Categoria: Progetti e ricerche

  • Manutenzione autunnale sito e cloud 2023

    Manutenzione autunnale sito e cloud 2023

    Come associazione per l’autonomia alimentare, non possiamo domandarci anche in quante altre aree possiamo essere autonome.

    Il tema della comunicazione ci sta molto a cuore, visto che ci permette di auto-rappresentarci e tessere relazioni con gli altri.

    Quindi manteniamo mezzi di comunicazioni indipendenti a fianco di altri più commerciali.

    I nostri dati più sensibili, le schede delle aziende produttrici ed i nostri dati di Ufficio, sono mantenuti e custoditi da due entità piccole e fidate:

    Autistici.org e tetaneutral.net

    Inoltre un piccolo gruppo di persone fa manutenzione stagionale ai software che usiamo: wordpress per il sito web e nextcloud per il cloud. Entrambi sono software FOSS, free ed open source, significa che hanno una licenza che non permette a singole aziende di impossessarsene e fare il bello e cattivo tempo, e che il codice sorgente è ispezionabile, non basato su segreti e questo ci garantisce che non abbia menzogne all’interno, come bug per esfiltrare i dati o per utilizzare le nostre risorse di calcolo.

    Inoltre ad ogni aggiornamento cambiamo la foto del login del cloud, così che l’ufficio sia un po più contento e sappia che qualcunu si prende cura di aggiornare gli strumenti che usano 🙂

    Il nostro cloud ha una capienza di 25GB ed è ospitato da un computer “normale”, non un super computer, se vi state chiedendo quanto consuma di Pianeta mettere le vostre risorse da Microsoft o Google o Apple, potete vedervi questo video del CCC, Chaos Computer Camp si quest’anno (purtroppo in inglese).

    Il report del nostro ultimo incontro come gruppo manutenzione tecnica:

    – aggiornare nextcloud di 2 release: dalla 25 alla 27 
    Questa la valutazione del nostro cloud:
    Queste le migliorie introdotte con la nuova versione:
    Fatto!  messo foto coi marroni!  https://campiaperti.tetaneutral.net/login
    – aggiornare sito web
    aggiornati 12 plugin e 2 temi! fatto
    aggiornato wordpress alla 6.3.2
    – per l’aggiornamento del tema wordpress di campiaperti.org 
    c’eravam dette più o meno sarebbe bello intanto mettere un tema il più simile possibile all’attuale 
    per sostituire quello che c’è che non è più mantenuto, e poi si può sistemare un po’ per volta più avanti 
    posticipato!

    Se avete interesse a partecipare ed aiutare, iscrivetevi e scriveteci alla mailinglist comunicazione che trovate nei CONTATTI

  • La rete alimentare del suolo: compostare per rigenerare!

    La rete alimentare del suolo: compostare per rigenerare!

    15 e 16 Ottobre 2022
    presso la Lanterna di Diogene
    via Argine, 20, 41030
    Solara di Bomporto (Modena)
    per info e iscrizioni: ludovicapivari AT icloud.com


    CHE COS’È?
    Questo seminario è volto a fornire una
    conoscenza teorica e pratica sulla rete
    alimentare del suolo (in inglese Soil Food
    Web) e sull’agricoltura microbiologica,
    con particolare focus sulle pratiche
    di compostaggio termofilico e statico
    e sull’autoproduzione di ammendanti
    liquidi a base di microrganismi.

    A CHI SI RIVOLGE?
    Il corso è rivolto principalmente a contadini, giardinieri,
    orticoltori di qualsiasi scala, nonché a consulenti ed appassionati
    che vogliono intraprendere un cambiamento dall’agricoltura
    convenzionale e biologica a quella microbiologica, con
    l’abbandono di pratiche agricole legate alla meccanizzazione
    spinta e all’uso di fertilizzanti di sintesi.

    Workshop_Lanterna di Diogene

     

  • Campagna èNostra in un solo gesto fai due buone azioni

    Campagna èNostra in un solo gesto fai due buone azioni

    Un gesto, due buone azioni: opportunità per tutti

    Gentile Campi Aperti,

    agli oltre mille soci pionieri, come te, titolari di 5 azioni, ènostra offre l’opportunità di cedere 2 azioni a un amico interessato a diventare socio e sottoscrivere il contratto di fornitura con ènostra.
    Aderendo alla Campagna, in un solo gesto fai due buone azioni: offri un’opportunità a un amico e aiuti la crescita della cooperativa, a vantaggio di tutti!

    In occasione dell’Assemblea straordinaria 2017 è stata, infatti, approvata un’importante novità: la quota associativa del socio consumatore (cooperatore) è passata da un minimo di 5 azioni da 25 euro (con sovrapprezzo di 5 euro ciascuna), a un minimo di 2 azioni, sempre da 25 euro, senza sovrapprezzo (v. art. 6 nuovo Statuto). Ora è dunque possibile attivare la fornitura con ènostra acquistando azioni per 50 euro al posto di 150 euro. Una bella opportunità che si è resa possibile grazie all’allargamento della base sociale e all’introduzione della figura del socio sovventore, operazione che garantisce comunque la crescita del Capitale sociale.

    Hai già pensato a chi cedere 2 buone azioni? Ecco come procedere

    CONTATTA un amico potenzialmente interessato;
    INVITALO ad associarsi e attivare il contratto dal sito www.enostra.it, seguendo i 4 step del modulo on line (come prevede la procedura per i nuovo soci/contratti);
    RICORDAGLI che in fase di compilazione dovrà seguire la procedura indicata nelle Istruzioni Campagna 2 buone azioni.

    Quando il tuo amico restituirà il modulo di adesione e il contratto debitamente firmati, ènostra ti contatterà per opportuna verifica e per aggiornare di conseguenza il libro soci.

    Se hai dubbi o curiosità puoi scrivere a info@enostra.it o telefonare al numero verde 800 593266 (lun-ven 9.30-13, 14-16).

    Grazie per quanto farai per la nostra impresa collettiva. Contiamo su di te!

    Davide Zanoni
    Presidente di ènostra

    #2buoneazioni #energiaubonapertutti

  • La Parola ai Coproduttori – Il Questionario di CampiAperti

    Questo breve questionario è nato con l’obiettivo di conoscere meglio la tua opinione sui mercati di CampiAperti, perché l’opinione dei “coproduttori” è fondamentale per la nostra associazione. Vogliamo far crescere i mercati di Bologna con te e renderli migliori e per questo ti chiediamo di compilare il questionario. Il questionario è anonimo e verranno pubblicati risultati in forma aggregata perché tu ti senta libero/a di esprimere pienamente la tua opinione.

    Se conosci persone che frequentano il mercato chiedi loro di compilare il questionario.
    Grazie per la tua partecipazione!!!!

    [SURVEYS 1]

  • CampiAperti e Salute Globale

    Riportiamo di seguito una mail di Marianna per dare un’idea del coinvolgimento che avrà  CampiAperti nel corso su “salute globale, determinanti sociali e strategie di primary health care”

    Ciao a tutti,
    avevo scritto poco tempo fa e parlato con qualcuno voi rispetto alla possibilità di incontrare campiaperti nel corso che stiamo facendo con gli studenti sulla salute globale e salute collettiva. In due parole, due, guardando alla salute oltre alla sua dimensione biologica, la salute si costruisce anche nello spazio politico e sociale, e allora la ricerchiamo fuori dalle aule universitarie, e nell’incontro con il terriotrio. Campiaperti è una delle esperienze che incontreremo con gli studenti del corso (soprattutto di medicina, ma anche di antropologia, scienze motorie, infermieristica, biologia). Per iniziare, Laura è stata incastrata per venire a presentare campiaperti alla lezione che facciamo lunedì 7 dalle 18 alle 20, all’istituto di igiene in via San Giacomo 12, e ovviamente chi vuole partecipare è più che benvenuto!

    Poi, con Michela abbiamo abbiamo pensato che un gruppetto di studenti potrebbe partecipare all’assemblea di mercato di mercoledì 9 al Làbas. Ma fatemi sapere se c’è qualcuno che è contrario a questo! C’è anche la proposta di far partecipare gli studenti alle visite alle
    aziende che ci saranno in aprile, ma questo va ancora deciso con loro, e comunque in caso sentiamo i referenti (e tra l’altro…tempismo
    perfetto!! grazie per le info!) Poi, gireremo per i mercati in queste settimane. Sarà molto bello fare questa esperienza con gli studenti e uscire dai percorsi di cura per come li intendiamo di solito, molto tecnici e depoliticizzati, per incontrare il terriotorio e rimettere al centro le persone, le collettività, le reti che costruiamo e le risorse che nella comunità ci sono, e che creano salute, e che non possono essere
    occultate in nome di una supposta “scientificità”. Qui ci sono altre informazioni sul corso
    http://www.csiunibo.org/index.php?option=com_content&view=article&id=212:corso-elettivo-2014&catid=1:ultime&Itemid=50
    A presto! e grazie!!
    marianna

  • Idee per tesi di laurea in Ingegneria

    Quelle di seguito sono idee di ricerca e progettazione che CampiAperti propone agli ingegneri in cerca di tesi di laurea (per gli interessati contattare l’associazione Ingegneria senza Frontiere di Bologna).  Prossimamente cercheremo di coinvolgere altre discipline: economia, agraria, veterinaria, sociologia, antropologia….

    1 – Piccola meccanizzazione agraria: trebbia fissa

    Proponente: Pierpaolo Lanzarini

    Recapito/contatti: p.lanzarini(at)postale.it tel: 333.3801134

    Azienda Agricola: Terra, Memoria e Pace, Pioppe di Salvaro, Grizzana Morandi (Bologna)

    Descrizione: da diversi anni il contoterzista non viene più a mietere i cereali nei miei campi: sono troppo piccoli e scomodi da raggiungere. Per la sua mietitrebbia con barra da 5 metri non sono convenienti. Ho dovuto così attrezzarmi con una mietilegatrice che risolve il problema della mietitura, ma non quella della trebbiatura. Per evitare ore e ore di lavoro per la realizzazione di questa fase della lavorazione, servirebbe la realizzazione di una trebbia fissa, di dimensioni ridotte, visto che quelle tradizionali sono molto ingombranti e richiedono ricoveri che non esistono in azienda. L’unico prodotto in vendita che ho trovato ha dei costi proibitivi.

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: una macchina simile, trasportabile su un mezzo di dimensioni contenute, potrebbe essere condivisa da più aziende con situazioni analoghe.

    2 – Approvvigionamento idrico sostenibile e distribuzione

    Proponente: Romano Cosi

    Recapito/contatti: ilgranello(at)ilgranello.eu, 051/778726 ore pasti

    Azienda Agricola: Il Granello, Pianoro-Livergnano, (Bologna)

    Descrizione: chi coltiva ortaggi ha bisogno di molta acqua, soprattutto in luglio-agosto, ma in collina non esistono i consorzi di bonifica e le sorgenti sono spesso di portata estiva scarsa e delocalizzate nel podere. Quindi il costo dell’acqua può essere molto alto sia in termini finanziari, sia in termini di impatto ambientale, dato che si può essere costretti ad utilizzare l’acquedotto HERA con tutte le distorsioni che ne derivano.

    Sarebbe importante realizzare e ottimizzare un sistema di irrigazione con approccio simile a quello della permacultura, con piccoli bacini di accumulo, con distribuzione idrica favorita il più possibile dalla gravita, ed eventualmente con l’utilizzo di pompe eoliche/solari per l’innalzamento dell’acqua dalle sorgenti ai bacini di distribuzione estivi.

    Riferimenti bibliografici: alcuni accenni in: Permacultura, Bill Mollison, ma forse c’è qualcosa di più recente

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: molto interessati, anche nell’ambito di una progettazione pluriennale eventualmente legata ai nuovi fondi PRSR (se dovessero mai dar credito alla piccola Agricoltura Contadina)

     

    3 – Fonte di riscaldamento alternativa, Compost Heating / biogas

    Proponente: Romano Cosi

    Recapito/contatti: ilgranello(at)ilgranello.eu, 051/778726 ore pasti

    Azienda Agricola: Il Granello, Pianoro-Livergnano, (Bologna)

    Descrizione: utilizziamo molto il compost per mantenere/migliorare la fertilità del suolo. Il fabbisogno annuale è molto elevato, e quindi sufficiente a creare dei cumuli molto grandi. Abbiamo sperimentato che questi cumuli si scaldano comunemente fino a 60-80 gradi e continuano ad emettere calore per 8-10 mesi, a seconda della loro maturità e costituzione. Con l’inserimento di tubi coibentati e una piccola pompa il calore può essere distribuito. Occorre studiare il bilancio termico.

    Il compost può essere anche fatto con del cippato, opportunamente innescato, e ovviamente potrebbe anche essere utilizzato il letame fresco delle aziende che allevano animali (pecore, capre mucche maiali) e che magari hanno problemi di smaltimento.

    Il calore prodotto potrebbe essere utilizzato come minimo per scaldare il vivaio delle piante primaverile e sicuramente per contribuire notevolmente al riscaldamento della casa. Molta meno legna da tagliare per scaldarsi in inverno.

    E alla fine del ciclo, in tarda primavera, lo si spande in campo e si ricomincia.

    I cumuli di compost generano inoltre molto biogas, che potrebbe essere immagazzinato in apposite bombole.

    Perchè sia sostenibile e vantaggioso per i contadini, il progetto dovrebbe essere dimensionato sulla struttura e le caratteristiche della fattoria.

    Riferimenti in rete: ancora approssimativi, varie fonti con ricerche su “compost Heating”, “Jean Pain”, in realtà partiamo da una nostra constatazione di fatto.

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: Molto interessati ad un avvio iniziale di una struttura semplice ed economica, già dal primo anno si potrebbero risparmiare molti soldi per il riscaldamento della casa.

    Strutture più complesse potrebbero essere progettate anche nell’ambito dei fondi PRSR, come per esempio l’adeguamento delle vecchie letamaie.

    4 – Laboratorio trasformazione al primo piano

    Proponente: Strulgador
    Recapito/contatti: strulgador(at)gmail.com cell 3248395063 sempre
    Azienda Agricola: Strulgador via roncadella 1083 montombraro zocca (mo)
    Descrizione:  La nostra idea era predisporre un laboratorio di
    trasformazione al primo piano della casa, con montacarichi e scale
    esterne. come realizzarlo non ne abbiamo idea.

    5 – Essiccatore solare

    Proponente: Strulgador, Arvaja
    Recapito/contatti: strulgador(at)gmail.com cell 3248395063 sempre
    Azienda Agricola: Strulgador via roncadella 1083 montombraro zocca (mo)
    Descrizione:  La nostra idea era predisporre un essiccatore per erbe
    e frutta, delle dimensioni di Larg.3 x Lung.3x Altezza 2 m,
    all’interno di un casottino già presente da ristrutturare. Il sistema
    di essiccazione sarebbe idealmente composto da una ventola attivata da
    un pannello fotovoltaico, e un sistema di riscaldamento ad acqua calda
    scaldata con pannello solare e mossa presumibilmente con pompa
    alimentata da un fotovoltaico.
    Riferimenti in rete: http://www.catpress.com/bplanet9/solemacc.htm,
    http://www.peperonciniamoci.it/forum/topic/15433-essiccatore-solare-a-flusso-orizzontale-autocostruito/,
    http://www.ecoblog.it/post/5772/aria-calda-dai-pannelli-fotovoltaici
    Riferimenti bibliografici: Il libro dell’essiccazione, macroedizioni
    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: credo sia un
    progetto che può interessare molti produttori che devono essiccare
    frutta, verdure, e erbe.

    6 – Progettazione di un dispenser per la semina di bulbi trainato da un motocoltivatore

    Proponente : Carlo Farneti
    Recapito/contatti: cfarneti(at)infinito.it 0516706124 ore pasti
    Azienda Agricola : Ca Battistini Savigno (Bologna)

    Descrizione: da tempo utilizziamo un sistema semplice ma efficace per la semina di bulbi, soprattutto di cipolline da seme, aglio e fave. Il sistema consiste in un piccolo assolcatore trainato da un motocoltivatore che apre un solco. Tra le due ali dell’assolcatore infiliamo l’estremità di un tubo di pvc diametro 5 cm di circa un metro di lunghezza. Il tubo viene poi fissato all’altra estremità al manubrio della motozzappa. La semina viene fatta in due persone. Uno guida la motozappa e la seconda persona infila velocemente i bulbi nel tubo.

    Sarebbe molto utile progettare una tramoggia attrezzata con un dispenser automatico da assemblare all’assolcatore in modo da poter eseguire il lavoro in una persona e più velocemente.

    Riferimenti in rete:

    http://slowfood..pisamontepisano.it/indexDati.jsp

    http://es.dreamstime.com/fotograf%C3%ADa-de-archivo-sembradora-antigua-image10869602

    http://spanish.alibaba.com/product-gs/ali-disc-harrow-sells-single-row-garlic-planting-machine-663070112.html

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto siamo molto interessati, soprattutto se viene proposta una soluzione semplice e autocostruibile (o realizzabile da un artigiano locale)

    7 – Ottimizzazione dei flussi di aria e calore in un maltatore/essiccatore

    Proponente : Carlo Farneti
    Recapito/contatti: cfarneti(at)infinito.it 0516706124 ore pasti
    Azienda Agricola : Ca Battistini Savigno (Bologna)

    Descrizione: per la produzione di malto, necessario alla produzione di birra, abbiamo modificato il cassone di un frigo da latte di 600 litri. Nel processo di maltazione, successivamente alla fase di germinazione,  dobbiamo creare un flusso di aria calda che essicchi  il malto a una temperatura compresa tra i 30 e i 40 gradi e successivamente a una temperatura di 75-80 gradi. Intendiamo creare il flusso di aria calda attraverso una ventola e delle resistenze elettriche.  Necessitiamo quindi di uno studio non empirico finalizzato al dimensionamento della ventola e delle resistenze.

    Riferimenti in rete:

    http://fermentisociali.blogspot.it/

    http://roguespirits.wordpress.com/2013/03/28/from-the-farmstead-malt-house/

    http://homedistiller.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=35519

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto siamo molto interessati a effettuare miglioramenti del nostro sistema di maltazione

    8 – Progettazione di in impianto pilota per la creazione di biogas da residui organici

    Proponente : Carlo Farneti
    Recapito/contatti: cfarneti(at)infinito.it 0516706124 ore pasti
    Azienda Agricola : Ca Battistini Savigno (Bologna)

    Descrizione: navigando in rete abbiamo letto di impianti domestici, realizzati soprattutto in Cina  e in India,  per la produzione di biogas ad uso familiare. Sarebbe interessante un lavoro di indagine approfondita sulla possibilità di applicazione concreta di queste tecnologie presso le aziende agriocle  dell’associazione

    Riferimenti in rete:

    http://www.agarden.it/

    http://www.viviconsapevole.it/eventi/la-digestione-anaerobica-e-la-produzione-di-biogas-a-livello-domestico-verso-l-autosufficienza-e-la-sostenibilita.php

    http://www.alibaba.com/product-gs/292476678/innovative_family_size_biogas_plant_for.html

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto qualora risulti una tecnologia appropriata ed economica

  • European Experience

    Come gruppo di lavoro sull’accesso alla terra all’interno di CampiAperti stiamo partecipando al progetto “European Experience-Sharing on Providing Land for Local Sustainable Agriculture”.

    Il progetto della durata di due anni, è finalizzato allo scambio di buone pratiche fra soggetti che in diversi Paesi europei si occupano di facilitare l’accesso alla terra e di promuovere un’agricoltura locale e contadina.

    Le realtà coinvolte nel progetto sono:

    Terre des Liens – Francia – capofila del progetto

    RegionalwertAG  e Gartencoop  Friburgo – Germania

    Soil Association Land Trust  e The Byodinamic Land Trust – Gran Bretagna

    Terre en vue  e http://www.land-in-zicht.be/ – Belgio

    AIAB Lazio e Coordinamento Romano, Terre Future, CampiAperti (Accesso alla Terra) – Italia   

    XCT (Xarxa de Custodia del Territori) e Rurbans/Terra Franca – Catalonia – Spagna

    Vivasol – Lithuania

    Da Agosto 2012 abbiamo partecipato a diversi incontri (Lione, Friburgo, Bristol, Roma). Inoltre abbiamo potuto fare una visita conoscitiva a Terres des Liens a Febbraio dell’anno scorso.

    Sono previsti ancora due incontri: uno in Spagna ad Aprile 2014 e l’ultimo di nuovo in Francia vicino a Parigi.

    I resoconti dei diversi incontri sono disponibili sul sito http://www.accessoallaterra.org/web/category/in-europa/

    Uno dei risultati previsti dal progetto è la creazione di un sito internet che raccoglierà informazioni dalle diverse organizzazioni coinvolte, fra le quali anche CampiAperti (ci sarà una pagina dedicata ad Accesso alla terra/CA con panoramica su CA e notizie specifiche su AT).

    Un altro dei risultati raggiunti dal progetto è stato quello di avviare una rete di relazioni fra soggetti che si muovono verso la difesa della terra come bene comune e verso la salvaguardia e il sostegno dell’agricoltura contadina e di prossimità.

    Si è anche avuta l’opportunità, grazie alla partecipazione a questa rete europea, di entrare in contatto con  realtà che promuovono e sostengono a livello europeo l’agricoltura sostenuta dalla comunità (http://urgenci.net/index.php?lang=en) e  la sovranità alimentare (http://nyelenieurope.net/en/).

    Si prevede una seconda edizione del progetto alla quale crediamo sarebbe importante riuscire a partecipare per mantenere aperto e vivo questo scambio di esperienze a livello europeo perché possono essere fonte di ispirazione e di confronto. L’idea è di partecipare insieme, Accesso alla Terra, Arvaia e CampiAperti. L’adesione formale sarebbe a nome di CA. La referente per il progetto sarei io (Cecilia) che mi prenderei l’impegno di aggiornare AT, Arvaia e CA che condividerebbero l'opportunità di partecipare agli incontri e l’onere di compilare ogni tanto i materiali richiesti.

    Cecilia

  • Palestina – le umiliazioni quotidiane

    checkpoint

    Pensavo di aver finito ma oggi devo proprio raccontare l’ultima cosa. Io e Angela siamo andate a Gerusalemme a fare le allegre turiste. Eravamo gia’ andate due volte questa settimana ma sempre in macchina perche’ i cooperanti ci avevano dato un passaggio, poi eravamo tornate indietro in autobus. Il fatto e’ che per tornare da Gerusalemme verso Ramallah gli israeliani non fanno controlli sugli autobus, oggi invece siamo andate in autobus da Ramallah a Gerusalemme e allora e’ diverso. L’autobus e’ arrivato al check point di Calandia e li’ siamo tutti scesi e siamo andati a piedi verso la barriera. Li’ ci siamo messe in fila con gli altri (poca fila perche’ il venerdi’ e’ festivo)
    e poi ci hanno fatto passare in un corridoio fatto di cancellate dove c’e’ giusto lo spazio per una persona, insomma in fila per uno tra due cancelli alti che conducevano ad una porta girevole fatta di sbarre di ferro. La porta girevole viene bloccata dai militari quando vogliono. Dalla porta girevole si arriva in una gabbia (proprio cosi’!) dove i militari, da dietro un vetro blindato controllano i passaporti. Angela non aveva capito ed e’ andata dritta allora i militari hanno bloccato la porta girevole di uscita e dall’altoparlante le hanno ordinato (onestamente non si puo’ dire “le hanno chiesto”) di far vedere il passaporto. A quel punto siamo passate dalla seconda porta girevole fatta di sbarre che conduce in un altro corridoio ingabbiato per poi passare da una terza porta girevole e poter tornare a prendere l’autobus che ha proseguito verso Gerusalemme. Ci hanno detto che nei giorni feriali si fa anche molta fila. Tutto questo per andare da Ramallah (Palestina) a Gerusalemme est (Palestina pure lei), Cioe’ non per entrare in Israele, ma per rimanere in Palestina. Mi direte ” e che non lo sapevi che ci sono i check point israeliani in Palestina?” In effetti e’ risaputo ma mi sono stupita ugualmente, il fatto e’ che la sensazione di essere trattata da bestia e’ stata nettissima, siamo tutti abituati a mostrare un documento per passare da qualche
    parte, ma non siamo abituati a essere trattati cosi’, non si capisce come facciano i palestinesi che fanno questa trafila tutti i giorni per andare a lavorare, una bella dose di umiliazione mattutina per cominciare la giornata… Poi un giorno di luce bellissima a Gerusalemme e domani si torna a casa, si torna al lavoro!
    Germana

  • Quarto giorno – incontro col Parc

    kefia

    Ciao a tutti, ultimo giorno in Palestina, abbiamo finito il lavoro e ci dedicheremo al turismo. Ieri abbiamo presentato le nostre esperienze al PARC, noi abbiamo parlato di CampiAperti e Franco Zecchinato ha parlato di El Tamiso. Non ho parlato prima di questa coppia di Padova, Franco e la moglie Eleonora, che ha condiviso questo viaggio con noi. Molti biologici gia' conoscono Franco, noi ci siamo trovati molto bene con lui e sua moglie. E' stato interessante parlare del Tamiso, una coop di produttori che fanno insieme commercio all'ingrosso, commercio al minuto (hanno preso un banco al mercato di Padova, aperto tutti i giorni, sono l'unico banco bio del mercato), vendita nei mercati con un banco collettivo e gruppi d'acquisto.

    Come ho detto ieri all'incontro non c'erano contadini, e invece e' proprio con loro che dovremmo parlare, c'erano agronomi del PARC e due responsabili di cooperative palestinesi. Hanno fatto molte domande, per cui mi sono sembrati interessati. Un giovane agronomo mi ha chiesto se ci sono agronomi che organizzano CA, in pratica gli sembrava difficile che tutto fosse organizzato da contadini e cittadini, senza "esperti". I palestinesi sono un popolo molto scolarizzato, tutti i bambini e le bambine vanno a scuola anche nelle situazioni piu' difficili e ci sono quattro universita', si vede che i giovani sono istruiti, ma nessuno pensa di andare a fare il contadino dopo aver studiato. Ho detto che io sono agronoma e anche contadina e mi hanno preso per una "originale", e comunque i nostri soci sono tutti in grado di gestirsi le cose per conto proprio, secondo me anche i contadini locali. Non ho detto, perche' mi sembrava brutto, che non credo molto nell'utilita' degli agronomi…Poi mi hanno chiesto se i commercianti si lamentano della nostra presenza, perche' questo sarebbe qui un problema. Una cosa che li ha resi molto perplessi e' il ruolo dei "consumatori", mi hanno chiesto se facciamo sconti ai soci di CA consumatori e ho detto di no, insomma che loro collaborano e poi non gli facciamo neanche uno sconto sulla spesa…Poi mi hanno chiesto varie cose su come organizziamo il mercato. La cosa bella e' che qui e' tutto un mercato, se c'e' una cosa che non manca in Palestina sono i mercati, mercati grandi nelle piazze, suq nelle strade, commercio agli angoli delle strade, parlare di mercati in Palestina e' come andare a parlare di wurstel in germania, qui c'e' la culla del mercato, ci sono ortaggi in vendita ovunque…Eppure il nostro "modello" qui e' completamente nuovo…Comunque i contadini che vendono direttamente per strada sono irregolari e potenzialmente perseguibili.

    Prossimo progetto: traduzione del manifesto di genuino clandestino in arabo.

    P.S. Nota di colore locale: sapete come si vestono le "colone" israeliane? Da fricchettone! Hanno gonne lunghe a fiori e fazzoletti colorati in testa. Tenete conto che qui i coloni sono i peggiori, razzisti verso gli arabi e arroganti. Per un palestinese una donna fricchettona e' come il diavolo in terra!

    A presto!

    Germana e Angela

  • terzo giorno a ramallah

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    Resoconto brevissimo
    Ieri siamo stati al mercato ortofrutticolo di Ramallah, con un traduttore arabo-italiano, cosi' abbiamo potuto fare delle domande. Il mercato e' bellissimo, un po' incasinato ma secondo me e' il suo bello…Ci sono due aree: coperta, in uno spazio del comune, e fuori, in uno spazio dell'ente religioso (tipo della curia) dato in appalto a uno che rivende i posti. I posti fuori costano di piu'. I venditori sono tutti commercianti che comprano nei mercati all'ingrosso, in Palestina ci sono quattro mercati all'ingrosso. Ai mercati all'ingrosso non ci sono contadini, ma solo intermediari che girano nelle campagne e comprano dai contadini palestinesi. Poi ci sono intermediari che vanno in israele a comprare e rivendono al mercato all'ingrosso.  Abbiamo chiesto quanto va al contadino palestinese, ci hanno detto che in ogni passaggio ricaricano il 15%, ci e' sembrato pochino, allora abbiamo chiesto il prezzo al chilo dei pomodori al consumatore e il prezzo al chilo dei pomodori al contadino…gira e rigira non ce l'hanno detto, da cui abbiamo capito che e' pochissimo, non perche' siamo in Palestina, ma perche' e' cosi' ovunque…Anche in Italia, come sappiamo bene. I prezzi al mercato non sono esposti, neanche un prezzo, il prezzo e' concordato con ogni singolo consumatore, il concetto del prezzo fisso e esposto non esiste, anzi e' considerato una cosa buffa e molto molto strana…Alla fine del giro abbiamo finalmente visto delle contadine che vendevano i loro prodotti : per terra, vicino al mercato. Ci hanno detto che loro sono illegali e si mettono li' quando vedono che la polizia e' andata via, altrimenti vanno allontanate: le contadine GENUINE CLANDESTINE palestinesi! Oggi andremo nel lussuoso palazzo del parc a parlare dell'organizzazione dei mercati contadini, e ovviamente non ci sara' nessun contadino! Che dire?

    Poi la sera, confesso, io e Angela siamo andate al bagno turco…sauna,
    massaggio, un po' di sensi di colpa…