Autore: Ppp p(—)

  • Convocazione assemblea generale

    Convocazione assemblea generale

    Cari amici, compagni, co-produttori, semplici conoscenti, come ormai consuetudine bimestrale, è convocata l’Assemblea Generale dell’associazione Campi Aperti per la Sovranità Alimentare, il giorno

    SABATO 28 GENNAIO 2017
    DALLE ORE 14,30
    PRESSO LA CASA DEL POPOLO “20 PIETRE”
    via Marzabotto, 2
    Bologna

    Si tratterà di una assemblea un po’ particolare, in vista dell’incontro nazionale della rete Genuino Clandestino che si terrà proprio a Bologna dal 21 al 23 aprile prossimi. Per questo motivo, l’ODG, solitamente molto corposo, si concentra su quell’evento, lasciando così tutto lo spazio possibile alla discussione su quell’appuntamento:

    -1) Varie ed eventuali;
    0) resoconti delle visite svolte ed individuazione dei referenti delle visite da tenersi nelle aziende che hanno fatto richiesta;
    0 bis) adesione alle campagne stop al glifosate (Iniziativa di Cittadini Europei) e agricoltura contadina in vista dell’incontro celebrativo della firma del trattato di Roma (promossa da ARI);

    1) resoconto dello stato dell’arte dei lavori di preparazione dell’incontro GC di aprile;

    2) gruppi di lavoro tematici (erboristi, apicoltori, allevatori, ortolani, trasformatori, ecc…), in preparazione degli incontri di settore di GC.
    Ma non solo. ricordo, infatti che diverse cose sono da sistemare anche per il funzionamento dei nostri mercati;

    3) Rimescolamento dei gruppi e discussione dei temi generali dell’incontro di GC, quali: rapporto città/campagna (compreso, necessariamente, a mio giudizio, l’alleanza con esperienze di resistenza alle diverse manifestazioni del neo-liberismo), libera trasformazione contadina, autogestione, questioni ambientali, ecc… (magari li definiamo al termine del punto 1).

    4) vin brulé per tutti e presentazione della campagna di tesseramento 2017!!!!

    Vi aspettiamo numerosi.

    PpP

    (Pierpaolo, il Presidente (purtroppo per voi))

  • Ma …FICO deché???

    Ma …FICO deché???

    Solo per stomaci forti, questo post sul blog Pilastro2016 da cui si scopre che i milioni di visitatori verranno a vedere un ettaro (e poco più) di campi e allevamenti, e uno di mercato “con l’atmosfera del tipico mercato italiano”. 40 fabbriche alimentari e 25 ristoranti. Cioè, un’enorme burla ai danni di ignari visitatori un po’ gonzi che si spera di ingannare facendogli bere che ciò che mangiano è prodotto nei terreni lì a fianco. Sì, 1,1 ettari per sfamare qualche milione di visitatori. Altro che rivoluzione verde!

    Ma non si finisce mai di rilanciare. E così, il 16 dicembre il Corriere di Bologna svela il nuovo scoop: vicino al FICO, esattamente tra questo e il Meraville sorgerà, udite, udite, un nuovo centro commerciale. Si, si, avete letto bene: tra il FICO (un centro commerciale nascituro) e il Meraville (un centro commerciale già nato), si insedierà – probabilmente, dice il Sindaco – un nuovo centro commerciale. Si cambia! Al posto dei noiosi (e invendibili, aggiungiamolo pure…) appartamenti e uffici previsti, una bella idea innovativa, una variante alla variante, un riempitivo, quel che proprio mancava a quella zona della periferia nord di Bologna.

    In effetti, aggiungere solo gli scarni 80.000 mq di FICO ai già miseri 45.000 mq di Meraville faceva sembrare Bologna una città di serie B, incapace di prendere decisioni. Bloccata com’è da quei rompiscatole degli ambientalisti gufi che ne impediscono il giusto sviluppo e la realizzazione delle giuste aspirazioni di grandezza. Quindi, altri 40.000 mq di superficie di vendita sono appena appena il minimo per riprendere quota.

    Volete poi mettere le positive ricadute occupazionali? Centinaia di posti di lavoro in più. Creati dal nulla.

    E se poi in centro – o nel vicino quartiere san Donato, nel giro di qualche anno, dovesse chiudere qualche centinaio di negozi di prossimità, la colpa, in realtà, sarà certamente della crisi globale e della manifesta incapacità dei piccoli negozianti di narrare il loro prodotto, parafrasando il dominus dell’operazione, l’Oscar nazionale. Di certo non sarà un danno collaterale di questa bomba intelligente fatta di cemento e carrelli della spesa. Negare, negare tutto, anche l’evidenza!

    Ma, tranquilli! Non ci sarà consumo di suolo!

    Magari un qualche adeguamento della viabilità. Ecco. Minimo, però.

    Viabilità che, effettivamente, era previsto andasse in sofferenza solo nei fine settimana per effetto dell’apertura del fichissimo FICO e che, con la nuova previsione, potrebbe andare in crisi anche infrasettimanalmente. Ma si tratta di infrastrutture, quindi non contano. Sono cosa buona per definizione. Come il passante di mezzo.

    E poi, in effetti, c’è quella cosuccia dell’alberghetto-residence (160 camere più appartamentini con cucina, immagino per preparare succulenti pranzetti a base dei prodotti contadini acquistati al fichissimo mercato) che il Farinetti vorrebbe a corredo del FICO. Ma santosubitoSegrécontrolospreco aveva giurato che non si consumava suolo, ergo: essendo lui il santosubitoSegrécontrolospreco, il suolo lo rimetteranno al suo posto, sopra l’albergo, dopo averlo costruito. Così google maps non si accorge di nulla.

    Mai un dubbio, mai un pensiero che travalichi gli interessi dei – pochi – padroni del vapore. Credere, obbedire, cementare!

    Scarse e scarne, fino ad ora, le manifestazioni di opposizione a questa ventilata variante ad uno strumento urbanistico condiviso tra diversi enti. Che, a dire il vero, dopo la de-forma DelRio, non sono più così diversi, essendo il Sindaco anche Sindaco Metropolitano (che sia per questo che Merola non teme di essere bocciato dall’Ente sovraordinato? Ai poster – elettorali o propagandistici – l’ardua sentenza). Da scompisciarsi la scena quando il Sindaco di Bologna proverà a chiamare il Sindaco Metropolitano per proporgli la variante e troverà sempre occupato.

    La realtà supera di gran lunga la fantasia. E alle volte si mostra anche più spaventosa. O stupida. Sicuramente, molto più dannosa.

  • 12 dicembre: a fianco di Eat the Rich, per la sovranità alimentare, contro il F.I.Co.

    12 dicembre: a fianco di Eat the Rich, per la sovranità alimentare, contro il F.I.Co.

    Campi Aperti sostiene la manifestazione indetta, nel corso dell’assemblea dell’inizio del mese, dalla rete Eat the Rich per il 12 dicembre.
    Lo fa convintamente, essendo portatrice di esperienze e obiettivi assolutamente e radicalmente alternativi al modello proposto da F.I.Co.

    Per questo accoglieremo più che volentieri, al nostro mercato di piazza Scaravilli, intorno alle 19,00, la conclusione del corteo.

    Il 12 dicembre Farinetti sarà in città a propogandare lo scempio ambientale, sociale e urbanistico nascosto dietro alla “disneyland del cibo” che sorgerà sull’area del CAAB.
    Il F.I.Co., contrariamente alla narrazione che ne viene fatta, nasconde oltre allo sfruttamento della mano d’opera, filiere industriali, devastazione dei suoli e delle produzioni agricole tipiche e genuine. Mentre, coerentemente con EXPO, di cui si era candidato a costituire il prolungamento ideale, rappresenta la cortina fumogena dietro alla quale nascondere operazioni immobiliari speculative con le quali verranno sacrificati beni e risorse comuni a favore dell’arricchimento dei soliti noti.
    Il CAAB, che ha generato il buco di bilancio che col F.I.Co. si vorrebbe far credere di colmare, è stato affossato non dal fato, ma da una politica urbanistica che ha dato il via libera alla proliferazione di centri commerciali e supermercati che hanno mangiato i piccoli negozi di prossimità, clienti del mercato ortofrutticolo, e da una politica economica di stampo ultraliberista – sposata dall’establishment governativo bolognese (e non solo), di qualsiasi colore e (finto)orientamento – che ha favorito i grandi gruppi industriali e le grandi catene distributive a danno dei piccoli agricoltori. Quei contadini – quelli veri, che trovate ai nostri mercati – ai quali Farinetti & Co. vogliono rubare anche l’identità, scippandone il nome per farne un’attrattiva per il nuovo centro commerciale targato Coop che sorgerà alla periferia nord di Bologna, in un’area già satura di mall e supermercati, e che si porterà dietro una colata di cemento e asfalto, per la “valorizzazione” delle aree annesse, da far impallidire qualsivoglia palazzinaro.
    Noi, il 12 dicembre, saremo, fisicamente, ai nostri mercati, dove la resistenza a queste politiche si radica nel gesto quotidiano di provvedere alla propria sussistenza, ma spiritualmente e politicamente saremo a manifestare contro queste bugie e falsità che cercano di scippare il nostro futuro, ipotecando la nostra sovranità alimentare.

    Opponiamoci insieme al furto di futuro. Diciamo insieme NO al F.I.Co. e alle bufale (non nel senso di mozzarelle) che intende venderci.

    Ci si vede il 12. In Piazza Verdi, a partire dalle 16.00. Merenda contadina – verace – e corteo fino al mercato di Campi Aperti.

  • ASSEMBLEA GENERALE 3/12/2016

    ASSEMBLEA GENERALE 3/12/2016

    l’assemblea generale di
    Campi Aperti per la Sovranità Alimentare
    si terrà il prossimo 
     
    sabato 3 dicembre
    a partire dalle ore 15,00

    c/o Labas, 

    ex Caserma Masini, via Orfeo

    per trattare il seguente ODG

    0– modifica statutaria: nuova sede dell’associazione.

    1– report visite in azienda effettuate
    2– individuazione responsabili prossime visite aziendali
    3– resoconti dai mercati (piacevole abitudine, persa nelle ultime assemblee… mea culpa!)
    4– partecipazione al forum previsto dalla l.r. sull’economia solidale, pro e contro
    5– comunicazione su stati di avanzamento progetto GC aprile 2017 e monete solidali
    6– ingredienti di provenienza extra-associativa da parte dei trasformatori/cucinieri, chiarimenti e strumenti per una maggiore efficienza dello scambio
    6 bis– definizione data(e) prossima(e) assemblea(e).
    6 ter– progetto formazione circolo dipendenti emilbanca
    6 quater– proposte per la revisione del contributo volontario
    6 quinquies– criteri per l’ingresso e la permanenza ai mercati
    7– varie ed eventuali
    N.B.: il punto 0 deve essere, da statuto, approvato dai due terzi dei presenti all’assemblea.
  • Savena, terza (e ultima?) puntata

    Savena, terza (e ultima?) puntata

    Oggi pomeriggio (16/11) si è tenuta una riunione presieduta dalla presidente del quartiere Savena che aveva convocato le associazioni presenti nello stabile di via Lombardia 36 e i vigili che lì hanno una delle sedi operative.

    Pare che la riunione, nonostante la nostra assenza (non eravamo convocati) abbia prodotto una serie di decisioni che vanno nella direzione, da noi auspicata, di rendere maggiormente fruibile l’area che ci ospiterà almeno fino alla scelta della sede definitiva del mercato.

    Passaggio in maggior sicurezza del cavo di alimentazione elettrica, più spazio per le manovre di carico e scarico e allestimento del mercato, disponibilità dei vigili per il supporto (regolazione del traffico) nella fase di allestimento e nel ridisegno dell’area destinata allo svolgimento del mercato, ecc…

    Tutte cose di buon senso, ma non scontate. Siamo quindi in presenza di uno sforzo di comprensione dei nostri problemi da parte di un pezzo dell’amministrazione che apprezziamo.

    Visto l’atteggiamento positivo mostrato in questo frangente dal Quartiere e dal settore attività produttive del Comune nel porre rimedio al disagio arrecato al nostro mercato con lo sfratto di due settimane fa, possiamo essere fiduciosi, fuori da ogni polemica, che questa disponibilità permarrà nei prossimi giorni, quando e se, verificando “in opera” il funzionamento dell’area nuova dovessero emergere nuove difficoltà (che noi, ovviamente, non ci – e non gli – auguriamo). Sicuramente questa disponibilità rispecchia maggiormente, a nostro parere, lo spirito di un rapporto regolato da un patto di collaborazione.

    Ci vediamo venerdì, dunque, in via Lombardia 36 col nostro solito mercato. …solo un po’ più in là.

  • Savena, c’era da aspettarselo

    Savena, c’era da aspettarselo

    Venerdì scorso (11/11) abbiamo svolto per la prima volta il mercato nella nuova area assegnata dal comune, in via Lombardia.

    Si tratta, sulla carta, di una collocazione ideale. Un parcheggio circondato da una inferriata, esattamente al lato opposto dell’edificio che faceva da quinta al piazzale di via Udine, storica sede del nostro mercato al quartiere Savena, quindi a pochi passi da lì.

    Avevamo chiesto, però, di attendere a traslocare l’area mercatale, in modo da aver tempo di avvisare i nostri co-produttori e di analizzare la nuova collocazione con la necessaria calma.

    Invece non si è potuto aspettare e, come prevedibile, la gatta presciolosa ha fatto i gattini ciechi.

    La nuova area si è rivelata troppo angusta per ospitare i banchi, ma, soprattutto, per permettere l’allestimento. Il mercato, infatti non è un libro “pop-up”, non basta, cioè, girare pagina per avere i gazebo montati e i banchi pieni di prodotti esposti convenientemente. Ci vuole tempo e spazio di manovra e comodità ai punti di connessione alla rete elettrica.

    Invece ci siamo trovati con un’area ridotta al minimo (400 mq di cui 126 occupati dai gazebo), con il resto del piazzale occupato da auto in sosta e da mezzi della polizia municipale che si sono pure trovati intralciati dalle manovre dei furgoni che facevano la fila per entrare e scaricare attrezzature e prodotti per l’allestimento del mercato.

    In aggiunta, il quadro elettrico a cui vengono attaccati gli strumenti e le attrezzature si trova ancora nel piazzale di via Udine e, per portare l’elettricità in via Lombardia, abbiamo dovuto (non c’è alternativa) attraversare il corridoio dell’edificio, rischiando di far inciampare gli utenti dei servizi che in quell’edificio hanno la sede.

    Per chi volesse farsi un’idea della confusione che si è creata all’arrivo dei produttori, con il parcheggio già occupato, abbiamo scattato una foto, che però non rende ancora a sufficienza il disagio e il caos a cui abbiamo dovuto fare fronte.20161111_154121_resized

    Per finire in bellezza, il tratto di via Lombardia adiacente al piazzale del nuovo mercato è interdetto alla fermata per motivi di sicurezza legati alla presenza del commissariato di PS antistante. Ne consegue che i mezzi dei produttori, esaurite le operazioni di scarico e allestimento, devono essere portati fuori e parcheggiati lontano dall’area di svolgimento del mercato.

    Beffa conclusiva: mentre in via Lombardia si imprecava e sgomitava per poter accedere alla propria piazzola, il piazzale di via Udine, dove ci è stato detto che non potevamo entrare perchè sarebbero cominciati i lavori prima di venerdì, era esattamente nelle stesse condizioni (vedi foto) della settimana precedente (sic!). 20161111_153950_resized

    La sintesi, purtroppo, è che il buon senso, soffocato dalla burocrazia e dall’arroganza di un sistema che non tutela più gli interessi del popolo, non riesce più a farsi spazio e ad informare di sé le decisioni assunte dalla struttura che dovrebbe rappresentarci.

    Abbiamo richiesto un incontro urgente alla Presidente del Quartiere. Stiamo aspettando la convocazione.

  • Via Udine: Aggiornamento

    Via Udine: Aggiornamento

    Abbiamo ricevuto dal Comune, settore attività produttive, la comunicazione che molto probabilmente, il mercato, a partire dall’11 novembre prossimo, dovrà spostarsi.

    A malincuore lasceremo lo spazio di via Udine, ma purtroppo le cose sono andate molto avanti e il cantiere, ora di venerdì, avrà probabilmente occupato buona parte dello spazio che usavamo per lo svolgimento del mercato.

    A questo punto, con rammarico, dovremo spostarci, ma fortunatamente non di molto.

    Si tratterà di attraversare l’edificio sede di alcuni uffici del quartiere Savena e recarsi sul piazzale retrostante (al quale si accede dalla via Lombardia), che la PM e il Quartiere si sono impegnati a tenere sgombro per permettere lo svolgimento del mercato.

    Vi aspettiamo numerosi, come e più di sempre, per dare un segnale forte che rinfacci al Comune la sufficienza con cui ci ha trattato anche in questo frangente e riaffermare che lo spazio-mercato per tutti noi non è solo un luogo di svolgimento di attività economiche, ma soprattutto il contesto in cui stiamo consolidando una nuova comunità e nuove forme di socializzazione. Basate sulla consapevolezza dell’interdipendenza e sulla fiducia reciproca.

    Nel caso, invece, si riesca a trovare una soluzione che ci permetta di svolgere un’ultima volta il nostro mercato nella solita sede, così da poter informare tutti i nostri co-produttori, non mancheremo di farlo sapere. Restate in ascolto! Restiamo uniti!

  • Via Udine: un cantiere minaccia il mercato

    Via Udine: un cantiere minaccia il mercato

    Gentile Assessore, gentile Presidente
    mi dispiace contattarvi a causa di un episodio spiacevole, ma siamo molto contrariati e ci sentiamo offesi da quanto successo venerdì 4 novembre scorso. In particolare dall’assoluta mancanza di considerazione per le attività che svolgiamo in quell’area da ormai diversi anni.
    Purtroppo, infatti, alla mattina abbiamo saputo, grazie alla segnalazione di un co-produttore, che l’area del mercato di via Udine era stata transennata  per l’avvio di un cantiere.
    Nulla in proposito era stato comunicato, né ufficiosamente, né,  tanto meno, ufficialmente, a Campi Aperti.
    Venuti a conoscenza della cosa ci siamo attivati, ma una comunicazione da parte dei vostri uffici è giunta solo all’ora di pranzo, a meno di quattro ore dall’apertura del mercato.
    Per fortuna l’area non era ancora stata occupata e, su indicazione dei vostri servizi alla direzione dei lavori e del cantiere, siamo riusciti a garantire comunque la nostra presenza.
    La soluzione che ci è stata prospettata per il prossimo futuro (comune e quartiere individuano un’area e noi dobbiamo accettare o rinunciare al mercato), però,  è inaccettabile sotto diversi punti di vista. Primo fra tutti il senso profondo della collaborazione pattuita tra amministrazione e associazione.
    Comprendiamo come la gestione di una organizzazione complessa quale quella di un grande comune possa generare incomprensioni o mancato passaggio di informazioni, ma troviamo inaccettabile che le conseguenze di questi errori vengano scaricate sui cittadini.
    Chiediamo quindi, come già prospettato alla dirigente del quartiere Savena, dott.ssa Tosi, che si è presentata (unica dell’amministrazione) venerdì pomeriggio, che l’avvio del cantiere venga ritardato per darci il tempo di individuare un’area idonea alla dislocazione del mercato e di avvisare della nuova collocazione le centinaia di persone che ormai abitualmente frequentano il nostro – di  CA e dell’amministrazione, che su questa iniziativa hanno deciso di collaborare – mercato.
    In attesa di riscontro, che, ovviamente, contiamo sarà rapido, porgo distinti saluti.
    per Campi Aperti
    il presidente

    Pierpaolo Lanzarini

    p.s.: per correttezza, informo che copia della presente mail, così come delle vostre auspicate risposte, verrà pubblicata sul sito dell’associazione (www.campiaperti.org)

  • Vaccini obbligatori? No grazie!

    Vaccini obbligatori? No grazie!

    Il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna sta discutendo una legge che prevede il divieto di iscrizione agli Asili Nido dei bambini non vaccinati.

    Evidentemente una legge iniqua che mortifica il diritto di scegliere liberamente in merito alla propria salute e che rifiuta di vedere le ragioni – fondatissime – per cui è giusto diffidare della campagna vaccinale obbligatoria.

    Una legge in contrasto con il diritto al dissenso informato sancito da leggi nazionali, ma perfettamente conformata alla poderosa campagna mediatica di disinformazione sugli effetti e sulla efficacia reale dei vaccini stessi.

    Ai mercati di Campi Aperti, questa prima settimana di ottobre, puoi sottoscrivere una lettera indirizzata ai nostri rappresentanti in consiglio regionale per chiedere maggiore rispetto della salute – quella reale – dei nostri bambini e del diritto di scelta consapevole ed informata da parte dei genitori.

    Leggi la lettera che trovi qui sotto e,  se credi, passa ai mercati di Campi Aperti e informati a quale banco si raccolgono le firme.

    lettera-alla-regione-emilia-romagna

    (immagine presa da immagini.4ever.eu)

     

  • 1 Luglio, festa in via Udine!!!

    1 Luglio, festa in via Udine!!!

    Venerdì 1 luglio è festa al mercato di Via Udine.

    Dall’incontro tra Campi Aperti e le associazioni presenti all’interno della Scuola di Pace del quartiere, nasce una serata di laboratori, cibo genuino, spettacoli, intrattenimenti vari, ottimo vino, birra artigianale. informazioni, chiacchiere e amicizia.

    Dalle 17, mercato contadino. A seguire, aperitivi e assaggi, laboratorio di riciclo creativo per bambini (a cura di Amici dei Popoli ONG). Poi musica fino a sera.

    Siete tutti invitati! Vi aspettiamo!

    Per ulteriori info scarica il volantino.

    volantino 1 luglio savena