Categoria: Primo Piano
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CAMPI APERTI LOVES XM24
L’associazione CampiAperti per la Sovranità Alimentare chiede all’amministrazione comunale che venga rinnovata la convenzione di XM24!
Noi di CampiAperti siamo una delle tante realtà autogestite nate e cresciute nello spazio sociale di XM24. Da 15 anni condividiamo questo spazio per svolgere il nostro più importante mercato settimanale, il primo vero mercato biologico a kilometro zero di Bologna che ha spianato la strada ai numerosissimi farmers’ market presenti oggi sul territorio.
Per questo l’annuncio del mancato rinnovo della convenzione a XM24 è per noi un colpo al cuore. Pensiamo che sia un colpo al cuore anche per la città di Bologna la cui anima si è negli anni modellata anche grazie a queste forme di autogestione e autodeterminazione inedite.
Crediamo che XM24, come le altre numerose forme comunitarie di autogestione presenti sul territorio, animi il tessuto sociale di una città viva e vissuta come vogliamo che continui ad essere Bologna.
Vogliamo che ogni tentativo di riqualificazione della Bolognina tenga conto di XM24 sia come luogo di incontro per gli abitanti del suo quartiere, sia come forza sociale e culturale per la cittadinanza bolognese.
Vogliamo che ogni tentativo di riqualificazione della Bolognina sostenga XM24 a crescere ulteriormente anziché depennarlo con troppa leggerezza dalla mappa della città.
Chiediamo al Comune di Bologna di rinnovare la sua convenzione con XM24 e di sostenere le realtà autogestite che vi abitano e che lì svolgono le proprie attività.
Chiediamo alla cittadinanza di Bologna di difendere attivamente XM24 accanto a noi e invitiamo tutti alla mobilitazione perché resti dov’è.
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Assemblea generale straordinaria di CampiAperti
Sabato 11 febbraio alle 15 ci troviamo presso il condominio Belletrame per discutere dello sfratto di XM24 – ingresso via sabatucci 2 (traversa di via paolo fabbri)
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Convocazione assemblea generale
Cari amici, compagni, co-produttori, semplici conoscenti, come ormai consuetudine bimestrale, è convocata l’Assemblea Generale dell’associazione Campi Aperti per la Sovranità Alimentare, il giorno
SABATO 28 GENNAIO 2017
DALLE ORE 14,30
PRESSO LA CASA DEL POPOLO “20 PIETRE”
via Marzabotto, 2Bologna
Si tratterà di una assemblea un po’ particolare, in vista dell’incontro nazionale della rete Genuino Clandestino che si terrà proprio a Bologna dal 21 al 23 aprile prossimi. Per questo motivo, l’ODG, solitamente molto corposo, si concentra su quell’evento, lasciando così tutto lo spazio possibile alla discussione su quell’appuntamento:
-1) Varie ed eventuali;0) resoconti delle visite svolte ed individuazione dei referenti delle visite da tenersi nelle aziende che hanno fatto richiesta;0 bis) adesione alle campagne stop al glifosate (Iniziativa di Cittadini Europei) e agricoltura contadina in vista dell’incontro celebrativo della firma del trattato di Roma (promossa da ARI);1) resoconto dello stato dell’arte dei lavori di preparazione dell’incontro GC di aprile;
2) gruppi di lavoro tematici (erboristi, apicoltori, allevatori, ortolani, trasformatori, ecc…), in preparazione degli incontri di settore di GC.
Ma non solo. ricordo, infatti che diverse cose sono da sistemare anche per il funzionamento dei nostri mercati;3) Rimescolamento dei gruppi e discussione dei temi generali dell’incontro di GC, quali: rapporto città/campagna (compreso, necessariamente, a mio giudizio, l’alleanza con esperienze di resistenza alle diverse manifestazioni del neo-liberismo), libera trasformazione contadina, autogestione, questioni ambientali, ecc… (magari li definiamo al termine del punto 1).
4) vin brulé per tutti e presentazione della campagna di tesseramento 2017!!!!
Vi aspettiamo numerosi.
PpP
(Pierpaolo, il Presidente (purtroppo per voi))
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TRA SISMA E SISTEMA
La terra trema e continua a tremare. L’ultimo grande evento sismico ha cementato in tutti la consapevolezza che ci troviamo dinnanzi ad un fatto eccezionale, unico e devastante. E’ difficile reagire, trovare le forze e le energie per ripartire. Dobbiamo tornare indietro più di tre secoli per trovare delle similitudini con quello che stiamo vivendo ora. Gli appennini sono una terra altamente sismica nella quale i montanari hanno sempre vissuto e mai l’hanno abbandonata nonostante oggi appaia tanto ostile e faccia tanta paura. In passato non c’era uno stato che sovradeterminava in modo così opprimente le esistenze di ogni singolo cittadino, soprattutto in luoghi tanto remoti e lontani dai centri del potere, perciò c’era un’intromissione minima, marginale. Non aiutava, ma non interferiva nemmeno. Eppure i montanari sono rimasti, ce l’hanno fatta senza uno stato, senza sms di solidarietà e senza fondi europei.
Ci vengono in mente allora le comunanze agrarie, esperienze di uso civico delle terre, da sempre presenti nelle zone montuose, ma che nei nostri appennini hanno le realtà più significative e numerose. Se andiamo a guardare la mappa della distribuzione delle comunanze nelle Marche, sembrano tanti epicentri, quasi a combaciare idealmente con quelli delle scosse di questi mesi. Le comunanze non erano solo uso collettivo delle terre, erano solidarietà, mutuo soccorso, autorganizzazione, protezione e salvaguardia di un territorio. Non sappiamo se la nostra è una giusta intuizione, ma ci piace pensare che le comunanze siano state la rete che abbia permesso a quelle comunità passate di sopravvivere ad eventi drammatici come quello che stiamo vivendo ora, di autorganizzarsi e ricostruire. Ritrovare la memoria storica e guardare al modello delle comunanze potrebbe essere un buon punto di partenza per andare avanti. Riscoprire vecchie alleanze sopite, crearne delle nuove con chi pratica modelli autogestionari e ristabilire l’assetto comunitario che ha permesso per centinaia di anni ai montanari di vivere nelle loro terre senza le ingerenze dello stato. Tutto ciò potrebbe evitare di spopolare definitivamente le nostre montagne e di superare questi momenti così critici.
La violenza della burocrazia che anche nel momento più alto dell’emergenza impedisce agli individui di riorganizzarsi e di fare fronte in modo autonomo e tempestivo alle calamità abbattutesi sui propri territori, è complice diretta della tragedia.
La maggior parte dei comuni colpiti dalle scosse susseguitesi in questi mesi, non ha autorizzato l’autocostruzione di ricoveri temporanei per quegli animali che, protagonisti della sopravvivenza stessa di quelle comunità, oggi muoiono sotto la neve, tra le lacrime ipocrite di questa società.
Come SEMINTERRATI e GENUINO CLANDESTINO riteniamo che la costruzione di modelli autogestionari partecipati, sia la risposta radicale e propositiva ad un sistema dominante fallimentare e insostenibile
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Noi e i Bambini del Futuro
Breve postfazione al ricettario di cucina meticcia prodotto da Social Log e Eat the Rich
– CampiAperti è una realtà politica bolognese, formalmente un’associazione, che agisce per la difesa dell’agricoltura contadina biologica e per la promozione dell’autorganizzazione popolare in materia di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo del cibo. Concretamente CampiAperti organizza, da ormai quindici anni, mercati contadini biologici autogestiti in cui funziona una modalità innovativa di controllo dell’origine dei prodotti detta “garanzia partecipata”.
Noi di CampiAperti siamo assolutamente convinti che in un futuro neanche così lontano, quando l’umanità sarà più giusta, consapevole ed ecologica, i contadini saranno attenti a coltivare la terra con il massimo rispetto possibile in modo da preservarne la fertilità, la diversità, le potenzialità vitali per l’umanità stessa e tutti gli esseri viventi.
Un sabato mattina di inizio primavera noi contadini di CampiAperti, così pratici delle cose del futuro, abbiamo incontrato per la prima volta i Bambini del Futuro. Li abbiamo visti giocare allegri e chiassosi nel cortile dell’ex Telecom occupata e abbiamo subito capito che erano sicuramente loro, i bambini del futuro. Erano forse di dieci nazionalità diverse o più, giocavano tutti insieme, ed erano contenti di vivere in quella comunità così grande e solidale, libera da razzismo e discriminazioni. Si, perché nel futuro neanche così lontano, ne siamo sicuri, non ci saranno italiani e stranieri, non ci saranno clandestini e permessi di soggiorno, non ci saranno frontiere e pericoli per spostarsi nel mondo, ma l’umanità intera si occuperà dei propri figli come quella comunità si è occupata di quei bambini.
Ma adesso non siamo nel futuro: viviamo in un presente ingiusto e brutale e abbiamo dovuto ingoiare l’umiliazione di tutti gli sgomberi fatti con arroganza da una sbirraglia che con la tutela del bene comune non ha niente a che fare.
Sicuramente quei bambini sono stati feriti dalle botte, dalle urla e dalla violenza degli sgomberi. C’è da vergognarsi, noi adulti, a non non essere riusciti ad impedire che tutto ciò accadesse. Allora continuiamo a lavorare imperterriti e determinati per costruire una comunità sempre più grande e forte – e prima o poi ne siamo sicuri ce la faremo – in modo che nei cortili i Bambini del Futuro possano trovare lo spazio giusto per giocare tutti insieme, divertirsi e vivere sereni. E magari, quando arriva l’ora di cena, trovare sulle proprie tavole i piatti nuovi e meravigliosi della Cucina del Futuro.
In questo ricettario possiamo trovarne qualche coraggiosa anticipazione.
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12 dicembre: a fianco di Eat the Rich, per la sovranità alimentare, contro il F.I.Co.
Campi Aperti sostiene la manifestazione indetta, nel corso dell’assemblea dell’inizio del mese, dalla rete Eat the Rich per il 12 dicembre.
Lo fa convintamente, essendo portatrice di esperienze e obiettivi assolutamente e radicalmente alternativi al modello proposto da F.I.Co.Per questo accoglieremo più che volentieri, al nostro mercato di piazza Scaravilli, intorno alle 19,00, la conclusione del corteo.
Il 12 dicembre Farinetti sarà in città a propogandare lo scempio ambientale, sociale e urbanistico nascosto dietro alla “disneyland del cibo” che sorgerà sull’area del CAAB.
Il F.I.Co., contrariamente alla narrazione che ne viene fatta, nasconde oltre allo sfruttamento della mano d’opera, filiere industriali, devastazione dei suoli e delle produzioni agricole tipiche e genuine. Mentre, coerentemente con EXPO, di cui si era candidato a costituire il prolungamento ideale, rappresenta la cortina fumogena dietro alla quale nascondere operazioni immobiliari speculative con le quali verranno sacrificati beni e risorse comuni a favore dell’arricchimento dei soliti noti.
Il CAAB, che ha generato il buco di bilancio che col F.I.Co. si vorrebbe far credere di colmare, è stato affossato non dal fato, ma da una politica urbanistica che ha dato il via libera alla proliferazione di centri commerciali e supermercati che hanno mangiato i piccoli negozi di prossimità, clienti del mercato ortofrutticolo, e da una politica economica di stampo ultraliberista – sposata dall’establishment governativo bolognese (e non solo), di qualsiasi colore e (finto)orientamento – che ha favorito i grandi gruppi industriali e le grandi catene distributive a danno dei piccoli agricoltori. Quei contadini – quelli veri, che trovate ai nostri mercati – ai quali Farinetti & Co. vogliono rubare anche l’identità, scippandone il nome per farne un’attrattiva per il nuovo centro commerciale targato Coop che sorgerà alla periferia nord di Bologna, in un’area già satura di mall e supermercati, e che si porterà dietro una colata di cemento e asfalto, per la “valorizzazione” delle aree annesse, da far impallidire qualsivoglia palazzinaro.
Noi, il 12 dicembre, saremo, fisicamente, ai nostri mercati, dove la resistenza a queste politiche si radica nel gesto quotidiano di provvedere alla propria sussistenza, ma spiritualmente e politicamente saremo a manifestare contro queste bugie e falsità che cercano di scippare il nostro futuro, ipotecando la nostra sovranità alimentare.Opponiamoci insieme al furto di futuro. Diciamo insieme NO al F.I.Co. e alle bufale (non nel senso di mozzarelle) che intende venderci.
Ci si vede il 12. In Piazza Verdi, a partire dalle 16.00. Merenda contadina – verace – e corteo fino al mercato di Campi Aperti.
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ASSEMBLEA GENERALE 3/12/2016
l’assemblea generale diCampi Aperti per la Sovranità Alimentaresi terrà il prossimosabato 3 dicembre
a partire dalle ore 15,00
c/o Labas,
ex Caserma Masini, via Orfeoper trattare il seguente ODG
0– modifica statutaria: nuova sede dell’associazione.
1– report visite in azienda effettuate
2– individuazione responsabili prossime visite aziendali
3– resoconti dai mercati (piacevole abitudine, persa nelle ultime assemblee… mea culpa!)
4– partecipazione al forum previsto dalla l.r. sull’economia solidale, pro e contro
5– comunicazione su stati di avanzamento progetto GC aprile 2017 e monete solidali
6– ingredienti di provenienza extra-associativa da parte dei trasformatori/cucinieri, chiarimenti e strumenti per una maggiore efficienza dello scambio6 bis– definizione data(e) prossima(e) assemblea(e).6 ter– progetto formazione circolo dipendenti emilbanca6 quater– proposte per la revisione del contributo volontario6 quinquies– criteri per l’ingresso e la permanenza ai mercati7– varie ed eventualiN.B.: il punto 0 deve essere, da statuto, approvato dai due terzi dei presenti all’assemblea. -
Cerchiamo roulotte o camper per sostegno contadini zona terremoto
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