CampiAperti

Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare

Categoria: Primo Piano

  • CAMPI APERTI LOVES XM24

    CAMPI APERTI LOVES XM24

    L’associazione CampiAperti per la Sovranità Alimentare chiede all’amministrazione comunale che venga rinnovata la convenzione di XM24!

    Noi di CampiAperti siamo una delle tante realtà autogestite nate e cresciute nello spazio sociale di XM24. Da 15 anni condividiamo questo spazio per svolgere il nostro più importante mercato settimanale, il primo vero mercato biologico a kilometro zero di Bologna che ha spianato la strada ai numerosissimi farmers’ market presenti oggi sul territorio.

    Per questo l’annuncio del mancato rinnovo della convenzione a XM24 è per noi un colpo al cuore. Pensiamo che sia un colpo al cuore anche per la città di Bologna la cui anima si è negli anni modellata anche grazie a queste forme di autogestione e autodeterminazione inedite.

    Crediamo che XM24, come le altre numerose forme comunitarie di autogestione presenti sul territorio, animi il tessuto sociale di una città viva e vissuta come vogliamo che continui ad essere Bologna.

    Vogliamo che ogni tentativo di riqualificazione della Bolognina tenga conto di XM24 sia come luogo di incontro per gli abitanti del suo quartiere, sia come forza sociale e culturale per la cittadinanza bolognese.

    Vogliamo che ogni tentativo di riqualificazione della Bolognina sostenga XM24 a crescere ulteriormente anziché depennarlo con troppa leggerezza dalla mappa della città.

    Chiediamo al Comune di Bologna di rinnovare la sua convenzione con XM24 e di sostenere le realtà autogestite che vi abitano e che lì svolgono le proprie attività.

    Chiediamo alla cittadinanza di Bologna di difendere attivamente XM24 accanto a noi e invitiamo tutti alla mobilitazione perché resti dov’è.

  • Assemblea generale straordinaria di CampiAperti

    Assemblea generale straordinaria di CampiAperti

    Sabato 11 febbraio alle 15 ci troviamo presso il condominio Belletrame per discutere dello sfratto di XM24 – ingresso via sabatucci 2 (traversa di via paolo fabbri)

  • Convocazione assemblea generale

    Convocazione assemblea generale

    Cari amici, compagni, co-produttori, semplici conoscenti, come ormai consuetudine bimestrale, è convocata l’Assemblea Generale dell’associazione Campi Aperti per la Sovranità Alimentare, il giorno

    SABATO 28 GENNAIO 2017
    DALLE ORE 14,30
    PRESSO LA CASA DEL POPOLO “20 PIETRE”
    via Marzabotto, 2
    Bologna

    Si tratterà di una assemblea un po’ particolare, in vista dell’incontro nazionale della rete Genuino Clandestino che si terrà proprio a Bologna dal 21 al 23 aprile prossimi. Per questo motivo, l’ODG, solitamente molto corposo, si concentra su quell’evento, lasciando così tutto lo spazio possibile alla discussione su quell’appuntamento:

    -1) Varie ed eventuali;
    0) resoconti delle visite svolte ed individuazione dei referenti delle visite da tenersi nelle aziende che hanno fatto richiesta;
    0 bis) adesione alle campagne stop al glifosate (Iniziativa di Cittadini Europei) e agricoltura contadina in vista dell’incontro celebrativo della firma del trattato di Roma (promossa da ARI);

    1) resoconto dello stato dell’arte dei lavori di preparazione dell’incontro GC di aprile;

    2) gruppi di lavoro tematici (erboristi, apicoltori, allevatori, ortolani, trasformatori, ecc…), in preparazione degli incontri di settore di GC.
    Ma non solo. ricordo, infatti che diverse cose sono da sistemare anche per il funzionamento dei nostri mercati;

    3) Rimescolamento dei gruppi e discussione dei temi generali dell’incontro di GC, quali: rapporto città/campagna (compreso, necessariamente, a mio giudizio, l’alleanza con esperienze di resistenza alle diverse manifestazioni del neo-liberismo), libera trasformazione contadina, autogestione, questioni ambientali, ecc… (magari li definiamo al termine del punto 1).

    4) vin brulé per tutti e presentazione della campagna di tesseramento 2017!!!!

    Vi aspettiamo numerosi.

    PpP

    (Pierpaolo, il Presidente (purtroppo per voi))

  • TRA SISMA E SISTEMA

    TRA SISMA E SISTEMA

    La terra trema e continua a tremare. L’ultimo grande evento sismico ha cementato in tutti la consapevolezza che ci troviamo dinnanzi ad un fatto eccezionale, unico e devastante. E’ difficile reagire, trovare le forze e le energie per ripartire. Dobbiamo tornare indietro più di tre secoli per trovare delle similitudini con quello che stiamo vivendo ora. Gli appennini sono una terra altamente sismica nella quale i montanari hanno sempre vissuto e mai l’hanno abbandonata nonostante oggi appaia tanto ostile e faccia tanta paura. In passato non c’era uno stato che sovradeterminava in modo così opprimente le esistenze di ogni singolo cittadino, soprattutto in luoghi tanto remoti e lontani dai centri del potere, perciò c’era un’intromissione minima, marginale. Non aiutava, ma non interferiva nemmeno. Eppure i montanari sono rimasti, ce l’hanno fatta senza uno stato, senza sms di solidarietà e senza fondi europei.

    Ci vengono in mente allora le comunanze agrarie, esperienze di uso civico delle terre, da sempre presenti nelle zone montuose, ma che nei nostri appennini hanno le realtà più significative e numerose. Se andiamo a guardare la mappa della distribuzione delle comunanze nelle Marche, sembrano tanti epicentri, quasi a combaciare idealmente con quelli delle scosse di questi mesi. Le comunanze non erano solo uso collettivo delle terre, erano solidarietà, mutuo soccorso, autorganizzazione, protezione e salvaguardia di un territorio. Non sappiamo se la nostra è una giusta intuizione, ma ci piace pensare che le comunanze siano state la rete che abbia permesso a quelle comunità passate di sopravvivere ad eventi drammatici come quello che stiamo vivendo ora, di autorganizzarsi e ricostruire. Ritrovare la memoria storica e guardare al modello delle comunanze potrebbe essere un buon punto di partenza per andare avanti. Riscoprire vecchie alleanze sopite, crearne delle nuove con chi pratica modelli autogestionari e ristabilire l’assetto comunitario che ha permesso per centinaia di anni ai montanari di vivere nelle loro terre senza le ingerenze dello stato. Tutto ciò potrebbe evitare di spopolare definitivamente le nostre montagne e di superare questi momenti così critici.

    La violenza della burocrazia che anche nel momento più alto dell’emergenza impedisce agli individui di riorganizzarsi e di fare fronte in modo autonomo e tempestivo alle calamità abbattutesi sui propri territori, è complice diretta della tragedia.

    La maggior parte dei comuni colpiti dalle scosse susseguitesi in questi mesi, non ha autorizzato l’autocostruzione di ricoveri temporanei per quegli animali che, protagonisti della sopravvivenza stessa di quelle comunità, oggi muoiono sotto la neve, tra le lacrime ipocrite di questa società.

    Come SEMINTERRATI e GENUINO CLANDESTINO riteniamo che la costruzione di modelli autogestionari partecipati, sia la risposta radicale e propositiva ad un sistema dominante fallimentare e insostenibile

  • Noi e i Bambini del Futuro

    Noi e i Bambini del Futuro

    Breve postfazione al ricettario di cucina meticcia prodotto da Social Log e Eat the Rich

    – CampiAperti è una realtà politica bolognese, formalmente un’associazione, che agisce per la difesa dell’agricoltura contadina biologica e per la promozione dell’autorganizzazione popolare in materia di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo del cibo. Concretamente CampiAperti organizza, da ormai quindici anni, mercati contadini biologici autogestiti in cui funziona una modalità innovativa di controllo dell’origine dei prodotti detta “garanzia partecipata”.

    Noi di CampiAperti siamo assolutamente convinti che in un futuro neanche così lontano, quando l’umanità sarà più giusta, consapevole ed ecologica, i contadini saranno attenti a coltivare la terra con il massimo rispetto possibile in modo da preservarne la fertilità, la diversità, le potenzialità vitali per l’umanità stessa e tutti gli esseri viventi.

    Un sabato mattina di inizio primavera noi contadini di CampiAperti, così pratici delle cose del futuro, abbiamo incontrato per la prima volta i Bambini del Futuro. Li abbiamo visti giocare allegri e chiassosi nel cortile dell’ex Telecom occupata e abbiamo subito capito che erano sicuramente loro, i bambini del futuro. Erano forse di dieci nazionalità diverse o più, giocavano tutti insieme, ed erano contenti di vivere in quella comunità così grande e solidale, libera da razzismo e discriminazioni. Si, perché nel futuro neanche così lontano, ne siamo sicuri, non ci saranno italiani e stranieri, non ci saranno clandestini e permessi di soggiorno, non ci saranno frontiere e pericoli per spostarsi nel mondo, ma l’umanità intera si occuperà dei propri figli come quella comunità si è occupata di quei bambini.

    Ma adesso non siamo nel futuro: viviamo in un presente ingiusto e brutale e abbiamo dovuto ingoiare l’umiliazione di tutti gli sgomberi fatti con arroganza da una sbirraglia che con la tutela del bene comune non ha niente a che fare.

    Sicuramente quei bambini sono stati feriti dalle botte, dalle urla e dalla violenza degli sgomberi. C’è da vergognarsi, noi adulti, a non non essere riusciti ad impedire che tutto ciò accadesse. Allora continuiamo a lavorare imperterriti e determinati per costruire una comunità sempre più grande e forte – e prima o poi ne siamo sicuri ce la faremo – in modo che nei cortili i Bambini del Futuro possano trovare lo spazio giusto per giocare tutti insieme, divertirsi e vivere sereni. E magari, quando arriva l’ora di cena, trovare sulle proprie tavole i piatti nuovi e meravigliosi della Cucina del Futuro.

    In questo ricettario possiamo trovarne qualche coraggiosa anticipazione.

  • 12 dicembre: a fianco di Eat the Rich, per la sovranità alimentare, contro il F.I.Co.

    12 dicembre: a fianco di Eat the Rich, per la sovranità alimentare, contro il F.I.Co.

    Campi Aperti sostiene la manifestazione indetta, nel corso dell’assemblea dell’inizio del mese, dalla rete Eat the Rich per il 12 dicembre.
    Lo fa convintamente, essendo portatrice di esperienze e obiettivi assolutamente e radicalmente alternativi al modello proposto da F.I.Co.

    Per questo accoglieremo più che volentieri, al nostro mercato di piazza Scaravilli, intorno alle 19,00, la conclusione del corteo.

    Il 12 dicembre Farinetti sarà in città a propogandare lo scempio ambientale, sociale e urbanistico nascosto dietro alla “disneyland del cibo” che sorgerà sull’area del CAAB.
    Il F.I.Co., contrariamente alla narrazione che ne viene fatta, nasconde oltre allo sfruttamento della mano d’opera, filiere industriali, devastazione dei suoli e delle produzioni agricole tipiche e genuine. Mentre, coerentemente con EXPO, di cui si era candidato a costituire il prolungamento ideale, rappresenta la cortina fumogena dietro alla quale nascondere operazioni immobiliari speculative con le quali verranno sacrificati beni e risorse comuni a favore dell’arricchimento dei soliti noti.
    Il CAAB, che ha generato il buco di bilancio che col F.I.Co. si vorrebbe far credere di colmare, è stato affossato non dal fato, ma da una politica urbanistica che ha dato il via libera alla proliferazione di centri commerciali e supermercati che hanno mangiato i piccoli negozi di prossimità, clienti del mercato ortofrutticolo, e da una politica economica di stampo ultraliberista – sposata dall’establishment governativo bolognese (e non solo), di qualsiasi colore e (finto)orientamento – che ha favorito i grandi gruppi industriali e le grandi catene distributive a danno dei piccoli agricoltori. Quei contadini – quelli veri, che trovate ai nostri mercati – ai quali Farinetti & Co. vogliono rubare anche l’identità, scippandone il nome per farne un’attrattiva per il nuovo centro commerciale targato Coop che sorgerà alla periferia nord di Bologna, in un’area già satura di mall e supermercati, e che si porterà dietro una colata di cemento e asfalto, per la “valorizzazione” delle aree annesse, da far impallidire qualsivoglia palazzinaro.
    Noi, il 12 dicembre, saremo, fisicamente, ai nostri mercati, dove la resistenza a queste politiche si radica nel gesto quotidiano di provvedere alla propria sussistenza, ma spiritualmente e politicamente saremo a manifestare contro queste bugie e falsità che cercano di scippare il nostro futuro, ipotecando la nostra sovranità alimentare.

    Opponiamoci insieme al furto di futuro. Diciamo insieme NO al F.I.Co. e alle bufale (non nel senso di mozzarelle) che intende venderci.

    Ci si vede il 12. In Piazza Verdi, a partire dalle 16.00. Merenda contadina – verace – e corteo fino al mercato di Campi Aperti.

  • ASSEMBLEA GENERALE 3/12/2016

    ASSEMBLEA GENERALE 3/12/2016

    l’assemblea generale di
    Campi Aperti per la Sovranità Alimentare
    si terrà il prossimo 
     
    sabato 3 dicembre
    a partire dalle ore 15,00

    c/o Labas, 

    ex Caserma Masini, via Orfeo

    per trattare il seguente ODG

    0– modifica statutaria: nuova sede dell’associazione.

    1– report visite in azienda effettuate
    2– individuazione responsabili prossime visite aziendali
    3– resoconti dai mercati (piacevole abitudine, persa nelle ultime assemblee… mea culpa!)
    4– partecipazione al forum previsto dalla l.r. sull’economia solidale, pro e contro
    5– comunicazione su stati di avanzamento progetto GC aprile 2017 e monete solidali
    6– ingredienti di provenienza extra-associativa da parte dei trasformatori/cucinieri, chiarimenti e strumenti per una maggiore efficienza dello scambio
    6 bis– definizione data(e) prossima(e) assemblea(e).
    6 ter– progetto formazione circolo dipendenti emilbanca
    6 quater– proposte per la revisione del contributo volontario
    6 quinquies– criteri per l’ingresso e la permanenza ai mercati
    7– varie ed eventuali
    N.B.: il punto 0 deve essere, da statuto, approvato dai due terzi dei presenti all’assemblea.
  • Cerchiamo roulotte o camper per sostegno contadini zona terremoto

    Cerchiamo roulotte o camper per sostegno contadini zona terremoto

    In regalo, in prestito o anche in vendita a prezzi ragionevoli. Possono servire anche prefabbricati monoblocco da cantiere. Roulotte e camper debbono essere dotati di libretto di circolazione. Chiamare Marco 338 2022807 – mail   marcof@fattoriaipiani.com

    E’ possibile anche contribuire versando un’offerta sul conto corrente aperto appositamente: IBAN IT87G0538705406000002474833  causale “terremoto”

  • Primo incontro del laboratorio bolognese sulla moneta sociale

    Primo incontro del laboratorio bolognese sulla moneta sociale

    Dopo gli interessantissimi incontri sulle monete complementari tenuti da Enrico e Luca di Mag 6 avviamo una fase progettuale per l’adozione di una moneta sociale a Bologna incontrandoci Venerdì 28 ottobre alle 20 e 30 sempre presso il circolo anarchico Berneri, che gentilmente continua a ospitarci.

    All’ordine del giorno l’avvio di un progetto per l’adozione di una moneta sociale, in particolare:

    – individuazione delle comunità proprietarie della moneta sociale  e delle modalità decisionali da assumere

    – tipologia di moneta sociale da adottare

  • “I nostri mercati” – proroga al 27 ottobre!

    “I nostri mercati” – proroga al 27 ottobre!

    Campi Aperti lancia un concorso fotografico aperto a tutti e con partecipazione gratuita.
    Avete tempo di consegnare i vostri scatti fino al 27 ottobre 2016!

    Foto locandina concorso

    Tema del concorso: i mercati di Campi Aperti sotto tutti i loro aspetti (i banchi, le persone, i prodotti,
    le situazioni, qualsiasi immagine connessa anche indirettamente ai mercati). Questo concorso è un invito
    per chi vuole utilizzare la fotografia come strumento per porre attenzione al territorio e alle buone pratiche,
    per diffondere il percorso dell’agricoltura contadina, di uno sviluppo più sostenibile e della partecipazione
    diretta dei cittadini.

    Modalità di partecipazione: la partecipazione è gratuita e aperta a tutti, esperti o dilettanti, senza limiti di
    età, dunque anche ai bambini. Si concorre facendo pervenire entro il 27 ottobre 2016 un massimo di quattro foto in due formati:
    cartaceo (20×30 circa) al mercato presso Xm24 (banco del commercio equo e solidale)
    > digitale all’indirizzo info@campiaperti.org, indicando: nome, cognome, indirizzo e contatto telefonico.

    Le foto devono riportare, oltre ai dati relativi all’autore, l’indicazione del luogo dello scatto, il titolo e una breve descrizione del soggetto ritratto. Le fotografie possono essere a colori o in bianco e nero, scattate con attrezzature digitali o analogiche, servendosi di vera e propria macchina fotografica o di qualsiasi apparecchio facente funzioni.

    Le foto inviate verranno esaminate da una giuria composta da fotografi di professione ed esperti ma anche dai frequentatori del mercato. Tra i criteri di valutazione, naturalmente il valore estetico, l’immediatezza, l’interesse per il soggetto e l’originalità. Il materiale raccolto non verrà restituito.

    Premi: Campi Aperti mette in palio ceste di prodotti dai propri mercati. Saranno assegnati: un premio della giuria agli autori delle foto ritenute più significative; un premio del pubblico, che potrà visionare e votare le opere esposte al mercato presso Xm24 giovedì 3 novembre. La premiazione avverrà il 10 novembre sempre presso Xm24 durante una fantastica polentata. I premi non ritirati verranno assegnati al secondo classificato della stessa sezione. Sono previste ceste adeguate ai vincitori più piccoli.

    Ogni partecipante è responsabile di quanto forma oggetto delle proprie opere, sollevando gli organizzatori da ogni responsabilità, anche nei confronti di eventuali soggetti ritratti nelle fotografie. Il concorrente dovrà informare gli eventuali interessati (persone ritratte), nei casi e nei modi previsti dall’art.10 della legge 675/96 e successiva modifica con D.Lg. 30 giugno 2003 n.196, nonché procurarsi il consenso alla diffusione degli stessi, compilando e producendo la liberatoria esplicita, in caso di ritratto di minori, che potete scaricare al link qui sotto.

    Liberatoria Fotografica

    [Foto: Alessandro La Palombara]
  • Campi Aperti resiste con Labas!

    Campi Aperti resiste con Labas!

    Campi Aperti sostiene la scelta di Labas e dei tanti cittadini del quartiere che hanno deciso di non cedere alla logica speculativa che vorrebbe trasformare l’Ex Caserma Masini in un centro del lusso

    Logica che vorrebbe chiudere un’ esperienza di recupero di relazioni sociali, di sviluppo di una economia alternativa e sostenibile e di servizi per il territorio

    Noi saremo a fianco di Labas tutta l’estate.

    Il nostro mercato, in quegli spazi, si svolgerà regolarmente tutti i mercoledì. Proprio per testimoniare la nostra contrarietà alle operazioni finanziarie che vorrebbero sottrarre alla comunità un bene collettivo che, dopo un lungo abbandono, ha finalmente recuperato le proprie funzioni sociali.

    – Contro ogni ipotesi di sgombero;

    – Per una destinazione sociale degli spazi dell’Ex Caserma Masini; 

    -per una città dei cittadini e contro le speculazioni di qualsiasi genere:

    …ci vediamo a Labas anche il 10 e il 17 agosto

    Passate a trovarci!

  • Scaravilli – non solo una piazza

    Scaravilli – non solo una piazza

    Nell’estate 1944, in previsione di quella che si riteneva l’imminente liberazione della città, se non dell’intera provincia, il Comando di Bologna predispose un piano insurrezionale. Le brigate cittadine, rafforzate da partigiani scesi dalla montagna o giunti dai comuni della pianura, approntarono basi e depositi nel cuore del centro storico e nell’immediata
    periferia, per essere pronte ad insorgere appena le truppe alleate si fossero avvicinate.
    La 5a brigata Giustizia e Libertà dell’Emilia-Romagna  allestì in agosto la sua base principale nella sede dell’Istituto di Geografia dell’Università, in via Zamboni 33. In una stanza sotto il tetto erano state sistemate due radio rice-trasmittenti, con le quali la brigata si teneva in collegamento con il comando di Milano e con le missioni alleate. […]
    Il materiale necessario per fare i documenti d’identità falsi – timbri, cartoncini, marche da bollo ecc. – e i bracciali tricolori da usare il giorno dell’insurrezione, ed altro materiale ancora, trovarono sistemazione negli scaffali della biblioteca della Facoltà di Lettere. Nei sotterranei furono preparati depositi d’armi e di viveri. A turno, vi stazionavano dai 20 ai 30 partigiani.
    A metà ottobre, quando le punte avanzate della 5a armata americana si fermarono poco prima dell’abitato di Pianoro, lungo la strada della Futa, il Comando di Bologna non ordinò la smobilitazione delle basi partigiane, perché si riteneva che si trattasse di una sosta momentanea. Mentre si attendeva invano l’avvicinarsi degli alleati, le basi partigiane,
    una ad una, cominciarono ad essere scoperte dai fascisti.
    La prima fu quella dell’Università. A seguito di una delazione, tra le 13 e le 14 del 20 ottobre 1944, circa 200 militi della Guardia Nazionale Repubblicana  circondarono la sede universitaria ed ingaggiarono un violento combattimento con i pochi partigiani rimasti intrappolati, mentre i più erano riusciti ad allontanarsi.
    Nello scontro caddero Mario Bastia, comandante della brigata, Ezio Giaccone, Leo e Luciano Pizzigotti, Stelio Ronzani e Antonio Scaravilli. Pare che Bastia, dopo essere riuscito a mettersi in salvo, sia rientrato nell’ateneo per restare con i suoi uomini.
    […] Dopo lo scontro i fascisti saccheggiarono la sede dell’Istituto di Geografia ed arrestarono e trattennero per un paio di giorni numerosi impiegati del rettorato. Il prorettore Guerrini fu messo con le spalle al muro e minacciato di fucilazione.
    Il capitano del reparto che aveva comandato l’assalto alla base partigiana, Agostino Fortunati, fu processato il 17 luglio 1946 e condannato a morte per questo e altri reati. In appello la condanna fu ridotta a 30 anni e poi cancellata dall’amnistia.
    [da Nazario Sauro Onofri]
    http://www.storiaememoriadibologna.it/battaglia-delluniversita-15-evento

  • Energia rinnovabile. Attiva da oggi la convenzione Campi Aperti-E’Nostra

    Energia rinnovabile. Attiva da oggi la convenzione Campi Aperti-E’Nostra

    E’ attiva da oggi la convenzione tra Campi Aperti ed E’Nostra, cooperativa di acquisto e vendita di energia da fonti rinnovabili.

    L’adesione all’offerta si può fare seguendo il link del Modulo di attivazione. Ora, tra le altre, si può scegliere la convenzione ‘socio Campi Aperti‘. Così facendo si ottiene lo sconto del 5% sulla tariffa. Lo sconto vale sia per le attività produttive che per le utenze domestiche, se l’intestatario della bolletta è socio di Campi Aperti.

    Si attiva così la seconda fase del percorso iniziato con l’allacciamento dei due mercati di P.zza Scaravilli e di VAG alla fornitura garantita da E’Nostra. Nella speranza che si diffonda consapevolezza, ma, soprattutto, comportamenti orientati alla riduzione dell’impatto che le nostre attività hanno sul pianeta che ci ospita.

  • Aiutanti della “Bifolca”(Vignola-MO)

    Aiutanti della “Bifolca”(Vignola-MO)

    si interrogano volenterosi su quale frutto convergere dopo le ciliegie…

  • Per una transizione energetica dal basso

    Per una transizione energetica dal basso

    Mercoledì 15 giugno, a partire dalle 20,45, a Labàs, incontriamo due rappresentanti di E’Nostra, la cooperativa che ci fornirà elettricità da fonti rinnovabili ai mercati di Vag e p.zza Scaravilli.

    Con loro parleremo di possibili concreti cambiamenti nel modo di gestire l’energia che consumiamo. Verso una transizione energetica che non è più rimandabile.

    A partire dalla convenzione che stiamo elaborando e che presto legherà Campi Aperti a E’Nostra, cercheremo di analizzare le possibili articolazioni del rapporto tra i singoli soci e la cooperativa. Dal primo step di socio consumatore (chi si allaccia alla fornitura garantita 100% rinnovabile), a chi potrebbe diventare socio produttore, vendendo l’energia del proprio impianto di produzione da fonti rinnovabili già esistente alla cooperativa, che la userà per rifornire i propri clienti (i soci consumatori), alla possibilità di realizzare un impianto ex-novo, grazie a forme di partenariato sostenute da E’Nostra e Retenergie.

    Insomma, un primo incontro molto operativo per esplorare quanto è possibile fare per partecipare e sostenere la transizione verso un modello energetico che non metta in discussione il futuro di noi tutti. Per iniziare a costruire un modello di democrazia energetica, in cui il bene comune energia sia patrimonio veramente di tutti e non strumento di controllo.

    Ci vediamo lì. Numerosi.

     

  • The Harvest. Storie di nuovo caporalato agricolo in Italia

    The Harvest. Storie di nuovo caporalato agricolo in Italia

    Essere coproduttore di un film non è così diverso dall’essere coproduttore di un’attività agricola, nella forma che intendiamo in Campi Aperti.

    Partecipare alla produzione popolare di The Harvest significa permettere a SMK Videofactory di svolgere un lavoro in maniera completamente indipendente, senza rinunciare a un’idea di film che non si accontenta della dimensione documentario, ma intreccia nuovi strumenti con i quali intende esprimere tutto il suo potenziale narrativo.

    The Harvest racconta e denuncia un sistema di sfruttamento del lavoro agricolo che coinvolge decine di migliaia di persone nell’Agro Pontino e che prospera nelle pieghe della legalità. SMK sta portando alla luce questa scomoda verità assieme a pochi coraggiosi soggetti locali, al fianco dei braccianti in mobilitazione, nonostante minacce e intimidazioni.

    Possono dei coproduttori aiutare a inceppare il sistema del caporalato agricolo e dello sfruttamento sul lavoro, sostenendo la lotta dei braccianti Sikh? Secondo noi è possibile!

    Sostieni il progetto di film visitando la pagina di Distribuzioni dal Basso e scegliendo una tra le “ricompense” possibili, oppure un contributo libero (in fondo alla pagina dei contributi).

    Per avere aggiornamenti sugli ultimi sviluppi dei set del film, sulla copertura mediatica e sugli eventi di crowd funding, metti un like alla pagina facebook theharvestdocumentary oppure visita il sito internet www.theharvest.it.

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    Foto: SMK Videofactory

    “In provincia di Latina un’altra Rosarno: braccianti immigrati costretti a lavorare nei campi a 3€ l’ora”
    La video notizia da IlFattoQuotidiano.it del 1 giugno 2016.

    “The Harvest – Un docu-musical sui braccianti Sikh sfruttati”
    L’articolo e l’intervista di Damiana Agugliari per Radio Città del Capo/Radio Popolare, 27 maggio 2016.

    “The Harvest – Il costo umano delle fragole a gennaio”
    Audio intervista di Radio Città Fujiko ad Andrea Paco Mariani (regista), 17 maggio 2016.

    “Agro Pontino, i braccianti sikh continuano a protestare”
    Francesca Sironi per L’Espresso, 23 maggio 2016.

    Un esercito silenzioso di uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause.
    Raccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per 12 ore al giorno filate sotto il sole; chiamano padrone il datore di lavoro, subiscono vessazioni e violenze di ogni tipo. Quattro euro l’ora nel migliore dei casi, con pagamenti che ritardano mesi, e a volte mai erogati, violenze e percosse, incidenti sul lavoro mai denunciati e “allontanamenti” facili per chi tenta di reagire.

    The Harvest vuole raccontare tutto questo.

    The Harvest è un documentario sulla vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro. I membri di queste comunità vengono principalmente impiegati come braccianti nell’agricoltura della zona. Gli episodi di sfruttamento (caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale) sono stati rilevati in numerosi casi, quasi sempre da associazioni che operano sul territorio locale. A fianco di questi fenomeni è inoltre cresciuto in maniera esponenziale l’uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi del lavoro nei campi. Sostanze che, nello specifico, si compongono di meta-anfetamine, oppiacei e antispastici.”

    www.theharvest.it

  • Una casa del diritto all’abitare, del conflitto sociale, dell’autogestione e delle alternative!

    Sabato 16 Aprile –  dalle ore 14.00 a Piazza dell’Unità, Bologna

    Campi Aperti aderisce all’evento promosso da Social Log: un pomeriggio di workshop, mostre, banchetti informativi, dimostrazioni, dibattiti e giochi per bambini.

    Alle ore 18.00 – Assemblea popolare per il diritto all’abitare: “contro la loro emergenza abitativa e i tagli al welfare, costruiamo opposizione e riscatto sociale”.

    “Vogliamo costruire una piazza dell’Unità come se fosse una casa del diritto all’abitare, del conflitto sociale, dell’autogestione e delle alternative “. Il documento di Social Log

    Mercoledì 23 marzo dalle 20 si è tenuta una bella assemblea cittadina nel piano terra dell’occupazione abitativa di via Mura di Porta Galliera. E’ stato un momento di confronto e discussione importante tra movimenti, centri sociali, comitati territoriali, progetti di alternativa e sindacalismo di base che si è concentrato su quanto accaduto nei giorni precedenti e le possibilità delle lotte per il futuro immediato. Rivendicare con orgoglio le resistenze agli sgomberi e alle repressione che si sono attivate fin dalle prime ore della mattina di giovedì scorso quando è stato sgomberato il Social Log di viale Masini fino allo sgombero di via di Corticella di martedì mattina significa per noi prenderci cura delle possibilità di riscatto e di affermazione di dignità che ha preso corpo durante il corteo che ha occupato collettivamente il vecchio spazio abbandonato della Bolognina davanti ad uno schieramento massiccio di celere e carabinieri.

    E’ con la gioia e la determinazione di quel gesto collettivo che vogliamo rimetterci in marcia, praticare le resistenze agli sfratti, affermare concretamente che le occupazioni abitative sono l’unica soluzione all’emergenza abitativa, dare battaglia contro i micidiali tagli al welfare ordinati dalla giunta regionale, e aprire ed allargare spazi in cui la lotta per il diritto all’abitare entra in relazione e agisce insieme a tante altre esperienze di autorganizzazione, di punto di vista critico, di azione solidale e mutualistica.
    Più aumenta la crisi e si impongono politiche di austerità e più la lotta per il diritto all’abitare sente l’urgenza di cooperare e viaggiare insieme nei territori con quanti sperimentano conflitto, autogestione e alternativa sulla sovranità alimentare, la salute, lo sport, la controinformazione, l’uso delle risorse pubbliche, l’istruzione, l’arte, la qualità della vita e la dignità sui posti di lavoro o nei quartieri di periferia.
    Per questa ragione con lo stesso sorriso di sabato scorso quando insieme abbiamo occupato l’edificio di via Corticella vogliamo costruire una piazza dell’Unità come se fosse “una casa del diritto all’abitare, del conflitto sociale, dell’autogestione e delle alternative” e diamo appuntamento a tutti e tutte alle 14 per allestire uno spazio pubblico in un quartiere sempre più conteso dalla speculazione e della militarizzazione.

    Assemblea del 23 marzo nell’occupazione abitativa di Via Mura Porta Galliera.

    Il programma e le partecipazioni all’iniziativa sono in continuo aggiornamento e se anche tu e il tuo gruppo volete proporre qualche attività basta che ci scrivi!

    Partecipano all’iniziativa: rete Eat The Rich, Zic – quotidiano online autogestito, XM24, Palestra Popolare Stevenson, Rete Educatori Bologna, Comitato Inquilini via Gandusio, Medicina in movimento, Alchemilla Gas, Associazione sindacale Pugno chiuso, Campi Aperti – Associazione per la sovranità alimentare, Partigiani Scuola Pubblica, Comitato No People Mover, Popolo delle Arance, Ciclofficina XM24, sindacalismo di base, Serigrafia XM24, Rete NoBorder Bologna, CUA Bologna, laboratorio artistico via Zamboni 38, CAS Bologna e studenti dell’isart e del liceo musicale, …

    Social Log – Pagina facebook

  • Solidarietà a Social Log

    Solidarietà a Social Log

    Per quanto si accanisca contro chi cerca di costruire un altro mondo
    possibile il Podestà di Bologna non riuscirà  sradicare il bisogno di
    giustizia sociale: solidarietà a Social Log , una delle realtà politiche più
    coerenti e generose della città.

    CampiAperti per la Sovranità Alimentare

  • The Wanted 18

    The Wanted 18

    martedì 15 marzo alle ore 21.00 – Cinema Odeon Bologna

    The Wanted 18

    Un esercito a caccia di 18 mucche parlanti, una comunità palestinese sotto occupazione che prova a boicottare i prodotti israeliani e sullo sfondo la prima Intifada. 

    Sono questi gli ingredienti, ispirati a una storia realmente accaduta, del documentario animato
    The Wanted 18

    di Amer Shomali e Pal Cowan
    che verrà proiettato
    martedì 15 marzo alle ore 21.00
    presso il Cinema Odeon di Bologna – via Mascarella, 3.

    L’ingresso è gratuito e noi vi aspettiamo
    a partire dalle ore 20.00 per un aperitivo gentilmente offerto da Alce Nero.

    Proiezione organizzata da GVC e Mashi – Orme in Palestina in collaborazione con  D.E-R Documentaristi Emilia Romagna e Alce Nero.