di pratiche e conoscenze proprie, valorizzando le diversità. Si è sottolineata poi l’impossibilità di cambiare le cose senza una vera rivoluzione delle relazioni, che crei convergenza, cooperazione e inclusione; lavorare e lottare insieme per dare visibilità ai propri percorsi, riuscendo così ad arrivare ai consumatori ed a dialogare con le istituzioni. Ed infine, di fondamentale importanza, la creazione di reti locali e globali, che confluiscano per far fronte alle sfide comuni che il sistema dominante, con il suo funzionamento malsano, ha generato.
    Per permettere una partecipazione e una interconnessione di movimenti a lungo termine è stata creata una piattaforma online dove è possibile non solo trovare le conclusioni dell’incontro di aprile, ma soprattutto aprire dibattiti, presentare proposte, e costruire così insieme il percorso verso il 2020, ognuno dalle proprie realtà e dai propri territori. https://forum.transformadora.org/

    ORGANIZZATORI DEL WSFTE: XES, Xarxa de Economia Solidària de Catalunya · REAS, Red de Redes de Economia Alternativa y Solidaria · RIPESS, Intercontinental Network for the Promotion of Social and Solidarity Economy

    Ilaria Motta

  • Silvia Federici incontra Campi Aperti

    Silvia Federici incontra Campi Aperti

    Lunedì 6/5/2019 alle ore 17

    presso Mercato del Tolmino

    Via Podgora, 41, quartiere Saragozza, Bologna –

    Incontro-dibattito con una delle più importanti figure di riferimento del pensiero femminista contemporaneo. Oltre a Silvia Federici saranno presenti Massimo DeAngelis (Università East London), Beatrice Busi (Non Una di Meno Bologna) e le contadine di CampiAperti per discutere di nuove possibili alleanze nelle lotte per il Bene Comune.

  • L’erborista rurale parla

    L’erborista rurale parla

    In un’epoca in cui l’erborista tradizionale è relegato ad un negozio in cui vende scatolette preconfezionate, e spesso non è nemmeno in grado di riconoscere le piante dal vero, un’epoca in cui tantissima gente si professa terapeuta, naturopata ecc. senza mai immergersi nella conoscenza intima del mondo naturale tanti intrepidi personaggi stanno colonizzando le colline e le montagne di tutta Italia, cimentandosi nel riconoscimento, nella raccolta, e nella lavorazione di piante selvatiche e autoctone, provando a ristabilire un collegamento con la Natura Medicatrix, alla maniera dei tanti Avi che hanno calpestato queste stesse Terre in cerca di piante per curarsi e per curare.

    Tanti Genuini e Clandestini che, non temendo il confronto con la Natura, nonostante le direttive paranoiche dell’OMS, tornano a usare i piedi e le mani, gli occhi e il naso e la bocca, per ri-conoscere antiche Essenze dei boschi e dei campi; senza farsi sedurre da intriganti vegetali esotici che percorrono le passarelle alla moda dell’attuale cultura: Neem, Jojoba, TeaTree, Karitè, Argan…
    Che non si fermano a valutare le titolazioni di estratti artificiali e artificiosi di dubbia genuinità, ma ricercando metodi di lavorazione antichi e tradizionali, semplici, rustici, caserecci, non facendosi infinocchiare da moderne e scientifiche (e morte) tecniche di manipolazione della natura: sipfe, co2 supercritica, pressione ridotta, emulsioni microsferiche…

    Noi Erboristi Rurali cresciuti interiormente grazie alla rete di Genuino Clandestino che ci sostiene e ci dà forza; grazie a gente che ha avuto fiducia del nostro lavoro, grazie alla Natura che quotidianamente ci insegna nuovi
    equilibri di Salute, Grazie ai nostri Avi che hanno lasciato tracce di metodi, tecniche e conoscenze convalidate dai secoli. Noi Erboristi Rurali vorremmo essere semplicemente riconosciuti come tali, e lasciati liberi di lavorare, di dare energia allo Spirito Terapeutico della Natura, che possa portare beneficio a tanta gente confusa dall’attuale farmacocrazia ,che confonde e avvelena i nostri cari.

    L’invito è di partecipare a Genuino Clandestino in Terra d’Abruzzo per poter stendere una carta dei principi? Delle linee guida? Per delineare questa nuova figura che in Italia sta prendendo sempre più piede?

    Per dire la vostra, per dare un contributo nel costruire una nuova visione di Salute, terapia, Erboristeria ecchicchessia…
    Fate girare l’invito. Aho!
    Lorenz Strulga.

  • Articolo senza titolo 19147

    Il movimento di Genuino Clandestino aderisce alla manifestazione contro il Congresso Mondiale delle famiglie che si terrà a Verona il 29-30-31 marzo ospitando esponenti politici fascisti, razzisti, antiabortisti e omofobi.

    Ci uniamo agli altri movimenti italiani e internazionali con la nostra presenza e adesione perchè riteniamo di fondamentale importanza e urgenza contrastare le posizioni anti-abortiste, anti-femministe, anti-omossessualità e quindi contrarie all’autodeterminazione delle nostre libertà di scelta che verranno sdoganate durante la tre giorni.

    Tutte le associazioni, i governatori e i partiti che interverranno hanno legami con organizzazioni della destra cristiana e con i movimenti dell’estrema destra del mondo e sono caratterizzate da posizioni relative all’idea che la natura abbia assegnato agli uomini e alle donne differenti diritti sociali e diverse capacità psichiche, identificando la donna unicamente come rilegata al ruolo della riproduzione e della cura domestica e che la sua possibilità di abortire, così come di divorziare, siano le cause del declino demografico. Non riconoscono i diritti civili a tutti quei nuclei familiari che non rispondono al requisito dell’eterosessualità unita in un contratto matrimoniale, in quanto, dal loro punto di vista retrogrado, siano inadatti ad un armonioso sviluppo dei figli.

    Equiparano, inoltre, l’interruzione volontaria di gravidanza al pari dell’omicidio e vorrebbero rendere patologiche tutte le forme di orientamento sessuale diverse dell’eterosessualità e rifiutare il conferimento dei diritti civili a tutti coloro che manifestano tali identità, proponendo terapie riparative per ritornare alla condizione “normale” dell’eterosessualità.

    Genuino Clandestino oltre a rifiutare tali idee e posizioni, vuole far sentire la sua voce per ribadire il suo sentirsi “con” le donne, i genitori, i figli, gli esseri umani che scelgono di sperimentare in qualsiasi forma la loro libertà sessuale e relazionale.

    Come custodi della Terra, dell’autodeterminazione comunitaria, e in quanto contrarie alle forme di fascismo patriarcale promosse del congresso e dai loro organizzatori, dichiariamo la nostra presenza a fianco di chi lotta contro queste forme di oppressione della libertà.

    Assemblea di Genuino Clandestino riunitasi al Forte Prenestino a Roma il 23 marzo 2019

  • Giornata dell’economia solidale in Emilia Romagna

    Giornata dell’economia solidale in Emilia Romagna

    Il prossimo venerdì 22 marzo 2019 i protagonisti dell’Economia solidale dell’Emilia Romagna si incontreranno a Bologna.

    Nel corso della mattinata presso l’Aula Magna della Regione Emilia-Romagna gli addetti ai lavori e gli stakeholder saranno chiamati a confrontarsi sul percorso svolto finora in attuazione della LR 19/2014 sull’Economia Solidale.

    Nel pomeriggio presso la Sala Tassinari – Palazzo d’Accursio si svolgerà una tavola rotonda aperta a tutta la cittadinanza durante la quale Euclides André Mance, filosofo brasiliano e teorico dell’economia solidale, Roberto Mancini, professore ordinario di Filosofia teoretica dell’Università di Macerata e Elisabetta Gualmini, vice presidente e assessore alle politiche di welfare e alle politiche abitative della Regione Emilia-Romagna, insieme a rappresentanti del Forum regionale dell’Economia solidale, dell’amministrazione comunale e della società civile discuteranno e approfondiranno le prospettive dell’Economia solidale nel nostro territorio. A moderare la tavola rotonda sarà presente Marco Deriu, professore di Sociologia della comunicazione politica e ambientale presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (CIRS) dell’Università di Parma.

    La Regione Emilia-Romagna, a partire dall’adozione della Legge regionale 19/2014, è impegnata in un percorso di comprensione e valorizzazione delle realtà riconducibili ai principi dell’economia solidale. A livello regionale è stato costituito il Forum e il Tavolo permanente ed è di prossima attivazione l’Osservatorio regionale dell’economia solidale. ERVET opera quale supporto tecnico/organizzativo alla Regione nel percorso di attuazione di quanto previsto dalla Legge.

    Alla giornata del 22 farà seguito il Forum dell’Economia solidale del 30 marzo, organismo di rappresentanza previsto dalla Legge 19/2014 e dalla successiva delibera regionale 323/2016

    Per partecipare alla Giornata dell’Economia solidale occorre compilare il form di iscrizione che potete trovare qui: http://www.ervet.it/?page_id=15319

  • Difesa dei mercati contadini – Udienza Conoscitiva in Comune

    Difesa dei mercati contadini – Udienza Conoscitiva in Comune

    A seguito dell’appello per la tutela dei mercati contadini di Bologna promosso da CampiAperti mercoledì 20 febbraio dalle ore 9 si terrà a Palazzo d’Accursio un’ udienza conoscitiva della Commissione Consiliare. Interverrà una portavoce di CampiAperti, rappresentanti delle associazioni di categoria agricole, dei commercianti e associazioni che si occupano di promozione delle filiere corte locali. Invitiamo tutti i coproduttori e i sostenitori di CampiAperti ad essere presenti.

  • I semi del lavoro contadino

    Incontro seminario pubblico aperto a tutti
    SABATO 23 – DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019
    COOPERATIVA AGRICOLA CA’ MAGRE – ISOLA DELLA SCALA (VERONA)


    Sabato 23
    10-13
    DIRITTI CONTADINI
    E LEGISLAZIONI SEMENTIERE
    Orientarsi tra pratiche tradizionali, norme
    sul bio, agricoltori custodi, vendita sementi
    contadine, risemina, leggi sementiere in
    Italia ed Europa
    14.30-18.30
    LE CASE SEMENTI : COSA SONO ?
    Quali finalità, modelli di gestione
    e ruolo nei sistemi sementieri contadini.
    Scambio di conoscenze ed esperienze
    a seguire cena e dopocena conviviale
    Durante i due giorni
    esposizioni varietali e documentali
    Domenica 24
    tavolo del libero scambio
    9.30-13
    RIPRODURRE E CONSERVARE LE SEMENTI Logistica
    Laboratorio di scambio esperienze Pranzo e cena autogestiti presso la struttura
    e miglioramento di sementi orticole e cereali Per informazioni
    su raccolta, conservazione, riproduzione
    Possibilità di pernottamento
    Matteo Tesini 3387542304 matteo.tesini@gmail.com
    Roberto Schellino 3351741213 salerin@libero.it
    www.biodiversitacontadina.wordpress.com

    17 Dicembre 2018
    Assemblea Generale
    Approvata la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali
    Articolo 1
    Ai fini della presente Dichiarazione, si definisce come contadino una persona qualsiasi che esercita, o mira a esercitare da solo o in associazione con altri o come comunità, attività di piccola
    produzione agricola, di sussistenza e/o per il mercato, e che si affida significativamente, per
    quanto non necessariamente in modo esclusivo, al lavoro familiare e ad altri modi non monetizzati
    di organizzare il lavoro, e che dipende in maniera particolare dalla terra ed è attaccato ad essa.
    Articolo 19

    1. I contadini e le altre persone che lavorano in zone rurali hanno il diritto alle sementi, in
      conformità con l’articolo 28 della presente Dichiarazione, che comprende: (a) il diritto alla
      protezione delle conoscenze tradizionali relative alle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e
      l’agricoltura; (b) il diritto di partecipare equamente alla ripartizione dei benefici che derivino
      dall’utilizzo di risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura; (c) il diritto di partecipare ai
      processi decisionali sulle questioni riguardanti la conservazione e l’uso sostenibile di risorse
      fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura; (d) il diritto di mettere da parte, utilizzare,
      scambiare e vendere i semi da loro prodotti o i loro materiali di moltiplicazione;
    2. I contadini e le altre persone che lavorano in zone rurali hanno il diritto di mantenere, controllare,
      proteggere e sviluppare i propri semi e le proprie conoscenze tradizionali.
    3. Gli Stati devono prendere delle misure per rispettare, proteggere e soddisfare il diritto alle
      sementi dei contadini e delle altre persone che lavorano in zone rurali.
    4. Gli Stati devono assicurare che semi di qualità e quantità sufficiente siano a disposizione dei
      contadini nel periodo più adatto per la semina, e ad un prezzo accessibile.
    5. Gli Stati devono riconoscere il diritto dei contadini di affidarsi o ai propri semi, o ad altri semi
      disponibili localmente e di loro scelta, e il diritto di decidere sulle coltivazioni e sulle specie che
      desiderano coltivare.
    6. Gli Stati devono prendere delle misure appropriate per sostenere i sistemi di sementi dei
      contadini, e devono promuovere l’agrobiodiversità e l’uso dei semi dei suddetti.
    7. Gli Stati devono prendere delle misure appropriate per assicurare che la ricerca e lo sviluppo
      agricoli includano i bisogni dei contadini e delle altre persone che lavorano in zone rurali, e per
      assicurare una loro attiva partecipazione alla definizione delle priorità e nell’effettuazione di attività
      di ricerca e sviluppo agricoli, prendendo atto della loro esperienza, e devono aumentare gli
      investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle colture e dei semi orfani che rispondano ai bisogni
      dei contadini e delle altre persone che lavorano in zone rurali.
    8. Gli Stati devono far sì che le politiche sulle sementi, sulla protezione della varietà vegetali e le
      altre leggi di proprietà intellettuale, i sistemi di certificazione e le leggi sulla commercializzazione
      delle sementi rispettino e prendano in considerazione i diritti, i bisogni e le realtà dei contadini e
      delle altre persone che lavorano in zone rurali.
  • Avanti con i miscugli!

    Avanti con i miscugli!

    Da tre anni Campi Aperti sta sviluppando un progetto di miglioramento genetico partecipativo, supportato dal genetista Salvatore Ceccarelli, su zucchina, orzo e pomodoro da conserva. Il progetto si propone di costituire dei centri di conservazione della diversità agricola nelle aziende contadine e di ritornare a selezionare semi liberi, buoni e produttivi per tutti. Stiamo iniziando a raccogliere i primi frutti…

  • 5×1000 al Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI)

    5×1000 al Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI)

    Quest’anno noi di Campi Aperti sosterremo – con la donazione dei nostri 5×1000 –  il Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI) perché condividiamo con questa realtà pratiche e ideali per una trasformazione sociale nella direzione dell’equità, della giustizia e della sostenibilità.

    Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI) – APS
    www.csiunibo.org
    CF 91379800377