Autore: domenico
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Turismo partecipativo: un progetto di terraLiquida
OSSERVIAMO
In Romagna siamo testimoni di un disastro di cui l’attività umana è corresponsabile e non vogliamo che venga dimenticato.
Ai primi slanci di generosità seguirà una fase di stanca, poi i miliardi per la ricostruzione aiuteranno alcuni (non tutti) e arricchiranno altri, infine ci dimenticheremo della catastrofe.
Nuovi asfalti nasconderanno le voragini, nuovi argini strozzeranno i torrenti, nuova vegetazione maschererà le frane.
Oggi osserviamo gli Appennini e prevediamo un nuovo ulteriore abbandono del territorio.
DIALOGHIAMO
Incontriamo volontar* e attivist* che, dopo la generosità dei primi giorni, ora non sanno più come aiutare.
Ascoltiamo abitanti che temono l’abbandono da parte delle amministrazioni, dei media, delle strutture di volontariato.
Parliamo con donatrici e donatori che ci chiedono come ben indirizzare le risorse disponibili.
INTERVENIAMO
Abbiamo pensato di mettere insieme tutto questo e di attivare una rete informale di collaborazione.
Vogliamo facilitare una forma di turismo ecologico e partecipativo.
Raccogliamo informazioni e mettiamo a disposizione l’elenco delle strutture di accoglienza che partecipano al progetto.
Immagini e suggestioni non devono andar perse: la nostra intelligenza collettiva deve elaborare e realizzare nuovi modelli di vita e di convivenza sul territorio.
Invitiamo volontar* e attivist* ad avventurarsi sugli Appennini franati, a comprenderne il dissesto, a dialogare con gli abitanti dei luoghi.
E infine a raccontare quando hanno osservato.DIAMOCI DA FARE!
- Se sei volontari* o attivist*: ti mettiamo in contatto con le strutture ricettive così prendi lo zaino e vai un paio di giorni in Appennino per osservare, comprendere e raccontare a chi ancora non ha visto.
Potrai aiutare dove c’è ancora bisogno. - Se sei agriturismo, B&B, azienda agricola con spazi per l’ospitalità e vuoi partecipare al progetto: comunicaci la tua disponibilità.
E non ti preoccupare se qualcosa non è perfetto: casomai ti diamo una mano a sistemare! - Se sei donatrice o donatore: partecipa al finanziamentodell’iniziativa, sponsorizza i soggiorni e diffondi il progetto.
- Se hai idee e vuoi collaborare: terraliquida@autoproduzioni.net
- Se sei volontari* o attivist*: ti mettiamo in contatto con le strutture ricettive così prendi lo zaino e vai un paio di giorni in Appennino per osservare, comprendere e raccontare a chi ancora non ha visto.
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les Soulèvements de la terre: diario di viaggio della mobilitazione 25/26 MARZO – POITOU
25/26 MARZO 2023 – POITOU – NON UN BACINO DI PIÙ – MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE IN DIFESA DELL’ACQUA
L’INIZIO – 23 marzo
Appuntamento alle otto. Tra saluti, sorrisi, sbadigli ed eccitamento i Sollevamenti della terra partono da Bologna alla volta della Francia. Stiamo andando da sorelle e fratelli della lotta per la difesa del suolo e dell’acqua. Bassines Non Merci, Les Sourlèvements de la Terre e la Confèdèration Paysanne hanno fatto una chiamata a difesa dell’acqua del loro territorio: dobbiamo fermare la costruzione dei mega-bacini idrici nelle paludi attorno a Poitiers, mal-opere di “adattamento al cambiamento climatico” che rischiano di prosciugare del tutto le risorse idriche di una zona già soggetta a siccità.
Per strada salutiamo altrx compagnx di resistenza. Ci fermiamo al presidio No Tav di Venaus, simbolo di una lotta che dura da oltre trent’anni. Sono una comunità che unita è sempre riuscita a difendere la loro montagna e sa che dovrà continuare a farlo.
Risaliamo la catena montuosa e arriviamo nella valle de La Maurienne: siamo nella parte francese interessata dalla costruzione del tav, dove i cantieri sono attivi. Arrivati a La Bouget è inevitabile notare la devastazione: al centro del villaggio il corso del fiume è deviato e i camion trasportano i detriti del tunnel esplorativo. Ci raccontano che a causa dei lavori gran parte delle risorse idriche della valle sono andate perse, tante specie animali sono scomparse e l’aria è densa di polveri sottili. La delegazione No Tav che ci accoglie è contenta della nostra presenza, c’è bisogno di solidarietà. Ci dicono che stanno perdendo, ma non si fermeranno. Noi rispondiamo che non sono solx. Con questo spirito inizia il nostro viaggio.IL VIAGGIO – 24 marzo
Si riparte in direzione Alta Aquitania. È da più di vent’anni che nella regione sono iniziati decine di progetti per la costruzione dei mega-bacini. Nell’ottobre del 2021 sono iniziati a Sainte-Soline i lavori per il più grande mega-bacino previso. Da allora la lotta dei contadini locali non è più stata isolata, si sono raccolte migliaia di persone attorno a questo tentativo di water grabbing.
I mega-bacini sono crateri per lo stoccaggio idrico e vengono costruiti per ovviare alla condizione di siccità. Non raccolgono l’acqua piovana, ma la prelevano dalle falde nel sottosuolo: questo rende l’acqua raccolta nel bacino non potabile, ne comporta una consistente evaporazione, impoverisce le falde acquifere naturali e aggrava il problema della siccità. L’acqua raccolta dai mega-bacini andrebbe a servire solo il 5% delle aziende agricole, quelle rappresentanti la grande agroindustria, nonostante il progetto sia finanziato per la maggior parte dall’attore pubblico. E sarebbe destinata a irrigare soprattutto le coltivazioni di mais, che attualmente non sono adatte alle condizioni pedoclimatiche del posto e servono in gran parte all’alimentazione degli allevamenti intesivi.
Mentre attraversiamo il paese per raggiungere il lato ovest, la Francia brucia. È da più di una settimana che in quasi tutte le città ci sono proteste contro la riforma delle pensioni che il governo sta imponendo: più il tempo passa e più la folla di manifestanti aumenta. Scendono in piazza per dire no a un sistema-lavoro che ingabbia, sfrutta, impoverisce, aliena. Siamo tuttx dalla stessa parte, contro un’oppressore comune.VERSO IL BACINO – 25 marzo
Sveglia presto a La Roche. Sappiamo che sarà una lunga giornata. Ci vestiamo di blu per dire che noi siamo l’acqua che si difende. Sono 30.000 le persone venute a Saint-Soline per manifestare contro i mega-bacini: che energia nell’aria, siamo tantx, agitatx, determinatx, unitx, vogliamo che il mondo cambi e oggi useremo i nostri corpi per provare a farlo.
La manifestazione si divide in tre cordoni, ci rincontreremo al mega-bacino. Avanziamo tenendoci per mano con creatività e allegria. Vogliamo sabotare il bacino per sabotare tutto l’apparato capitalistico che governa le nostre vite. Abbiamo aspettative alte perché alta è la posta in gioco: fermare questo sistema malato e vigliacco, che sfrutta, distrugge, affama, ruba e ci proveremo con tutto l’amore rivoluzionario che abbiamo.
Dall’altra parte ad aspettarci però c’è la repressione. La polizia è stata violenta, senza scrupoli, disinibita nella sua brutalità. Eravamo un fiore contro un cannone. L’unico risultato dell’azione è il sabotaggio di una pompa e un tubo centrale del bacino. Torniamo sconfittx, appesantitx, con il cuore deluso e il pensiero rivolto a chi era lì con noi e ora è in ospedale. Ed è sempre dall’unione che ritroviamo la calma, siamo la solidarietà che non si arresta.
No bassaran!NON CI ARRENDIAMO – 26 marzo
Ieri durante la manifestazione la Confèdèration Paysanne, il sindacato degli agricoltori, ha piantato 300 metri di siepi, essenziali per un modello agricolo a basso consumo di acqua e rispettoso della biodiversità. Ha anche allestito una serra per aiutare un agricoltore ad avviare un’attività vicina al bacino. Queste azioni dimostrano che, al di là dell’opposizione ai mega-bacini, è proprio un altro modello agricolo, senza sfruttamento della terra e che condivide le risorse idriche, ad essere difeso in questa lotta.
Abbiamo bisogno di tempo per metabolizzare quanto successo, siamo in pensiero per chi è stato ferito, ma non ci arrendiamo. Approfittiamo di questo tempo insieme per continuare a parlare, raccontarci la nostra quotidiana costruzione di un’alternativa, immaginarne una comune.
L’acqua è vita, non profitto. La lotta per la sua difesa non si fermerà.Paola Giordano, Pietro Cafarelli
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!!! Mercato di Piazza Verdi si trasferisce in Piazza VIII agosto !!!
Da lunedì 13 Febbraio dalle 17 ci trasferiamo a tempo indeterminato in Piazza VIII Agosto!
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18 Febbraio Firenze scambio di semi, marze, piante, paste madri e lieviti
Una giornata dedicata allo scambio di semi, marze, piante, paste madri e liviti, pranzo #GenuinoClandestino e una chiacchierata in-formativa sulla #GaranziaPartecipata, il sistema di autocrontrollo partecipato delle nostre produzioni agricole. Vi aspettiamo al CPA Firenze Sud il 18 febbraio!!
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VERSO IL PATTO DELL’APPENNINO – SECONDA TAPPA DI DISCUSSIONE Domenica 29 gennaio 2023 | 15.30 – 18.30, @ Bisaboga (loc. Montasico – Marabotto – BO)
L’autunno del 2022 ci ha visto convergere più volte per insorgere, nelle strade e nelle piazze, ma anche nelle aule e nelle sale dove abbiamo discusso e approfondito. La manifestazione del 22 ottobre a Bologna ha rafforzato un legame costruito nei mesi da un crinale all’altro dell’Appennino, e la nostra convinzione che resistere significa costruire.
Per questo, ci siamo dette/i che vogliamo moltiplicare le nostre relazioni e complicità tra un crinale e l’altro, e contrabbandare convergenze. Il 4 dicembre ci siamo ritrovate/i a Campi Bisenzio, in quel luogo che il Collettivo di Fabbrica GKN ha trasformato in avamposto di quante/i vedono nella crisi sociale ed ecologica la sfida sistemica da affrontare per rompere gli equilibri e difendere il futuro e la dignità di ognuna/o. Lo abbiamo fatto a partire da un testo (disponibile qui) che propone molte suggestioni, e accenna alcune concretezze. Con la voglia di costruire spazi, e il dubbio di come fare; con la determinazione di sperimentare soluzioni e innovazioni, e il timore di riproporre un rituale; con la convinzione di avere tanti strumenti, e la sensazione che nessuno sia veramente adeguato alla scommessa che vogliamo porci.
Il Patto dell’Appennino vorrebbe essere lo spazio nel quale continuare a congiungere 17 mesi di assemblea permanente in Gkn, il corteo del 26 marzo a Firenze, le vertenze ecologiste e sociali bolognesi, le reti per la sovranità alimentare, il movimento studentesco, la lotta contro guerra e contro patriarcato. Non è un perimetro organizzativo ma uno spazio di convergenza, insorgenza, di costruzione di immaginario collettivo e classe dirigente dal basso. E’ dove preparare nuovi “tenetevi libere e liberi”, ma anche una esplosione di pratiche e discussioni di convergenza.
E’ una discussione che vogliamo proseguire. Un confronto nel quale provare a mettere in relazione le tante esperienze che, tra Firenze e Bologna, attraversano i quartieri e le valli, gli spazi sociali e le contrade, le fabbriche e le aule studio, coltivando l’ambizione di dar vita a uno spazio sociale trans-territoriale che sappia produrre giustizia sociale e climatica. Per questo, invitiamo chiunque sia interessata/o a contribuire alla discussione con una nuova tappa di approfondimento e confronto verso il Patto dell’Appennino.
LEGGI GLI SPUNTI VERSO IL PATTO DELL’APPENNINO: https://drive.google.com/file/
d/1zFLYMJEN_uqqhfdK_ rQpH0ti58aHL_-O/view?usp= share_link -
Perché il mercato di XM24 si sposta sotto la Tettoia Nervi oggi piazza Lucio Dalla?
Perchè il Mercato di Campiaperti si è spostato sotto la tettoia, ora piazza Lucio Dalla?
Nel lontano 2008 si svolsero in Bolognina vari incontri del Laboratorio di urbanistica partecipata, promossi dal Comune e dall’allora assessore all’urbanistica Virgino Merola, sul futuro assetto delle aree della bolognina est. Parteciparono numerosi cittadini e associazioni tra cui alcuni compagni di Campiaperti e pure di XM24 dove al si teneva il mercato settimanale del giovedì dal 2002.
Per farla breve, le realtà del territorio chiesero in coro e ottennero che la tettoia Nervi, ora piazza Lucio Dalla, rimanesse a disposizione del quartiere per attività di socialità e aggregazione (il Comune aveva inizialmente ipotizzato di abbatterla per fare posto ad altri progetti). A conclusione del percorso e a dimostrazione di quello che la tettoia poteva diventare si fece una grande festa di quartiere promossa da tutte le realtà proprio qui sotto con anche il Mercato di Campiaperti che tutti auspicavano potesse presto insediarsi lì, in quella che originariamente era l’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo destinata ai piccoli produttori locali.
Tralasciamo tutti i motivi che hanno portato la fine dei lavori al 2022 e pure lo spostamento del mercato a inizio novembre quando ci era stato annunciato che saremmo entrati a metà giugno!
Campiaperti che ha iniziato a fare i mercati negli spazi sociali bolognesi (occupati e no) ha sempre pensato fosse necessario conquistarsi il diritto di farli anche nelle piazze pubbliche, come da secoli si fa fatto in tutte le città del mondo: i contadini vanno in città a vendere i propri prodotti!
Quindi in quegli anni ,quando facevamo felicemente mercato dentro XM24, Vag e in un cortile pubblico del quartiere Savena e si è presentata l’opportunità di farlo in una grande piazza pubblica, peraltro coperta, abbiamo iniziato a lavorarci, insieme ad alcune realtà della Bolognina, il Quartiere e i tecnici del Comune.
Ben lontani dallo sgombero di XM24 non pensavamo certo di chiudere quell’esperienza che era la nostra casa fin dall’inizio e il nostro mercato più frequentato, ma semmai di sdoppiarci con un nuovo mercato sotto la tettoia in un altro giorno della settimana, magari il sabato mattina, com’era in origine, quando il mercato ortufrutticolo apriva ai cittadini.
Probabilmente l’amministrazione sperava con quest’allettante proposta di togliere Campiaperti dall’XM24, andando a indebolire un fronte comune e una collaborazione che si è espressa per anni a difesa dello spazio fino all’occupazione della Caserma Sani.
La storia è andata diversamente, le ruspe “democratiche” hanno chiuso l’esperianza di XM24 nell’agosto del 2019, ma dopo due giorni il mercato ha aperto “regolarmente” lungo la ciclabile accanto al parchetto, poi trasferito nel parcheggio prima che le piogge autunnali ci facessero devastare il prato.
Per anni, fino alla settimana scorsa, il mercato del giovedì nel parcheggio di via Gobetti è stato il luogo di incontro di quella comunità nata e cresciuta dentro e intorno allo Spazio Sociale XM24, momento fertile di assemblee cittadine e di comunicazione con la città intera.
Per noi lo spostamento sotto la tettoia vuol dire continuare tutto questo in un luogo più comodo per fare il mercato, senza la pioggia d’inverno e il sole cocente d’estate. In un luogo più sicuro, lontano dalle strade, per bambini e cani.
Un luogo dove crediamo sarà possibile fare tanto ALTRO, in un periodo in cui gli spazi pubblici vengono sistematicamente privatizzati e indirizzati verso attività speculative e commerciali intendiamo presidiarne alcuni e piazza Lucio Dalla è uno di questi. Vorremmo farlo assieme a tant* altr*,insieme ai cittadini e alle realtà del quartiere.
Noi cominciamo dal giovedì, chi altri vuole mettersi in gioco e riprendersi questo pezzo di città?
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Si è trasferito il mercato del Tolmino in Via Piave, di fronte al parco del Velodromo
Il Mercato del lunedì di Via Tolmino si è trasferito in Via Piave, angolo via Asiago, di fianco al parco del Velodromo.
Vi aspettiamo!!!
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Mercati aperti regolarmente per la festa di San Petronio
Avviso a tutti i nostri Co-produttori
i mercati di Piazza Verdi e di Via Marzabotto, lunedì 4 ottobre rimarranno regolarmente aperti!!!
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Firenze-Modeggi “Marcia per la Terra” 17-18-19 Settembre
Venerdì 17 settembre 2021 l’incontro nazionale delle Associazioni aderenti alla Campagna per l’Agricoltura Contadina
L’incontro è particolarmente importante: nel mese di maggio per la prima volta la Camera dei Deputati ha approvato il testo delle “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina” e dal mese di settembre prevediamo l’avvio della discussione presso la Commissione Agricoltura del Senato per l’approvazione definitiva.Ordine del Giorno dell’incontro:
Discussione in merito al testo del Disegno di Legge per definire indicazioni/proposte da rivolgere ai parlamentari e portare alle audizioni in Commissione;
Riorganizzazione della struttura interna della Campagna Agricoltura Contadina:
Definizione dei Gruppi di Lavoro, Coordinamento, persone che vi lavorano;
Prospettive politiche della Campagna Agricoltura Contadina: iniziative collaterali di sostegno, possibile ruolo successivo ad una eventuale approvazione della Legge.ILa città di Firenze ospiterà il G 20 AGRICOLTURA il 17-18 Settembre
Nello stesso periodo, prendendo stimolo dalla futura visita in Europa di una numerosa delegazione Zapatista dal Messico che al momento non ha riferimenti nel calendario prossimo essendo incagliata nelle burocrazie internazionali rese ancora più complicate dalla pandemia e dall’uso che i governi ne fanno, lanciamo la chiamata per la “SEMINA”.
La SEMINA si svolgerà in due giornate: sabato 18 e domenica 19 settembre.
Sabato 18 settembre ci sarà una grande MARCIA PER LA TERRA
Percorreremo a piedi i circa 12 Km che da Firenze ci porteranno fino alle terre della fattoria senza padroni di Mondeggi Bene Comune.
Sarà una marcia pacifica ma fortemente simbolica che ci vedrà abbandonare la città dove i potenti della terra parleranno della “loro” agricoltura, per recarci in un territorio liberato dall’agrobusiness dove si sta costruendo un’autonomia alimentare e territoriale che si basa sull’agroecologia, sul mutualismo, sulla solidarietà e sulla rinascita dei beni comuni.Sarà una Marcia per una vita intesa come riappropriazione e cura tanto dei nostri corpi quanto dell’ambiente in cui viviamo, intesa come libertà di scegliere sia il modo in cui vivere sia la salute che vogliamo/meritiamo. Una Salute che sia in primis data da cibo ed ambienti sani e genuini, fatta di quel tempo di cura verso noi stessi e le nostre relazioni che da troppo tempo c’è stato negato. Fatta dunque di quegli intrecci fondamentali che costituiscono la nostra forza e il nostro motore per vivere degnamente. Una Salute basata su di una profonda consapevolezza di cosa sia la nocività e quali siano invece le pratiche che generino un reale e concreto benessere. Pratiche a noi molto chiare, che vengono quotidianamente portate avanti all’interno delle nostre comunità.
Sarà una Marcia per dire NO, non siamo d’accordo con la narrazione dei grandi della terra che si trovano per ratificare soluzioni digitali e biotecnologiche anche nei confronti di un’agricoltura trattata al pari di una vera e propria industria ormai da troppi anni. Diciamo NO agli stessi grandi che ci verranno poi a raccontare che risolveranno i problemi dell’umanità legati al cibo attraverso l’agricoltura 4.0. Diciamo NO all’attacco digitale e biotecnologico inflitto al nostro cibo, alla natura e alla VITA. Poiché tutto questo non potrà che generare un maggiore controllo, un’ulteriore alienazione di quei beni essenziali, il cui apice vede una ristrutturazione del capitale insieme all’indebitamento ulteriore di tutti e tutte facendolo passare addirittura come “transizione ecologica”.
La MARCIA PER LA TERRA vorremmo dunque che fosse intesa non solo come questione contadina ma di lotta sistemica, di tutte coloro che si oppongono e resistono alle grandi opere devastanti, alle monocolture tossiche, alle nocività industriali di ogni sorta. Di tutti quelli che animano le innumerevoli vertenze territoriali sottaciute e sminuite: lavoro precario e ambienti urbani presi d’assedio da cibo tossico, aria irrespirabile, montagne di rifiuti e individualismo.
Marceremo per la terra con la t minuscola e la T maiuscola tutte e tutti insieme per un futuro contadino ed ecologista, contro il capitale, le sue narrazioni, le sue regole, le sue imposizioni ed i sui summit difesi militarmente con la prepotenza delle armi.
Venti anni fa a Genova avevamo ragione, il presente ne è testimone. Il capitale globalizzato si è consolidato ed è progredito nei suoi profitti, nelle sue devastazioni e nelle sue prepotenze, ma anche noi abbiamo consolidato le nostre pratiche antisistemiche partendo dalla terra e dalla ricostruzione delle nostre comunità e della nostra autonomia.
Domenica 19 settembre a Mondeggi incontri confronti e contaminazioni di idee e pratiche
Nelle terre di Mondeggi dalle 10 di mattina, ci conosceremo, troveremo punti di convergenza e ci confronteremo su pratiche e mobilitazioni a sostegno dell’agricoltura contadina agroecologica. Verranno organizzate assemblee tematiche, che vorrebbero coinvolgere movimenti, organizzazioni, singoli e singole in resistenza al sistema dominante capitalista, estrattivista e prepotente, contadini in resistenza al modello dell’agrobusiness e della grande distribuzione organizzata.
E’ prevista una plenaria esplorativa la mattina dove, partendo dalla “Dichiarazione por la vida” zapatista, ci interrogheremo e ci confronteremo sul significato della creazione di autonomia nel nostro contesto economico e sociale.
Nel pomeriggio sono previste due assemblee tematiche:
- ” AGROECOLOGIA E PANDEMIA ”
L’intento dell’assemblea vuole essere un sereno confronto, privo di preconcetti, su quanto ad oggi possiamo sapere e conoscere sull’incrocio dei pensieri che queste due parole ci offrono.La nostra salute dipende anche e soprattutto dal cibo e della salubrità del nostro ambiente. Vogliamo quindi porre l’attenzione anche sugli effetti e i risultati ottenuti dalle misure prese dai nostri governi. Senza la pretesa di proporre verità assolute, crediamo sia importante conoscere, capire e condividere per poter giudicare ed agire. - “RESISTENZE CONTADINE”
Lo scopo di questa assemblea è quello di aggiornarci sui vari percorsi di resistenza al sistema dominante esistente.Confrontarci sulle le proposte in corso intese sia come pratiche di lotta, sensibilizzazione e mobilitazione sia come percorsi di ristrutturazione legislativa sul riconoscimento della figura del contadino slegata dalla via unica possibile, ad oggi, dell’essere imprenditore agricolo in un contesto capitalista. La proposta è di provare a costituire una piattaforma comune per il reciproco sostegno che possa coinvolgere gli ambienti ecologisti e urbani sensibili alle tematiche del cibo e della ricostruzione di comunità.Nella plenaria della mattina sarà possibile anche proporre ulteriori argomenti da sviluppare nelle monotematiche del pomeriggio.
Coordinamento delle comunità contadine toscane
Genuino Clandestino Firenze (Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze)Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni
Siamo le contadine ed i contadini del movimento Genuino Clandestino, sono molti anni che lottiamo nei territori di questo paese per l’autodeterminazione alimentare, la costruzione di comunità contadine resistenti e autogestite e per l’abbattimento definitivo di un modello di sviluppo mortifero ed oppressore conosciuto con il nome di capitalismo.
Come contadine e contadini sentiamo il grido di dolore che dai nostri campi, dai mari, dai fiumi, dalle montagne e dai suoi animali si alza fragoroso in cerca di giustizia e libertà.
Tocchiamo con le nostre mani ogni giorno gli effetti della catastrofe ecologica, guardiamo distruggere dalla follia capitalista territori vicini e lontani in nome del profitto. Osserviamo l’allontanamento e la disgregazione di intere comunità, la sottrazione sistematica di luoghi di condivisione, formazione, supporto e cura.
Oggi la nostra rabbia è tanta e profonda, è una rabbia che vuole restituire dignità a coloro a cui è stata strappata, è una Rabbia ed una lotta per l’umanità, poichè sappiamo bene che questo sistema
non può essere educato, addomesticato o riformato.
Nutriamo un profondo desiderio, collettivo e individuale, di abbattere ogni mattoncino di questo maledetto sistema, di estirpare come gramigna le disuguaglianze del nostro mondo; per seminare salvaguardia e solidarietà al posto di distruzione e competizione.
𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢, 𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐞, 𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐢, 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭à 𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭* 𝐯𝐨𝐢.
La città di Firenze nei giorni del 17 e 18 settembre ospiterà il summit globale dell’agricoltura (G20): l’ennesima farsa internazionale che attraverso la retorica della green economy disporrà del futuro dell’agricoltura industriale, chimica, nociva e distruttrice in Europa e in tutto il Mondo.
Questa istituzione è la solita che ha firmato e poi tradito il trattato di Parigi inducendo al consumo di combustibili fossili e promuovendo un modello agricolo che riduce in schiavitù le/i
lavoratrici/tori e rende sterili ed inquinati i campi, così come il cibo che attraverso essi viene prodotto.
Grazie allo stimolo della carovana Zapatista e la “declaración por la vida” siamo intenzionat* a non chiudere gli occhi, a rispondere colpo su colpo, organizzandoci collettivamente.
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚 𝐧𝐨𝐢
a crederci, a lottare insieme, a costruire ponti e alleanze per abbattere questo mondo e costruirne altri più veri e giusti.
Voltiamo le spalle alla città e a ciò che rappresenta, partendo da Firenze e dirigendoci verso Mondeggi. 𝐂𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐓(𝐭)𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, continuiamo a
sognare, organizziamoci e balliamo.
𝓠𝓾𝓮 𝓻𝓮𝓽𝓲𝓮𝓶𝓫𝓵𝓮 𝓮𝓷 𝓼𝓾𝓼 𝓬𝓮𝓷𝓽𝓻𝓸𝓼 𝓵𝓪 𝓽𝓲𝓮𝓻𝓻𝓪 - ” AGROECOLOGIA E PANDEMIA ”
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Raccolta fondi per emergenza incendio 24 luglio 2021 – Baumela Ecovillaggio
In queste lunghe ore, dal Montiferru fino ad Oristano, si stanno impegnando energie umane e ogni risorsa idrica per domare i focolai ancora attivi e dare soccorso e assistenza alle molte persone e animali coinvolte negli incendi.
Nell’esprimere vicinanza e piena solidarietà alle comunitá interessate, riteniamo doveroso e prezioso ogni aiuto, mirato al poter affrontare difficoltà, spese e emergenze di ogni tipo.In particolare, la Rete dei Semi si sta muovendo per garantire aiuto alla comunità dell‘eco-villaggio Baumela, con cui collabora da anni all’interno di reti di mutuo aiuto e di amicizia. Baumela è stato colpito molto duramente dall’incendio, che si è innescato proprio nella strada che da Santu Lussurgiu conduce a Bonarcado.
Ragioniamo fin da ora su future azioni di rimboschimento, e nei prossimi giorni vi daremo più informazioni per aderire alla campagna che stiamo progettando.
Ma nel mentre l’emergenza non è ancora finita, anzi: si iniziano a contare gli enormi danni, ed è utile adoperarsi per garantire a chi si trova in difficoltà la necessaria urgente liquidità per affrontare spese (es.veterinari, attrezzature, etc.)
Abbiamo quindi deciso di metterci a disposizione per lanciare una raccolta fondi ed aiutare l’eco-villaggio Baumela in questa emergenza.
Link alla raccolta fondi su buonacausa.org
N.B. Sarà possibile effettuare donazioni tramite la piattaforma solo tra qualche giorno – necessario per la validazione dei documenti.
Nel mentre potete fare dei versamenti diretti ai seguenti riferimenti:
– bollettino (anche online) su Conto Corrente Postale:
Associazione ONLUS Bau Mela – Banco Posta Impresa 1009269
– bonifico bancario:
Enedina Cindy Muscas IBAN IT34P3608105138203932403944
– ricarica Postepay:
Enedina Cindy Muscas 5333 1711 1072 9908
[ per ricariche SISAL è necessario il codice fiscale dell’intestatario della carta: MSCNNC87P61G999M ] -
Firma la petizione contro la messa a bando dei mercati contadini!!!
FIRMA AL SEGUENTE LINK:
Egregio assessore Alberto Aitini, spettabile Giunta del Comune di Bologna,
con questa petizione vi chiediamo di ritirare i bandi per la concessione del suolo pubblico per i mercati contadini, di avviare una revisione, pubblica e partecipata, del regolamento comunale per i mercati contadini – a partire dalla proposta elaborata da Campi Aperti – e di prorogare tutte le convenzioni in essere, per tutti i mercati di vendita diretta, fino alla definitiva approvazione di un nuovo regolamento.
Qui il testo della proposta di modifica del regolamento per i mercati contadini
Motivazioni:
1) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐚𝐥𝐢, 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨, 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐩𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚𝐧𝐭𝐢. Se non fosse chiara la differenza: non è la stessa cosa aver investito tempo, denaro e fatica per impiantare un orto e non saper cosa fare di casse di zucchine e meloni rispetto a dover trovare un altro fornitore per delle scope da giardino da rivendere. Togliere mercati ai contadini significa uccidere le realtà agricole del nostro territorio;
2) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚. Una guerra tra poveri dove chi vince non partecipa nemmeno alla gara. Sempre i soliti, indicibilmente più forti: è la grande distribuzione organizzata, che non ha bisogno di partecipare a bandi per avere spazi commerciali, mentre i contadini si combattono un posto al mercato;
3) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 “𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨” 𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨. Quella idea di mercato che Campi Aperti promuove ormai da vent’anni a Bologna. Si, perché, sennò, non avrebbe senso non riconoscere punteggi per l’esperienza pregressa nella gestione dei mercati contadini. Così come non favorire chi potrebbe proporsi come gestore delle quattro aree contemporaneamente. L’unico senso che ravvediamo è punitivo: assegnate mercati “sperimentali” a soggetti che quei mercati li animano da anni, in alcuni casi da decine d’anni;
4) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐚 𝐮𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞, 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨. Cosa direte alle migliaia di avventori di quei mercati? E cosa dovrebbero fare i contadini dei quintali di cavolfiori già piantati nei campi che saranno pronti per la raccolta in autunno?;
5) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐢𝐭𝐚̀. Crediamo, e siamo convinti di aver dimostrato, che i nostri mercati sono molto più che spazi commerciali: sono luoghi di costruzione di una comunità. Spazi di socializzazione e di reciproco riconoscimento. E allora, francamente, non si capisce il motivo per il quale, ogni due anni (perché comunque l’assegnazione dura solo due anni di sperimentazione), queste comunità dovrebbero sciogliersi per poi, se va bene, riaggregarsi altrove;
6) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞’ 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢: i nostri co-produttori, frequentano i mercati per motivi precisi, non solo perché offriamo prodotti biologici, non pratichiamo la compravendita, garantiamo la dignità del lavoro nei campi, abbiamo un sistema di garanzia partecipata. Frequentano i nostri mercati perché insieme siamo una comunità, dove partecipano ai processi decisionali rispetto a prezzi, politica e progetti. Si tratta di mercati di comunità, fatti di produttori e co-produttori, mercati che hanno un’anima e non di aree mercatali generiche, dove un mercato vale l’altro e se cambiano i produttori e l’organizzazione del mercato fa lo stesso.
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Esprimiamo solidarietà per Arvaia a seguito di azione violenta di ALF Animal Liberation Front
Comunicato stampaGravi danni alle colture di Arvaia a seguito di azione violenta di ALF Animal Liberation Front.Stamattina abbiamo constatato i danni provocati da ALF nella notte tra sabato 19 e domenica 20 giugno.ALF ha lasciato propria firma accompagnata da frasi che ci minacciano apertamente istigando alla violenza. Abbiamo sporto denuncia e la polizia scientifica ha già condotto i rilievi del caso.Sono stati arrecati ingenti danni alle colture di Arvaia, cooperativa agricola e comunità che sostiene l’agricoltura, che opera da sette anni nell’area agricola del Parco Città Campagna di Villa Bernaroli, nel quartiere Borgo Panigale-Reno di Bologna.La violenza di ALF si è abbattuta sulle coltivazioni di patate e fagioli, sulle piante di zucchine, meloni, fragole, nonché sulle coperture delle serre e l’irrigazione. Il danno non è solo economico, legato cioè alla necessità di riacquistare e allestire nuovamente le attrezzature devastate, nonché al mancato raccolto e distribuzione di cibo prefinanziato dai soci; il danno è anche e soprattutto morale, perché questo atto vigliacco e vandalico è stato condotto contro una realtà che in questi sette anni ha saputo ricreare un agro-ecosistema complesso in un’area pubblica prossima alla città, preservando e aumentando la biodiversità animale e vegetale con le proprie pratiche agricole in un’ottica di valorizzazione ambientale e sociale, garantendone sempre la fruibilità e l’accessibilità a tutti e tutte.La produzione agroalimentare ha inevitabilmente un impatto sull’ambiente naturale: consapevole dell’impossibilità di azzerarlo del tutto, Arvaia si è sempre posta come obiettivo un modello di agricoltura che tenta di ridurre al minimo quell’impatto.Per limitare i danni che la fauna selvatica arreca alle coltivazioni, la cooperativa non solo non ha mai compiuto azioni fuori dai vincoli delle leggi che regolano la materia, ma ha anche intrapreso una collaborazione con LAV (Lega Anti Vivisezione) per garantire la massima correttezza in tali azioni di contrasto.Nonostante l’azione intimidatoria subita, Arvaia continuerà a lavorare per realizzare i propri obiettivi ambientali e sociali – con il supporto dei e delle propri/e soci/e – e a praticare al meglio possibile un modello di agricoltura che si prende cura dell’ambiente e delle persone, ma per farlo avrà bisogno anche del sostegno di tutte e tutti coloro che vorranno esserci solidali.Già nella giornata di oggi tante e tanti hanno espresso la loro vicinanza e hanno offerto aiuto. Li ringraziamo una a uno, con la convinzione che la bassezza intellettuale che ha mosso l’ALF a un gesto simile sarà resa ancora più evidente dalla solidarietà dei tanti/e capaci di distinguere per quale cambiamento vale la pena lottare.Abbiamo preparato materiali video e fotografici che mettiamo volentieri a disposizione. Per contatti: tel +393713304707; mail info@arvaia.it; per approfondimenti www.arvaia.it. -
SABATO 19 e DOMENICA 20 GIUGNO incontro Genuino Clandestino in Umbria
SABATO 19 GIUGNO e DOMENICA 20 GIUGNO
incontro GC in Umbria
Dopo la nostra assemblea ecco un po’ di istruzioni per partecipare a questo
incontro :sabato 19 giugno
ore 8:30 mercato Terra Fuori Mercato a Ponte San Giovanni
ore 13:00 appuntamento per partire alla volta del campeggio non lontano da
Gubbioore 16:00 inizio assemblea
a seguie cena e poi eventuale proseguio dell’assemblea.
Domenica 20 giugno
ore 8.00 risveglio e colazione
ore 9:30 assemblea di condivisione del progetto semina di Mondeggi per
incontrare gli zapatisti.13:30 pranzo
15:00 assemblea aperta anche ad altre realtà della nostra regione che
abbiano voglia di mettersi in gioco per allargare le lotte.Cosa che vi chiediamo per meglio organizzarci è di confermare le varie
presenze già espresse nell’incontro on-line e per chi non si è espresso c’è
ancora tempo per esprimersi.Come già scritto il luogo che abbiamo trovato è un campeggio con la
possibilità di 5 aree sosta per camper , avremo un uso cucina con anche un
forno a legna.(in-natural land lo trovate su internet costo 10 euro a persona)
Se qualcuno non pensa di sentirsi confortevole in tenda vi chiediamo di
dirci esattamente il numero di persone eventuali per le quali chiedere
un’opzione casa, camera, letto.Vi chiediamo anche di confermarci eventuali partecipazione con i banchi al
mercato di sabato mattina; nel caso potremmo anche ospitare qualcuno che
decida di arrivare venerdi sera.( pochi posti letto pero posiblità di
montare delle tende da uno dei nostri produttori non lontano dal mercato).Per arrivare al mercato l’uscita è quella di ponte san giovanni e poi ci
troverete sul piazzale del CVA vicino alla chiesa del quartiere Via Pietro
Castellini.Per chi viene da nord : uscita della E45 Ponte Pattoli e seguire per casa
del diavolo dove faremo sosta per ripartire alla volta del campeggio.Nel caso non riusciate ad arrivare in tempo o non riusciate a trovare il
campeggio vi diamo la possibilità di un altro punto incontro alle ore 15:30
al ristorante Panaro (loc. Mengara Gubbio)info :
Dario 3343131685
Simona 3293796803
Lorenzo: 3274039689 (eventuale ospitalità per venerdi sera)
Possibilità di sentirci LUNEDI 14 GIUGNO ORE 21:00 on-line
https://meet.jit.si/adictasalinsomnioquelahistoriadesespera
siamo pronti, siamo allegri, siamo contadini, siamo produttori, artigiani e
imprevedibili.Un abbraccio caro
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Serata di autofinanziamento per Centro Salute Internazionale NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI!
NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI!
Con il desiderio di tornare ad abitare spazi di socialità collettiva e resistente, e il bisogno di chiamare le persone che condividono una visione ‘altra’ di salute a sostenere la nostra esperienza, come CSI organizziamo un evento di autofinanziamento il 18 giugno dalle 18:00 alle 21:00 presso il Fondo Comini, via Fioravanti 68 Bologna.
In quell’occasione, vogliamo costruire un momento di confronto con le realtà che in città si occupano – direttamente o indirettamente – di salute ‘dal basso’, a partire dalle riflessioni ed esperienze che sono emerse con la pandemia di Covid-19, da ciò che ogni realtà ha vissuto e prodotto in questo ultimo anno, per imparare e contaminarci reciprocamente.
Riscontriamo la difficoltà a riflettere collettivamente sul tema della salute in relazione alla pandemia e alla sua gestione politico-sanitaria, con il rischio di polarizzare il dibattito e chiudere lo spazio del confronto. Vorremmo invece alimentare occasioni in cui, partendo da un atteggiamento di ascolto e comprensione reciproca, si possano costruire un pensiero critico e una prospettiva comune sulla salute fondata su valori di solidarietà, giustizia sociale e ambientale, autogestione.
Queste sono alcune delle domande da cui ci piacerebbe partire per confrontarci insieme:
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In che modo la pandemia di Covid-19 ha influito sul nostro concetto di salute?
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Cosa è successo internamente alle realtà? Se e come si è deciso di portare avanti e/o modificare le proprie attività?
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Che riflessioni e pratiche sono state sviluppate? Se e quali contraddizioni sono emerse?
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Cosa la pandemia ha messo particolarmente in luce rispetto alle nostre idee di autogestione, libertà, comunità, rischio, assistenza, educazione…?
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Che sfide sono state superate e cosa abbiamo imparato da questa esperienza?
A partire dalle risposte (o tentativi di risposta) che ciascuna realtà si è data, l’invito è di partecipare il 18 giugno al fine di confrontarsi e mettere in comune le proprie esperienze, riflessioni e pratiche.
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Ciao Andrea
Ieri mattina, dopo una lotta lunga due anni contro un tumore, se n’è andato il nostro compagno anarchico Andrea Fratelli, instancabile animatore di iniziative culturali e politiche in città e nella sua Romagna. Era tra i soci fondatori de Lortica, fra i primi locali a diffondere la cultura dei vignaioli indipendenti e dell’agricoltura contadina come forme di resistenza al gastro-agro-business.
Per chi vorrà salutarlo l’appuntamento è domani martedì 13 aprile, Certosa, Camera Mortuaria dalle 12,45 alle 13,45. Pantheon dalle 14 alle 16.
La nostra storia è troppo bella
per essere spazzata via
dalla tua assenza.
Assenza ingombrante, rumorosa,
ma per noi
solo un’assenza.
Impossibile pensarti lontano.
Un frastuono aggroviglia sentimenti
impossibili da esprimere.
Parole vuote
raccontare chi sei stato.
E poi,
per noi ci sei.
Abbiamo navigato nella storia.
Navigheremo ancora insieme.
I nostri sogni
mai abbandonati
mai li abbandoneremo.Ciao Andrea
Le tue compagne e i tuoi compagni
Bologna, 11 aprile 2021
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Erboristi in campo: le piante officinali in Agricoltura Organica e Rigenerativa
Un corso di Deafal e degli erboristi Strulgador, indirizzato a chiunque voglia approfondire la coltivazione agroecologica e gli svariati impieghi delle piante officinali.CON CHI
I formatori del corso saranno Paola Cassiano, Barbara Pisa e Lorenzo Cambiaghi (Strulgador). Paola Cassiano, formatrice di Deafal, spiegherà ai partecipanti i principi e le tecniche dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR). Gli Strulgador, una coppia di erboristi che da oltre 15 anni lavora con le piante curative, ospiteranno i partecipanti nel loro podere per introdurli in questo mondo.DOVE
Nella cornice paesaggistica del Calanco Appenninico, dove boschi a querceto misto si alternano a ripidi pendii argillosi ed estesi campi da fienagione, si svolgerà il corso “Erboristi in campo: le piante officinali in Agricoltura Organica e Rigenerativa”.Il Podere Malprevisto si estende per 3 ettari sulle colline modenesi, a 600 m.s.l.m., circondato da boschi. Qui, Barbara e Lorenzo coltivano alberi e arbusti favorendone la loro spontaneità, cercando di creare un ambiente in armonia con il paesaggio circostante.PERCHÉ
Le piante officinali sono alleate della terra, poiché ne arricchiscono la biodiversità e la struttura. Sono alleate delle altre colture, poiché ne migliorano la salute e l’equilibrio dell’ecosistema. Sono nostre alleate, poiché ci fanno stare bene e possono diventare parte integrante della nostra produzione aziendale.PROGRAMMA
• Giorno 1:
Durante la mattinata del primo giorno del corso, i partecipanti conosceranno con Paola Cassiano, formatrice di Deafal, i principi e le tecniche dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR). Verranno spiegati e analizzati i fondamenti agronomici, economici ed ecologici che ruotano attorno all’AOR e le metodologie utilizzate per massimizzare le risorse presenti all’interno di un’azienda agricola e di un territorio, contenendo i costi di produzione e aumentando gradualmente la fertilità del suolo.Nel pomeriggio, gli Strulgador introdurranno la coltivazione delle piante erboristiche. Si parlerà della scelta delle specie officinali in funzione della loro utilità o produttività; si definiranno le linee guida per la realizzazione di un piccolo vivaio erboristico e si mostrerà come produrre alcuni preparati utili in agricoltura (macerati, pacciamature, ecc.) con le piante officinali.• Giorno 2:
Al mattino verranno illustrati i metodi di coltivazione delle piante officinali. Si mostrerà come attuare le buone pratiche per semine e trapianti, le consociazioni, la scelta delle specie. Nel pomeriggio, si tratteranno i temi della raccolta, con i tempi balsamici, le potature delle perenni, gli accorgimenti per la conservazione, l’essicazione secondo le varie specie, il taglio in formato di tisana, stoccaggio e conservazione. Daremo uno sguardo anche alla raccolta delle sementi, indispensabile per preservare le specie e per mantenere viva la riproduzione.VITTO
Nel costo del corso sono inclusi quattro coffee break e due pranzi (al prezzo di 18€ al giorno). Il servizio verrà offerto da @Laroulotta e sarà il frutto della gustosa creatività dell’associazione Alta Cucina Appenninica, con materie prime autoprodotte o reperite da altri produttori bio della zona.Info e iscrizioni: iscrizioni@agricolturaorganica.org
2 risposte su “Turismo partecipativo”
Bello il progetto!! ma quindi che posso fare?
Chiama una delle strutture che partecipano al progetto e prenota.
Il primo elenco sarà online da domenica 25 giugno.
Ti metterai d’accordo sui dettagli e capirai se c’è bisogno di aiuto.
Noi contribuiremo con le somme raccolte dalle donazioni e sosterremo una parte delle spese di soggiorno.
Contattaci direttamente per saperne di più: terraliquida@autoproduzioni.net