Categoria: Mercati, alimentazione e salute

  • Elenco produttori mercato Vag del 14 aprile

    Elenco produttori mercato Vag del 14 aprile

    Diffondiamo l’elenco dei produttori a cui potete effettuare prenotazioni di prodotti agricoli via telefono o mail, prodotti che dovranno essere ritirati presso il mercato Vag che si terrà mercoledì 14 aprile dalle ore 15 in via paolo fabbri- Bologna. I prodotti in vendita al mercato devono essere necessariamente prenotati prima, dato che ci è stata vietata la vendita al dettaglio.

    AZ AGR. GIUSEPPE BEGATTI

    tel 331 123553due

    zucchetti, asparagi, porri

    AMABIO – AZ. AGR. MATTIOLI ELISA

    tel.     3387016838/3405444978        mail ordini.amabio@gmail.com

    prodotti: vedi prodottidellasettimana.amabio.it

    STRULGADOR AZ. AGRICOLA BARBARA PISA

    Contatti: strulgador@gmail.com 324839506tre

    Tisane, Cannabis CBD, Olio CBD, tinture madri, gemmoderivati, dado, succhi, oli x il corpo, unguenti, colluttorio, sciroppo per la tosse, vermouth, birra all’achillea, Marmellate, Per dettagli richiedere catalogo via mail

    FERMENTI SOCIALI

    tel 320347905cinque fermentisociali@yahoo.it

    birra biologica contadina in bottiglie da 0,5 L

    tre bottiglie 10 euro, 6 bottiglie in cestino 20 euro, scatola da 12 bottiglie 33 euro

    AZ AGR. LA CASETTA DI GELLI LAURA

    Guarda il sito e prenota la tua spesa www.aziendaagricolalacasetta.it

    Composte e conserve dolci e salate

    FAVO DOLCE FAVO

    Tel: 338 363027nove email matteo.hambrecht@gmail.com

    Prodotto: miele millefiori 400 g

    Prezzo: 5 euro

    AZ AGR. CAMBI GIOVANNI GUIGLIA -VIGNOLA

    tel 328622256quattro mail allis3@libero.it

    insalata, bietola, spinaci, rape rosse, radicchio da taglio, carducci

    AZ AGR. ZAPPAROLI

    tel 349788404tre

    pane da farine di grani antichi, farro ecc…

    AZ AGR. CARLA ZANARINI

    mail a cibofrescobio@gmail.com vi sarà inviato il listino da compilare

    lattughe miste, rucola, cicoria, radicchio triestino, le prime zucchine e trasformati vari.

    MASSERIA LA PALOMBARA

    info@masserialapalombara.it, 328174047nove

    olio “collepizzuto”, olio “vergine” e lenticchie

    VIGNETO OTTO LOGIURATO

    Vino bio dalla Valsamoggia
    Pignoletto, Barbera, Rosso, Pignoletto.
    Stefano 347 6030240 stefano.logiurato@gmail.com
    www.montebudello.it

  • CampiAperti: elenco delle possibilità di vendita diretta e consegne a domicilio

    CampiAperti: elenco delle possibilità di vendita diretta e consegne a domicilio

    Abbiamo decentralizzato il sistema di ordini e vi proponiamo di seguito l’elenco e i contatti delle realtà produttive di CampiAperti che effettuano, in modo singolo o in gruppo, consegne di prodotti a domicilio oppure vendita diretta in azienda.

    Per ogni realtà produttiva è specificato se fa consegne a domicilio oppure no. Inutile pertanto chiamare per chiedere consegne a casa ai produttori che non lo le fanno. I siti online che non funzionano hanno problemi tecnici temporanei e per avere informazioni su quando verranno riaperti gli ordini occorre chiamare i contatti reperibili nei siti stessi.

    Ortofrutta

    • Fattoria Masi – ortaggi, frutta, farine, cereali, vino vendita in azienda il giovedì pomeriggio (via Prunaro 26, Sasso Marconi Bo) consegna a domicilio zona Calderino e Mongardino ceste@fattoriamasi.it
    • Piazza Martino – consegne a domicilio di ortofrutta a Bologna www.piazzamartino.it
    • Amabio – consegne a domicilio di ortofrutta, marmellate, succhi, vino… solo su Modena e provincia – vendita diretta in azienda (Modena) www.amabio.it
    • Funghibio – consegne a domicilio funghi Shijtake freschi e secchi, (Imola e Bologna) 340466101uno mauro.benati9@gmail.com
    • La Sega – vendita in azienda di cassette preconfezionate di ortaggi, farine, cereali, vino solo Savigno e dintorni (Savingo Valsamoggia, Bo) 329731431sei mail lasegabio@gmail.com
    • Arvaja – vendita diretta di ortaggi, farine e granelle in azienda (via Olmetola 16 Borgo Panigale, Bo) il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina distribuzione@arvaia.it
    • Carla Zanarini – consegne a domicilio Bologna e vendita in azienda di ortaggi di stagione, farine, cereali, passata di pomodoro, pasta secca www.bioortozanarini.com cibofrescobio@gmail.com
    • Il Granello – vendita in azienda di ortaggi e uova (via Bortignano 45 Pianoro, Bo) tel 3407575986 romanocosi@gmail.com
    • Ivan Setti – vendita in azienda e nei dintorni di ortofrutta (via Cassola di sopra 21 Piumazzo, Mo) ivansetti@hotmail.com 3407106522
    • Giovanni Cambi – vendita diretta in azienda di verdura e frutta il venerdi pomeriggio ( via Villabianca 1 Vignola) consegna a domicilio in zona Vignola-Guiglia tel 328622256quattro mail allis3@libero.it mailto:allis3@libero.it
    • Coltivare fraternità – consegna a domicilio di ortaggi attraverso il sito www.localtoyou.it, telefonando è possibile personalizzare la cassetta.

    Formaggi e latticini

    • Fattoria i Piani – consegne a domicilio Bologna e dintorni di formaggio di capra, yogurt 348371353nove
    • Cottu Salvatore – vendita diretta in azienda (Pianoro) 320082102tre

    Pane e prodotti da forno, farine, cereali, pasta secca e altri trasformati

    • La Palombara – consegna a domicilio Bologna di olio extravergine, olio vergine, pasta secca e farine di grani antichi (senatore cappelli, solina) e lenticchie cell 328174047nove info@masserialapalombara.it
    • Zapparoli – consegna a domicilio di pane, passata di pomodoro, farine e patate (Bologna e Carpi) cell 349788404tre mail az.agr.zapparoli@alice.it
    • Il regno delle upupe – consegna a domicilio di pane e prodotti da forno, anche vegan, farina, pasta, vini a Bologna e Imola carlobenatti67@gmail.com 348527358sette
    • Daniela Giacchè – vendita in azienda di trasformati di sughi, conserve, vellutate, zuppe, confetture e canapa light. Consegne su Ravenna e zone limitrofe www.viveresostenibile.eu tel 3383623428 danielagiache@gmail.com

    Vino e birra

    • Fermenti Sociali – consegna a domicilio Bologna e dintorni di birra artigianale/contadina www.fermentisociali.it 320347905cinque fermentisociali@yahoo.it
    • Urupia – consegna a domicilio Bologna di vino rosso (negramaro, montepulciano, primitivo, malvasia nero) e bianco (chardonnay) frise, taralli e biscotti 347087049sei (Brunella)
    • Vigneto Otto Logiurato – Vino bio a domicilio a Bologna e dintorni dalla Valsamoggia, Montebudello
      Pignoletto frizzante rifermentato in bottiglia metodo ancestrale, Barbera frizzante rifermentato in bottiglia metodo ancestrale , Rosso Bologna affinato in legno, Pignoletto superiore fermo affinato in legno. Stefano 347 6030240 stefano.logiurato@gmail.com

    Prodotti erboristici

  • Mentre ci organizziamo

    Ricordiamo che molti prodotti di CapiAperti sono disponibili a Bologna presso Drogeria 53 in via Pietralata 45 e presso Camilla :: emporio di comunità (riservato ai soci)

  • Emergenza sanitaria

    All’attualità confermiamo, per la settimana a venire (24-29 febbraio), lo svolgimento regolare di tutti i mercati contadini di Campi Aperti.

  • I semi e la resistenza contadina Sabato 15 Febbraio centro sociale della pace, Pratello ore 18:00

    I semi e la resistenza contadina Sabato 15 Febbraio centro sociale della pace, Pratello ore 18:00

    Il 15 febbraio alle 18.00 presso il Centro Sociale della Pace, via del Pratello 43, ne discuteremo con Germana Fratello (CampiAperti), Roberto Schellino (Associazione Rurale Italiana), Mauro Conti (Centro Internazionale Crocevia) e un ospite di Mercatiniera Parma.
    E’ un’iniziativa di avvicinamento all’appuntamento nazionale di Genuino Clandestino a Parma, 17-19 aprile 2020.

    semi, elemento cardine dell’attività agricola, sono al centro di una questione difficile e delicata e costituiscono una tematica politica controversa e spinosa. Una parte maggioritaria del mercato mondiale dei semi è in mano a poche multinazionali e, mentre l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosce dal 2018 tra i Diritti collettivi dei contadini anche il diritto alla gestione delle sementi, le normative nazionali ed internazionali contrastano questo diritto.
    La progressiva perdita di agrobiodiversità che si verifica in seguito alla concentrazione del mercato della semente mette a rischio la sicurezza alimentare e la sovranità alimentare delle comunità e, per questo, conoscere bene cosa si muove intorno ai semi è necessario per i contadini e per l’intera cittadinanza.

    Ne parleremo con linguaggio accessibile anche ai non esperti, con l’obiettivo di porre le basi di un percorso di costruzione di nuove case delle sementi nella nostra regione.

    A seguire, dalle 20, aperitivo contadino!

  • Infrastruttura in CA

    Infrastruttura in CA

    Metodo del consenso, connessione internet casalinga, server autogestito.

    Ecco il video della presentazione di 30 min tenuta al Chaos Computer Congress 2019

    grazie a MAG6 reggio emilia

    LE SLIDE COMPLETE IN PDF

    https://www.campiaperti.org/wp-content/uploads/2020/01/36c3_Talk_on_infra_CA.cleaned.pdf

    SLIDE COMPLETE IN HTML

    https://campiaperti.org/infra/

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    Segnaliamo anche il seguente talk:

    From Managerial Feudalism to the Revolt of the Caring Classes

    David Graeber

  • Aperture  e chiusure dei mercati per le festività natalizie 2019-2020

    Aperture e chiusure dei mercati per le festività natalizie 2019-2020

    • Piazza Verdi 23 – 30 dicembre aperti, 6 gennaio chiuso
    • Via Tolmino 23 – 30 dicembre aperti, 6 gennaio chiuso
    • Via Paolo Fabbri, Vag resta chiuso il 24 e il 31 con riapertura il 7 gennaio
    • Vicolo Bolognetti 25 dicembre e 1 gennaio chiuso
    • Via Gobetti chiuso il 26 dicembre e il 2 gennaio
    • Via Pieve di Cadore, Portazza sempre aperto
    • Pratello, Piazza San Rocco sempre aperto

    Buone feste a tutt@!!!

  • RACCOLTA MATERIALI PER I MIGRANTI BLOCCATI IN BOSNIA

    RACCOLTA MATERIALI PER I MIGRANTI BLOCCATI IN BOSNIA

    Cerchiamo in dono scarpe invernali (dal 40 al 43), sacchi a pelo, coperte invernali, giacche, tute da neve, guanti, boxer, pantaloni e calzini.

    Presso il mercato contadino della ex caserma Sani dalle ore 10 alle 15

    SABATO 14 DICEMBRE 2019
    SABATO 21 DICEMBRE 2019

    Contro tutte le frontiere
    Contro l’indifferenza che ci circonda
    Sostieni la solidarietà
    Sostieni chi resiste
    Sostieni No Name Kichen!

  • APRE UN NUOVO MERCATO ALL’EX CASERMA SANI (in aggiunta a quello di via Gobetti)

    APRE UN NUOVO MERCATO ALL’EX CASERMA SANI (in aggiunta a quello di via Gobetti)

    Da sabato prossimo 30 novembre, per tutti i sabati di dicembre dalle ore 10:0 alle 17:00, saremo presenti con i nostri prodotti biologici e locali negli spazi dell’ex-caserma Sani, nuovo Spazio Pubblico Autogestito in città, al nuovo XM24.

    Rimane il giovedì pomeriggio il mercato davanti all’EX-XM24, di fianco al parco, in via Gobetti.

    Questo nuovo mercato non è un evento di solidarietà, ma l’inizio di un percorso collettivo, che ha bisogno del contributo di tutti, co-produttori militanti, studenti e famiglie, anziani e bambini…Vuole anche rappresentare un momento di incontro con il vicinato, con chi abita nelle zone adiacenti al nuovo spazio, che può trovare nel mercato l’occasione di venire a conoscere questa nuova esperienza.

    Un percorso che parte dai bisogni fondamentali di tutti noi, quelli di un cibo sano e sicuro, coltivato nel rispetto della terra e di chi la lavora.
    Un mercato gestito da un’assemblea aperta a cui siete invitati a partecipare e portare idee e domande.

    Un percorso attuale le cui radici affondano nel terreno del ex-mercato di via Fioravanti, dove siamo nati e cresciuti 17 anni fa insieme all’esperienza di XM24, che le “ruspe democratiche ” hanno tentato di interrompere il 6 agosto scorso.

    Ma come una pianta sana e vigorosa quelle radici stanno buttando nuovi germogli in un altro spazio, abbandonato da anni, e noi saremo lì a curarli con attenzione e rispetto come facciamo nei nostri campi, perchè crescano e si moltipichino in tutta la città.

    Contro il NULLA che ci circonda questa volta avanziamo noi!

    Tutti i sabati a partire dal 30/11 dalle ore 10, entrata pedonale dal parco di via Parri

    Aggiornamenti e approfondimenti www.campiaperti.org

    Campiaperti per la Sovranità Alimentare

  • 13 Ottobre, una bella festa

    13 Ottobre, una bella festa

    Il bilancio sociale della giornata del 13 ottobre in piazza VIII Agosto quest’anno è stato estremamente positivo. La giornata ha raggiunto una ricchezza e una complessità mai viste, mettendo in piazza la nostra politica alimentare, un grande dibattito, un bel concerto, la nostra alleanza Campi Aperti-Camilla e le altre alleanze mutualistiche, laboratori vari, un tesseramento che ha iscritto centinaia di coproduttori nuovi e meno nuovi all’associazione. E la torta collettiva più grande del mondo realizzata grazie alla tenacia di *Laura Stanghellini* e a tutt@ quell@ che hanno fatto una torta. Nei ringraziamenti prima di tutto un tributo a chi ha dato un grande apporto in cucina. I due cuochi *Luca Pappalardo* *di Pane e Pannelle* e *Jacopo Siboni*, hanno sudato tanto per noi, a titolo completamente gratuito, non solo il giorno della festa ma anche nelle settimane prima, nel loro tempo libero. A Jacopo, Luca e tutti quelli che hanno fatto parte delle loro squadre, grazie di cuore!!!! Con il vostro contributo lavorativo avete interamente sostenuto l’evento a livello economico. Sempre in cucina, anche la nostra *Manuela Messori* si è offerta alla causa, rinunciando al suo banco per preparare le crescentine fritte di autofinanziamento. Poi c’è chi ha donato il proprio prodotto per la cucina e ci tengo a menzionarli: *L’azienda Ferrari* ha omaggiato 6kg di parmigiano, *Arvaia* tutte le verdure da loro fornite, *Marco Feltrin* il formaggio per le crescentine, e molti produttori hanno fatto dei super-sconti per la causa. *La Terra e il cielo*, azienda che fornisce l’emporio Camilla, ci ha omaggiato il farro, però è rimasto bloccato all’ultimo al porto di Ancona a causa di azioni sindacali. Un altro enorme ringraziamento va ad *Elisa Mattioli*, che ha coordinato la cucina e ha fatto da tramite fra i cuochi e l’associazione, trovando tutta la materia prima dagli ingredienti agli attrezzi. Un lavoro enorme, fatto poi prima di venire ad aiutare a montare la piazza. Passando al bar, la seconda entrata portante della giornata, la Bottega Solidale *ExAequo* ha omaggiato tutto il caffè e lo zucchero, e *i Fermenti sociali* fanno un’impeccabile autogestione di tutto, dall’inizio alla fine. *Un grazie molto importante va dato a Simone Febbo*, che, in qualità di ingegnere, ci ha fatto di nuovo la relazione tecnica a gratis, in parte perfino durante le sue vacanze, per poter rispondere in tempo ad una richiesta di integrazione alla pratica. Relazione senza la quale questa giornata non si farebbe, e relazione che non tutti sarebbero disposti a firmare, neanche a pagamento, visto che incarica lui personalmente e professionalmente di una responsabilità civile e penale per l’accuratezza della planimetria e la sicurezza della piazza. Spero che si possa afferrare bene la portata di questo gesto, soprattutto di fronte alla nostra forte tendenza alla genuina clandestinità. La *Lanterna di Diogene*, poi, ha deciso di offrire il ‘buono cena per tre,’ il gesto di ringraziamento per Simone, come altro omaggio per la causa. E come fare per ringraziare tutti quelli che si sono veramente sbattuti per portare tutti i contenuti politici, culturali e sociali in piazza? Tanto, tantissimo lavoro. Sicuramente *Mimmo Perotta* si è dato di nuovo moltissimo da fare per il ben riuscito dibattito, *Jonathan Serramola e Giorgia Bailo* *di Terra di Tutti/GVC* ci hanno dato la possibilità di dar voce ai tre esponenti dei Sem Terra, e *Don Pasta* ha suonato gratis facendo un viaggio da Roma apposta… grazie a tutti voi. Poi un grande grazie va anche a tutti i coordinatori dei gruppi di lavoro, da Camilla a Campi Aperti ad Arvaia, che hanno dedicato più e più e più ore alla realizzazione di questa giornata: Quest’anno senza il grosso impegno di *Giovanni Notarangelo, Roberta Mazzetti, Michele Restuccia, Silvia Zarri, Laura Mari e il resto del gruppo di Arvaia*, non avremo fatto neanche la metà di quanto ci eravamo proposti, dal dibattito, ai laboratori, alla comunicazione… anzi’ penso che saremo riusciti molto a fatica quest’anno a mettere in piedi la parte culturale della giornata. L’impegno logistico immane di *Michele Caravita* si sa, come ogni anno, e *Simone Palmieri* ha gestito da solo tutto lo sforzo concerto. Grazie mille a tutti, e grazie infinite anche a tutti quelli che non ho nominato ma che avete preso una cosa in mano e portato il “risultato finale” in piazza, dalle borracce al gazebo tesseramento al pit stop cinni. In fine, grazie al nostro *Domenico Fantini*, la colla di tutto che si è adoperato dietro le quinte in modo incessante per mesi e mesi per mettere a posto i dettagli piccoli e grandi, e per assistere tutti con tutto (perfino lavando tantissimi piatti con la sua grande “squadra di casa” in turno di notte per un evento di Ponticelli in nome di ‘Campi Aperti’ in parziale cambio dell’utilizzo della loro tensostruttura). Infine grazie a tutte e tutti quelli che sono passati da piazza VIII Agosto, anche solo per un saluto.
    
  • Ci siamo (quasi): vieni alla festa!

    Ci siamo (quasi): vieni alla festa!

    Il programma completo della festa di tutto quello che abbiamo in comune

    _TUTTO IL GIORNO in piazza
    > banchetti dei produttori di Campi Aperti e di Camilla
    >  mostra “Una per tutte, tutte per una”
    > banco informativo di Camilla e Campi Aperti con utili gadget sostenibili per autofinanziamento della giornata
    > si mangia e si beve con i prodotti contadini del territorio
    > pit-stop cinni
    > campagna tesseramento Campi Aperti 
    > Raccolta donazioni per le navi della ONG Mediterranea Saving Humans

    _LABORATORI E ATTIVITÀ
    > ore 11.30 e 15.00 Il sole in cucina, dimostrazione di cottura solare: ognuno può costruirsi il forno solare /// Laboratorio a cura della 
    Compagnia dello Zukkero
    > ore 17 mangiamo la torta collettiva più grande del mondo
    > ore 17 giochiamo al taboo di tutto quello che abbiamo in comune  
    > ore 10.30 – 13.30 laboratorio di serigrafia con 
    Checkpoint Charly: personalizza una maglietta, un grembiule o quello che vuoi tu (se non ce l’hai la puoi comprare allo stand di Camilla) con grafiche stampate in serigrafia su taschini colorati che potranno essere cuciti sul posto. Laboratorio a  offerta libera


    _CONCERTO
    > ore 18.00  
    Donpasta presenta Food sound System: Cucina e vinili


    _APPROFONDIMENTI in zona tendone centrale

    > ore 10-12 “una per tutte, tutte per una”
    Nuove forme di mutualità per cambiare le regole del gioco, una biblioteca vivente curata da Campi Aperti, Camilla, Arvaia, MAG6 e ARESS

    > ore 15:30 “Quale agricoltura nutrirà il pianeta nel futuro?”
    Due modelli di agricoltura si fronteggiano sul nostro pianeta. Da un lato, l’agricoltura industriale, dominata da grandi corporations e grandi aziende iper-specializzate che operano su un mercato globalizzato. Dall’altro lato, le agricolture contadine, con piccole aziende e coltivazioni diversificate, più attente all’ambiente, le cui pratiche agricole si sono adattate agli ecosistemi naturali e i cui prodotti sono distribuiti su mercati locali. Secondo i dati del Comitato per la Sicurezza Alimentare della FAO, le agricolture contadine a conduzione familiare garantiscono il nutrimento per il 70% della popolazione della terra. Eppure, da decenni, soprattutto nei paesi del Nord del mondo, dominano idee e politiche secondo le quali l’agricoltura va “modernizzata” e “industrializzata” e i relativi mercati “liberalizzati”. Senza tener conto degli effetti distruttivi di queste politiche sulle agricolture contadine del Sud del mondo, né dell’impatto ambientale dell’agricoltura industriale, che è uno dei settori economici che più contribuiscono al riscaldamento globale, è responsabile dell’emissione del 21% di CO2 ed è una delle principali cause di inquinamento delle acque, attraverso fertilizzanti e dei pesticidi chimici. Senza tener conto, infine, dello sfruttamento del lavoro bracciantile che è spesso connesso all’agricoltura industriale. È indispensabile modificare queste politiche e sostenere pratiche agricole ecologiche e circuiti locali di produzione e distribuzione del cibo, rendendo protagonisti i produttori di piccola Scala. ​
    Campi Aperti e Camilla ne discuteranno con:
    – Stefano Liberti, giornalista e saggista, che nelle sue inchieste ha approfondito i devastanti effetti ambientali e sociali delle industrie globali del cibo, il land grabbing in molti paesi del Sud del mondo, i problemi di un sistema di distribuzione basato sulle grandi catene di supermercati;
    – Roberto Congia e Andrea Cinus, del 
    Movimento dei Pastori Sardi, che descriveranno la situazione della pastorizia in Sardegna e le ragioni e gli esiti della lotta dei pastori per ottenere un giusto prezzo per il latte ovino;
    – Holly Tiffen del movimento inglese delle 
    Transition Town di Totnes, per capire quale transizione è possibile a un modello di produzione equo e sostenibile, nelle campagne e nelle Città. 
    – Germana Fratello, contadina e attivista di 
    Campi Aperti
    –  
    Andrea Sousa Lima (ESPLAR), esperta di tematiche di agroecologia, genere, femminismo, formazione e organizzazione di gruppi popolari di donne in progetti in parte finanziati da WeWorld-GVC in Brasile. Partecipa al gruppo di lavoro su genere e il femminismo della Articolazione Nazionale di Agroecologia (ANA);
    – 
    José Ricardo Basílio (MST/ACACE), membro del Coordinamento Statale (per lo Stato del Ceará) del Movimento Sem Terra (MST) e coordinatore politico/referente di MST in Via Campesina [per approfondire potete leggere questo report della rete Fuori Mercato]
    – 
    José Marques de Sousa Neto, responsabile programmi WeWorld-GVC Brasile;


    Introduce e modera: Mimmo Perrotta, ricercatore all’Università di Bergamo e attivista in tema di filiere, lavoro e migrazioni in agricoltura

    In  collaborazione con
    WeWorld-GVC Onlus e Terra di Tutti Film Festival
    Cooperativa Arvaia
    Compagnia dello Zukkero
    Mag6
    Aress – Lo scoiattolo
    Checkpoint Charly

  • SE MANGIARE È UN ATTO AGRICOLO SIAMO TUTTI CONTADINI!

    SE MANGIARE È UN ATTO AGRICOLO SIAMO TUTTI CONTADINI!

    Da domenica possiamo dare il nostro contributo per sostenere concretamente Campi Aperti…
    PARTE LA CAMPAGNA TESSERAMENTO 2020

    Campi Aperti si definisce da sempre una comunità di produttori e cooproduttori. Da quest’anno tutti noi, con la TESSERA DEL CONTADINO, possiamo sostenere l’organizzazione degli 8 mercati biologici contadini settimanali e tutte le altre iniziative dell’associazione.

    Se questo non ci basta c’è la TESSERA DEL CONTADINO PIU’, con cui si può sostenere il patto di mutuo aiuto tra Campi Aperti e Mag6 , cooperativa di finanza mutualistica e solidale di Reggio Emilia.

    Ci vediamo domenica 13 ottobre in piazza 8 Agosto al gazebo predisposto per il tesseramento

    Ovviamente troverete sorprese, ricchi premi e cotillons.
    Se domenica per motivi di salute o calamità naturali non riuscite ad esserci non temete, il tesseramento prosegue nei mercati di Campi Aperti.

    Il gruppo Tesseramento

  • ENTRA, PARTECIPA, COLTIVA.

    ENTRA, PARTECIPA, COLTIVA.

    PARTE DOMENICA LA CAMPAGNA DI TESSERAMENTO DI CAMPI APERTI

    Con la Festa di tutto quello che abbiamo in comune in Piazza VIII Agosto domenica 13 ottobre, inizia la Campagna di tesseramento di Campi Aperti.

    I mercati di Campi Aperti sono un luogo di incontro tra la campagna e la città, tra persone che credono in un nutrimento sano che non impoverisca la Madre Terra e in un lavoro che arricchisca tutti.

    Scegliere la tessera del contadino significa essere consapevoli di far parte di una comunità che parte dalla lavorazione della terra per una crescita sana, equa ed ecologica.

    La tessera non dà diritto a sconti e non serve per accumulare punti per poi ritirare premi. Non garantisce nemmeno condizioni di favore per le file ai banchi dei mercati. E’ l’occasione per sostenere la lotta per la sovranità alimentare della nostra comunità e di tutte le comunità. E’ una tessera che certifica il nostro impegno in questa lotta per un futuro di equità e di sostenibilità. E’ un modo per aiutare i nostri mercati a resistere nonostante la burocrazia e la concorrenza sleale dei grandi gruppi industriali e commerciali. E’ una dichiarazione di impegno.

    La tessera di Campi Aperti, in realtà, …sono due. Potrai scegliere quest’anno se far parte dell’associazione o, in aggiunta, sostenere il progetto di finanza solidale che stiamo sviluppando insieme a MAG6 (che sarà presente in piazza con noi). Il costo da sostenere è comunque contenuto (7 o 25 euro). Ma nel secondo caso, aiuterai le aziende che ne avranno bisogno ad accedere a finanziamenti a condizioni particolarmente favorevoli, quindi, a continuare il proprio lavoro e a migliorarne le performance. Il tutto a garanzia di avere prodotti freschi, sani e solidali nei nostri (cioè anche tuoi) mercati.

  • Riflessioni: Tutto quello che abbiamo

    Riflessioni: Tutto quello che abbiamo


    Terra, Cibo, Moneta, Comune

    Non si può partire che dalla TerraMadre su cui poggiamo i nostri corpi, terra materia viva, terra sfruttata, avvelenata, ma terra che riproduce vita; terra inaridita da cui fuggire, terra promessa a cui approdare; terra venduta e terra comprata, terra bene comune; pianeta Terra, non ne abbiamo un altro e non vogliamo trasferirci su Marte; terra e mare, mare cimitero per chi cercava una nuova terra senza scordare quella da cui veniva; terra dei fuochi, terra occupata, terra riconquistata, industria della terra e terra che produce Cibo.

    Cibo per tutti, di qualità, ad un prezzo equo per chi lo compra e per chi lo produce: CampiAperti rende possibile questo da sedici anni nei mercati cittadini, non solo luoghi dello scambio monetario, ma luoghi della socialità e della politica quotidiana; è possibile realizzare modelli di produzione del cibo su scala locale, valorizzando le piccole imprese dei territori, che funzionano come presidi ambientali. Camilla è un passo ulteriore nell’organizzazione della filiera del cibo, costruisce una forma di cooperazione tra i consumatori; ogni tipo di consumo è anche una forma di produzione, siamo tutti coproduttrici e coproduttori, tracciati, mappati, invitati a spendere sempre di più per qualcosa che molto spesso non ci serve: cooperare nella scelta di ciò che vogliamo acquistare è un passo nella riconquista di spazi sottratti alle logiche di mercato. Non abbiamo paura dell’economia e della Moneta.

    Moneta, scambio, valore, economia, concetti e pratiche con cui ci confrontiamo quotidianamente. Il denaro è lo specchio delle relazioni sociali, per questo non ne abbiamo paura: costruiamo relazioni sociali fondate sul bene essere comune e sulla cooperazione non su logiche di profitto e sfruttamento delle risorse naturali e delle altre forme di vita.
    ​Potremmo anche immaginare un mondo senza denaro, ma al momento preferiamo organizzarci per valorizzare i circuiti della cooperazione: la sperimentazione di una moneta altra come il Grano tende a questo.
    La nostra economia, la nostra moneta sono quelle del Comune.

    Comune è la ricchezza della TerraMadre, come Comune è la ricchezza sociale condivisa da noi tutte e tutti, fatta di linguaggi, conoscenze, idee, relazioni, macchine sociali e digitali, elementi materiali ed immateriali.
    Comune è oltre il pubblico e oltre il privato: pubblico e privato giocano ognuno il proprio ruolo, in apparente contrapposizione, in un’ economia che non ha nessun legame col benessere delle persone e del vivente. Il privato si mangia quotidianamente grandi fette di pubblico, il pubblico è ormai diventato sinonimo di spreco, inefficienza e corruzione. Facce della stessa medaglia che è quella che premia i tagli ai servizi e la messa a profitto di ogni ambito della vita.

    Tutto quello che abbiamo in Comune

    Campi Aperti è un’associazione che tramite i suoi mercati vuole dare sbocco economico concreto alle piccole aziende agricole biologiche, e quindi a soggetti privati, Camilla è una cooperativa di consumatori, ed è un soggetto privato. Nessuna delle due è pubblica, per come si intende il settore pubblico; ma nessuna delle due insegue solamente il proprio interesse privato.
    Comune è lo spazio politico ed economico della cooperazione sociale.
    Comune è lo spazio di questa piazza, oggi 13 ottobre 2019.

    Ancora una volta non è e non sarà facile, nessun potere ci regalerà nulla:
    c’è e ci sarà bisogno di azione politica collettiva, di lotte per conquistare ogni piccolo spazio di libertà per tutte e tutti.

    Una Camilla, coproduttore di Campi Aperti

  • Il mercato di XM24 è aperto tutti i giovedì nel parco della trilogia navile

    Il mercato di XM24 è aperto tutti i giovedì nel parco della trilogia navile

    Il mercato di Xm24 si terrà tutti i giovedì nel parco limitrofo. Come al solito l’orario sarà dalle 17.30 alle 21.

  • CANAPA LIGHT: PERSA UNA BATTAGLIA, LA LOTTA CONTINUA

    CANAPA LIGHT: PERSA UNA BATTAGLIA, LA LOTTA CONTINUA

    Gli organi di disinformazione di massa hanno colpito ancora.
    
    Ieri la corte di cassazione riunita a sezioni unite ha stabilito che la vendita di derivati di canapa in particolare oli, resine, infiorescenze, foglie non rientra nell’applicabilità della legge 242/16; in caso di vendita al pubblico (il che significa che la vendita B2B di qualsiasi derivato di cannabis è ancora soggetta alle salvaguardie della 242/16) va applicata la legge 309/90 e considerato reato salvo che i prodotti siano privi di efficacia drogante, quindi con un THC al di sotto dello 0,5%.
    
    Riassumendo: qualsiasi derivato di cannabis con un THC pari o inferiore allo 0,5% non è considerato sostanza drogante e quindi la sua cessione  e la sua detenzione non costituiscono reato. Non vi è alcuna legge dello stato che legifera e permette la vendita di derivati di cannabis al pubblico, salvo quelli elencati “dettagliatamente” nella legge 242/16  che legifera e permette la coltivazione di Cannabis Sativa L. per diversi usi tra i quali il florovivaismo, quindi vendita di piante ornamentali e (in contrasto con questa sentenza della cassazione) fiori recisi ornamentali, come peraltro stabilito dalla circolare del ministero dell’agricoltura del 23/05/2018 (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12649).
    
    La sentenza di ieri aumenta il clima di incertezza e la vulnerabilità dei coltivatori di Cannabis, ha peggiorato la situazione di vuoto normativo nella quale ci troviamo. Ribadisce concetti già presenti nella giurisprudenza (limite 0,5%), non chiarisce quando si applica la 242/16, dichiarandola una legge che indica dettagliatamente i prodotti che si possono ottenere dalla coltivazione della cannabis; quando è ovvio che se si è arrivati a richiedere questa sentenza è proprio per la mancanza di chiarezza della 242/16.
    
    I giudici hanno deciso di non decidere e i giornali hanno interpretato a modo loro la non decisione.
    
    Vendere cannabis e suoi derivati con un THC inferiore allo 0,5% non è mai stato reato, a prescindere dalla provenienza del prodotto.
    
    Nulla di nuovo, oggi sul mercato si trovano prodotti non conformi alla 242/16, perché non provenienti da varietà certificate e importati dall’estero, ma siccome rispettano il limite dello 0,5% di THC e quindi la vendita non costituisce reato non sono mai stati tolti dal commercio.
    
    Con questa sentenza si elimina la distinzione tra un prodotto venduto al pubblico coltivato seguendo la 242/16 e un prodotto qualsiasi con THC inferiore allo 0,5%.
    
    La conseguenza più grave è che la decisione presa ieri dalla cassazione potrebbe dar luogo all’interpretazione che i cotivatori che vendono direttamente il proprio prodotto non sono più tutelati dalla 242/16 che in qualunque caso di sforamento oltre lo 0,6% di THC non imputa alcuna colpa al coltivatore e ha come unica conseguenza la distruzione del raccolto.
    
    In questo modo viene attaccata la vendita diretta.
    
    I piccoli produttori di fronte al rischio di venir imputati per spaccio smetteranno di vendere direttamente, cosa che con i prezzi stracciati del mercato all’ingrosso permetteva la sopravvivenza di molti.
    
    Verrà lasciato spazio solo alle aziende di medie o grandi dimensioni che possono permettersi di mettere a costo migliaia di euro di spese legali, il prezzo finale dei prodotti di conseguenza aumenterà per via dei maggiori costi di produzione e della minor concorrenza.
    
    Ora le strade sono tre: o si intaseranno i tribunali con processi che arriveranno tutti all’assoluzione, o verrà legiferata la vendita di derivati di Cannabis sotto lo 0,5% di THC o si farà finta di niente e si continuerà a vendere profumatori per ambiente e oggetti da collezione “privi di efficacia drogante”.
    
    Giacomo “Canva”
    
  • PROPAGANDA SULLA FIBRA DI UNA PIANTA

    PROPAGANDA SULLA FIBRA DI UNA PIANTA

    Le affermazioni dei politici conservatori che vorrebbero vietare la vendita delle infiorescenze di cannabis (con thc inferiore allo 0,6%) lasciano il tempo che trovano. Le attività che producono e vendono derivati della canapa lo fanno seguendo normative specifiche che disciplinano il settore e sono soggette ai controlli che le leggi prescrivono. Per cambiare una legge c’è bisogno della votazione del parlamento, un governo può fare molto poco senza passare dal parlamento e le banali circolari (del 31/07 e del 9/05)  emanate in merito dal ministero dell’interno dimostrano la sua impotenza. Fa come al solito propaganda elettorale (e nel caso specifico non gli è andata neanche tanto bene, considerando che l’argomento è stato dibattuto sui media per 24 ore e poi è caduto nel dimenticatoio). Le leggi le fa il parlamento, i giudici le interpretano e i politici (nessuno escluso) blaterano. Una volta che la legge 242/16 è stata emanata e permette la produzione di canapa ad uso florovivaistico spetta solo ai giudici di cassazione interpretarla nel momento in cui viene messa in dubbio la legittimità della vendita di derivati della canapa da parte di qualche procuratore o questore arrivista. Fino ad oggi i processi per sequestri di derivati di canapa sotto lo 0,6% di THC che sono arrivati in cassazione hanno avuto esiti positivi e la merce è stata dissequestrata, in un paio di casi (su decine) è stata dichiarata la legittimità della vendita solo fino allo 0,2%. L’interpretazione della legge da parte della giurisprudenza è quindi ciò che realmente conta. Per ovviare alla discrezionalità dell’ interpretazione della 242/16 da parte di ogni sezione di cassazione i giudici si riuniranno il 31 maggio corrente a “sezioni riunite” per stabilire un indirizzo di interpretazione valido per tutte le sezioni di cassazione, riguardo la commercializzazione dei derivati di canapa con THC fino allo 0,6%. I lavoratori del settore sono generalmente ottimisti riguardo questa sentenza, perché (come si sono già espresse la maggior parte delle sezioni di cassazione) sarebbe illogico stabilire la vendita fino allo 0,2% quando la novità fondamentale apportata dalla legge 242/16 è stata proprio la creazione di una soglia di tolleranza fino allo 0,6%, per permettere ai coltivatori italiani di poter lavorare (nel sud europa il thc sale per via della maggior esposizione ai raggi ultravioletti), inoltre sarebbe illogico interpretare una normativa il cui fine è stimolare la produzione di canapa, considerando illecita la vendita del prodotto che la normativa intende promuovere. Il processo di legalizzazione di questa pianta è cominciato ed è inarrestabile, ciò che prima era parte di una “sottocultura” e connotato da valori ideologici oggi sta diventando conosciuto ed apprezzato anche dagli appartenenti alla “cultura dominante” che fino a ieri erano accecati dai pregiudizi dettati dall’ignoranza e dalla propaganda proibizionista. Come il caso statunitense insegna ciò che influenzerà maggiormente le scelte dei politici nell’attuazione della liberalizzazione della Cannabis sarà l’enorme profitto per le casse dello stato che la legalizzazione si porterà dietro. Per questo anche questo processo di legalizzazione può essere un freno alla vera liberazione di questa pianta. Vi è il rischio che da prigioniera del proibizionismo passi ad essere schiava del capitalismo. I mercati di Campi Aperti e l’autoproduzione fungono da freno a questa deriva.
    Giacomo “Canva”
  • I PERICOLI DELLA CANNABIS

    I PERICOLI DELLA CANNABIS

    di Lorenz Strulga

    La Cannabis in Italia è sempre stato un argomento caldo da trattare.
    La scelta di vita erboristica e di autosufficienza mi è scaturita grazie alla canapa, grazie alle feste di semina e raccolto del Leoncavallo, grazie a Giancarlo Arnao, e a tutti quelli che hanno promosso la canapa libera, autoprodotta, fuori dai meccanismi economici in cui oggi troppo spesso la vediamo ingabbiata.

    Troppi poteri forti si contendono questa pianta, soprattutto in Italia: la Mafia che da decenni ci guadagna, il bigottismo cattolico che non l’accetta, le multinazionali che vorrebbero monopolizzarne le sementi,
    l’ordine dei tabaccai che vorrebbero averla tutta per loro…in più ci sono i fascisti, come Salvini.
    La Legge Mussolini-Oviglio sul controllo delle droghe del 18 febbraio 1923 (fra un po’ sono 100 anni!), è il primo atto repressivo nei confronti della canapa indiana in Italia. Da allora finirono tutte le sperimentazioni mediche che da metà ottocento andavano dilagando in tutta la penisola, con successi prodigiosi nella terapia di numerose patologie.
    Solo i Radicali con Pannella provarono ad aprire qualche spiraglio di libertà, con un referendum che non venne assolutamente considerato dal potere governante.
    Ora timidamente ci stanno riprovando i cinque stelle…
    ma l’America ha già dato il via libera alla canapa. La Monsanto sta già mettendo mani sui brevetti delle sementi, l’OMS ha spostato la cannabis non light dalla lista degli stupefacenti alla lista dei medicinali, e l’Europa
    la segue a ruota.

    E L’Italia?
    Uno dei migliori territori in cui coltivare la canapa in Europa. Lo stato con più fumatori di marijuana: dovunque vai, Amsterdam, Spagna, Marocco, India, ci son sol degli italiani a fumare canne e ciloom!
    Ma un governo preistorico, incentrato su falsi valori bigotti e malavita, non accetta questa pianta. Io credo che saremo gli ultimi a riuscire a legalizzarla, obbligati dalla necessità di adeguarci ai canoni europei.

    La cannabis light: uno spiraglio di luce verso questa mitica legalizzazione (primo passo verso la liberalizzazione), che ne sento parlare da quando ho
    14 anni.
    Cannabis light che a fumarla non fa nulla, ma piace a tantissime persone, io non credevo avesse tutto questo successo.
    Eppure fa paura, perché è la pianta spartiacque di un cambiamento culturale e spirituale alle porte.
    Il Vecchio regime teme questo cambiamento e non ci vuole dare la soddisfazione per vederlo attuato.

    Ma la Natura è più forte, ed il cambiamento avverrà inevitabilmente. C’è bisogno della canapa: per tutte le malattie autoimmuni che ci stanno paralizzando, per tutti i tumori che ci stanno divorando, per l’Alzheimer che ci sta annebbiando, per l’insonnia che ci sta schizzando, per la
    cocaina che detta il ritmo a questa società attuale.

    Salvini non mi spaventa.
    Non mi spaventano questi ciarlatani, che cosa vuoi mai? Peggio di Jervolino-Vassalli non può succedere.
    Mi spaventa di più il grosso business che c’è dietro alla produzione e vendita di sementi, ai brevetti, alla Monsanto.
    Mi spaventa di più l’estrema tecnologia che si è sviluppata per produrre queste piante, che in Italia crescerebbero quasi spontanee (parlo di
    lampade, areatori, idroponica, concimi, terricci professionali…)
    Mi spaventa di più l’approccio a questa pianta, che da ribelle com’era quando l’ho conosciuta, è diventata qualcosa di estremamente bistrattato, volgare, costoso, e lontano dalla natura e dalla libertà.

    E noi cosa possiamo fare?
    Dobbiamo spargerne i semi dovunque in modo che diventi selvatica. Dobbiamo promuovere un approccio più naturale e rispettoso con questa pianta.
    Dobbiamo farla uscire dal business (come dicevano gli ustmamò).
    Questo è importante. La liberalizzazione di questa pianta sta arrivando da sola anche senza fare niente. E’ inevitabile.

    “La Marijuana non fa niente! Speriamo non si annoi!”(Vecchio slogan del movimento hippy italiano)

    Liberala!
    Lorenz strulga

  • L’erborista rurale parla

    L’erborista rurale parla

    In un’epoca in cui l’erborista tradizionale è relegato ad un negozio in cui vende scatolette preconfezionate, e spesso non è nemmeno in grado di riconoscere le piante dal vero, un’epoca in cui tantissima gente si professa terapeuta, naturopata ecc. senza mai immergersi nella conoscenza intima del mondo naturale tanti intrepidi personaggi stanno colonizzando le colline e le montagne di tutta Italia, cimentandosi nel riconoscimento, nella raccolta, e nella lavorazione di piante selvatiche e autoctone, provando a ristabilire un collegamento con la Natura Medicatrix, alla maniera dei tanti Avi che hanno calpestato queste stesse Terre in cerca di piante per curarsi e per curare.

    Tanti Genuini e Clandestini che, non temendo il confronto con la Natura, nonostante le direttive paranoiche dell’OMS, tornano a usare i piedi e le mani, gli occhi e il naso e la bocca, per ri-conoscere antiche Essenze dei boschi e dei campi; senza farsi sedurre da intriganti vegetali esotici che percorrono le passarelle alla moda dell’attuale cultura: Neem, Jojoba, TeaTree, Karitè, Argan…
    Che non si fermano a valutare le titolazioni di estratti artificiali e artificiosi di dubbia genuinità, ma ricercando metodi di lavorazione antichi e tradizionali, semplici, rustici, caserecci, non facendosi infinocchiare da moderne e scientifiche (e morte) tecniche di manipolazione della natura: sipfe, co2 supercritica, pressione ridotta, emulsioni microsferiche…

    Noi Erboristi Rurali cresciuti interiormente grazie alla rete di Genuino Clandestino che ci sostiene e ci dà forza; grazie a gente che ha avuto fiducia del nostro lavoro, grazie alla Natura che quotidianamente ci insegna nuovi
    equilibri di Salute, Grazie ai nostri Avi che hanno lasciato tracce di metodi, tecniche e conoscenze convalidate dai secoli. Noi Erboristi Rurali vorremmo essere semplicemente riconosciuti come tali, e lasciati liberi di lavorare, di dare energia allo Spirito Terapeutico della Natura, che possa portare beneficio a tanta gente confusa dall’attuale farmacocrazia ,che confonde e avvelena i nostri cari.

    L’invito è di partecipare a Genuino Clandestino in Terra d’Abruzzo per poter stendere una carta dei principi? Delle linee guida? Per delineare questa nuova figura che in Italia sta prendendo sempre più piede?

    Per dire la vostra, per dare un contributo nel costruire una nuova visione di Salute, terapia, Erboristeria ecchicchessia…
    Fate girare l’invito. Aho!
    Lorenz Strulga.

  • IL BOSCO DEI PRATI DI CAPRARA CAMMINA FINO AL PALAZZO COMUNALE

    IL BOSCO DEI PRATI DI CAPRARA CAMMINA FINO AL PALAZZO COMUNALE

    Sabato 16 marzo, insieme alla rete delle associazioni cittadine e ambientaliste che hanno aderito, partiamo dai due luoghi simbolo della protesta del comitato Rigenerazione NO Speculazione, il centro sportivo ex #Cierrebi e il #boscourbano dei #PratidiCaprara e portiamo sulle nostre gambe il bosco che cammina fino alla sede del potere, in Piazza Maggiore.
    Il bosco che cammina prende l’immagine della “foresta che si muove” che annuncia a Macbeth la fine del suo regno nella tragedia di Shakespeare, come da profezia delle tre streghe.

    “Non devi temere
    fintanto che non vedrai avanzare
    la foresta di Birnam verso Dursinane…”

    Nella tragedia la foresta che si muove è l’esercito che avanza mimetizzato con rami di alberi, oggi sono i cittadini di #Bologna che vogliono salvare il bosco e il centro sportivo dalla cementificazione.

    Portate il vostro ramo, costume, maschera o cappello, altrimenti ne troverete disponibili lungo il percorso.
    #Dresscode: #verde e #marrone. Il bosco cammina vestito con i suoi colori!

    La manifestazione sarà preparata da una serie di #laboratori di gruppo, che contribuiranno alla realizzazione del bosco che attraversa la città o supportata dalla creatività spontanea dei singoli partecipanti.

    Laboratori:
    ✾ Laboratorio: il Bosco che Cammina! ✾
    LàBimbi: merc 27 febbraio e 6 marzo a Làbas, ore 16,30

    Corso di Acrobatica per la Parata Il Bosco che Cammina
    del Gruppo acrobatico kustò a il b.u.c.o.
    tutti i mercoledì alle 16,30

    Mangiafoglia
    27 febbraio dalle 16,30 per Mercolello
    al Centro Sociale della Pace

    NOI BOSCO Laboratorio di costruzione di maschere-albero
    condotto da Stefania Erriquez
    Sabato 2 marzo 2019 dalle ore 14:30 alle 18:00
    a 20 Pietre in via Marzabotto 2

    #Laboratorio maschere vegetali
    martedì 5 marzo dalle 15,30 alle 18
    San Lazzaro in Transizione SLiT
    c/o il Biomercato di villa Serena di via Jussi 33

    NOI BOSCO 2 Laboratorio per il bosco che cammina
    maschere-albero, fischietti di terracotta, cartelli, striscioni
    prepariamo tutto quello che manca per il 16
    Sabato 9 marzo 2019 dalle ore 14:30 alle 18:00
    a 20 Pietre in via Marzabotto 2

    #Laboratorio di auto-costruzione di costumi vegetali
    a cura del Collettivo Sartoria Tess’Oro
    sabato 9 dalle 15 alle 19
    c/o XM24 via Fioravanti 24

    #Laboratorio di musica e danza
    per preparare una coreografia per Il bosco che cammina
    a cura del Collettivo Murga
    domenica 10 dalle 17 alle 20
    c/o XM24 via Fioravanti 24

    E ce ne sono altri che stiamo per annunciare.

    Per proporre nuove date per i laboratori: rigenerazionenospeculazione@gmail.com
    oppure venite tutti il lunedì ore 18-20 dove ci troviamo con i gruppi di lavoro al centro sociale Tolmino (via Podgora 41).

    Per adesioni all’iniziativa e info sui laboratori: rigenerazionenospeculazione@gmail.com
    oppure venite il lunedì ore 18-20 a conoscerci e aggregarvi ai gruppi di lavoro al centro sociale Tolmino (via Podgora).

    il #programma del 16 marzo:
    Dalle ore 14,30 appuntamento all’ex Cierrebi in via Marzabotto 24, partenza alle ore 15 puntuali. Il secondo ritrovo è all’incrocio tra via Marzabotto e via Emilia alle ore 15,30. La marcia prosegue per via Saffi, via San Felice e via Ugo Bassi. Arrivo previsto in Piazza Maggiore ore 16,45.

    le adesioni:
    Animal Liberation
    Amiss Mediatrici Interculturali
    AMO Bologna Onlus
    ANPI Lame
    ANPI Pratello
    ANPI Santa Viola Sezione Mario Ventura
    Arena Orfeonica Di Broccaindosso
    Arte Migrante
    Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia
    Borgo Mondo
    Camilla :: emporio di comunità
    CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare
    Centro Sociale della Pace
    Centro UPM
    Comitato BECCO
    Comitato cittadini ex FIAT Belfiore-Marcello Firenze
    Comitato cittadino Vivere il Lazzaretto di Bologna
    Consulta della Bicicletta di Bologna
    Donne in nero – Bologna
    Fridays For Future – Bologna
    Giovani danzatori bolognesi 🙂
    Greenpeace Gruppo Locale di Bologna
    Gruppo acrobatico kustò
    Il Manifesto Bologna
    ITALIA NOSTRA BOLOGNA
    Làbas
    LàBimbi
    Laici Missionari Comboniani Bologna
    La Palestra del Cuore
    L’Altra Babele Promozione Sociale
    La Oltre
    LAV Bologna
    Legambiente Bologna
    Legambiente Emilia Romagna
    Link Bologna – Studenti Indipendenti
    Monte Sole Bike Group FIAB
    Movimento Organico
    @Movimento per la Decrescita Felice – Gruppo Bologna
    Parrocchia di Cristo Re
    Planimetrie Culturali
    Portico della Pace Bologna
    Radio Città Fujiko 103.1 fm
    Rete dei Comitati dei Genitori delle scuole di Bologna
    RitmoLento
    Rusko – Riparo Uso Scambio Comunitario
    Salvaiciclisti-bologna-bologna
    San Lazzaro in Transizione SLiT
    SGB Bologna Bologna
    Trame Libreria Bookshop
    Tpo
    Unione Inquilini Bologna
    USB Bologna
    20 Pietre
    WWF Bologna Metropolitana

    Elenco delle forze politiche che hanno comunicato il sostegno a Il bosco che cammina:
    Coalizione Civica Bologna
    Sinistra Italiana Bologna
    Potere al Popolo Bologna e provincia

    Durante la manifestazione il bosco che cammina chiediamo di non portare bandiere di partiti o formazioni politiche, solo bandiere del bosco.