martedì 2 dicembre
al mercatino di Vag
Cucinieri Di Strada
presentano
Zuppa col Cavolo
Tortino Sale in Zucca
prezzi popolari
prodotti di CampiAperti
in caso di maltempo l’evento verrà spostato al martedì successivo
Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare
martedì 2 dicembre
al mercatino di Vag
Cucinieri Di Strada
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Zuppa col Cavolo
Tortino Sale in Zucca
prezzi popolari
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in caso di maltempo l’evento verrà spostato al martedì successivo
LA’BAS, VIA ORFEO 46 (bo)
MER 26 NOVEMBRE: VIZI E MALANNI D’INVERNO
prevenire e curare influenze, raffreddori, ECCESSI
ALIMENTARI, etc. semplicemente ed autonomamente
mer 3 dicembre: ERBE ED ACQUA
come prepararsi tisane, pediluvi, vapori, bagni, etc.
con erbe, ortaggi e sale
mer 10 dicembre: AUTOGESTIONE DELLA SALUTE
QUAL’è IL VERO SIGNIFICATO DI SALUTE, STRUMENTI PER AUTOGESTIRLA
INCONTRI TEORICO/PRATICI A CURA DI BARBARA PISA (ERBORISTI “STRULGADOR” DI
CAMPI APERTI); PARTECIPAZIONE APERTA A TUTTI AD OFFERTA LIBERA
RITROVO ORE 21 PRESSO BANCHETTO “STRULGADOR” NEL PIAZZALE DEL MERCATO (GLI
INCONTRI SI SVOLGERANNO AL COPERTO!)
INFO: BARBARA 3248395063 E 3471491047
L’eliminazione delle tariffe sarà un tassello importante dell’Accordo definitivo. Ma il Congresso non si accontenterà di un Accordo che non riguardi anche i punti in grado di produrre alcuni dei più significativi vantaggi economici, in particolare l’eliminazione delle barriere al commercio dei prodotti agricoli e la garanzia che i processi regolamentazione siano snelli e basati su solide basi scientifiche. (Max Baucus, Presidente della Commissione Finanze del Senato USA)
I negoziatori hanno detto chiaramente che, con il TTIP, intendono collegare strettamente le questioni sanitarie riguardanti i prodotti agricoli USA attualmente vietati in Europa, all’“accettazione di norme scientificamente fondate” e all’“armonizzazione di norme e regolamenti che possono ostacolare gli scambi e gli investimenti transatlantici”, denominati “barriere non tariffarie”. In pratica questo significa che i consumatori europei potrebbero veder ritornare improvvisamente sugli scaffali degli alimentari gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), la carne di manzo e di maiale trattata agli ormoni e i polli sterilizzati al cloro. E questo perché il TTIP potrà revocare i divieti su tali merci e vanificare il “principio di precauzione” fondamento della legislazione europea sugli alimenti e dei diritti dei consumatori.
Il TTIP può avere un notevole impatto sull’intera agricoltura europea, con l’abbassamento delle tariffe che esporrebbe gli agricoltori europei a una più forte concorrenza con i grandi gruppi USA dell’agroalimentare.
Quindi, se il TTIP procedesse all’eliminazione parallela delle tariffe e delle barriere non tariffarie, assisteremmo alla progressiva concentrazione di sempre maggiori poteri economici nelle mani dei grandi complessi agroalimentari a spese dei consumatori e degli agricoltori.
L’impresa agricola USA è circa 13 volte più grande della sua omologa europea (169 ettari negli USA rispetto ai 12,6 ettari nella UE) e poiché si è venuta progressivamente concentrando in grandi complessi agroalimentari, gli agricoltori negli Stati Uniti sono oggi appena 2 milioni contro i 13 della UE. Oltre ad essere molto più piccole, le imprese agricole della UE sono anche gravate da norme uniche nel loro genere, riguardanti l’ambiente e il benessere sociale e animale, norme dalle quali sono invece esenti le loro molto più grandi controparti americane.
Ecco perché è generalizzata tra gli agricoltori europei la preoccupazione che, se il TTIP aprisse i mercati UE e USA ad un’ulteriore concorrenza, loro non sarebbero più in grado di competere con le controparti USA. Temono infatti che i consumatori europei, che pure richiedono severi limiti nell’uso di pesticidi e il mantenimento dei paesaggi campestri in Europa, scelgano poi di riempire i carrelli della spesa con prodotti USA a buon mercato.
Se procedesse come ora previsto, il TTIP potrebbe davvero vanificare il progetto di riforma dell’agricoltura europea su basi più sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale, insieme con l’obiettivo di creare circuiti commerciali a filiera corta tra produttori e consumatori, e di rafforzare i sistemi alimentari locali e regionali.
La concorrenza con gli agricoltori americani porterà invece un’accelerazione nella concentrazione dell’agricoltura nelle mani dei grandi gruppi agroalimentari, una diminuzione dei lavoratori agricoli attivi e, di conseguenza, l’aumento della disoccupazione. Come ha rilevato la Commissione Europea nella sua Valutazione di Impatto del TTIP: “In agricoltura, alcune conseguenze di breve periodo di un accordo commerciale USA-UE, possono essere la diminuzione della produzione europea, in particolare in alcuni settori di produzione delle carni… certi comparti agricoli UE potrebbero quindi essere spinti a licenziare i lavoratori.”
Gran parte dell’interesse delle imprese agricole statunitensi per il TTIP si concentra sulla velocizzazione delle lente procedure UE di approvazione e sulle norme di etichettatura per i prodotti biotech. Secondo il Rappresentante per il Commercio USA, più di 70 domande per prodotti OGM statunitensi sono tuttora pendenti presso il sistema di approvazione UE, il che “effettivamente blocca significativi volumi di esportazioni verso l’Europa”. L’American
Soybean Association (ASA) dichiara che l’agricoltura USA ha subito una grave caduta delle esportazioni in Europa in seguito ai “requisiti UE di etichettatura dei prodotti alimentari derivati da trattamenti agricoli biotecnologici.” Di conseguenza, le associazioni industriali stanno chiedendo che i negoziati commerciali rispondano alla necessità di correggere le procedure di approvazione UE per i nuovi prodotti biotech, garantendo che le approvazioni siano soggette a scadenza e basate solo su criteri scientifici (e non sul “principio di precauzione”).
La Biotechnology Industry Organization (Bio), per esempio, sta premendo per la “normalizzazione degli scambi di prodotti biotecnologici agricoli” con particolare accento sulla “convergenza normativa nel campo delle tecniche e tecnologie innovative di produzione di piante e animali”.
La Commissione Europea ha rassicurato i consumatori europei che la legge UE sugli OGM non è oggetto di negoziati ma ha anche chiarito che è disponibile ad impegnarsi per ridurre le barriere commerciali frapposte dal “sistema di funzionamento” della UE sul quale, come suggerito dai negoziatori statunitensi, si potrebbe intervenire attraverso “miglioramenti procedurali” invece che “modifiche legislative”.
Stando così le cose, l’atteggiamento della Commissione Europea nei negoziati sulle normative alimentari e sanitarie fa perfettamente il paio con i continui tentativi dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) di annacquare il sistema normativo della UE sugli OGM al livello degli USA dove per gli alimenti OGM non è richiesta sorveglianza, sicurezza né etichettatura in quanto ritenuti “sostanzialmente equivalenti” agli alimenti non OGM.
Dato che questo atteggiamento ha già incontrato una forte opposizione pubblica in Europa, il TTIP potrebbe fornire una formidabile leva ai decisori UE per sbaragliare l’opposizione pubblica agli OGM.
Se il TTIP riuscisse a legittimare le richieste dell’industria agroalimentare di accelerare le procedure di approvazione degli OGM in Europa, questi non solo entrerebbero più velocemente nel mercato UE – grazie a una sperimentazione più permissiva – ma anche perché, attraverso il “reciproco riconoscimento” delle normative USA-UE, gli OGM importati dagli USA non dovrebbero più essere etichettati, vanificando così i diritti dei consumatori e il “principio di precauzione” che ne è la base..
Se il TTIP seguisse il suo corso, gli OGM non sarebbero il solo prodotto indesiderato a farsi strada attraverso le norme a tutela dei consumatori europei. Il rischio è che, se l’‘“armonizzazione normativa” proposta dal TTIP avesse la meglio, sarebbe consentito l’ingresso sul mercato UE anche per la carne di manzo e maiale agli ormoni e per il pollo clorato.
Già negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, l’UE aveva iniziato a introdurre una serie di divieti sulle importazioni alimentari dagli USA, rispondenti a una più severa normativa nella produzione alimentare e in ragione dei rischi per la salute ad essa connessi. Negli USA i contadini allevano animali da latte e da carne con una serie di ormoni che aumentano la loro produttività, come la controversa Somatropina bovina ricombinante (rBST) della Monsanto, sospetta di effetti cancerogeni sull’uomo. Inoltre, molti agricoltori americani usano anche la ‘ractopamina cloridrato’ per mantenere magri i maiali e stimolare la loro crescita. Ma siccome il prodotto è somministrato ai maiali fino al momento della macellazione, nella loro carne sono state rinvenute tracce minute del farmaco, il che ha indotto l’UE a emanare un altro divieto motivato da analoghi problemi sanitari associati con l’ormone. Ma, nel documento sottoposto
al Rappresentante per il Commercio USA, il Consiglio Nazionale degli Allevatori di Maiali (NPPC) ha detto chiaramente che “gli allevatori USA di maiali non accetteranno risultati diversi dall’eliminazione del divieto UE all’uso della ractopamina nel processo produttivo, (divieto) che è una chiara violazione (delle regole del commercio internazionale).” Anche i polli USA sono stati banditi dalla UE per problemi sanitari sollevati da gruppi di consumatori europei sulla prassi dell’industria del pollame degli USA di lavare col cloro la carne di pollo. Oltre ad aver dimostrato di essere un metodo inefficace ad uccidere batteri pericolosi come la salmonella, tracce di cloro permangono nella carne dell’animale.
In questo contesto, la proposta del TTIP di premere per una “armonizzazione normativa” e “reciproco riconoscimento” delle norme tra USA e UE, può dare origine a cause legali promosse dalle multinazionali, contro i divieti posti a protezione della salute dei consumatori europei a prescindere dalle preoccupazioni e dalle scelte dei consumatori stessi.
Se a ciò si aggiunge la minaccia di revisione delle procedure di approvazione degli OGM e l’apertura dell’agricoltura europea alla crescente concorrenza con la sua ben più potente controparte USA, le conseguenze del TTIP sull’agricoltura europea saranno generalizzate, ad ogni livello del settore alimentare, dalla produzione al consumo, mentre ogni fase del processo sarà soggetta al controllo delle grandi multinazionali.
(questo testo è stato estratto da TTIP, un trattato dell’altro mondo. Partenariato transatlantico tra USA e UE
per il commercio e gli investimenti “I Quaderni di Attac Torino”, n.7, Gennaio, 2014, Torino (cap.3). Link al quaderno completo)
Ciao
siamo arrivati alla conclusione poco piacevole di dover cambiare il gregge
vi chiediamo un aiuto per trovare finanziatori.
AIUTACI A RIPARTIRE
Paga in anticipo i formaggi del 2015 così ci permetti di comprare un gregge nuovo!
Il nostro gregge soffre della CAEV (Artrite Encefalite Virale delle Capre), una malattia dovuta ad un retrovirus che infetta i globuli bianchi. Si manifesta con artrite alle ginocchia, encefalomielite, mastite e mortalità precoce. Purtroppo non ci sono cure né con metodi naturali né con antibiotici o medicinali .
La malattia si è sviluppata nel nostro gregge in modo significativo e dobbiamo venderlo ad un altro allevatore a un prezzo basso per poi comprare nuove caprette.
L’acquisto di nuove caprette indenni dalla CAEV è costoso!
Proponiamo a chi ci vuole aiutare di comprare in anticipo il formaggio dell’anno prossimo, in modo da permetterci di ricomprare il gregge: la cifra prestata verrà restituita con il frutto del gregge nuovo, in formaggi, durante l’anno 2015.
In cambio del denaro, vi diamo una scheda del valore prestato, dal quale verrà scalato l’ammontare dei vostri acquisti. Se alla fine di 2015 rimanessero dei soldi a credito sulla scheda, vi restituiremo il denaro rimasto.
Il valore della scheda è a scelta di chi ci vuole aiutare.
Acquistiamo il gregge a dicembre 2014, confidando nei nostri clienti affezionati!
Grazie!
Marco e Sandrine
La fragola è un frutto dal sapore dolce e aspro e di natura neutra (nella MTC i cibi sono suddivisi anche per sapore e natura). E’ un tonico, idrata Polmone e produce liquidi, rafforza Milza e Stomaco, tonifica il qi (l’energia vitale) ed il sangue, è utile per curare sintomi di secchezza (pelle, tosse secca), rinfrescante del sangue e disintossicante. Cura la dissenteria con feci rosse e bianche, in presenza di sangue nelle urine, per pustole purulente, per irregolarità mestruale. E’ preventivo perl’arteriosclerosi, cura coronaropatie e ipertensione, si usa nelle terapie dei tumori intestinali.
Utilizzo.
*200gr. di fragole spappolate. Aggiungi un pò d’acqua fredda e mescoli producendo così una bibita.
Utile per tosse secca, pelle secca, laringo faringite, minzione breve di colore giallo carico.
Bere per 1 o 2 settimane
*250 gr. di fragole spremute in modo da produrre del succo.
Utile per inappetenza, pienezza di stomaco, pancia gonfia.
Da bere metà la mattina metà la sera da una a tre settimane.
*1 kg. di fragole spappolate a purea, aggiungere acqua e riscaldare a fuoco lento per ridurre la parte liquida. Aggiungere 250 gr. di zucchero e mescolare (a mò di marmellata) e mettere in vaso da conservare.Utile per debolezza da malattia cronica, per mancanza di forza fisica e mentale, per inappetenza, per colorito giallognolo del viso da vuoto di Milza.
Prendere tre volte al giorno continuativamente.
*fragole quante vuoi, le spappoli e mescoli con zucchero di canna.
Utile per applicazioni sulle pustole e punture d’insetto (disintossicante).
Comunque mangiare fragole fresche è sufficiente.
E buona salute con le fragole
Angela
Ieri 5 maggio i bambini e i loro genitori hanno scioperato, portandosi il panino da casa… i motivi di una protesta
riportiamo alcune notizie pubblicate da Eat the Rich – Vag61 e i link per approfondire
#questamensanoncipiace
Oggi la mensa Eat the Rich! – Vag61 appoggia lo sciopero indetto dall’Osservatorio Mense Scolastiche – Bologna. Sostiene chi da anni prova ad ottenere per i propri bambini e bambine un pasto che sia buono e con un prezzo sostenibile. Chi è fortemente convinto che l’educazione passi anche da cosa e come si mangia, chi riconosce che mangiare in un piatto che non sia di plastica, un cibo che provenga da un campo in cui si rispetta la natura e dove non c’è sfruttamento, siano elementi di un momento della giornata affatto neutro e pacifico, dove c’è ancora tanto da strappare e provare a riscrivere dal basso. Di fronte invece ci si trova un’istituzione quale il Comune di Bologna che in totale conflitto di interessi è socio di maggioranza della società partecipata (Seribo) che in 3 anni ha fatto utili per 6mln di euro, e questo a fronte di tariffe per i pasti fra le più care in Italia e in continuo aumento, nessun miglioramento del servizio e ascolto delle richieste dei genitori… Continua a leggere sul sito di Eat the Rich!
Per maggiori informazioni Osservatorio Mense Bologna.
Roberta
Visto che Salvatore Ceccarelli è incline a scherzare per prenderlo in giro gli ho fatto questa domanda: "ma lei è un genetista che è diventato comunista o un comunista che ha fatto il genetista?"
Mi ha risposto "io mi considero una persona illuminata. Mi dispiace solo che l'illuminazione sia arrivata tardi nella vita" Ha detto queste parole in modo così candido e sincero che sono rimasto un po’ incantato.
Effettivamente Ceccarelli è una persona illuminata e indica una via da seguire.
CampiAperti dovrebbe iniziare a lavorare sui semi, ce lo stiamo dicendo da tempo. In parte lo abbiamo fatto con il corso di autoproduzione delle piantine tenuto da Cesaretto. Ma siamo così schiacciati dalla preoccupazione di rimanere vivi che, malgrado i buoni propositi, non siamo mai riusciti a partire veramente. Alcuni si stanno muovendo in modo autonomo: Max e Alda con i loro esperimenti di autoproduzione delle sementi, Silvia con il suo vivaio in avviamento, i cerealicoltori di grani antichi con i loro esperimenti.. Ma sino ad ora non siamo riusciti a raccogliere le forze per un progetto comunitario. Ci servono forze nuove e competenze in materia.
CHI CI AIUTA?
carlo
Centro Civico Lame, via Marco Polo 53
Mercoledì 30 aprile 2014, ore 20.30
SEMI, CIBO, SALUTE
Incontro pubblico con Salvatore Ceccarelli
genetista di fama mondiale, da decenni impegnato a promuovere la biodiversità in agricoltura in molti paesi, attraverso il miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo dei semi, condotto sul campo insieme agli agricoltori. Il controllo del seme, attualmente nelle mani di poche, potentissime multinazionali, significa controllo del cibo e quindi controllo della nostra salute. Sottraendo alle multinazionali il monopolio dei semi geneticamente modificati in laboratorio e restituendo alla naturale sapienza di chi coltiva un ruolo
centrale nell’evoluzione delle varietà agricole, è possibile spezzare il circolo vizioso per cui gli agricoltori non sono piú completamente liberi di coltivare ció che vogliono e, di conseguenza, i consumatori non hanno piú a disposizione la diversitá di alimenti che é alla base della salute. Salvatore Ceccarelli é stato docente ordinario di Genetica Agraria all’Universitá di Perugia, posizione da cui si é dimesso nel Dicembre 1987. Dal 1980 al 2008 ha svolto attivitá di ricerca presso l’ICARDA (lnternational Center for Agricultural Research in the Dry Areas) con sede ad Aleppo in Siria, dove è rimasto fino al 2011. Dal 1995 ha cominciato a sperimentare in paesi come Siria, Giordania, Algeria, Etiopia, Eritrea, Yemen e Iran il miglioramento genetico partecipativo (PPB – Participatory Plant Breeding).
Attualmente svolge attività di consulenza internazionale.
www.arvaia.it info@arvaia.it
volantino semi cibo salute
Riportiamo di seguito una mail di Marianna per dare un’idea del coinvolgimento che avrà CampiAperti nel corso su “salute globale, determinanti sociali e strategie di primary health care”
Ciao a tutti,
avevo scritto poco tempo fa e parlato con qualcuno voi rispetto alla possibilità di incontrare campiaperti nel corso che stiamo facendo con gli studenti sulla salute globale e salute collettiva. In due parole, due, guardando alla salute oltre alla sua dimensione biologica, la salute si costruisce anche nello spazio politico e sociale, e allora la ricerchiamo fuori dalle aule universitarie, e nell’incontro con il terriotrio. Campiaperti è una delle esperienze che incontreremo con gli studenti del corso (soprattutto di medicina, ma anche di antropologia, scienze motorie, infermieristica, biologia). Per iniziare, Laura è stata incastrata per venire a presentare campiaperti alla lezione che facciamo lunedì 7 dalle 18 alle 20, all’istituto di igiene in via San Giacomo 12, e ovviamente chi vuole partecipare è più che benvenuto!
Poi, con Michela abbiamo abbiamo pensato che un gruppetto di studenti potrebbe partecipare all’assemblea di mercato di mercoledì 9 al Làbas. Ma fatemi sapere se c’è qualcuno che è contrario a questo! C’è anche la proposta di far partecipare gli studenti alle visite alle
aziende che ci saranno in aprile, ma questo va ancora deciso con loro, e comunque in caso sentiamo i referenti (e tra l’altro…tempismo
perfetto!! grazie per le info!) Poi, gireremo per i mercati in queste settimane. Sarà molto bello fare questa esperienza con gli studenti e uscire dai percorsi di cura per come li intendiamo di solito, molto tecnici e depoliticizzati, per incontrare il terriotorio e rimettere al centro le persone, le collettività, le reti che costruiamo e le risorse che nella comunità ci sono, e che creano salute, e che non possono essere
occultate in nome di una supposta “scientificità”. Qui ci sono altre informazioni sul corso
http://www.csiunibo.org/index.php?option=com_content&view=article&id=212:corso-elettivo-2014&catid=1:ultime&Itemid=50
A presto! e grazie!!
marianna
Il seguente elenco prezzi ha due obiettivi principali:
…ci muoviamo alla ricerca di un equilibrio tra queste due importanti aspirazioni.
I nostri prodotti li potete trovare presso i mercatini di bologna.
VERDURA | ||
VARIETA’ | PREZZI | NOTE |
Aglio fresco | 5 – 7 | |
Aglio secco | 7 -10 | |
Aromatiche | 10 | |
Asparagi | 5-7 | |
Bietola | 2,4-3* | *da serra |
Broccolo | 2,7-3,5* | *ricacci primaverili |
Carciofi | 0,6-1* | *piccoli-grandi |
Cardo imbiancato | 3-4 | |
Cardo non imbiancato | 2,5 | |
carote | 2,5-3,5 | |
Cavolfiore | 2,5-3 | |
Cavolo cappuccio | 2,2-2,5 | |
Cavolo cappuccio rosso | 2,5-3 | |
Cavolino di bruxelles | 5-6 | |
Cavolo nero | 3 | |
Cavolo verza | 2,2-2,5 | |
Cetriolo | 2,5-3* | *da serra |
Cicoria | 2,4-3 | |
Cime di rapa | 2,5-3,5* | *da serra |
Cipollotto di tropea | 2,5-3,5 | |
Cipollotto fresco | 3,5-4,5 | |
Cipolla dorata/bianca secca | 2-2,5 | |
Fagioli freschi | 3-3,5 | |
Fagiolini | 4-5 | |
Fava | 3-3,2 | |
Finocchio | 2,5-3 | |
Fiori di zucca | 0,10-0,15 | cadauno |
Friggitello | 4-5 | |
Lattughe | 2,5-3,5 | |
Lattuga da taglio (misticanza) | 5 | |
Melanzane | 2,5-3 | |
Melone | 2-2,5 | |
Patate | 1,5-2 | |
Peperone | 2,8-3,5 | |
Pomodoro ciliegino | 3,5-4,5 | |
Pomodoro datterino | 5-7 | |
Pomodoro cuore di bue | 2,6-3,2 | |
Pomodoro da salsa a cassa |
1,3-1,5 0,8-1 |
|
Pomodoro insalataro | 2,5 | |
Porro | 2,8-3,3 | |
Piselli | 4-5 | |
Radicchio | 3-4* | *castelfranco, treviso |
Radicchio da taglio | 6-7 | |
Rape (ramolaccio) | 2,2-2,5 | |
Ravanello | 0,10 | cadauno |
Rucola | 8-10 | 0,8 – 1 mazzo da 100 g |
Sedano | 3-3,5* | * imbiancato |
Sedano rapa | 3 | |
Spinacio | 4 | |
Selvatiche (borragine, senape, ortica, papavero…) | 4-5 | |
Topinambur | 3 | |
Zucche | 1,6-2 | |
Zucchine | 2,2-3 | |
FRUTTA | ||
VARIETA’ | PREZZI | NOTE |
Albicocche | 2,5-3,5 | |
Anguria | 0,8-1 | |
Arance tavola | 2 | |
Arance spremuta | 1,8 | |
Avocado | 5 | |
Cachi | 2,3-2,5 | |
Cedri | 3 | |
Ciliegie | 6-8 | |
Clementine/mandarini | 2,5 | |
Fichi | 3,5-4 | |
Fragola | 6-7 | |
Frutti di bosco (compreso gelso) mora coltivata |
8-15 | |
Giuggiole | 3,5-5 | |
Limoni | 3 | |
Mele | 2-3 | |
Nespole | 2,5-3 | |
Nocciole | 8 | |
Noci | 7-8 | |
Pere | 2,8-3,3 | |
Pesche | 2,5-3 | |
Pompelmo | 2,3 | |
Prugne | 2-3 | |
Uva | 2,5-3 | |
Uva fragola | 3 |
La birra industriale utilizzata a fini di autofinanziamento crea dipendenza consolidando il sistema di produzione e circolazione globale delle merci. I Fermenti Sociali propongono un percorso di riappropriazione del ciclo economico della birra destinato a gruppi di iniziativa politica, collettivi e spazi sociali.
– riportiamo la produzione nei territori
– autogestiamo un'economia di giustizia
– ricostruiamo una relazione di rispetto con la terra
il corso/tutoraggio pratico/teorico si terrà presso l'azienda agricola Cà Battistini – località Savigno (Valsamoggia) indicativamenti i venerdì del mese di marzo e aprile
per contatti 051-6706124 (Carlo e Germana) ore pasti oppure cfarneti(chiocciola)infinito.it
Non hai un'idea precisa dei prodotti che acquisterai ma sai che ciò che finirà nel tuo frigorifero potrà renderti una persona più giusta e sana! Qui, incontrerai direttamente i produttori del tuo cibo biologico che ti consentiranno di portare in tavola frutta e verdure, formaggi, miele e marmellate, pane, pizza, vino, biscotti conoscendone la provenienza e i metodi di produzione. Tutto secondo la disponibilità di stagione e rispetto ai ritmi di produzione naturale della terra.
Il presente video è stato prodotto da http://www.youtube.com/user/arcibologna
Come molti di voi sapranno i crauti si ottengono dalla fermentazione dei cavoli cappuccio. Si tratta di un procedimento molto diffuso in tutto il nord europa, con molte varianti a seconda dei territori e delle nazioni. Il prodotto è un alimento ricchissimo in vitamine, praticamente un probiotico naturale. La fermentazione che avviene è quella lattica, prodotta da batteri presenti naturalmente in quantità abbondante nei cappucci, e provoca l'abbassamento del ph proteggendo i crauti da possibili sviluppi di microrganismi dannosi per la salute umana.
Procedimento da noi utilizzato:
– si prendono i cappucci, si sfogliano bene e si tagliano in quattro. Si tolgono i torsoli.
– si affettano con il coltello o con una mandolina in strisce il più sottili possibile;
– si dispongono le fettine in strati dentro una pentola e si distribuisce sale in quantità variabile dal 1,5 al 3 %. Maggiore la quantità di sale, maggiore la croccantezza. Noi abbiamo usato circa 22 gr per chilo di cappuccio fresco.
– Eventualmente si aggiungono aromi come cumino, bacche di ginepro, alloro, mela verde a pezzettini
– Ogni strato di fettine, dopo essere stato salato e speziato, si batte leggermente in modo da "calcare" i crauti. Per fare questa operazione abbiamo usato una bottiglia vuota.
– terminata la stratificazione si pone sui crauti un coperchio (o qualcosa di simile) che entri dentro la pentola e sopra questo si pone un peso (tipo sasso di almeno 3-4 kg) in modo da tenere schiacciato il tutto. Il giorno dopo i crauti debbono essere sommersi dalla propria acqua, altrimenti si aggiunge acqua salata.
– si pone il tutto a una temperatura di almeno 18 gradi, meglio se 20-22° e si aspetta 15 giorni. Dopo pochi giorni si nota sulla superficie dell'acqua una schiuma che indica che la fermentazione è in corso. Dopo circa 10 giorni dalla pentola iniziano a salire effluvi decisamente sgradevoli, tipici dei crauti. Dopo due settimane il recipiente può essere messo in frigo o in cantina a stagionare e dopo altre due settimane i crauti sono pronti per essere consumati. Spesso, terminata la fermentazione, si pongono i crauti in barattoli di vetro non chiusi ermeticamente, dotati di distanziatori perchè tendono a galleggiare, coperti della loro salamoia.
Prima di consumarli i crauti vanno sciacquati in abbondante acqua, poi cotti per 10-15 min per ammorbidirli ulteriormente. Tipicamente in Alto Adige si cucinano assieme a pancetta o salsiccia…
Noi siamo a tre settimane dalla preparazione e li abbiamo assaggiati ripetutamente. Buonissimi!
Carlo
12 ottobre, per I love Piazza Verdi allestimento mostra fotografica di Michele Lapini e Sara Casna
SCARICATE L'OPUSCOLO DI RIFLESSIONI DI CAMPIAPERTI SUI PREZZI
Ecco il listino prezzi dei contadini di CampiAperti.
Per ogni ortaggio è indicato un range entro cui stare.
CampiAperti ha deciso di darsi questo strumento per evitare quel meccanismo di mercato per cui chi arriva prima – con una primizia – alza il prezzo;
o al contrario lo abbassa nel caso di sovrabbondanza di quel prodotto,
in entrambi i casi a discapito di chi arriva dopo e non ha sovrabbondanza.
Giovedì 3 maggio al banchetto dell'associazione
c/o xm24 in via Fioravanti 24,
dalle 18.30 alle 20
ci sarà la distribuzione di piantine da orto seminate in occasione del laboratorio "autoproduzione piantine" tenuto da Cesare di Terrterra.
Accorrete numerosi,
il costo di ogni piantina sarà di 50 cent, ciò andrà all'autofinanziamento dell'associazione.