CampiAperti

Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare

Categoria: Primo Piano

  • Verso il referendum contro le trivelle

    Verso il referendum contro le trivelle

    Da Vincenzo Balzani, professore dell’Università di Bologna, quasi Nobel per le sue ricerche nel campo della fotochimica, vengono dette parole saggissime sulla questione del referendum contro le trivelle in mare (che Campi Aperti sostiene, essendosi schierata da lungo tempo decisamente contro lo sfruttamento di queste riserve, talmente esigue da rappresentare esclusivamente un danno potenziale, invece che una opportunità).

    Il 17 aprile, infatti, siamo chiamati ad esprimerci su questo referendum il cui significato politico, come nel caso di molti suoi predecessori, nei fatti, va ben oltre il tecnicismo della formulazione referendaria.

    Giustamente, Balzani pone sullo stesso piano, rispondendo colpo su colpo alle sciocchezze affermate dagli scientisti di turno schierati a favore della ricerca petrolifera e affidate ad un articolo sul blog formiche.net, la scelta antinucleare – che ci ha salvato da sciagure come l’arresto dello sviluppo delle fonti rinnovabili per investire su centrali che sarebbero state pronte, se va bene, tra dieci anni(*) – e questo referendum che, se tutto va come dovrebbe e ci auspichiamo, ci salverà dall’arretramento culturale rappresentato dalla politica energetica ancora basata sulle fonti fossili. Tipicamente caratterizzata dalla concentrazione del guadagno nelle mani di pochi e nello spargimento di copiosi danni a carico di tutti gli altri.

    I cambiamenti climatici ci impongono di svoltare pagina per provare a salvare un minimo di futuro per i nostri figli e questo referendum è un’ottima occasione per provare a girare questa benedetta pagina.

    (*) nel frattempo, il fotovoltaico, in italia, nonostante gli ostacoli che i governi provano a frapporre al suo sviluppo, si è talmente diffuso da produrre energia come due centrali nucleari. E con dieci anni di anticipo.

  • Nutrirsi bene per non mangiarsi il futuro

     

    CampiAperti organizza 4 incontri rivolti alla cittadinanza che declinano in maniera pratica e teorica il tema della sovranità alimentare, intesa come diritto di ciascuno al controllo sulla produzione SOSTENIBILE del proprio cibo SANO.

    Giovedi 18 febbraio 2016,
    ore 18-20
    Sala polivalente del Quartiere Savena, via Faenza 4
    1° incontro :
    Agricoltura contadina e salute della t/Terra

    Intervengono:

    – Pierpaolo Lanzarini (presidente dell’ass. CampiAperti)

    – Laura Stanghellini (referente per la garanzia partecipata)

    L’agricoltura industriale – e la sua parte più visibile, la grande distribuzione organizzata – sono responsabili di drammi sociali e ambientali che mettono in discussione il futuro del nostro pianeta.
    Oltre a rimpinzarci di veleni e a limitare la nostra libertà di scelta.
    Un’altra agricoltura, che rispetti le nostre libertà, che ci offra cibo migliore e più sano e non ci sottragga futuro, è possibile? Forse si.
    Vediamo insieme quale, a quali condizioni e come possiamo sostenerla.
    In gioco c’è, letteralmente, il futuro dei nostri figli.

     

    In seguito, sempre presso la sala polivalente del Quartiere Savena, via Faenza 4 :

    2) giovedì 17 marzo, ore 18-20
    “Il giusto equilibrio per una sana crescita: Cibi sani, prodotti e allevati nel rispetto dell’ambiente e della salute”
    Interviene Laura Gelli, Azienda agricola “La casetta”, Marzabotto (BO)

    3) giovedì 14 aprile 2016, ore 20-22
    “Di fiori e di erbe: idee per spazi verdi commestibili”
    Intervengono

    -Silvia Tagliasacchi, Az.agr.“Pierotti Piera”, Crevalcore(BO)
    -Callisto Valmori, a.d.s.”La rosa dei venti”, Mulino Parisio (BO)

    4) giovedì 19 maggio 2016, ore 20-22
    “I grani antichi nell’alimentazione moderna”
    Interviene Enzo Spisni, docente di Fisiologia della Nutrizione UniBO

     

    Gli incontri fanno parte del progetto “Dietro l’angolo”, condiviso con pedagogisti, insegnanti, genitori e produttori, in cui CampiAperti interviene come partner della scuola dell’infanzia comunale Scarlatti, quartiere Savena, nell’ambito del percorso promosso dal Comune di Bologna “Qualifichiamo insieme la nostra scuola”.

    Il progetto, prevede le seguenti iniziative

    -1-

    L’ORTO FURBO” delle scuole:
    Azione a)
    incontro di formazione sulla didattica DELL’ORTO SCOLASTICO
    rivolto a educatori/insegnanti
    Relatore: Laura Gelli (CampiAperti)
    Titolo : L’orto: un lavoro quotidiano di integrazione, sperimentazione, comprensione. Un’aula esterna dove fare attività multidisciplinari ;
    Azione b)
    “AIUOLE FURBE” nella scuola dell’infanzia Scarlatti e nel nido Spazio.
    Con la collaborazione di studenti del collettivo Amaranto della facoltà Agraria

    -2-

    4 passeggiate storico-naturalistiche
    dei bambini delle classi coinvolte nel progetto , accompagnati, lungo il canale del Savena, da Callisto Valmori, a.d.s. La rosa dei Venti, Mulino Parisio (CampiAperti).

    -3-

    “la merenda al mercato”
    nei venerdì di maggio, i bambini verranno a fare merenda, offerta da CampiAperti, al mercato di via Udine, presso il cortile della scuola di pace.
    Le merende saranno animate da uno spettacolo.
    Ovviamente sono invitati anche gli altri bambini, del quartiere e non.
    CA-IES2016-DietroLAngolo-locandinaA4
  • Nutrirsi bene per non mangiarsi il futuro

    CampiAperti organizza 4 incontri rivolti alla cittadinanza che declinano in maniera pratica e teorica il tema della sovranità alimentare, intesa come diritto di ciascuno al controllo sulla produzione SOSTENIBILE del proprio cibo SANO.

    Giovedi 18 febbraio 2016,
    ore 18-20
    Sala polivalente del Quartiere Savena, via Faenza 4
    1° incontro :
    Agricoltura contadina e salute della t/Terra

    Intervengono:

    – Pierpaolo Lanzarini (presidente dell’ass. CampiAperti)

    – Laura Stanghellini (referente per la garanzia partecipata)

    L’agricoltura industriale – e la sua parte più visibile, la grande distribuzione organizzata – sono responsabili di drammi sociali e ambientali che mettono in discussione il futuro del nostro pianeta.
    Oltre a rimpinzarci di veleni e a limitare la nostra libertà di scelta.
    Un’altra agricoltura, che rispetti le nostre libertà, che ci offra cibo migliore e più sano e non ci sottragga futuro, è possibile? Forse si.
    Vediamo insieme quale, a quali condizioni e come possiamo sostenerla.
    In gioco c’è, letteralmente, il futuro dei nostri figli.

     

    In seguito, sempre presso la sala polivalente del Quartiere Savena, via Faenza 4 :

    2) giovedì 17 marzo, ore 18-20
    “Il giusto equilibrio per una sana crescita: Cibi sani, prodotti e allevati nel rispetto dell’ambiente e della salute”
    Interviene Laura Gelli, Azienda agricola “La casetta”, Marzabotto (BO)

    3) giovedì 14 aprile 2016, ore 20-22
    “Di fiori e di erbe: idee per spazi verdi commestibili”
    Intervengono

    -Silvia Tagliasacchi, Az.agr.“Pierotti Piera”, Crevalcore(BO)
    -Callisto Valmori, a.d.s.”La rosa dei venti”, Mulino Parisio (BO)

    4) giovedì 19 maggio 2016, ore 20-22
    “I grani antichi nell’alimentazione moderna”
    Interviene Enzo Spisni, docente di Fisiologia della Nutrizione UniBO

     

    Gli incontri fanno parte del progetto “Dietro l’angolo”,  condiviso con pedagogisti, insegnanti, genitori e produttori, in cui CampiAperti interviene come partner della scuola dell’infanzia comunale Scarlatti, quartiere Savena, nell’ambito del percorso promosso dal Comune di Bologna “Qualifichiamo insieme la nostra scuola”.

    Il progetto, prevede le seguenti iniziative

    -1-

    L’ORTO FURBO” delle scuole:
    Azione a)
    incontro di formazione sulla didattica DELL’ORTO SCOLASTICO
    rivolto a educatori/insegnanti
    Relatore: Laura Gelli (CampiAperti)
    Titolo : L’orto: un lavoro quotidiano di integrazione, sperimentazione, comprensione. Un’aula esterna dove fare attività multidisciplinari ;
    Azione b)
    “AIUOLE FURBE” nella scuola dell’infanzia Scarlatti e nel nido Spazio.
    Con la collaborazione di studenti del collettivo Amaranto della facoltà Agraria

    -2-

    4 passeggiate storico-naturalistiche
    dei bambini delle classi coinvolte nel progetto , accompagnati, lungo il canale del Savena, da Callisto Valmori, a.d.s. La rosa dei Venti, Mulino Parisio (CampiAperti).

    -3-

    “la merenda al mercato”
    nei venerdì di maggio, i bambini verranno a fare merenda, offerta da CampiAperti, al mercato di via Udine,  presso il cortile della scuola di pace.
    Le merende saranno animate da uno spettacolo.
    Ovviamente sono invitati anche gli altri bambini, del quartiere e non.
    CA-IES2016-DietroLAngolo-locandinaA4
  • Il podestà di Bologna sgombera un altro edificio occupato

    Il podestà di Bologna sgombera un altro edificio occupato

    Prendiamo tristemente atto dell’ennesimo sgombero ordinato dal podestà di Bologna Valter Giovannini, diligentemente eseguito dal questore Ignazio Coccia. Nessuna pietà per chi ha bisogno di un tetto sulla testa!

  • Wadi Foukin – Storie di resistenza agricola

    Wadi Foukin – Storie di resistenza agricola

    Riprendiamo il percorso iniziato con il viaggio di Angela e Germana in Palestina, in collaborazione con OVERSEAS Onlus. Un percorso che intende dare voce alle piccole realtà agricole dei territori.

    Vi proponiamo un incontro con Mohammad Manassra, agricoltore biologico, e Ibrahim Masra, agronomo dell’organizzazione Palestinian Agricultural Relief Committees, provenienti dal villaggio di Wadi Foukin.

    Vedremo come fare agricoltura biologica in West Bank assuma un significato ulteriore e strettamente connesso alla resistenza alla colonizzazione. La cura della terra diventa forma di opposizione al progetto di sequestro delle terre da parte del governo israeliano e nuove forme d’economia locale contrastano l’asfissiante avanzata delle colonie.

    Ad ospitarci sarà il Condominio BelLEtrame in via Sabatucci 2 (l’edificio accanto a VAG 61).

    http://www.parc.ps/index.html
    http://www.overseas-onlus.org/
    campiaperti.org

    Wadi Foukin

  • IL NOME DEL MINISTERO!

    Di Antonio Onorati, 14, 1,2016

     

    Il contadino invisibile_. Il ministero delle Politiche Agricole cambia
    nome e diventa “Ministero dell’agroalimentare”.

    A rottamare l’agricoltura italiana, con un sol colpo, ci avevano
    pensato in molti, a cominciare da quelli che volevano abolire il
    ministero dell’agricoltura per non dover affrontare la riforma del suo
    fallimentare funzionamento ma sembra che solo il primo ministro Renzi ci possa riuscire.

    Così almeno a stare all’annuncio ufficiale che, ci informa, “Il dicastero delle Politiche Agricole cambia nome e diventerà “ministero dell’Agroalimentare” (presidente del Consiglio Matteo Renzi  nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi –  13.01.2016) per accompagnare l’accordo da 6 miliardi di euro siglato tra governo e Intesa San Paolo per finanziare il settore agroalimentare”. A leggere il comunicato si capisce che per il Ministro Martina e per il governo per “agroalimentare” si intende “agribusiness.” cioè INDUSTRIA
    AGROALIMENTARE
    (http://www.treccani.it/enciclopedia/sistema-agroalimentare [1]).
    E’risaputo che, in questa visione, “…_la COMPONENTE AGRICOLA TENDE A SPARIRE, mentre assume un peso sempre maggiore il settore distributivo_…” e delle industrie agroalimentari a monte ed a valle della produzione agricola.

    Tutti  a lamentarsi di quanto “la politica sia separata dal paese”, quindi non ci sorprendiamo che il governo non  ricordi che l’agricoltura italiana – il cosiddetto settore primario –  a pari merito con quella francese, sia la più importante dell’UE, che – stando ai dati ISTAT (SPA, 2013) – e’ fatta di 1.516.000 aziende e 992.000 occupati (cioè il 72% degli occupati dell’intero settore) contro gli occupati nelle imprese industriali del settore ( tutto compreso, anche la ristorazione e gli ambulanti) che rappresentano solo il 28% .

    Viene ripetuto continuamente che l’export agroalimentare e’ quello
    che tira, che ci salverà il mercato mondiale della crescita dei consumi
    alimentare nei paesi emergenti e nelle megalopoli (magari dando credito alle stime ottimiste proiettate al 2050 quando la crisi economica sarà solo un ricordo), senza mai dirci chi produrrà quello che esportiamo o esporteremo.

    Vediamo come sono andate le cose con il nostro COMMERCIO INTERNAZIONALE AGROALIMENTARE, ricordando comunque che le vendite dell’agroalimentare “italiano” dipendono per tre quarti ancora dal mercato domestico.
    (ISMEA). “_Ancora sostenute dal deprezzamento dell’euro, le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani migliorano invece la
    perfomance già positiva dei mesi precedenti, con un solido più 7,1% nei primi 5 mesi dell’anno 2015_”(ISMEA). E ancora “_Da segnalare il contributo particolarmente positivo dell’agricoltura che avanza all’estero dell’11,8% a fronte di un incremento più contenuto dell’industria alimentare (+6%)_”. Questi dati sono riferiti, però, al confronto con il 2014 che si era chiuso con UN MENO 1,65% SUL 2013 per l’export del settore primario (in cui il settore primario per uso alimentare riportava un meno 1,54 %) e con un più 0,69 per le
    importazioni ma con UN PIÙ 1,63% per L’IMPORTAZIONE di prodotti per uso alimentare del settore primario.  Per l’industria agroalimentare, il 2014 si era chiuso con un più 2,89% sul 2013 per l’export, mentre LE IMPORTAZIONE AVEVANO REALIZZATO UNA CRESCITA DEL 4,38% SUL 2013 (Federalimentare Servizi srl ). Come dire, nessuno di questi dati fa prevedere miracoli nell’ export mentre evidenziano una continua erosione del mercato interno da parte delle produzione importate.

    L’industria agroalimentare italiana ha molte caratteristiche, decantate dalla mitologia del _made in Italy,_ tra cui quella di essere effettivamente poco “italiana”. Sulle 114 grandi Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (con oltre 250 addetti) nel nostro paese (ISTAT, 2015), 27 sono a controllo estero (“multinazionali”) e 87 sono a controllo nazionale.

    Le MULTINAZIONALI nell’agroalimentare, pur rappresentando solo LO 0,3% dell’imprese (183 in totale, comprese quelle di dimensione più ridotta), realizzano il 14 % del fatturato totale, il 14,2% del valore, il 17,3 % degli investimenti in ricerca ed innovazione ed occupano 30.600 addetti (ISTAT, 2013), pari al 7,1% degli addetti. Nel 2013 hanno fatturato circa 18 miliardi di euro.

    I loro SCAMBI ALL’INTERNO DELLO STESSO GRUPPO RAPPRESENTANO IL 71,8% DELL’EXPORT TOTALE delle Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco “italiane” (ISTAT, anno 2013). Che qui sia celato la performance delle esportazioni agroalimentari italiane?

    Sostenere l’export agroalimentare rafforzerà le multinazionali del settore presumibilmente a scapito della PMI italiana ancora esistente.

    Qualche nome (in ordine di volume di fatturato totale, 2012): Unilever Plc/Unilever NV, Nestlè, Lactalis, Heineken N.V., Groupe Danone.
    Ferrero, la prima delle imprese italiane, sta al 12.mo posto in questa
    graduatoria.

    Se solo si guardasse con occhio attento (e competente) la struttura
    dell’economia agricola del paese, certo che dovremmo cambiare nome al Ministero, magari chiamandolo _“Ministero dell’alimentazione, agricoltura e sviluppo rurale”._

    Ma prima di cambiare il nome al Ministero sarebbe sicuramente più utile cambiare visione dell’agricoltura del paese, immaginando di
    valorizzare la capacità produttiva, di investimento e transizione
    agroecologica di quel milione di aziende agricole di piccola e media
    dimensione che restano la struttura portante dell’agricoltura italiano
    e della sua capacità di fornire occupazione oltre che alimenti di qualità prima di tutto al mercato interno nazionale ed europeo.

  • CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE 30 GENNAIO 2015

    Come sempre, le assemblee sono aperte a chiunque intenda partecipare. Anche se formalmente non iscritto alla associazione.
    L’assemblea è l’unico luogo decisionale di Campi Aperti ed è anche un modo per approfondire la conoscenza dell’associazione, dei soci e rinforzare la fiducia all’interno della comunità della rete di aziende e co-produttori.
    Site tutti invitati.
    A sabato 30, dunque!

    aaaasini
    Carissimi,

    con la presente siamo (plurale maiestatis) a convocare la prossima

    ASSEMBLEA GENERALE
    il giorno
    SABATO 30 GENNAIO 2016
    presso
    VAG 61,

    in via Paolo Fabbri, 112 a Bologna

    ALLE ORE 14,30

    per discutere il seguente o.d.g.:

    1- sviluppo si/no e quale, per CA? Primi spunti dopo gli incontri con le realtà cittadine che ci hanno chiesto/offerto collaborazione;

    2- festività e mercati, quale orientamento in CA;

     3- presentazione delle linee di bilancio per il 2016 e del consuntivo 2015, tra cui: proposta di allaccio a fornitori di energia rinnovabile per i mercati di CA, quanti collaboratori con che remunerazione, orari lavoro dipendenti;

     
    3-  “situazione làbas”;
    4- bando del PSR per innovazione e tecnologia, c’è già un referente? (non chiedetemi cosa sia…);
    5- progetto sibiol: volume sedicesimo, capitolo decimonono.

    6- Varie ed eventuali

    Vi aspettiamo (sempre plurale maiestatis) numerosi.

    A presto

    Ppp p(luralemaiestatis)
  • Andiamo a Firenze martedì 8. Venite tutti!

    Andiamo a Firenze martedì 8. Venite tutti!

    Martedì 8 dicembre c’è la manifestazione a Firenze per la difesa dell’agricoltura contadina e dell’occupazione di Mondeggi. Partirà un pullman da Bologna: abbiamo già formato un gruppetto di persone di CampiAperti. Venite tutti che c’è ancora posto!

    Per info e adesioni 

    3333467642

    agricoltura-contadinaaaao

  • Sovranità alimentare e agricoltura contadina per raffreddare la terra

    Sovranità alimentare e agricoltura contadina per raffreddare la terra

    Una risposta concreta dal basso al riscaldamento globale
    nei giorni della Conferenza sul clima COP21 a Parigi

    GIOVEDÌ 3 DICEMBRE A BOLOGNA
    iniziativa con e a sostegno di MONDEGGI fattoria senza padrone

    Riscaldamento globale, perdita di biodiversità, desertificazione sono i prodotti di questo sistema basato
    sul consumo irresponsabile di risorse e sulla discarica mondo a basso costo.
    L’agribusiness domina il ciclo di produzione di cibo ed è responsabile del 50% delle emissioni climalteranti.
    I principali responsabili di tutto ciò si riuniscono in questi giorni a Parigi
    nella conferenza delle parti sul clima COP21 per impacchettare, dopo Kyoto,
    un nuovo protocollo con obiettivi deboli e non vincolanti, farcito di soluzioni iper-tecnologiche
    comode per la propaganda, in realtà molto pericolose e utili a riprodurre
    meccanismi di accumulazione e bulimia produttivista.

    Quali soluzioni concrete possono e devono essere assunte da subito per rispondere all’emergenza del
    riscaldamento globale? Come raffreddare concretamente la Terra? L’agroecologia praticata a livello
    internazionale da La via campesina, le esperienze italiane per la sovranità alimentare e l’agricoltura
    contadina della rete Genuino Clandestino e tra queste La fattoria senza padroni di Mondeggi tracciano
    il solco di una soluzione concreta dal basso alla crisi ecologica e con essa alla crisi sociale.

    Giovedì 3 dicembre a Bologna vogliamo parlare di questo in vista della iniziativa dell’8 dicembre a
    Firenze, https://www.facebook.com/mondeggi.benecomune/posts/1249844701708082:0 , per
    far conoscere e per sostenere l’esperienza esemplare di Mondeggi, dopo i pesanti attacchi da parte
    della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e delle istituzioni locali.

    PROGRAMMA GIORNATA DI GIOVEDÌ 3 DICEMBRE A BOLOGNA:
    – ore 13:00 presso Vag61 pranzo con Mondeggi a cura di Eat The Rich, chiacchierata informale
    e distribuzione di materiale informativo
    – ore 16:30 presso Xm24 mercato di Campi Aperti con banco delle genuine produzioni della
    fattoria senza padroni di Mondeggi
    – ore 18:30 presso la libreria gateway di via San Petronio vecchio presentazione del libro
    GenuinoClandestino, saranno presenti gli autori, CampiAperti, Eat the rich e Mondeggi.
    https://www.facebook.com/events/1514535428873649/

     

  • Nasce “Baby Pit Stop”

    Nasce “Baby Pit Stop”

    Lunedì 30 novembre in piazza Scaravilli parte il progetto di Campi Aperti dedicato ai piccoli da 0 a 1 anno: uno spazio baby-friendly in cui sia possibile sedersi comodamente ad allattare, ristorarsi con un tè o una tisana caldi, approfittare dei giochi per prendersi una piccola pausa in compagnia, mentre si fa spesa.
    Cominciamo con un’attrezzatura di base, ma andiamo verso la costruzione di uno spazio che sia via via più confortevole e accogliente. Il tutto in un contesto attento all’alimentazione e alla cura dei piccoli, nello spirito della Leche League.

    La Leche League Italia, associazione di volontariato attiva in Italia dal 1976, ha dato vita nel 2003 all’idea del BABY PIT STOP termine preso a prestito dalla Formula 1 che significa “fare il cambio… di pannolino e il pieno… di latte”. Da allora il progetto si è ampliato, ed oggi oltre un migliaio di punti gestiti da diverse associazioni offrono questo servizio innovativo e gratuito alla maternità in genere e all’allattamento in particolare, per rendere i luoghi quotidiani più “a misura di bambino”.

    Hai voglia di socialità ma non sai se puoi contare su uno spazio d’appoggio per la poppata?
    Sei in giro e vorresti venire a far spesa al mercato senza la preoccupazione del cambio pannolino?
    In piazza Scaravilli stiamo costruendo la dolce sosta che fa per te.
    Vieni a trovarci il lunedì dalle 16.30 alle 20.30!

    Lo spazio è autogestito, chiediamo soltanto un’offerta libera per le spese di mantenimento.

    info[at]campiaperti.org
    Leche
  • 8 DICEMBRE 2015 – TUTTI A FIRENZE PER SOSTENERE  L’ AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

    8 DICEMBRE 2015 – TUTTI A FIRENZE PER SOSTENERE L’ AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

    UNA RISPOSTA DAL BASSO PER FERMARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE

    La sovranità’ alimentare attraverso l’ agricoltura contadina e’ la vera soluzione alla crisi climatica globale.

    L’ agricoltura contadina alimenta il mondo e raffredda la terra.

    I nostri governi, ormai completamente assoggettati alle multinazionali, privatizzano la ricchezza dei territori e socializzano devastazioni e povertà’. Uniamoci per proporre e attuare nuove forme di convivenza sociale intorno alla terra basate sul mutuo soccorso e sulla gestione dal basso delle risorse. Le esperienze di autogestione e di riappropriazione della terra nate intorno a Firenze, i comitati che attuano forme di cura spontanea del territorio e decine di contadini invitano tutta la popolazione ad una giornata di confronto,di contaminazione, di informazione e di organizzazione a sostegno del loro impegno per la sovranità’ alimentare nel quadro delle mobilitazioni mondiali promosse dalla Via Campesina in occasione del cop 21 di Parigi.
    L’agricoltura contadina ha oggi un’ importanza fondamentale nel contribuire in modo sostanziale alla soluzione di alcuni grandi problemi che affliggono il nostro mondo . Anche nei nostri territori sono chiaramente visibili cambiamenti del clima e si riscontrano già i primi disagi sia nelle campagne sia nelle città. Ormai è certo come questi problemi, il cambio climatico, l’inquinamento e le terre aride non più produttive, siano originati da attività umane e non siano frutto di “fatalità”. Pochi soggetti transnazionali traggono enormi profitti a danno della maggior parte della popolazione mondiale mentre i governi, ormai non più “sovrani” sui propri territori, continuano a non fare l’interesse della collettività che rappresentano e prendono provvedimenti contrari al bene comune come la vendita di terre pubbliche. Nonostante il grande contributo che sta dando, l’agricoltura contadina, per la soluzione dei problemi sociali e climatici continua ad essere ignorata se non addirittura messa “fuorilegge”, come proprio in questi giorni accade all’esperienza di Mondeggi che sta subendo un duro attacco da parte delle istituzioni che si trincerano dietro una pretestuosa retorica legalitaria.

    ORE 10.00 Piazza Della Santissima Annunziata (FI) durante il Mercato della Fierucola
    Interventi degli agricoltori, presentazione di libri, laboratori pratici per grandi e piccoli

    ORE 13.30 Pranzo Condiviso (portati forchetta, piatto, bicchiere e cibo da condividere)

    ORE 15:30 ritrovo in piazza San Marco CORTEO DELLE CARRIOLE

    Abbiamo pensato alla carriola come uno degli attrezzi che accomuna chi lavora la terra. Portatevene una e riempitela con i temi o i prodotti che vi riguardano. Vogliamo fare una marcia pacifica nel centro di Firenze passando sotto i palazzi istituzionali per ricordare ancora una volta la realtà di pubblico interesse che rappresentiamo.
    Non ci divideremo ancora una volta fra buoni e cattivi, non crediamo che i nostri nemici sono gli altri piccoli produttori e chi li sostiene. Si fanno leggi per cancellarci e si preparano accordi transatlantici (TTIP) per eliminare ogni possibile resistenza anche legale davanti ai profitti delle multinazionali.

    Non stiamo a guardare!

  • Convocazione Assemblea Generale di Campi Aperti

    Convocazione Assemblea Generale di Campi Aperti

    Il giorno
    29/11/2015,
    presso lo spazio sociale
    LABAS, in via Orfeo (ex Caserma Masini)
    a partire dalle ore
    10,30
    si terrà l’assemblea generale
    di Campi Aperti per la Sovranità Alimentare

    per discutere del seguente ordine del giorno:

    mattina, gruppi di lavoro tematici:

    1- Allevatori: definizione delle linee guida per gli allevamenti (vedere bozza allegata),
    2- Saponi e cosmetici: a partire dall’incontro del 10/11 u.s.
    3- Progetto sementi
    4- Prodotti genuini Clandestini e loro etichettatura (miglioriamo la comunicazione sulla produzione contadina, andiamo oltre la legge)
    5- Produttori di cereali e farine (che ormai produciamo in tanti ) e trasformatori di
    prodotti da forno, per cercare di definire i prezzi di riferimento e migliorare scambi,
    filiere interne e progetti di collaborazione.

    A fine mattinata (ore 12,30-13.30)
    a) Racconti dai mercati (inserirei qui il racconto del progetto progetto arance rosarno e quello dello spazio bimbi a scaravilli, ma anche altri progetti che vi sembrano meritevoli di condivisione)
    b) Accettazione nuove aziende e organizzazione visite richieste
    c) lettura e approvazione progetto per lo spazio delle Vele in via fioravanti
    d) Resoconto da Milano: stato campagne nazionali e sollecitazioni raccolte nella
    tregiorni GC del funerale dell’Expo
    e) richiesta dell’associazione 20 pietre (casa del popolo da recupero edificio ex-aci in via marzabotto) di fare un mercato in quell’area

    h 13.30 PAUSA PRANZO CONDIVISO E CONVIVIALE

    h 14,30 Ripresa dei lavori

    Gruppi di discussione e proposta sui seguenti temi:

    I- come ridurre i tempi di attesa per le procedure di accettazione dei nuovi produttori;
    II- assenteismo, gestione del fenomeno e auto-difesa dell’associazione dagli assenteisti (proposta di sospendere dai mercati le aziende che non partecipano x volte alle assemblee di CA)
    III- proposte per migliorare la circolazione delle informazioni in CA (qualcuno lamenta la formazione di un gruppo ristretto di circolazione delle idee; è accettabile? si può evitare che diventi norma? ecc…)
    IIII- resistere a LABAS. Organizzazione della permanenza e opposizione allo sgombero con proposte per scongiurarlo (in proposito scorrere le varie mail e resoconti di assemblee di mercato e non solo)
    IIIII- Che fare del mercato di LABAS in caso di sgombero? Idee e proposte post – catastrofiche per non farci cogliere impreparati, o anche solo per scongiurare scaramenticamente l’evento.

    Io chiuderei qui l’ordine del giorno, visto che mi sembra già sufficientemente nutrito.
    Inoltre mi sento di sollecitare la presenza e la puntualità, visto che sarebbe oltremodo importante lasciare a tutti la possibilità di intervenire in assemblea, anche per concretizzare quella partecipazione di cui parliamo tanto.

    Sperando di vedervi, vi saluto affettuosamente

    Ppp p(rolisso)

    Linee guida allevatori (Carne latte uova)
    [Marco Feltrin a nome del gruppo degli allevatori, Savigno 25/02/2014]
     

    Alimentazione

    Solo alimento biologico , se non certificato auto prodotto o prodotto in campi aperti
    ( mangimi acquistati solo certificati, cereali biologici)
    Gli animali devono essere tenuti al pascolo almeno 6 mesi all’anno, devono avere spazi adeguati per il movimento in stalla se confinati.

    Rimonta

    Per gli animali da rimonta si preferisce la linea vacca vitello, quando è possibile. ( A meno deroghe)
    Per i vitelli si preferisce i box multipli che aiutano la socializzazione, si possono allevare per un mese in box singoli.
    Per le pecore e le capre l’allevamento è sotto le madri.
    Per le capre in deroga per Caev ( Vedi allegato), i capretti nati e allevati per la profilassi quindi allevati  prima con colostro termizzato delle madri e poi con latte in polvere specifico sono da commercializzare come non biologici all’esterno dei mercati. La rimonta interna verrà svezzata a 90 giorni e da li in poi alimentata con solo alimento biologico certificato.
    Per evitare la trasmissione di malattie è concesso l’allontanamento dei reti  alla nascita per utilizzare profilassi adeguate (termizzazione del colostro, trattamento delle mammelle con antibiotici ecc)
    Si chiede uno svezzamento minimo di 60 giorni e una macellazione  ad un mese di vita.
     

    Mungitura

    Mungitura a mano, si prediligono i secchi in acciaio o plastica alimentare bianca dedicati solo alla mungitura, previo lavaggio con Candeggina  o similari ( prodotti specifici).
    Per chi munge a macchina un controllo dell’impianto una volta all’anno  e disinfettare l’impianto ogni volta che si munge mattina e sera ( con prodotti adeguati e acqua calda).
    Si da la possibilità di lavare gli utensili con siero della scotta caldo e bicarbonato.
    Il latte va filtrato con filtri di carta non solo con il colino.
    Il latte va refrigerato il prima possibile entro assolutamente le due ore, portato a 4 °C, a meno che non si lavori immediatamente.( in un frigorifero dedicato)
    Si chiede un analisi mensile per i primi tre mesi di produzione e per il restante periodo a cadenza trimenstrale.
    Il latte è un substrato delicatissimo cresce di tutto  quindi  il sistema per non inquinarlo è mantenerlo isolato e separato da altri alimenti.

    Macellazione

    Per la macellazione e la stagionatura con metodo tradizionale quindi senza celle frigorifere si prefede solo in periodo invernale molto freddo e in locali dedicati.
    Si predilige le aziende con laboratori a norma, per le aziende più piccole si richiede un ambiente di lavorazione dedicato e igenizzabile ( piastrelle a terra , pareti tinteggiate lavabili , lavabo, ecc)

    Trasformazione di carne e latte

    Ricordiamoci che questi prodotti non sono stati considerati nella campagna GENUINO CLANDESTINO, quindi rientrano nella normativa sanitaria.
    Si predilige le aziende con laboratori a norma, per le aziende più piccole si richiede un ambiente di lavorazione dedicato e igenizzabile ( piastrelle a terra , pareti tinteggiate lavabili , lavabo, ecc) per le stagionature locali chiusi protetti da intrusioni e  pulibili.
    Per chi non ha i locali adeguati, si impegneranno a presentare un progetto a steep sucessivi per arrivare al minimo da noi richiesto, con adeguati tempi propri , verificabili da campi aperti.
    Uova
    Per le uova vanno vendute solo sfuse ( i contenitori sono ad uso del consumatore)
    E’ consigliato esporre un cartello con la data di raccolta e scadenza.
    Commercializzazione
    Per il periodo invernale si richiede l’esposizione del  prodotto  protetto ( vetrinette, protezioni legno plastica ecc)
    Per i periodi caldi da marzo a novembre frigorifero o simile per tutti i prodotti non solo il fresco.
  • StilLàbas

    StilLàbas

    Lo spazio occupato Làbas sta promuovendo una campagna di crowdfunding per il ripristino completo delle sue attività dopo il brutale distacco imposto dall’ENEL.

    Pannelli solari, un gruppo elettrogeno diesel e stufe a metano per rendersi energeticamente autonomi e non mollare di fronte alla minaccia di sgombero.

    Làbas rilancia e continua il suo percorso di riuso dell’ex caserma Masini come bene comune.

    Per chiunque fosse interessato a partecipare alla campagna:

    http://labasoccupato.com/category/crowdfunding/

    https://www.derev.com/it/stillabas

    Labas

  • Tutti hanno diritto a una casa – Sabato 24 Ottobre a Bologna ore 15.30 – via Fioravanti 27

    Tutti hanno diritto a una casa – Sabato 24 Ottobre a Bologna ore 15.30 – via Fioravanti 27

    Eravamo dentro l’ex Telecom  giovedì 15 ottobre per un mercato straordinario di CampiAperti. In accordo con Social Log abbiamo portato noi stessi, i nostri prodotti, i nostri banchi e la nostra semplice socialità dentro quel luogo per essere vicini agli occupanti, vicino alla sacrosanta lotta affinché tutti possano avere una casa dignitosa in cui vivere.

    Eravamo in tanti giovedì pomeriggio, così come nelle altre due occasioni  in cui avevamo deciso di spostare il mercato di XM24 nel cortile dell’ex Telecom.

    Siamo stati bene giovedì: si respirava un’aria di cordialità, di felice convivenza, di ottimismo e di forza. Forse per la vivacità dei bambini. Forse perché, pur essendo in tanti e così diversi, con modi così diversi, vite diverse, lingue diverse, ci riconoscevamo facilmente condividendo un semplice concetto : “tutti hanno diritto a una casa”.

    Pochi giorni dopo abbiamo visto la polizia umiliare e deportare le persone che in quel posto avevano affermato quel diritto. Ci siamo riempiti di rabbia e abbiamo trattenuto a stento le lacrime. Lo sconforto e il senso di impotenza ci ha sommerso

    Ma quel semplice concetto, ancor più di prima,  non sarà facile levarcelo dalla testa.

    Aderiamo alla manifestazione “Prima i poveri! Basta sgomberi e sfratti!” – alle ore 15.30 di Sabato 24 Ottobre a Bologna  – via Fioravanti 27

    CampiAperti

  • A fianco di Labas: no alla speculazione all’ex caserma Masini

    Merola chiede a Labas di andarsene dalla ex caserma Masini.

    Anche noi, come il Sindaco di Bologna riconosciamo le conquiste di socialità che si sono ottenute a partire da quell’esperienza di riappropriazione di un bene comune.

    Non solo, ne facciamo parte attivamente, contribuendo ogni settimana a riempire di umanità quel pezzo di città.

    Certe frasi acquisiscono, però,  un tono minaccioso quando pronunciate in un contesto in cui le istituzioni cittadine impongono con violenza la legge dei garantiti, condannando uomini, donne e bambini alla strada e a pochi giorni dallo sgombero di Atlantide.

    Assistiamo sgomenti e inorriditi a questa ondata repressiva che vede il Comune di Bologna, se non complice, moralmente responsabile.

    Ci auguriamo, quindi, che queste frasi non preannuncino azioni che non potrebbero che obbligarci alla resistenza.

    Quegli spazi di riconquistata civiltà, in una città sempre più svuotata di relazioni umane, non possono essere soppressi per far posto alla speculazione, della quale, purtroppo, Bologna è invece piena.

    Campi Aperti per la Sovranità Alimentare

     

  • Giovedì 15 ottobre 2015

    Il mercato biologico di XM24  

    si trasferisce 

    all’Ex Telecom Occupata

    in via Fioravanti 27

    (di fronte al palazzo del comune)

    un’altra giornata a  fianco di chi lotta per il diritto alla casa!

     

    logoCA

     

     

     

  • Viaggio tra Terra e Cielo

    Oggi torniamo ad animare piazza Scaravilli con il consueto mercato del lunedì e con la presenza del Gruppo Zappa.

    Andrea Pierdicca ed Enzo Monteverde  portano con sé stavolta una valigia di testi musicati per raccontare in una performance dal vivo il progetto “Viaggio tra Terra e Cielo”.

    Vi aspettiamo in piazza assieme alla 400 ostacolista Elisa!

    Qui l’evento facebook.

    [embedyt]http://www.youtube.com/watch?v=24sSLAMcKns[/embedyt]

     

    E’ necessario e urgente, oggi, che insieme iniziamo ad agire un cambiamento possibile.
    Per cambiare veramente, prima dobbiamo riconsiderare la nostra esistenza tra la Terra​, madre e nutrice da cui tutti dipendiamo, e il Cielo​, che della terra è radice profonda che ci lega alla dimensione del sacro.
    Con il progetto “Viaggio Tra Terra e Cielo” attraverseremo l’Italia incontrando contadini, consumatori, ricercatori, studiosi ed esperti in campo scientifico e culturale.
    Realizzeremo tre prodotti artistici: una web story​, un film documentario e un testo teatrale​, dando tre prospettive per esplorare il mondo rurale dal suo interno​.
    L’esperienza diretta di quelle vite che praticano i loro saperi attraverso l’agricoltura dialogherà ​con scienza​, filosofia​, teatro​, musica​e poesia​.
    Ascolteremo il pensiero di illustri scrittori, poeti, artisti, scienziati che con le loro opere hanno saputo cogliere il senso profondo che lega l’uomo alla terra, per aiutarci a meditare sulla sua fertilità ​e sui legami che dobbiamo ristabilire con lei​.

     

  • Facciamoci Luce!

    Neanche un mese fa apprendevamo dalla stampa il progetto comunale di riqualifica degli spazi dell’ex caserma Masini (alberghi, ristoranti, parcheggi), sviluppato naturalmente senza coinvolgere chi la riqualifica la sta già praticando da quasi 3 anni.

    Lo scorso venerdì, 21 agosto, ci è giunto un altro infame segnale: Làbas e le case occupate di via Borgolocchi sono state private della corrente elettrica. Vigliaccamente, è stata simulata una sospensione temporanea dell’erogazione di energia per ‘lavori tecnici’, che ha momentaneamente coinvolto anche altri complessi vicini.

    Un attacco fatto dai soliti politicanti e da chi di fatto si sostituisce a loro (stiamo parlando di Coccia, l’ormai neanche tanto nuovo questore), personalità incapaci di rispondere alle esigenze della città, i degni interpreti della crisi della rappresentanza che dimostrano da chi dipende la loro sopravvivenza: i fini speculativi e i profitti dei pochi, il mercato del cemento. 

    Solo un amministrazione che ha perso ogni contatto con la realtà non vede la ricchezza sociale che Làbas esprime, con i propri progetti locali e internazionali, con il mutuo aiuto tra coloro che di un tetto, di welfare  e assistenza non ne vedono neanche l’ombra. 

    Bologna si avvicina alle prossime elezioni e alla campagna elettorale, stretta nella morsa di un richiamo alla legalità privo di connessione con qualunque espressione di giustizia ed equità. Negli ultimi mesi solo minacce, misure restrittive della libertà e sgomberi sembrano il condimento di questa ricetta di governo della crisi.

    Hanno tolto l’elettricità a chi su questa fonte non ci ha speculato, ma l’ha usata per vivere e per metterla a disposizione del quartiere. L’hanno tolta ora che siamo in centinaia a dargli vita ogni settimana, a differenza dei 10 anni precedenti in cui non se ne sono mai preoccupati, lasciando il tutto all’incuria e al degrado.

    Chiediamo quindi a tutte le persone che hanno reso, rendono e renderanno Làbas un punto di riferimento per il quartiere, un luogo di incontro dei sogni e dei desideri più liberi, di cominciare a farsi sentire con un piccolo gesto, che se fatto da molti, sarà un segnale importante: mercoledì vi aspettiamo al nostro consueto mercato con una candela in mano.

    Alla tristezza e al buio di chi vorrebbe porre fine all’esistenza di questo bene comune, ci divertiremo rispondendo con una straordinaria azione collettiva.

    Faremo capire a chi vuole spegnerci che c’è una comunità in grado di accendere passioni, anche senza corrente elettrica.
    #facciamociluce
    labasoccupato.com

     

  • Lettera di CampiAperti a Ecosol Bologna

    In data 26/7/2015 si è svolta l’assemblea generale di CampiAperti. In questa assemblea è stata proposta e approvata la  lettera indirizzata a Ecosol Bologna che potete leggere di seguito. Nella lettera sono spiegati i motivi per cui CampiAperti decide di ritirarsi dal percorso di Ecosol.

    Ecosol Bologna è un raggruppamento di associazioni i che svolgono attività nell’ambito della cosiddetta “economia solidale”

    Ciao a tutti di ECOSOL Bologna,

    da un po’ di tempo CAMPIAPERTI partecipa solo occasionalmente alle riunioni di ECOSOL Bologna. Alla consueta carenza di tempo e di energie per seguire tutte le iniziative che ci interessano, si è aggiunta una seria difficoltà a riconoscerci nel percorso avviato e che pure abbiamo contribuito ad attivare, a partire dalla nostra partecipazione al CRESER.

    Seppure connessi tra loro, i percorsi di CRESER ed ECOSOL Bologna ci appaiono sostanzialmente diversi nelle motivazioni e negli sviluppi. Mentre il CRESER è nato per rispondere ad un’esigenza concreta ed impellente (evitare che la Regione approvasse una legge sui GAS controproducente rispetto alle finalità dell’economia solidale), ECOSOL Bologna è partito sull’astratta considerazione che occorra incoraggiare i soggetti dell’economia solidale a collaborare tra loro.

    Il percorso finora svolto da ECOSOL Bologna, in due anni e mezzo dal suo avvio, è consistito sostanzialmente nel mettere in contatto tra loro soggetti diversi e portarli ad approvare una serie di principi e obiettivi di massima; in certo modo, invertendo le priorità poste all’inizio del percorso, avviato sulla domanda (verb. 17.10.2012): “esiste la possibilità di operare insieme?”

    Senza riuscire a trovare risposta alla domanda iniziale, i partecipanti ad ECOSOL Bologna sono passati direttamente a progettare la costituzione di un DES, sulla base della semplice condivisione di principi e obiettivi e non sull’incontro di bisogni, disponibilità e progetti concreti.

    Secondo noi questo approccio teorico – che mostra certezza sul punto d’arrivo, prima ancora che consapevolezza del punto di partenza – è molto dannoso per la crescita di un progetto comune, perché mina alla base la capacità critica collettiva e quindi la possibilità di individuare la via più adatta alla realtà locale e alle persone che ne fanno parte.

    CAMPIAPERTI, pur con mille difficoltà e contraddizioni, ha scelto invece di partire dalla prassi e “fare politica” tenendo insieme anche soggetti astrattamente inconciliabili.

    Noi di CAMPIAPERTI riteniamo strategico, nel percorso di costruzione di un’altra economia, il coinvolgimento di comunità politiche che non si riconoscono “ufficialmente” nel movimento dell’economia solidale, come ad esempio gli spazi sociali, i movimenti di lotta per la casa o per la difesa dei diritti dei migranti.

    Secondo noi per realizzare questo coinvolgimento è necessario mantenere una grande disponibilità di apertura e ricombinazione, disponibilità che si concretizza attraverso azioni e progetti che quotidianamente mirano alla costruzione di legami e solidarietà.

    Al contrario ECOSOL Bologna ci sembra troppo concentrata a piantare paletti e a dare forme e definizioni definitive invece di ricercare alleanze. E’ diverso costruire una casa e dire “questa è la casa di tutti”, rispetto a coinvolgere più persone possibile nella costruzione di una casa comune. Cambia il metodo ma soprattutto la forma, la dimensione e il colore della casa nonché il senso di appartenenza a quella costruzione.

    Al momento, riteniamo assolutamente prioritario investire le nostre energie nella ricerca di alleanze, collaborazioni e incroci, mantenendo in questo senso il massimo della agilità possibile.

    Questo è il principale motivo della nostra difficoltà nel partecipare al percorso di ECOSOL Bologna. Siamo consapevoli che, a questo punto del percorso, la nostra critica non ci consenta di restare serenamente all’interno di ECOSOL Bologna, e siamo anche convinti che se un DES nascesse con le attuali premesse non sarebbe in grado di rappresentare la realtà dell’economia solidale di fronte alle istituzioni.

    Restiamo comunque disponibili a futuri progetti con i soggetti collettivi che abbiamo incontrato in questo percorso e confidiamo che si aprano altre occasioni di riflessione sui temi che ci stanno a cuore.

    L’assemblea generale di CAMPIAPERTI del 26/7/2015

  • Solidarietà a Union Of Agricultural Work Committees (UAWC) contro l’occupazione

    Solidarietà a Union Of Agricultural Work Committees (UAWC) contro l’occupazione

    da UAWC, organizzazione contadina Palestinese membra di Via Campesina Internazionale arriva una richiesta di sostegno

    cari amici,

    Nella prima settimana di maggio 2015, l’ Alta corte della occupazione israeliana ha confermato la sua approvazione per l’esercito israeliano di demolire l’intero villaggio palestinese di Susia, a sud di Hebron, così da espellere tutti i suoi residenti (circa 350 persone).

    UAWC chiede un intervento internazionale immediato per porre fine a questo ordine brutale dell’occupazione israeliana. 

    Alza la tua  voce per dire NO a: confisca di terre per la creazione di insediamenti illegali, sfollamenti forzati,  sradicamento di alberi, abusi fisici e verbali, e la demolizione delle aziende agricole.

    Sostieni i contadini/contadine palestinesi 

    Firma e divulga la petizione:

    http://uawc-pal.org/articleen.aspx?ano=1372

    Dear friends,

    In the first week of May 2015, the Israeli Occupation’s high court confirmed its approval to the Israeli military army to demolish the entire Palestinian village of Susia to the south of Hebron, thus forcibly displace all of its residents (approximately 350 individuals).

     

    UAWC calls for the immediate international intervention to freeze this brutal Israeli occupation’s order. Raise your voice to say NO to: land confiscation for establishing illegal settlements, forcible displacements, trees uprooting, physical and verbal assaults, and demolition of agricultural properties.

    Support Palestinian farmers… Sign and share the position paper:

    http://uawc-pal.org/articleen.aspx?ano=1372

    In Solidarity,

    UAWC

    Union Of Agricultural Work Committees (UAWC)
    Website: http://www.uawc-pal.org
    E-mail: ruba@uawc-pal.org
    Cellular:
    Tel: 972-298036 ext. 103
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