Categoria: Eventi di rete

Eventi promossi dalle reti sociali con cui Campi Aperti si collega

  • 7 Aprile Giornata della Salute

    7 Aprile Giornata della Salute

    Evento pubblico Organizzato da Centro di Salute Internazionale e Interculturale

    Ad XM24 dalle 10:30 alle 13:00

    Perchè LA SALUTE dipende da TUTT*!

    Perchè la salute è anche:

    Poter determinare da dove viene il cibo che mangio!

    Prendersi cura della terra/acqua/aria che condividiamo!

    dalla mailing list di campiaperti

    #7Aprile2019 – Salute da-p-per-tutt*

    Il 7 aprile è la giornata mondiale della salute. Da tre anni, i movimenti per la salute in tutto il mondo (e, in l’Italia, la campagna Dico32! Salute per tutte e tutti!) l’hanno rivendicata come “giornata dei popoli per la salute”, un momento in cui le persone prendono parola per dire che la salute non è una merce ma un diritto e un bene comune.

    A Bologna, presso lo spazio pubblico autogestito XM24, domenica 7 aprile il Centro di Salute Internazionale (CSI) e l’Assemblea Casa della Salute Navile organizzano un momento di “Salute in piazza”: laboratori, proiezioni e discussioni per capirne di più sulla salute in città, sui sistemi di cura che funzionano o non funzionano, su chi ha più salute e diritti e chi meno, e perché.

    Condivideremo anche i percorsi e gli spazi cittadini, nazionali e internazionali attraverso i quali le persone possono prendere voce per reclamare (più) salute e cure adeguate e accessibili per tutte e tutti.

    Attività:
    ? Quanto conta dove abiti? Le disuguaglianze in salute nella città
    ? Case della Salute. Siamo tutt* benvenut*?
    ? Servizio Sanitario Nazionale S.p.A. – Il mercato nella sanità
    ? I confini del diritto alla salute. Quale accessibilità alle cure dei/delle migranti?
    ? Quando la partecipazione produce salute: l’esperienza del centro di Medicina Sociale di Giugliano alle origini del Servizio Sanitario Nazionale

    Per maggiori informazioni:
    Sito campagna Dico32!: http://setteaprile.altervista.org/
    Sito campagna europea: http://europe-health-network.net/
    Sito People’s Health Movement: http://www.phmovement.org/

    #7aprile#health4all

  • 22 e 23 marzo a Roma per l’agroecologia!

    22 e 23 marzo a Roma per l’agroecologia!

    Aggiornamento:

    So che la stagione vi impone la presenza sui campi, comunque vi informo che stiamo cercando di riempire il secondo bus per andare a roma e partecipare alla marcia per il clima e contro le grandi opere inutili del 23 marzo. I due bus sono promossi da labas tpo vag61 e dal comitato becco. Si parte sabato mattina alle 6 dall’autostazione, il costo del viaggio andata e ritorno è 20€.

    22 marzo, cosmopolitiche. Pratiche e movimenti della transizione ecologica

    Verso la manifestazione del 23 marzo….

    Dalle ore 15.00 al CSOA Forte Prenestino

    Programma

    h. 15.00: presentazione della giornata.

    h. 15.15 – 16.00: trasformare il territorio in capitale: le logiche del
    capitalismo estrattivista a cura di Re:Common.

    h. 16.30-17.15: Strumenti per un ecologlia politica: Felix Guattari e
    Andrè Gortz raccontati da Andrea Ghelfi e Emanuele Leonardi.

    h. 17.30-20.30: l’ecologia delle pratiche: dibattito a cura del tavolo di ecologia polica.

    Interverranno:
    Silvia Peréz, economista e sociologa;
    Gianluca Garetti medico aderente a Medicina Democratica e attivista per il Coordinamento dei Comitati della Piana di Firenze;
    A Sud, promotrice del primo Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali italiano.

    h. 20.30: cena genuina a cura di Terra Terra.

    h. 21.30: Teatro Contadino.

  • Genuino Clandestino in Abruzzo! 26-27-28 aprile

    Genuino Clandestino in Abruzzo! 26-27-28 aprile

    Comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentare
    26-27 aprile San Vito Chietino
    28 aprile 2019 Lanciano

    Terra Bene Comune…tre giorni per creare comunità e fare rete, conoscersi e divertirsi, tre giorni intensi…

    …Campeggio, Mercato Genuino Clandestino, tavoli tematici e tecnici, cibo genuino, assemblea plenaria, concerti, teatro, mostre documentari e tanto altro ancora!

    Per info e contatti: autoproduzioni@autistici.org
    www.genuinclandestino.it

    Genuino Clandestino nasce nel 2010 come una campagna di comunicazione per denunciare un insieme di norme ingiuste che, equiparando i cibi contadini trasformati a quelli delle grandi industrie alimentari, li ha resi fuorilegge. Per questo rivendica fin dalle sue origini la libera trasformazione dei cibi contadini, restituendo un diritto espropriato dal sistema neoliberista.
    Ora questa campagna si è trasformata in una rete dalle maglie mobili di comunità in divenire che, oltre alle sue iniziali rivendicazioni, propone alternative concrete al sistema capitalista vigente attraverso diverse azioni:
    • Costruire comunità territoriali che praticano una democrazia assembleare e che definiscono le proprie regole attraverso scelte partecipate e condivise, i sistemi di garanzia partecipata sono lo strumento fondamentale per tessere relazioni fra città e campagna e sperimentare reti economiche alternative
    • Sostenere e diffondere le agricolture contadine che tutelano la salute della terra, dell’ambiente e degli esseri viventi, a partire dall’esclusione di fertilizzanti, pesticidi di sintesi, diserbanti e organismi geneticamente modificati; che riducono al minimo l’emissione di gas serra, lo spreco d’acqua e la produzione di rifiuti, e che eliminano lo sfruttamento della manodopera;
    • Praticare, all’interno dei circuiti di economia locale, la trasparenza nella realizzazione e nella distribuzione del cibo attraverso l’autocontrollo partecipato, che svincoli i contadini dall’agribusiness e dai sistemi ufficiali di certificazione, e che renda localmente visibili le loro responsabilità ambientali e di costruzione del prezzo;
    • sostenere attraverso pratiche politiche (come i mercatini di vendita diretta ed i gruppi di acquisto) il principio di autodeterminazione alimentare ovvero il diritto ad un cibo genuino, economicamente accessibile e che provenga dalle terre che ci ospitano;

    • salvaguardare il patrimonio agro alimentare arrestando il processo di estinzione della biodiversità e di appiattimento monoculturale;
    • sostenere percorsi pratici di “accesso alla terra” che rivendichino la terra “bene comune” come diritto a coltivare e produrre cibo; sostenere esperienze di ritorno alla terra come scelta di vita e strumento di azione politica;
    • sostenere e diffondere scelte e pratiche cittadine di resistenza al sistema dominante;
    • costruire un’alleanza fra movimenti urbani, singoli cittadini e movimenti rurali, che sappia riconnettere città e campagna superando le categorie di produttore e consumatore.
    Un’alleanza finalizzata a riconvertire l’uso degli spazi urbani e rurali sulla base di pratiche quali l’autorganizzazione, la solidarietà, la cooperazione e la cura del territorio;
    • sostenere le comunità locali in lotta contro la distruzione del loro ambiente di vita.
    Genuino Clandestino è un movimento con un’identità volutamente indefinita. Al suo interno convivono singoli e comunità in costruzione, è aperto a tutt*, diffida di gerarchie e portavoce e non richiede nessun permesso di soggiorno o diritto di cittadinanza; è fiero di essere Clandestino e porterà avanti le sue lotte e la sua esistenza con o senza il consenso della Legge.
    Chiunque si riconosca nei principi di questo manifesto potrà divulgare e usare lo stesso per rivendicare le proprie azioni.

    Genuino Clandestino è un movimento antirazzista, antifascista e antisessista

    VENERDÌ 26 APRILE 2019
    CSOA ZONA 22
    Via Caduti sul Lavoro n.4
    San Vito Chietino (Ch)

    ore 16.00
    Apertura infopoint e accoglienza

    Ore 17.00
    Musica live a cura della “Jha family”

    Ore 20.00
    Cena popolare

    Ore 21.00
    “A lu monne di la lune”

    Cunti e canti meticci dalla tradizione popolare abruzzese di e con Emanuela D’Ortona, musiche di Mimmo Spadano (Terre del Sud)

    Ore 22.30
    Dj set a cura della “Jha family”

    SABATO 27 APRILE 2019
    CSOA ZONA 22
    Via Caduti sul Lavoro n.4
    San Vito Chietino (Ch)

    ore 08.00
    Ritrovo e Colazione

    Dalle ore 09.00 alle 13.00
    Tavoli tematici

    Ore 13.30
    Pranzo Popolare

    Dalle ore 15.00 alle 16.30
    Tavoli tecnici

    Ore 17.30
    ASSEMBLEA PLENARIA

    Ore 20.30
    Cena Popolare

    Ore 22.30
    Musica Live con i “Dogs Love Company”

    A seguire DJ set

    Per tutta la giornata di Sabato Ludobus e giochi in legno a cura di Officine Sinergiche

    Live painting a cura di Michela di Lanzo

    Jam session sul mare

    DOMENICA 28 APRILE 2019
    Lanciano (Ch)

    Piazza Plebiscito

    Dalle Ore 09.00 alle 18.00

    MERCATO CONTADINO di GENUINO CLANDESTINO

    Musica live, mostre fotografiche, istallazioni artistiche, video proiezioni

    Programma in divenire

    Vi aspettiamo!

  • Biologico non è abbastanza? Hai un appuntamento con “Camilla”

    Biologico non è abbastanza? Hai un appuntamento con “Camilla”

    Biologico non è abbastanza? Hai un appuntamento con “Camilla”

    Le adesioni all’Emporio di Comunità “Camilla” crescono. Se volete saperne di più, i prossimi giorni sono densi di presentazioni in giro per la città, il calendario è piuttosto fitto. Il prossimo giovedì, dalle 21 in via Marzabotto 2, il primo degli incontri di Gennaio allo spazio sociale delle 20Pietre.

    Cos’è l’emporio autogestito e solidale “Camilla”?

    Si tratta di un punto dove trovi prodotti di elevata qualità (alimenti biologici, filiere locali, prodotti equo-solidali, sfuso di qualità, cosmesi e detergenti naturali) organizzato in forma cooperativa. E’ autogestito, tutti i soci della cooperativa dedicano una quota del loro tempo alla gestione dell’emporio ed è solidale, grazie alla collaborazione di tutti. Le spese di gestione dell’emporio sono ridotte all’osso e i prezzi di vendita sono più bassi, alla portata di tutte le tasche.

    Se non siamo scesi dal pero, provate a leggere le faq di Camilla. Altrimenti venite a conoscerci agli appuntamenti perché così ne parliamo di persona.

    Il prossimo Giovedì, quindi, porta la tua pietra per costruire l’emporio di comunità insieme alle 20 pietre!

  • Festival delle cucine popolari autogestite

    Festival delle cucine popolari autogestite

    La cucina come strumento di resistenza in un festival a cura di Eat the Rich,

    il 7 e l’8 maggio all’XM 24, in via Fioravanti 24 a Bologna.

    Evento facebook: qui

    Ci vediamo lì, per conoscere altre esperienze di cucina popolare, ma anche per parlare di filiere alimentari!

    FESTIVAL DELLE CUCINE POPOLARI E AUTOGESTITE

    Mossi dalla convinzione che la cucina sia un campo assolutamente non neutro, che viva le contraddizioni e i ricatti del reale, che quindi debba essere un terreno di lotta e possa scatenare processi politici, intendiamo lanciare per inizio maggio un incontro nazionale, transnazionale e intergalattico a tutte quelle cucine e a tutti quei cucinieri sovversivi che fossero interessati a condividere con noi questo spunto, che intendano la sovversione del nostro tempo come anche sovversione di ciò che ruota attorno al cibo.
    Rivendicare e organizzare l’accesso per tutt* a un cibo genuino, il più possibile fuori dalle logiche di mercato e libero dallo
    sfruttamento è un programma politico vasto e ancora tutto da scrivere, che contempla risposte molto diverse fra loro a seconda delle specificità dei bisogni e dei desideri dei territori che lo esprimono.

    Cucine di strada, mense, osterie e taverne, popolari e autogestite, tante e diverse sono le esperienze che negli ultimi anni sono nate in giro per l’Italia.
    Oltre il mero autofinanziamento per l’autogestione, anche la cucina diventa spazio di rivendicazione politica e costruzione di autonomia.

    Facciamo questa chiamata perché anche solo contribuire a una mappatura di tutto quello che si “muove” ci sembra un lavoro interessante. Scommettiamo nell’incontro e nel confronto delle varie esperienze che vorranno partecipare e siamo mossi dal desiderio di contagio, con la convinzione che nessuno abbia la “ricetta rivoluzionaria” in tasca.

    L’incontro sarà strutturato in due giorni, sabato 7 e domenica 8
    maggio, e sarà incentrato sull’idea di cucina come strumento di
    resistenza. Il sabato avrà luogo negli spazi di XM24 (via Fioravanti 24) e proporremo dei tavoli tematici di discussione che confluiranno in una plenaria.
    La domenica sarà invece un giorno di festa e cucina di strada in cui invitiamo tutte le realtà partecipanti che ne avranno voglia a
    mettersi ai fornelli. In tale giornata avrà spazio anche la settima
    puntata del corso di cucina meticcia, che teniamo da inizio anno
    insieme a Social log e alla sua comunità di occupanti e inquilini
    resistenti.

    Rete Eat The Rich – Gastronomia Precaria

    per info e adesioni: eattherich@autistici.org

    reteeattherich.noblogs.org tw: eattherichmensa

  • Un pomeriggio di solidarietà all’Ex Telecom Occupata

    Un pomeriggio di solidarietà all’Ex Telecom Occupata

    sabato 21 marzo all’Ex Telecom Occupata, via fioravanti 27, Bologna
    a partire dalle ore 15.00:
    – Consegna delle Arance di SOS Rosarno (per info e ordini: il
    popolodellearance@gmail.com)
    – Lavori di giardinaggio e orto nelle aiuole con l’associazione
    Campiaperti e Trame Urbane
    – Merenda meticcia
    – Attività per bambini
    In difesa delle occupazioni abitative!
    Contro gli sfratti e l’articolo 5 del Piano Casa!
    Contro la cementificazione e le speculazioni edilizie!
    Verso la seconda Marcia della Periferia e della Dignità di sabato 28
    marzo!

  • Laboratorio partecipato sull’economia solidale

    CampiAperti partecipa al percorso di Ecosol Bologna  – la rete locale dell'economia solidale che organizza per il prossimo 10 di maggio  presso Labas (via Orfeo 46 – Bologna) un laboratorio aperto sull'economia solidale. Di seguito l'appello e ulteriori info.

     

    Se credi in una economia diversa, basata sulle relazioni e non sul profitto a tutti i costi,

    se vuoi migliorare l'economia del nostro territorio,

    se già stai lavorando in questa direzione e vuoi conoscere altri che come te vogliono creare un modello economico diverso,

    partecipa a questa giornata!

    Sarà una giornata per incontrarci, progettare, inventarci percorsi che partono dal basso e che sono fortemente connotati dei principi dell'Economia Solidale.

     

    Registrati: www.ecosolbologna.org/node/80/register  ci faciliterai l'organizzazione!

    Dedicheremo la giornata a proporre, progettare, ideare insieme piccoli, grandi progetti da far nascere sul nostro territorio. Non occorre essere degli esperti in economia, basta solo avere disponibilità e voglia di creare qualcosa di nuovo.

    OST 10.05.2014 Programma e Orari

     

  • Economia Solidale – incontro nazionale Parma 2014

    Economia Solidale / Parma 2014 Incontro nazionale

    L'economia solidale funziona. Insieme.

    Il percorso verso l’Incontro nazionale annuale dell’Economia Solidale è iniziato. A Parma, dal 20 al 22 giugno 2014, ci confronteremo su progetti, idee, proposte per un nuovo modello economico. Nelle prossime settimane ci incontreremo nei territori per approfondire e ampliare i temi ed i contenuti di Parma2014.
    Ci incontreremo per riconoscere i valori dell’impresa diffusa, per realizzare nuovi spazi di democrazia economica, per generare nuove ecologie urbane e rurali, per trovare narrazioni e ampliare i saperi, per conoscere i limiti dell’economia tradizionale e le risorse dell’economia solidale, per scoprire tra debito e finanza, il senso della macroeconomia.
    A questo indirizzo trovi i sei temi guida dell’incontro nazionale: http://incontronazionale.economiasolidale.net/node/7 Partecipa e contribuisci all’elaborazione comune di questo percorso.
    Ti aspettiamo con le tue idee per camminare insieme verso Parma2014.
    E se ti registri alla newsletter http://eepurl.com/O1oXf riceverai gli aggiornamenti sulle tappe, gli incontri, i luoghi, i volti e le storie di questo cammino comune.
    Ti aspettiamo con le tue idee per camminare insieme verso Parma2014.

     

  • Terra Bene Comune, Caicocci non si vende!

    caicocci terra socialeA Caicocci, vicino a Umbertide (Perugia) è partito un progetto di custodia sociale di case e terreni del Demanio.

    No alla vendita delle terre pubbliche, sì alla custodia sociale! Vedi anche Terra Bene Comune – la campagna.

    Caicocci non si vende, ma si vive e si difende!

    C’era un forno, nelle alte colline che dividono la valle del Tevere dal lago del Trasimeno, che una volta era abituato a cuocere cibo per tante e tanti, contadini e contadine,donne e uomini. Quel forno,da anni, moriva dalla tristezza, sempre spento, ormai ammasso di materiali inerti abbandonati nell’abbandono di un luogo ormai senza senso ne vita e depredato chiamato Caicocci.
    Oggi quel forno sfavillava gioia e scintille e cuoceva, da mattina a sera, pizze su pizze genuine, con quelle farine che erano quasi decenni che quei mattoni refrattari non vedevano, tra chiacchere di donne e uomini, risate e pianti di bambini di ogni età. stasera quel forno, a Caicocci, riposa, ancora caldo, felice…perché Caicocci vive e non si vende!!!
    RESOCONTO

    Con una grande e partecipata pizzata sociale si sono concluse le prime due settimane di custodia sociale di Caicocci. dopo un inverno difficile, in cui a stento siamo riusciti a tenere in vita il comitato Caicocci Terra Sociale, è improvvisamente ripartita l’iniziativa . stavolta in maniera radicale, aiutati dalle porte in faccia chiuse dalla politica regionale a chi cercava dialogo e dal coraggio di alcun@ compagn@. Da due settimane ci si prende cura di Caicocci.

    Si è cominciato a pulire e sistemare; a incontrarci e a fare l’ assemblee lì.

    Complice un mazzo di chiavi trovato, si sono riaperte le case; è stato trasformato la reception nel punto di accoglienza. Insomma è iniziata la custodia sociale.

    Un paio di nostri compagni GC da alcuni giorni dormono li, probabilmente presto, molto presto arriveranno anche animali. E intanto arrivano libri per la biblioteca, si riaprono sentieri, si potano gli alberi. Insomma dalle chiacchere ai fatti.

    Occupazione ? No, è custodia sociale.

    Fabio

     

    E per il 13 aprile una giornata di lotta contadina a Caicocci in vista della giornata mondiale di via Campesina del 17 aprile. Stay tuned.

  • Manifestazione NO-OGM all’Efsa, Parma

    ogmDi seguito pubblichiamo un report sui gravi fatti di oggi all'EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare; segue comunicato dei centri sociali dell'Emilia-Romagna, delle Marche e del Nord-Est che avevano organizzato l'iniziativa.

     

    Ciao a tutt*,

    stamattina la coalizione di centri sociali dell'Emilia-Romagna, delle Marche e del Nord-Est hanno invaso l'EFSA a Parma, nell'ambito della campagna di lotta contro gli OGM per la sovranità alimentare, contro il biocapitalismo della terra. 

    L'iniziativa si è svolta occupando prima l'atrio (spargendo semi biologici, portando frutta biologica e attaccando adesivi con la scritta NO OGM), spiegando al megafono le ragioni della protesta alle numerose persone presenti, poi con un piccolo corteo interno. Alla conclusione dell'iniziativa però c'è stata una "malagestione" (per dirla in maniera gentile….) delle forze dell'ordine. Prima hanno tentato di non farci uscire dal palazzo dell'EFSA, tentando di chiudere i cancelli e spingendoci via. Una volta riusciti ad uscire ci hanno inseguito insultandoci e minacciandoci, non facendoci ritornare ai mezzi, sfociando infine in una carica a freddo partita alle nostre spalle, nella quale sono state ferite ragazze e ragazzi in maniera pesante (una di queste è una delle ragazze che segue Làbimbi a Làbas, che è stata prima presa a calci sullo stomaco, poi manganellata in faccia – ora è in ospedale e non si sa se ha lo zigomo rotto – e sulla schiena). Dopo essere riusciti ad arrivare in centro siamo stati bloccati e circondati su uno dei ponti di Parma, e quindi impossibilitati ad andar via. Dopo numerose discussioni e una conferenza stampa accerchiati dalla polizia, siamo riusciti ad andar via, senza essere identificati.

     

    Comunicato

    Cibo, terra e comunità: contro gli OGM per la sovranità e la sicurezza alimentare contro il biocapitalismo della terra. Con l'occupazione dell'EFSA, l'Authority Europea per la Sicurezza Alimentare, oggi rilanciamo pubblicamente una campagna di conflitto aperto e diretto contro l'introduzione degli OGM in Italia e in Europa.
    Centri sociali, ambientalisti, attivisti, agricoltori, in molti ci stiamo organizzando  con la rabbia degna che anima gli agricoltori dal sudamerica all'india, le comunità rurali di tutto il mondo riunite ne La Via Campesina, i fauchers francesi che hanno respinto la Monsanto cacciandola dalla terra.
    Le colture OGM, così come l'agricoltura industriale, esercitano una violenza inaccettabile sull'agricoltura, sull'ambiente e sui nostri corpi. Gli OGM non hanno altra ragione di esistere che il profitto delle multinazionali che li producono e il controllo che consentono sulla catena alimentare e l'agricoltura: il pensiero magico che li accompagna è solo un contrabbando ideologico. Non sono più produttivi, inducono un utilizzo smodato e crescente di diserbanti, disastrosi per l'ambiente e pericolosi per la salute, e determinano l'insorgere ormai incontrollato di infestanti e insetti resistenti, pongono serie criticità e preoccupazioni per l'effetto sulla salute umana.
    Con le altre monocolture intensive sono tra le principali cause dei cambiamenti climatici e della crisi ecologica. Riducendo la biodiversità, impoverendo i terreni e introducendo l'inaccettabile principio del copyright minano alle radici la sicurezza e la sovranità alimentare, la libertà di scelta e di produzione di cibo delle comunità, la condivisione delle risorse alimentari. Tutto questo è inaccettabile e non siamo disposti ad attendere lo svolgersi dei giochi di ruolo delle lobbies: non lo fanno coloro che si fanno agenti delle multinazionali, che forzano la legalità, in Friuli come in altre parti d'Europa, e forzano soprattutto i confini del bios con conseguenze irreparabili. Per questo oggi abbiamo occupato l'EFSA, l'Authority che dovrebbe garantire la sicurezza alimentare ma che sicuramente nel caso degli OGM garantisce soltanto, insieme alla Commissione Europea, una facile via di accesso alle multinazionali.
    Non un parere negativo è stato mai espresso: a detta dell'EFSA perché il livello scientifico delle richieste è sempre stato molto alto. Stranamente però molti governi e scienziati sono spesso stati in profondo disaccordo con questa conclusione basata su documentazione fornita dalle stesse multinazionali senza alcuna verifica indipendente e quasi sempre a partire da dati non pubblicati. Le linee guida di EFSA per il processo di valutazione dei rischi sono scandalose.
    – Le multinazionali hanno la totale libertà di determinare gli elementi essenziali per la valutazione del rischio, e le metodologie prese in considerazioni sono state formulate da, o con, tecnici che lavorano per le stesse multinazionali. – L'elemento principale del processo, la “valutazione comparativa del rischio”,  gemella della “sostanziale equivalenza” dell'ente USA, fu definito da scienziati (in particolare Kuiper e Kok) che lavoravano per l'ILSI, un istituto finanziato dalle multinazionali biotech, in collaborazione con personale alle dirette dipendenze delle stesse multinazionali (Monsanto, Bayer, Dow, Syngenta), e che poi ricoprirono cariche di primaria importanza nella valutazione del rischio per gli OGM. EFSA seguì successivamente il suggerimento di ILSI di ritenere la valutazione comparativa l'elemento principale del processo di valutazione e, in pratica, una valutazione in sé anziché soltanto il primo di una serie di passaggi obbligatori.
    – La valutazione comparativa non ha un reale valore scientifico, come minimo perché non ha nessuna definizione quantitativa e non tiene conto della specificità genetica che non ha niente a che vedere con l'ereditarietà e la normale regolazione genica. Nonostante ciò sarebbe sufficiente a rigettare le piante OGM, se fosse applicato rigorosamente. Infatti è dimostrato che le piante OGM NON sono “sostanzialmente equivalenti” alle piante non-OGM da cui sono derivate poiché mostrano importanti differenze nei nutrienti e nelle proteine, nonché nel livello di tossine e allergeni (nel qual caso queste differenze sono classificate come “non biologicamente rilevanti” dagli stessi scienziati che hanno definito le linee guida). Il trucco usato dalle multinazionli è di attuare la valutazione comparativa non tra la pianta OGM e la linea isogenica non-OGM da cui è derivata ma con un database vastissimo che include molte varietà non isogeniche, coltivate in luoghi e tempi diversi (alcune anche più di 50 anni fa), in modo da ampliare la variabilità di riferimento includendo anche varietà inusuali con valori atipicamente alti o bassi di alcune componenti. EFSA riconosce validi questi stessi database creati dalle multinazionali senza richiedere alcuno studio più rigoroso. (E tutto ciò, notiamo, è addirittura contrario alla direttiva Europea sul rilascio di piante OGM)
    – Non è richiesta la valutazione degli effetti combinati di differenti erbicidi o differenti tossine espresse dalla pianta, nonostante gli effetti sinergici non siano prevedibili o conosciuti. – Non è richiesta la valutazione a sé stante di piante che combinino più tratti genetici specifici.
    – Non è richiesta una valutazione degli effetti su organismi non-target a tutti i livelli della catena alimentare, ma solo dei livelli più bassi, né è richiesta una valutazione completa degli effetti cumulativi a lungo termine.
    – Non c'è alcun obbligo esplicito per la pubblicazione dei dati sperimentali prodotti dalle multinazionali, in modo che essi siano accessibili per studi indipendenti. A questo proposito, nota un editoriale di Scientific American (13 agosto 2009), “è impossibile verificare che le piante ogm si comportano come viene detto [..] perché le compagnie biotech hanno il potere di veto sul lavoro di ricercatori indipendenti [..] Solo studi che siano stati da loro approvati approdano alle riviste [..]”.
    Tutto questo è inaccettabile e renderebbe ridicolo, se non fosse oltraggioso, la pretesa delle direttive europee in materia di coltivazione delle piante OGM, per le quali la valutazione della loro sicurezza è affidata a livello Europeo proprio a EFSA. E se non bastasse, sarebbe sufficiente incrociare le dichiarazioni della Monsanto: “Monsanto non dovrebbe dover rispondere della sicurezza del cibo biotech. Il nostro interesse è di venderne il più possibile. Assicurarne la sicurezza è il lavoro delle agenzie governative (FDA, l'agenzia USA per la sicurezza alimentare, corrispettivo di EFSA). Philip Angell, Monsanto’s director of corporate communication, NYT magazine, 25 ottobre 1998" con quelle di EFSA, così come appaiono dalle sue linee guida: “Non è previsto che EFSA produca studi indipendenti, poiché è onere del proponente di dimostrare la sicurezza della pianta GM in questione” per comprendere come la questione degli OGM è esattamente quello che appare: un conflitto aperto fra il biocapitalismo e la libertà per la difesa della terra, del cibo, della salute e dell'ecosistema.
    Coalizione Centri Sociali dell'Emilia Romagna, Centri sociali del Nord est e Centri sociali delle Marche.
    Rassegna stampa:
    http://www.globalproject.info/it/in_movimento/parma-no-ogm-occupata-la-sede-dellefsa-le-forze-dellordine-aggrediscono-gli-attivisti/16747
    http://www.globalproject.info/it/in_movimento/parma-iniziativa-no-ogm-allefsa-la-polizia-provocatoriamente-carica-gli-attivisti-una-giovane-ragazza-colpita-violentemente-in-faccia/16745 http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=4564 http://parma.repubblica.it/cronaca/2014/03/20/news/centri_sociali_contro_l_efsa_tensione_in_viale_piacenza-81430476/ http://radio.rcdc.it/archives/scontri-parma-efsa-135834/

  • Pranzo Eat the Rich sabato 8 marzo

    Sabato 8 marzo la mensa Eat the Rich organizza a Vag61, in via Paolo Fabbri 110, un pranzo per finanziare il laboratorio di autocostruzione di forni in terra cruda che sarà attivato a breve! Così al Vag61, e in altri posti di Bologna , verranno costruiti altri forni di quartiere con cui fare pane, pizze , laboratori…

    Quindi andate prendere i bambini a scuola … finite le faccende a casa …correte dopo il lavoro… e venite a pranzo alla mensa di EAT THE RICH ! 

    Stay foolish,
    stay hungry,
    Eat the Rich!

     

  • Ben oltre lo sfruttamento: lavorare da migranti in agricoltura

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    Riceviamo da SoS Rosarno il seguente invito:

    Vorremmo  rinnovare la richiesta di diffondere la petizione perchè nelle prossime settimane decideremo quando presentarla ufficialmente a COOP ITALIA in presenza della stampa e possibilmente nella persona di Claudio Mazzini in quanto "responsabile sostenibilità, innovazione e valori Coop Italia". 

    Allora, per chi non avesse ancora sottoscritto on line su change.org, affrettatevi!

    Visualizza la petizione:

    segnaliamo inoltre l'articolo di Domenico Perrotta

    IL CASO ITALIANO
    Ben oltre lo sfruttamento: lavorare da migranti in agricoltura
    Da "il Mulino" n. 1/14
    http://www.rivistailmulino.it/journal/articlefulltext/index/Article/Journal:RWARTICLE:75749

     

  • XM24: IL MOVIMENTO NO TAV CHIAMA, BOLOGNA RISPONDE! 22 FEBBRAIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE

    XM24: IL MOVIMENTO NO TAV CHIAMA, BOLOGNA RISPONDE! 22 FEBBRAIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE.

  • Convegno: “Risorse e denaro pubblico, chi decide?”

    convegno risorseConvegno: "Risorse e denaro pubblico, chi decide?"

    15 FEBBRAIO DALLE 10H, VIA ZAMBONI 38, BOLOGNA.

    Un fatto nuovo sta segnando l'attualità della crisi in Italia! Da alcuni mesi movimenti, comitati, associazioni e centri sociali stanno affermando collettivamente la costruzione della sola grande opera di cui la nostra società ha bisogno: casa, reddito e dignità per tutti e tutte. Mentre il governo Letta in continuità con i governi precedenti dirotta il denaro pubblico nella casse delle banche e promuove finanziarizzazione e sostegno alle imprese, il conflitto sociale agito durante l'autunno ha mosso resistenza e tracciato un'alternativa non retorica e ideale alla crisi, ma composta di iniziative di lotte concrete e sempre più massificate.La sollevazione generale del 19 Ottobre ha avuto la forza collettiva di porre la grande domanda politica che interroga la vita di milioni di uomini e donne, a cui solo le elites italiane ed europee stavano dando risposta: chi decide del denaro pubblico? Dopo quella straordinaria giornata di lotta e gli importanti appuntamenti precedenti e successivi, a tentare una risposta collettiva, a ricercare insieme i mezzi per praticarla, finalmente ci sono anche i movimenti sociali, non più nella loro esclusiva, quanto importante, dimensione locale o singolare, ma aperti alla relazione e al potenziamento reciproco, come ha reso manifesta la partecipazione di massa all'assedio del 19 ottobre romano.

    La decisione sulla spesa pubblica non è più affare di banchieri, commissioni della UE, lobby imprenditoriali, e dei corrotti che siedono le poltrone del parlamento e delle amministrazioni locali e regionali, ma è anche e soprattutto per quel che interessa a noi terreno di lotta e conflitto sociale, terreno di sollevazione politica contro il regime dell'austerità e della precarietà.

    Con questo incontro vogliamo prendere il tempo per discutere insieme delle risorse e del denaro pubblico nella crisi a partire dalle lotte che incidono sui territori. Siamo convinti che sia necessario iniziare a lavorare per costruire un sapere collettivo quanto antagonista che investa l'argomento e che sia all'altezza della sfida lanciata. D'altronde denaro pubblico per le controparti diviene subito argomento di giustizia penale e amministrativa, si fa “governance” spietata che mette in conto la devastazione dei territori e la morte per malattie indotte, per lavoro o povertà di milioni di uomini e donne. 

    Per noi, movimenti, affrontare la questione è anche l'occasione per verificare le capacità collettive che abbiamo in questo momento di essere agenti del contropotere nel conflitto dei territori sociali, e avanzare istanze di legittimità di riappropriazione del welfare, facendo sì che la risposta alla domande “chi decide del denaro pubblico” dai cieli della finanza, della UE, e delle lobby al potere scenda in basso tra le case occupate, tra pezzi di quartieri autogestiti, nelle scuole e nelle facoltà ribelli, nelle valli e nei territori in rivolta, durante i picchetti contro uno sfratto o ai cancelli di un magazzino.

    Il Laboratorio Crash invita i movimenti, i comitati di lotta e il

    sindacalismo conflittuale di Bologna e del resto d'Italia a prendere parola e a contribuire alla discussione.

    Partecipano:

    Movimento NoTav
    Movimento NoMuos
    Blocchi Precari Metropolitani – Roma
    Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa – Roma
    SMS/Abitanti San Siro – Milano
    Orizzonti Meridiani – Palermo
    Univercity
    Movimento NoGas – Caserta
    Comitato Sisma 12 – Bassa Modenese
    Campi Aperti – Bologna
    No Tav Terzo Valico

    Per i dettagli del programma Convegno: "Risorse e denaro pubblico, chi decide?".

  • Eat the Rich e Foglia di Fico – 12e13 febbraio

    Venerdì sera siamo stat* a Vag alla cena/assemblea di Eat the Rich. Più cena che assemblea. Ci volevano loro per rimetterci a parlare intorno a un tavolo invece che sempre in assemblee… e ci voleva!

    Mercati contadini biologici, Gas, consegne delle arance solidali da Rosarno, e ora anche le mense autogestite Eat the Rich. Tutti i mercoledì a pranzo al Vag, in via Paolo Fabbri, e il lunedì a cena al Berneri, a porta Santo Stefano. Per ora… Mense a prezzi popolari o offerta libera, con prodotti biologici.

    Insomma, Bologna is burning. Il cibo biologico invade la città. Insieme a chi lo coltiva, chi lo cucina e sì, pure i più fortunati, che se lo mangiano e basta!

    Le battute si sprecano. Me ne fate dire una?

    Questo è soul food (cibo per l'anima), altro che…

     Mercoledì 12 febbraio il pranzo di Vag-Eat the Rich è stato dedicato a sostenere l'organizzazione della serata di giovedì 13, promossa dalla Foglia di Fico, e che in sostanza serviva per le spese per la sala del Silentium, a Vicolo Bolognetti. Perché con il patrocinio del Comune costa 80 euro, se no 180.

    Noi chiaramente sosteniamo il comune…

    Mercoledì 13 pranzo a Vag, dalle 12.30, giovedì 14 aperitivo e discussione a Vicolo Bolognetti, dalle 19.00, parleremo di Terra Bene Comune, F.I.CO., grandi opere, bene pubblico e interessi privati. 

    Saremo là, con le nostre alternative, locali, reali, alternative alle proiezioni mostruose e fantascientifiche da business dell'agroalimentare.

    Vi aspettiamo.

     

     

    Roberta

  • Arvaia compie un anno

    arvajasabato 15 febbraio 2014, la cooperativa agricola Arvaia cittadini-coltivatori-biologici a Bologna compie un anno e festeggia.

    La prima esperienza in Italia di coltivazione agricola partecipata di terra pubblica, in un anno ha raccolto quasi 180 soci e settimanalmente oltre a distribuire ai soci un centinaio di cassette di ortaggi freschi a km 0 e biologici, vede partecipare decine di cittadini bolognesi alle attività agricole stagionali, a momenti di formazioni e convivialità, a pochi Km dal centro di Bologna. Arvaia ha, in quest'anno, ricevuto molti riconoscimenti e attenzione mediatica in giro per l'Italia, ha stretto accordi di cooperazione con enti, gruppi ed istituzioni, avviato progetti di sviluppo e formazione, creato posti di lavoro, fatto investimenti, sempre perseguendo il nuovo modello dei CSA (community supported agricolture). La cittadinanza è invitata a conoscere quest'esperienza, al centro Bacchelli, in via Galeazza 2 Bologna (Borgo Panigale).

     

     

     

     

     

    programma completo:

     

    Arvaia compie 1 anno e Borgomondo le fa la festa

    Sabato 15 febbraio 2014 dalle ore 12 alle 17

    al Centro Bacchelli Via Galeazza 2 Bologna (Borgo Panigale)
    vicino alla fermata Casteldebole della linea ferroviaria Bologna-Vignola e al capolinea del bus 19

    Festeggiamo insieme!

    Ognuno porterà qualcosa da mangiare e da bere.
    Ognuno porterà i propri piatti, bicchieri, tovaglioli e posate

    per limitare lo spreco di plastica e carta.
     
    E dopo aver mangiato e bevuto avvieremo insieme
    la campagna abbonamenti 2014!

    Per l’occasione verranno organizzati degli “info-point” multimediali che presenteranno i diversi gruppi  che si sono formati sulle attività della cooperativa:
    frutteto, piante aromatiche, agricoltura&ciappinaggio, comunicazione, cucineria.
    E ci sarà lo spazio per condividere tutte le novità e i progetti futuri!

     
    Troverete
    * intrattenimento per i bambini
    * punti di informazione su
    – funzionamento del nuovo sito e gestionale
    – abbonamento alle cassette 2014 e punti di distribuzione
    – bilancio preventivo 2014 e piano di investimenti

    **il centro può ospitarci tutti al coperto. qui il meteo di sabato 15 febbraio, che pare sarà clemente!

    http://www.arvaia.it

     

     

     

     

     

     

     

     

  • La foglia di fico. Cosa nasconde la nuova grande opera bolognese

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    La foglia di fico si presenta e apre alla città un momento pubblico di discussione sulla nuova grande opera bolognese F.I.CO.
    La Fabbrica Italiana COntadina (F.I.CO.) vuole essere un parco giochi del cibo e della sua filiera.
    A chi serve?
    All'agricoltura? All'economia? Ai lavoratori? Agli speculatori? Ai poteri forti?

    Giovedì 13 Febbraio
    Sala Silentium, Vicolo Bolognetti 2

    19.00 aperitivo con prodotti di Campi Aperti
    20.00 Assemblea Pubblica
     

    Rivendichiamo il diritto collettivo a decidere dell’uso e destinazione dei territori in cui viviamo e della provenienza dei cibi che mangiamo.
    Rivendichiamo la difesa della nostra salute e dei nostri territori, contro la precarizzazione del lavoro e la Grande Opera F.I.CO. che completa l’accerchiamento di Bologna tra Passante Nord, TAV e Variante di Valico.

    http://fogliadifico.noblogs.org/home/

  • Eat the rich

    VENERDI 7 FEBBRAIO ORE 20 a Vag61 in via Paolo Fabbri 110
    cena/assemblea

    Per una costellazione di spazi comuni di resistenza e organizzazione dei bisogni…
    eat the rich
    Da tempo ormai, a partire da poche domande attorno alla questione del cibo, inteso come accesso a un pasto di qualità e a misura delle tasche di tutti, all'insegna della socialità e del mutualismo, associazioni e realtà colletive radicate nel tessuto metropolitano bolognese hanno messo in campo forme di risposta praticae politica ai ricatti delle istituzioni cittadine e non solo. Autorganizzando mense, cene sociali, gruppi di acquisto e distribuzione, mercati biologici e a km0 – e tanto altro che vorremmo e dobbiamo incontrare! Si sono così date le condizioni di possibilità per immaginare una rete più strutturata, una costellazione di progetti che a partire dalla risposta alla materialità dei bisogni, possa sovvertire lo stato di cose attuale, costruendo possibilità di resistenza ed attacco alla miseria diffusa. Ne vorremmo parlare con tant* e divers*, nell'atmosfera conviviale di una cena sociale. Invitiamo singoli, realtà collettive e associazioni ad affacciarsi e prendere parte alla discussione.

    Saranno presenti:

    Eat the Rich – mensa autogestita di Vag61

    Cucina Popolare Xm24

    Il lunedì del Berneri

    Occupanti di via Irnerio 13

    Bel(le)trame

    La Foglia di F.I.CO.

    CampiAperti

    Centro di Salute Internazionale

    Evento su Facebook

  • 11 GENNAIO 2014 GIORNATA DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE

    Campiaperti aderisce all'iniziativa promossa da Sos Rosarno

    PER I DIRITTI DEI LAVORATORI

    PER L’AGRICOLTURA CONTADINA

    PER UN’ALTRA RISPOSTA ALLA CRISI

     

    11 GENNAIO 2014

     

    Bologna dalle ore 10:00 alle 13:00

    fuori dall'ipercop centro nova 

    di villanova di castenaso 

    (parcheggio antistante)

    Distribuzione delle arance di “SOS Rosarno” a sostegno della Cassa di resistenza contadina e bracciantile.

    Azione informativa per svelare ai soci e consumatori Coop, la falsa etica che nasconde i profitti di uno dei principali gruppi della GDO, per rivendicare un prezzo Equo e sostenibile per produttori e consumatori.

    PER RISPONDERE ALLA CRISI CON LA SOLIDARIETA’

    CONTRO I PROFITTI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

    CONTRO L’IMPOSIZIONE DELLA CLANDESTINITÁ E LO SFRUTTAMENTO

    PER LA CHIUSURA DI TUTTI I CIE E L’ABOLIZIONE DELLA BOSSI-FINI

     Rosarno, 7 gennaio 2010: dopo l’ennesimo atto di violenza subito, scoppia la rabbia dei braccianti africani impiegati nella raccolta degli agrumi. I dannati della terra si ribellano e quello che ne segue sono la caccia all’uomo, i linciaggi, la deportazione di Stato.

    Quello che è accaduto in quei giorni nella Piana di Gioia Tauro ha fatto il giro del mondo, scosso profondamente l’opinione pubblica, svelato i retroscena dell’agro-bussines, delineato le responsabilità dello Stato italiano. Molte le promesse e i proclami, pochi i fatti!

    Ad oggi, a quattro anni da quella rivolta, di questo sistema poco è cambiato!

    Migliaia di persone continuano ancora a lavorare per quattro soldi sotto la costante minaccia della Bossi-Fini, del padrone e dei suoi caporali, e di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Si sopravvive nascosti o nelle poche tendopoli, e si muore di freddo, al lavoro o sotto una macchina nel buoi delle campagne. Questa non è Rosarno, è l’Italia.  L’Italia dei pomodori, delle patate, delle angurie, dei kiwi… Questo è il sistema agroindustriale, voluto dalla UE e dalle organizzazioni padronali. Questo è il capitalismo nelle campagne, la filiera tutta italiana dello sfruttamento, che porta il Made in Italy sugli scaffali del mondo e garantisce i profitti alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

    Auchan, Carrefour, Esselunga, Coop, etc. stabiliscono il prezzo di acquisto ai produttori, un prezzo che i piccoli sono costretti a subire e le medie-grandi imprese sostengono con l’abbattimento dei costi di manodopera.

    Sda, Bartolini, Tnt, Dhl, Gls le multinazionali che gestiscono e spostano gran parte del flusso di merci che circolano in Italia, appaltando il lavoro a cooperative che hanno istituito un sistema di vero e proprio "caporalato legalizzato" che impiega per lo più manodopera a basto costo immigrata.

    MA C’è CHI DICE NO!

    C’è chi ha deciso di non essere più invisibile. Lavoratori consapevoli di reggere una buona parte dell’economia italiana  hanno cominciato a lottare per garantirsi un salario minimo, un alloggio dignitoso, la tutela sanitaria e le norme di sicurezza. Nelle campagne del sud a Rosarno, a Nardò, nella Capitanata, a Boreano, … fino al nord a Salluzzo. a Castel Nuovo Scrivia, … Sul fronte metropolitano invece le lotte dei facchini che si sono autorganizzati nel settore della logistica per uscire dal super-sfruttamento.

    C'è chi ha deciso di costruire una rete nazionale, Campagne in Lotta, che agisce nei territori ponendo il lavoro e la salvaguardia del territorio al centro delle politiche sull’alimentazione e l’agricoltura, la regolarizzazione dei lavoratori immigrati al centro della lotta al lavoro nero e al caporalato, l’unità dei braccianti, contadini, operai dell’agroalimentare e lavoratori-consumatori contro i profitti della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e delle multinazionali.

    C'è chi nelle metropoli, per garantire la propria sovranità alimentare, si è organizzato fuori delle logiche della GDO, nei Gruppi di acquisto solidale e popolare, per recuperare la dimensione solidale tra chi acquista e chi produce, attori principali e consapevoli di un processo che parte dalla terra e dal rispetto del territorio, passa dal riconoscimento dei diritti di chi lavora e arriva all’esigenza di mangiare cibo di qualità. Ad un costo equo.

    C'è chi, come  “SOS Rosarno”, sperimenta un’agricoltura altra, unendo le istanze di braccianti africani e piccoli produttori della piana strozzati dalla GDO e grossi commercianti locali, garantendo prodotti alimentari sani e naturali a prezzi equi e sostenibili.

    Come lavoratori, immigrati ed italiani, contadini e consumatori critici e consapevoli in occasione del quarto anniversario della rivolta di Rosarno lanciamo una giornata di mobilitazione :

     

    PER LA DIFESA DELL’AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

    TERRA, LAVORO… LIBERAZIONE

    LA LOTTA CONTINUA 

    LA FALSA ETICA DI COOP! QUANTO COSTA UN KG DI ARANCE?

    Quanto costa un kg di agrumi?

    • CLEMENTINE BIO (valori in /kg)

     

    Totale per il produttore

    Trasporto e promozione

    Quota di solidarietà migranti

    Prezzo vendita

    Margine

    Rete SOS Rosarno

    1,28*

    0,32

    0,05

    1,65

    0,00

    COOP Italia

    0,65*

    ??

    Non Esiste

    2,68**

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    * Incluse lavorazione, raccolta e quota produttore

    ** Fonte sito web www.e-coop.it

     

    • ARANCE da tavola BIO (valori in /kg)

     

    Totale per il produttore

    Trasporto e promozione

    Quota di solidarietà migranti

    Prezzo vendita

    Margine

    Rete SOS Rosarno

    0,91*

    0,29

    0,05

    1,25

    0,00

    COOP Italia

    0,45*

    ??

    Non Esiste

    1,99**

    ??

    * Incluse lavorazione, raccolta e quota produttore

    ** Per “Arance Navel BIO” Fonte: sito web www.e-coop.it

    NON ACCETTARE IL PREZZO DELLO SFRUTTAMENTO!

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