Categoria: Mercati, alimentazione e salute

  • Savena, c’era da aspettarselo

    Savena, c’era da aspettarselo

    Venerdì scorso (11/11) abbiamo svolto per la prima volta il mercato nella nuova area assegnata dal comune, in via Lombardia.

    Si tratta, sulla carta, di una collocazione ideale. Un parcheggio circondato da una inferriata, esattamente al lato opposto dell’edificio che faceva da quinta al piazzale di via Udine, storica sede del nostro mercato al quartiere Savena, quindi a pochi passi da lì.

    Avevamo chiesto, però, di attendere a traslocare l’area mercatale, in modo da aver tempo di avvisare i nostri co-produttori e di analizzare la nuova collocazione con la necessaria calma.

    Invece non si è potuto aspettare e, come prevedibile, la gatta presciolosa ha fatto i gattini ciechi.

    La nuova area si è rivelata troppo angusta per ospitare i banchi, ma, soprattutto, per permettere l’allestimento. Il mercato, infatti non è un libro “pop-up”, non basta, cioè, girare pagina per avere i gazebo montati e i banchi pieni di prodotti esposti convenientemente. Ci vuole tempo e spazio di manovra e comodità ai punti di connessione alla rete elettrica.

    Invece ci siamo trovati con un’area ridotta al minimo (400 mq di cui 126 occupati dai gazebo), con il resto del piazzale occupato da auto in sosta e da mezzi della polizia municipale che si sono pure trovati intralciati dalle manovre dei furgoni che facevano la fila per entrare e scaricare attrezzature e prodotti per l’allestimento del mercato.

    In aggiunta, il quadro elettrico a cui vengono attaccati gli strumenti e le attrezzature si trova ancora nel piazzale di via Udine e, per portare l’elettricità in via Lombardia, abbiamo dovuto (non c’è alternativa) attraversare il corridoio dell’edificio, rischiando di far inciampare gli utenti dei servizi che in quell’edificio hanno la sede.

    Per chi volesse farsi un’idea della confusione che si è creata all’arrivo dei produttori, con il parcheggio già occupato, abbiamo scattato una foto, che però non rende ancora a sufficienza il disagio e il caos a cui abbiamo dovuto fare fronte.20161111_154121_resized

    Per finire in bellezza, il tratto di via Lombardia adiacente al piazzale del nuovo mercato è interdetto alla fermata per motivi di sicurezza legati alla presenza del commissariato di PS antistante. Ne consegue che i mezzi dei produttori, esaurite le operazioni di scarico e allestimento, devono essere portati fuori e parcheggiati lontano dall’area di svolgimento del mercato.

    Beffa conclusiva: mentre in via Lombardia si imprecava e sgomitava per poter accedere alla propria piazzola, il piazzale di via Udine, dove ci è stato detto che non potevamo entrare perchè sarebbero cominciati i lavori prima di venerdì, era esattamente nelle stesse condizioni (vedi foto) della settimana precedente (sic!). 20161111_153950_resized

    La sintesi, purtroppo, è che il buon senso, soffocato dalla burocrazia e dall’arroganza di un sistema che non tutela più gli interessi del popolo, non riesce più a farsi spazio e ad informare di sé le decisioni assunte dalla struttura che dovrebbe rappresentarci.

    Abbiamo richiesto un incontro urgente alla Presidente del Quartiere. Stiamo aspettando la convocazione.

  • Via Udine: Aggiornamento

    Via Udine: Aggiornamento

    Abbiamo ricevuto dal Comune, settore attività produttive, la comunicazione che molto probabilmente, il mercato, a partire dall’11 novembre prossimo, dovrà spostarsi.

    A malincuore lasceremo lo spazio di via Udine, ma purtroppo le cose sono andate molto avanti e il cantiere, ora di venerdì, avrà probabilmente occupato buona parte dello spazio che usavamo per lo svolgimento del mercato.

    A questo punto, con rammarico, dovremo spostarci, ma fortunatamente non di molto.

    Si tratterà di attraversare l’edificio sede di alcuni uffici del quartiere Savena e recarsi sul piazzale retrostante (al quale si accede dalla via Lombardia), che la PM e il Quartiere si sono impegnati a tenere sgombro per permettere lo svolgimento del mercato.

    Vi aspettiamo numerosi, come e più di sempre, per dare un segnale forte che rinfacci al Comune la sufficienza con cui ci ha trattato anche in questo frangente e riaffermare che lo spazio-mercato per tutti noi non è solo un luogo di svolgimento di attività economiche, ma soprattutto il contesto in cui stiamo consolidando una nuova comunità e nuove forme di socializzazione. Basate sulla consapevolezza dell’interdipendenza e sulla fiducia reciproca.

    Nel caso, invece, si riesca a trovare una soluzione che ci permetta di svolgere un’ultima volta il nostro mercato nella solita sede, così da poter informare tutti i nostri co-produttori, non mancheremo di farlo sapere. Restate in ascolto! Restiamo uniti!

  • Via Udine: un cantiere minaccia il mercato

    Via Udine: un cantiere minaccia il mercato

    Gentile Assessore, gentile Presidente
    mi dispiace contattarvi a causa di un episodio spiacevole, ma siamo molto contrariati e ci sentiamo offesi da quanto successo venerdì 4 novembre scorso. In particolare dall’assoluta mancanza di considerazione per le attività che svolgiamo in quell’area da ormai diversi anni.
    Purtroppo, infatti, alla mattina abbiamo saputo, grazie alla segnalazione di un co-produttore, che l’area del mercato di via Udine era stata transennata  per l’avvio di un cantiere.
    Nulla in proposito era stato comunicato, né ufficiosamente, né,  tanto meno, ufficialmente, a Campi Aperti.
    Venuti a conoscenza della cosa ci siamo attivati, ma una comunicazione da parte dei vostri uffici è giunta solo all’ora di pranzo, a meno di quattro ore dall’apertura del mercato.
    Per fortuna l’area non era ancora stata occupata e, su indicazione dei vostri servizi alla direzione dei lavori e del cantiere, siamo riusciti a garantire comunque la nostra presenza.
    La soluzione che ci è stata prospettata per il prossimo futuro (comune e quartiere individuano un’area e noi dobbiamo accettare o rinunciare al mercato), però,  è inaccettabile sotto diversi punti di vista. Primo fra tutti il senso profondo della collaborazione pattuita tra amministrazione e associazione.
    Comprendiamo come la gestione di una organizzazione complessa quale quella di un grande comune possa generare incomprensioni o mancato passaggio di informazioni, ma troviamo inaccettabile che le conseguenze di questi errori vengano scaricate sui cittadini.
    Chiediamo quindi, come già prospettato alla dirigente del quartiere Savena, dott.ssa Tosi, che si è presentata (unica dell’amministrazione) venerdì pomeriggio, che l’avvio del cantiere venga ritardato per darci il tempo di individuare un’area idonea alla dislocazione del mercato e di avvisare della nuova collocazione le centinaia di persone che ormai abitualmente frequentano il nostro – di  CA e dell’amministrazione, che su questa iniziativa hanno deciso di collaborare – mercato.
    In attesa di riscontro, che, ovviamente, contiamo sarà rapido, porgo distinti saluti.
    per Campi Aperti
    il presidente

    Pierpaolo Lanzarini

    p.s.: per correttezza, informo che copia della presente mail, così come delle vostre auspicate risposte, verrà pubblicata sul sito dell’associazione (www.campiaperti.org)

  • Samhain oggi in piazza Scaravilli

    Samhain oggi in piazza Scaravilli

    Samhain è la festa di fine estate, l’ingresso nella stagione delle tenebre. Al mercato dell’Università  il passaggio verso il mondo oscuro è coadiuvato da vin brulè e caldarroste offerti da CampiAperti.

  • Sulla salute e l’autodeterminazione.

    Sulla salute e l’autodeterminazione.

    La salute è una questione sociale, economica e politica
    ma soprattutto un diritto umano fondamentale.
    Disuguaglianza, povertà, sfruttamento, violenza e ingiustizia
    sono le radici della mancanza di salute e della morte di gente povera ed emarginata.
    Carta per la salute dei popoli, People’s Health Movement, 2000

    LEGGI TUTTO

  • Oggi il mercato dell’Università torna in piazza Scaravilli

    Oggi il mercato dell’Università torna in piazza Scaravilli

    Dopo una bella estate passata sotto gli alberi di Piazza Puntoni  torniamo sotto i portici di Economia con i Carusi Biofolk – dalle 17 alle 21

  • Vaccini obbligatori? No grazie!

    Vaccini obbligatori? No grazie!

    Il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna sta discutendo una legge che prevede il divieto di iscrizione agli Asili Nido dei bambini non vaccinati.

    Evidentemente una legge iniqua che mortifica il diritto di scegliere liberamente in merito alla propria salute e che rifiuta di vedere le ragioni – fondatissime – per cui è giusto diffidare della campagna vaccinale obbligatoria.

    Una legge in contrasto con il diritto al dissenso informato sancito da leggi nazionali, ma perfettamente conformata alla poderosa campagna mediatica di disinformazione sugli effetti e sulla efficacia reale dei vaccini stessi.

    Ai mercati di Campi Aperti, questa prima settimana di ottobre, puoi sottoscrivere una lettera indirizzata ai nostri rappresentanti in consiglio regionale per chiedere maggiore rispetto della salute – quella reale – dei nostri bambini e del diritto di scelta consapevole ed informata da parte dei genitori.

    Leggi la lettera che trovi qui sotto e,  se credi, passa ai mercati di Campi Aperti e informati a quale banco si raccolgono le firme.

    lettera-alla-regione-emilia-romagna

    (immagine presa da immagini.4ever.eu)

     

  • I prugnoli..la marmellata ..e i polifenoli!

    I prugnoli..la marmellata ..e i polifenoli!

    Scritto da Alda Az. agricola Solesereno

    In questi giorni nelle piante selvatiche di prugnolo trovate tantissimi frutti di vari colori: gialli, rossi, rosa chiaro…
    Il prugnolo è piccolo e fantastico per fare marmellatte gustosissime, naturali, con quel giusto bilanciamento tra sapore acido e zuccherino.
    Oltre ad essere un frutto alcalinizzante è il selvatico della prugna e come ormai è noto a molti, nella nutriterapia più ci avviciniamo ad assaporare frutta selvatica più troveremo principi nutrizionali e antitumorali rispetto al frutto coltivato e modificato dall’uomo.
    I composti fitochimici sono molecole che aiutano le piante a difendersi contro infezioni e aggressioni da insetti e microrganismi.
    Questi svolgono una funzione ANTIBATTERICA, ANTIFUNGINA, INSETTICIDA, permettendo alla pianta di sopravvivere a situazioni ostili.
    Un frutto selvatico, non trattato o comunque frutta trattata in modo naturale, dove si interviene solo con prodotti naturali ( per es. Noi usiamo la PROPOLI per malattie fungine, molto meglio del solfato di rame ammesso anche nel Bio, poiché la propoli stimola la pianta a reagire aumentando le proprie capacità difensive ), reagiscono producendo maggiori quantità di composti fitochimici.
    Ci si trova così a nutrirsi con alimenti che mettono a disposizione un arsenale di molecole antitumorali!!
    Tutti i vegetali contengono in quantità variabili numerosi composti fitochimici da cui dipendono le proprietà principali organolettiche più mcaratteristiche come…..AMAREZZA, ASTRINGENZA, ODORE…la mancanza di entusiasmo di alcune persone nei riguardi delle verdure è del resto correlata a tali proprietà, cioè il gusto amaro e astringente di molti vegetali viene interpretato dal nostro cervello come un’aggressione potenzialmente dannosa per la salute, a differenza degli zuccheri e dei grassi.
    Fortunatamente questi riflessi del nostro cervello primitivo si sono attenuati con l’evoluzione permettendo all’uomo di aumentare il numero di specie vegetali commestibili..
    Più un frutto ha colori accesi e sapore particolare più mette a disposizione di chi lo ingerisce una alta quantità di POLIFENOLI, che si trovano là dove vi è un COLORE INTENSO.
    fino ad oggi sono stato identificati + di 4000 POLIFENOLI,!!!!
    Questi polifenoli sono abbondanti  nel TE VERDE, UVA, MELE, AGLIO E BACCHE SELVATICHE.

    ELEMENTI ESSENZIALI PER LA VITA  :
    ACQUA
    AMINOACIDI    9
    ACIDI GRASSI  2
    VITAMINE  13
    MINERALI 13
    AGENTI FITOCHIMICI   ALMENO 10.000

    i POLIFENOLI RAPPRESENTANO LA PIÙ GRANDE CLASSE DI COMPOSTI FITOCHIMICI RITROVATA IN NATURA.
    Quindi cosa aspettate a raccolgliervi le bacche selvatiche di prugnolo, dal sapore più acido rispetto alle prugne coltivate e magari dal colore rosso, violaceo che sicuramente corrisponde ad una maggiore quantità di polifenoli?
    BUONA SALUTE A TUTTI CON IL PRUGNOLO E MAGARI CON LA SUA MARMELLATA!!

    Ah dimenticavo per la marmellata occorre togliere tutti i semi ovviamente….è l’operazione più antipatica, ma molto Zen se accompagnata dal rumore del vento se la fate all’esterno o dalla musica Jazz per me.
    Le proporzioni sono 1 KG ABBONDANTE DI PRUGNOLI, 3 ETTI ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE, 1 LIMONE PER KG DI FRUTTA CON UN PO’  DI BUCCIA GRATTUGIATA. IO SOLO BIO OVVIAMENTE, HO TUTTO IN DISPENSA O NEL BOSCHETTO ATTORNO A CASA.

    FONTE: http://liberinterra.blogspot.it/2016/07/i-prugnolila-marmellata-e-i-polifenoli.html

  • 1 Luglio, festa in via Udine!!!

    1 Luglio, festa in via Udine!!!

    Venerdì 1 luglio è festa al mercato di Via Udine.

    Dall’incontro tra Campi Aperti e le associazioni presenti all’interno della Scuola di Pace del quartiere, nasce una serata di laboratori, cibo genuino, spettacoli, intrattenimenti vari, ottimo vino, birra artigianale. informazioni, chiacchiere e amicizia.

    Dalle 17, mercato contadino. A seguire, aperitivi e assaggi, laboratorio di riciclo creativo per bambini (a cura di Amici dei Popoli ONG). Poi musica fino a sera.

    Siete tutti invitati! Vi aspettiamo!

    Per ulteriori info scarica il volantino.

    volantino 1 luglio savena

  • Al mercato in piazza Scaravilli Italia Spagna

    Al mercato in piazza Scaravilli Italia Spagna

    Bella gente, maxischermo, aperitivi e una grande sportività. Venite a godervi la partita al mercato!

  • Nuovo mercato di CampiAperti a 20 Pietre!

    Nuovo mercato di CampiAperti a 20 Pietre!

    in via Marzabotto 2 ogni lunedì dalle 17 :30 alle 21

  • Funghi Shiitake in vendita nei nostri mercati

    Funghi Shiitake in vendita nei nostri mercati

    Lo  Shiitake è un fungo di origine asiatica molto consumato in Cina è Giappone, dove viene considerato alimento medicinale. Sembra infatti che abbia importanti proprietà immunostimolanti, diuretiche e di inibizione dell’accumulo di colesterolo.

    Uno storico agricoltore di CampiAperti, Mauro Benati, ha iniziato a coltivare lo Shiitake (ed altre specie di funghi commestibili) con metodo biologico. Attualmente potete trovarlo  il lunedì in piazza Scaravilli e il giovedì a XM24.

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  • Mercato del Lunedì con Radio Città Fujiko

    Mercato del Lunedì con Radio Città Fujiko

    In piazza Scaravilli anche questo lunedì interviste ai produttori di CampiAperti e musica a cura di Radio Città Fujiko

  • Perché in questo banco del mercato trovate zucchine così diverse l’una dall’altra?

    Perché in questo banco del mercato trovate zucchine così diverse l’una dall’altra?

    Forse già sapete che negli ultimi decenni stiamo assistendo ad una rapida diminuzione dell’agrobiodiversità, cioè del numero e della varietà delle piante coltivate, e forse sapete anche che parallelamente a questo il mercato mondiale dei semi continua progressivamente a concentrarsi nelle mani di poche aziende multinazionali che promuovono la diffusione di sementi sempre più uniformi. La diminuzione della agrobiodiversità nei campi causa anche una minore diversità del nostro cibo.

    Reagire a questo catastrofico impoverimento è possibile! La risposta si chiama selezione genetica partecipativa ed evolutiva. Se riportiamo il miglioramento genetico e la produzione delle sementi nelle mani dei contadini possiamo ricominciare a diffondere varietà geneticamente diversificate che si possono adattare ai diversi ambienti e ai cambiamenti climatici; possiamo ricominciare a scegliere cosa coltivare; possiamo contribuire a diffondere biodiversità invece che uniformità. Questo aiuta anche a migliorare la nostra salute, visto che l’aumento di molte malattie tra cui i tumori, è stata messa in relazione con l’uniformità del cibo, conseguenza della diminuzione della agrobiodiversità.

    Queste zucchine sono il primo piccolo passo: abbiamo ricevuto questi semi da un Istituto di Ricerca del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e con la consulenza del genetista Salvatore Ceccarelli, che da anni promuove il miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo, proveremo a selezionarle e ad adattarle alle diverse condizioni delle nostre aziende.

    Se in questo percorso ci aiutate accettando di provare, con un po’ di curiosità e apertura, zucchine diverse dal solito, anche voi darete un contributo a questo percorso.

    Coltiviamo insieme la biodiversità ……. e poi mangiamola!!

  • Mercati a 0 …emissioni

    Mercati a 0 …emissioni

    Che gli accordi di Parigi (COP21) di dicembre scorso abbiano bisogno di una applicazione che scavalchi e anticipi le politiche governative – troppo ondivaghe e prudenti nei confronti del mondo degli interessi finanziari – per provare a mettere una pezza finchè c’é tempo al disastro climatico incombente, è cosa nota.

    Che l’agricoltura industriale sia responsabile di gran parte delle emissioni di gas di serra sul pianeta è pure risaputo.

    Che i mercati di Campi Aperti, così alternativi a quel modello, rappresentino un modo per raffreddare il pianeta, oltre che per salvaguardare la nostra sovranità alimentare, quindi, è cosa altrettanto nota.

    Ma sappiamo che non basta. Bisogna fare di più.

    Molto di più.

    Così, dalla prossima estate (giusto il tempo tecnico per la voltura dei contratti di fornitura), probabilmente già dai primi di agosto, in due dei nostri mercati (p.zza Scaravilli e VAG), la fornitura di energia elettrica sarà garantita ad emissioni zero!

    Questa importante caratterizzazione – che speriamo di poter presto estendere anche agli altri mercati gestiti dall’associazione – è possibile grazie alla sottoscrizione di un contratto di fornitura con E’Nostra, una cooperativa che garantisce ai soci la vendita di energia prodotta da impianti di produzione da fonti totalmente rinnovabili e socialmente sostenibili. Infatti, E’Nostra compra energia prodotta non solo rispettando l’ambiente, ma anche le comunità locali che ospitano gli impianti di produzione. Niente eolico su crinali che offendono il paesaggio o disturbano la quiete dei territori, o fotovoltaico a terra che sottrae suolo alla produzione agricola, tanto per fare un paio di esempi.

    Ovviamente, l’energia consumata dai mercati per poche ore alla settimana è poca cosa. Dobbiamo diffondere questa forma di consumo il più possibile. Stiamo quindi lavorando con E’Nostra alla stesura di una convenzione che garantisca ai soci di Campi Aperti uno sconto in caso di passaggio alla fornitura da parte della cooperativa. Di questa convenzione, ulteriore passaggio per favorire una economia responsabile e rispettosa dell’ambiente e della dignità delle persone, daremo comunicazione appena sottoscritta, così da permettere ai soci (e a chi vorrà diventarlo) di aderire all’offerta di energia verde a condizioni vantaggiose, anche per il portafoglio, oltre che per l’ambiente.

    Degli sviluppi di questa iniziativa – e di altre simili che stiamo elaborando –  daremo informazioni su queste pagine. Continuate dunque a seguirci, se volete restare aggiornati e cogliere l’occasione per fare qualcosa, in più di quanto non fate già ora, in favore del nostro povero, bistrattato, pianeta.

  • ISDE (Medici per l’Ambiente) su posizione WHO_FAO Glifosate

    Summary Report WHO-FAO: un favore all’agribusiness

    Comunicato ISDE Italia a cura di Carlo Modonesi e Celestino Panizza, coordinatori gruppo di lavoro sui pesticidi

    Il 16 maggio 2016 è stata data diffusione al Summary Report del meeting congiunto di esperti WHO-FAO, convocato per esprimersi sul rischio associato ai residui alimentari degli insetticidi diazinon e malathion, e dell’erbicida glyphosate. Il 20 marzo 2015 questi composti erano stati formalmente inseriti da IARC nel gruppo 2A, in quanto “probabili cancerogeni per l’uomo”.

    Il panel WHO-FAO ha concluso che è improbabile che il diazinon costituisca un rischio cancerogeno per l’uomo.

    Analogamente, per quanto riguarda il malathion e i suoi metaboliti, il gruppo di esperti, pur riconoscendo alcune evidenze di cancerogenicità (linfomi non Hodgkin e cancro della prostata) emerse da studi epidemiologici e sperimentali, ha concluso che l’insetticida assunto con gli alimenti non comporta un rischio di cancerogenicità per l’uomo.

    Nel Report si legge che nemmeno il glyphosate assunto per via alimentare costituisce un rischio cancerogeno per l’uomo, e si stabilisce che la dose quotidiana accettabile di assunzione (ADI: Acceptable Daily Intake) è 0-1 mg/kg di peso corporeo.

    Il glyphosate è l’erbicida più utilizzato su scala globale, per cui la valutazione di cancerogenicità espressa da IARC nel 2015 ha suscitato forti preoccupazioni nel mondo sociale e la richiesta di mettere al bando l’erbicida da parte di molte associazioni europee.

    Di contro, le imprese produttrici dei pesticidi in questione hanno replicato con campagne mirate a screditare il parere tecnico-scientifico espresso da IARC nel 2015, nel chiaro tentativo di evitare che la procedura europea per il rinnovo dell’autorizzazione commerciale dell’erbicida fosse bloccata.

    Dopo la pubblicazione della monografia di IARC elaborata con metodologia rigorosa, utile a tutelare la safety alimentare (e non solo alimentare), le agenzie regolatorie si sono affrettate a sconfessare la valutazione del glyphosate effettuata da IARC e a raccogliere le istanze di parte avanzate dall’agro-industria: a tale proposito, si veda EFSA Journal, 2015;13(11):4302.

    Anche in questo caso, si deve rilevare che la commissione congiunta di esperti WHO-FAO si è espressa con perfetto tempismo sul rischio cancerogeno del glyphosate (oltre che del diazinon e del malathion) in pieno contrasto con le conclusioni di IARC, peraltro stabilendo un’ADI addirittura di oltre un ordine di grandezza superiore rispetto a quanto indicato dal Report di EFSA richiamato sopra. www.isde.it

    Va peraltro segnalato che la stampa internazionale (http://www.theguardian.com, UN/WHO panel in conflict of interest row over glyphosate cancer risk) ha prontamente denunciato il conflitto di interessi che coinvolge direttamente i coordinatori del panel WHO-FAO che ha pubblicato il Summary Report.

    ISDE Italia, che già aveva stigmatizzato il Report di EFSA (con una lettera al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina datata 4 dicembre 2015), in quanto viziato da numerose forzature di metodo e di contenuto e basato su argomentazioni non sostenute dalla letteratura scientifica, giudica in modo altrettanto critico l’iniziativa congiunta WHO-FAO.

    Di fatto, il Summary Report WHO-FAO fa proprie le conclusioni di EFSA, con alcune aggravanti. Anzitutto i composti oggetto di valutazione vengono considerati unicamente in relazione all’effetto cancerogeno, senza tenere conto delle evidenze scientifiche circa la tossicità per altri end-point sanitari. Nel documento, infatti, si allude accidentalmente alle scarse conoscenze odierne sugli outcomes diversi dal cancro (effetti teratogeni, neurotossici, metabolici, riproduttivi, ecc.) indotti dal glyphosate, liquidando con affermazioni sommarie un punto sostanziale delle possibili criticità (in termini di salute pubblica) dovute al composto.

    Inoltre, il gruppo di esperti WHO-FAO limita le proprie valutazioni agli effetti genotossici dell’erbicida, ritenendo evidentemente che la genotossicità sia l’unico indizio precoce della cancerogenesi. È invece ormai ampiamente riconosciuto che il processo di cancerogenesi può evolvere attraverso altre vie, per esempio quella ormonale, come dimostrato dagli esiti neoplastici dell’esposizione a molti composti non genotossici. Non a caso, il glyphosate viene descritto da una ricca letteratura scientifica come “interferente endocrino”.

    Nulla viene detto del fondato sospetto, documentato dalle indagini di tossicologia sperimentale, che il glyphosate sia dannoso per l’attività enzimatica e ormonale di molti tipi cellulari nei mammiferi, e anche i dati sull’epatotossicità e sulla nefrotossicità emersi da studi condotti a livelli di contaminazione alimentare analoghi a quelli stabiliti dalle odierne norme europee sul rischio accettabile vengono accuratamente elusi.

    Infine, si rileva il più totale disinteresse per la mole di prove scientifiche che testimoniano gli effetti deleteri del glyphosate sulla biodiversità, e in particolare sulle faune vertebrate e invertebrate e sulle flore microbiche di molti ecosistemi acquatici e terricoli che oggi vengono ritenuti fondamentali per la buona salute della biosfera, della popolazione umana e della stessa agricoltura.

    Si configura, anche nelle conclusioni del documento WHO-FAO, un grave limite nel valutare con la dovuta obiettività le conoscenze scientifiche oggi disponibili sugli effetti del glyphosate. Va comunque rilevato che laddove fossero presenti incertezze per la carenza di dati o per la presenza di dati borderline, i governi, le agenzie regolatorie e l’industria dovrebbero farsi carico di promuovere ricerche indipendenti che consentano un definitivo e solido risk-assessment; nel caso in cui la cancerogenicità e/o altri effetti patologici fossero confermati, sarà obbligatorio un bando globale di questo erbicida, unica garanzia di prevenzione efficace.

    ISDE Italia ribadisce che un approccio scientifico corretto deve basarsi sul sostegno fornito da dati di letteratura facilmente accessibili e verificabili, nonché su una loro rigorosa interpretazione, così come è necessario continuare a studiare gli effetti del glyphosate in particolare su embrioni, feti e bambini.

    Istituzioni di profilo sovrannazionale come WHO e FAO dovrebbero adottare un percorso di valutazione contraddistinto dalla trasparenza oltre che dall’indipendenza.

    La valutazione IARC del 2015 resta l’unico documento trasparente e attendibile in materia di valutazione delle implicazioni di interesse sanitario-oncologico generate dal glyphosate.

    La Commissione europea e tutti i Governi nazionali dell’Unione europea dovrebbero tenerne conto nei processi decisionali che attengono a tale materia.

    Arezzo, 30 Maggio 2016

  • Sulle orme di Django

    Sulle orme di Django

    jazz manouche duo ::: lunedì 30 maggio ore 19 piazza Scaravilli ::: al mercato di CampiApert

  • Coltiviamo la biodiversità – Appuntamento con Salvatore Ceccarelli

    Coltiviamo la biodiversità – Appuntamento con Salvatore Ceccarelli

    Alla fine di maggio il prof. Ceccarelli verrà a Bologna per delle lezioni con gli studenti di agraria. In quell’occasione potrà trascorrere il pomeriggio di martedì 31 maggio con gli agricoltori e i coproduttori di CampiAperti. Ci ha chiesto di visitare i pomodori del nuovo miscuglio già trapiantati nella serra di Michele (az. La Sega), quindi diamo appuntamento  da Michele, così potremo tutti vedere i pomodori che ci daranno i semi per il prossimo anno e poi fermarci lì a parlare con Ceccarelli che potrà rispondere alle nostre domande.
    In sintesi questo è l’appuntamento:
    martedì 31 maggio ore 16
    az agr La Sega loc. Tintoria vicino Savigno tel 051 6708886 – 3898809812
  • Pulcinella e il Cane

    Pulcinella e il Cane

    Lunedì 23  Maggio, dalle ore 17  in Piazza Scaravilli
    durante il mercatino biologico di CampiAperti

    IL TEATRINO A DUE POLLICI
    PRESENTA

    Pulcinella e il cane

    I Burattini di Valentina Paolini al mercatino biologico di piazza Scaravilli

    (canovaccio tradizionale delle guarattelle napoletane)

    Costruzione e animazione burattini: Valentina Paolini
    Musica dal vivo: Roberto Vacca

    Lo spettacolo delle guarattelle (piccoli burattini a guanto tipici della tradizione popolare napoletana) risale al XVI secolo. Se esso ci parla ancora oggi è in gran parte grazie all’ambigua maschera di Pulcinella e alle sue imprese. Carattere pavido e indolente, e tuttavia a suo modo nobile ed eroico, Pulcinella è continuamente chiamato, suo malgrado, a lottare contro forze a lui ostili: egli affronta l’aggressività del cane Cacciuttiello, contrasta la prepotenza del guappo, Don Pasquale Finizio, addirittura riesce a farsi beffe della Morte. Gli avversari di Pulcinella sono però a ben guardare lo specchio in cui si riflettono le paure inconfessate e gli istinti primordiali di noi tutti. Lo spettacolo assume così il carattere di un rituale, in cui l’uomo-burattino ripercorre le tappe della nascita, della morte e della rinascita.
    Un ritmo incalzante scandisce l’azione, ogni gesto è sottolineato dal suono, mentre il timbro inconfondibile della voce di Pulcinella viene ottenuto con la pivetta, una lamella d’argento che si posiziona sotto l’ultima arcata del palato (e si ripone a lato della bocca per dare voce agli altri personaggi). L’acquisizione di questa tecnica costituisce la parte più difficile nell’apprendistato dell’arte delle guarattelle, e in passato era un vero e proprio segreto di mestiere.
    Pulcinella e il cane è uno spettacolo per tutte le età che continua a far riflettere e a divertire, mettendo a nudo con ironia i limiti e le contraddizioni della natura umana.
    PER CONTATTI: Valentina Paolini – Tel.: +393280379986 – E-mail: teatrinoaduepollici@alice.it

    A seguire

    merenda offerta dalle contadine e dai contadini del mercato

    Vi aspettiamo numerosi con i vostri bambini