Categoria: Primo Piano

  • “I nostri mercati” – proroga al 27 ottobre!

    “I nostri mercati” – proroga al 27 ottobre!

    Campi Aperti lancia un concorso fotografico aperto a tutti e con partecipazione gratuita.
    Avete tempo di consegnare i vostri scatti fino al 27 ottobre 2016!

    Foto locandina concorso

    Tema del concorso: i mercati di Campi Aperti sotto tutti i loro aspetti (i banchi, le persone, i prodotti,
    le situazioni, qualsiasi immagine connessa anche indirettamente ai mercati). Questo concorso è un invito
    per chi vuole utilizzare la fotografia come strumento per porre attenzione al territorio e alle buone pratiche,
    per diffondere il percorso dell’agricoltura contadina, di uno sviluppo più sostenibile e della partecipazione
    diretta dei cittadini.

    Modalità di partecipazione: la partecipazione è gratuita e aperta a tutti, esperti o dilettanti, senza limiti di
    età, dunque anche ai bambini. Si concorre facendo pervenire entro il 27 ottobre 2016 un massimo di quattro foto in due formati:
    cartaceo (20×30 circa) al mercato presso Xm24 (banco del commercio equo e solidale)
    > digitale all’indirizzo info@campiaperti.org, indicando: nome, cognome, indirizzo e contatto telefonico.

    Le foto devono riportare, oltre ai dati relativi all’autore, l’indicazione del luogo dello scatto, il titolo e una breve descrizione del soggetto ritratto. Le fotografie possono essere a colori o in bianco e nero, scattate con attrezzature digitali o analogiche, servendosi di vera e propria macchina fotografica o di qualsiasi apparecchio facente funzioni.

    Le foto inviate verranno esaminate da una giuria composta da fotografi di professione ed esperti ma anche dai frequentatori del mercato. Tra i criteri di valutazione, naturalmente il valore estetico, l’immediatezza, l’interesse per il soggetto e l’originalità. Il materiale raccolto non verrà restituito.

    Premi: Campi Aperti mette in palio ceste di prodotti dai propri mercati. Saranno assegnati: un premio della giuria agli autori delle foto ritenute più significative; un premio del pubblico, che potrà visionare e votare le opere esposte al mercato presso Xm24 giovedì 3 novembre. La premiazione avverrà il 10 novembre sempre presso Xm24 durante una fantastica polentata. I premi non ritirati verranno assegnati al secondo classificato della stessa sezione. Sono previste ceste adeguate ai vincitori più piccoli.

    Ogni partecipante è responsabile di quanto forma oggetto delle proprie opere, sollevando gli organizzatori da ogni responsabilità, anche nei confronti di eventuali soggetti ritratti nelle fotografie. Il concorrente dovrà informare gli eventuali interessati (persone ritratte), nei casi e nei modi previsti dall’art.10 della legge 675/96 e successiva modifica con D.Lg. 30 giugno 2003 n.196, nonché procurarsi il consenso alla diffusione degli stessi, compilando e producendo la liberatoria esplicita, in caso di ritratto di minori, che potete scaricare al link qui sotto.

    Liberatoria Fotografica

    [Foto: Alessandro La Palombara]
  • Campi Aperti resiste con Labas!

    Campi Aperti resiste con Labas!

    Campi Aperti sostiene la scelta di Labas e dei tanti cittadini del quartiere che hanno deciso di non cedere alla logica speculativa che vorrebbe trasformare l’Ex Caserma Masini in un centro del lusso

    Logica che vorrebbe chiudere un’ esperienza di recupero di relazioni sociali, di sviluppo di una economia alternativa e sostenibile e di servizi per il territorio

    Noi saremo a fianco di Labas tutta l’estate.

    Il nostro mercato, in quegli spazi, si svolgerà regolarmente tutti i mercoledì. Proprio per testimoniare la nostra contrarietà alle operazioni finanziarie che vorrebbero sottrarre alla comunità un bene collettivo che, dopo un lungo abbandono, ha finalmente recuperato le proprie funzioni sociali.

    – Contro ogni ipotesi di sgombero;

    – Per una destinazione sociale degli spazi dell’Ex Caserma Masini; 

    -per una città dei cittadini e contro le speculazioni di qualsiasi genere:

    …ci vediamo a Labas anche il 10 e il 17 agosto

    Passate a trovarci!

  • Scaravilli – non solo una piazza

    Scaravilli – non solo una piazza

    Nell’estate 1944, in previsione di quella che si riteneva l’imminente liberazione della città, se non dell’intera provincia, il Comando di Bologna predispose un piano insurrezionale. Le brigate cittadine, rafforzate da partigiani scesi dalla montagna o giunti dai comuni della pianura, approntarono basi e depositi nel cuore del centro storico e nell’immediata
    periferia, per essere pronte ad insorgere appena le truppe alleate si fossero avvicinate.
    La 5a brigata Giustizia e Libertà dell’Emilia-Romagna  allestì in agosto la sua base principale nella sede dell’Istituto di Geografia dell’Università, in via Zamboni 33. In una stanza sotto il tetto erano state sistemate due radio rice-trasmittenti, con le quali la brigata si teneva in collegamento con il comando di Milano e con le missioni alleate. […]
    Il materiale necessario per fare i documenti d’identità falsi – timbri, cartoncini, marche da bollo ecc. – e i bracciali tricolori da usare il giorno dell’insurrezione, ed altro materiale ancora, trovarono sistemazione negli scaffali della biblioteca della Facoltà di Lettere. Nei sotterranei furono preparati depositi d’armi e di viveri. A turno, vi stazionavano dai 20 ai 30 partigiani.
    A metà ottobre, quando le punte avanzate della 5a armata americana si fermarono poco prima dell’abitato di Pianoro, lungo la strada della Futa, il Comando di Bologna non ordinò la smobilitazione delle basi partigiane, perché si riteneva che si trattasse di una sosta momentanea. Mentre si attendeva invano l’avvicinarsi degli alleati, le basi partigiane,
    una ad una, cominciarono ad essere scoperte dai fascisti.
    La prima fu quella dell’Università. A seguito di una delazione, tra le 13 e le 14 del 20 ottobre 1944, circa 200 militi della Guardia Nazionale Repubblicana  circondarono la sede universitaria ed ingaggiarono un violento combattimento con i pochi partigiani rimasti intrappolati, mentre i più erano riusciti ad allontanarsi.
    Nello scontro caddero Mario Bastia, comandante della brigata, Ezio Giaccone, Leo e Luciano Pizzigotti, Stelio Ronzani e Antonio Scaravilli. Pare che Bastia, dopo essere riuscito a mettersi in salvo, sia rientrato nell’ateneo per restare con i suoi uomini.
    […] Dopo lo scontro i fascisti saccheggiarono la sede dell’Istituto di Geografia ed arrestarono e trattennero per un paio di giorni numerosi impiegati del rettorato. Il prorettore Guerrini fu messo con le spalle al muro e minacciato di fucilazione.
    Il capitano del reparto che aveva comandato l’assalto alla base partigiana, Agostino Fortunati, fu processato il 17 luglio 1946 e condannato a morte per questo e altri reati. In appello la condanna fu ridotta a 30 anni e poi cancellata dall’amnistia.
    [da Nazario Sauro Onofri]
    http://www.storiaememoriadibologna.it/battaglia-delluniversita-15-evento

  • Energia rinnovabile. Attiva da oggi la convenzione Campi Aperti-E’Nostra

    Energia rinnovabile. Attiva da oggi la convenzione Campi Aperti-E’Nostra

    E’ attiva da oggi la convenzione tra Campi Aperti ed E’Nostra, cooperativa di acquisto e vendita di energia da fonti rinnovabili.

    L’adesione all’offerta si può fare seguendo il link del Modulo di attivazione. Ora, tra le altre, si può scegliere la convenzione ‘socio Campi Aperti‘. Così facendo si ottiene lo sconto del 5% sulla tariffa. Lo sconto vale sia per le attività produttive che per le utenze domestiche, se l’intestatario della bolletta è socio di Campi Aperti.

    Si attiva così la seconda fase del percorso iniziato con l’allacciamento dei due mercati di P.zza Scaravilli e di VAG alla fornitura garantita da E’Nostra. Nella speranza che si diffonda consapevolezza, ma, soprattutto, comportamenti orientati alla riduzione dell’impatto che le nostre attività hanno sul pianeta che ci ospita.

  • Aiutanti della “Bifolca”(Vignola-MO)

    Aiutanti della “Bifolca”(Vignola-MO)

    si interrogano volenterosi su quale frutto convergere dopo le ciliegie…

  • Per una transizione energetica dal basso

    Per una transizione energetica dal basso

    Mercoledì 15 giugno, a partire dalle 20,45, a Labàs, incontriamo due rappresentanti di E’Nostra, la cooperativa che ci fornirà elettricità da fonti rinnovabili ai mercati di Vag e p.zza Scaravilli.

    Con loro parleremo di possibili concreti cambiamenti nel modo di gestire l’energia che consumiamo. Verso una transizione energetica che non è più rimandabile.

    A partire dalla convenzione che stiamo elaborando e che presto legherà Campi Aperti a E’Nostra, cercheremo di analizzare le possibili articolazioni del rapporto tra i singoli soci e la cooperativa. Dal primo step di socio consumatore (chi si allaccia alla fornitura garantita 100% rinnovabile), a chi potrebbe diventare socio produttore, vendendo l’energia del proprio impianto di produzione da fonti rinnovabili già esistente alla cooperativa, che la userà per rifornire i propri clienti (i soci consumatori), alla possibilità di realizzare un impianto ex-novo, grazie a forme di partenariato sostenute da E’Nostra e Retenergie.

    Insomma, un primo incontro molto operativo per esplorare quanto è possibile fare per partecipare e sostenere la transizione verso un modello energetico che non metta in discussione il futuro di noi tutti. Per iniziare a costruire un modello di democrazia energetica, in cui il bene comune energia sia patrimonio veramente di tutti e non strumento di controllo.

    Ci vediamo lì. Numerosi.

     

  • The Harvest. Storie di nuovo caporalato agricolo in Italia

    The Harvest. Storie di nuovo caporalato agricolo in Italia

    Essere coproduttore di un film non è così diverso dall’essere coproduttore di un’attività agricola, nella forma che intendiamo in Campi Aperti.

    Partecipare alla produzione popolare di The Harvest significa permettere a SMK Videofactory di svolgere un lavoro in maniera completamente indipendente, senza rinunciare a un’idea di film che non si accontenta della dimensione documentario, ma intreccia nuovi strumenti con i quali intende esprimere tutto il suo potenziale narrativo.

    The Harvest racconta e denuncia un sistema di sfruttamento del lavoro agricolo che coinvolge decine di migliaia di persone nell’Agro Pontino e che prospera nelle pieghe della legalità. SMK sta portando alla luce questa scomoda verità assieme a pochi coraggiosi soggetti locali, al fianco dei braccianti in mobilitazione, nonostante minacce e intimidazioni.

    Possono dei coproduttori aiutare a inceppare il sistema del caporalato agricolo e dello sfruttamento sul lavoro, sostenendo la lotta dei braccianti Sikh? Secondo noi è possibile!

    Sostieni il progetto di film visitando la pagina di Distribuzioni dal Basso e scegliendo una tra le “ricompense” possibili, oppure un contributo libero (in fondo alla pagina dei contributi).

    Per avere aggiornamenti sugli ultimi sviluppi dei set del film, sulla copertura mediatica e sugli eventi di crowd funding, metti un like alla pagina facebook theharvestdocumentary oppure visita il sito internet www.theharvest.it.

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    Foto: SMK Videofactory

    “In provincia di Latina un’altra Rosarno: braccianti immigrati costretti a lavorare nei campi a 3€ l’ora”
    La video notizia da IlFattoQuotidiano.it del 1 giugno 2016.

    “The Harvest – Un docu-musical sui braccianti Sikh sfruttati”
    L’articolo e l’intervista di Damiana Agugliari per Radio Città del Capo/Radio Popolare, 27 maggio 2016.

    “The Harvest – Il costo umano delle fragole a gennaio”
    Audio intervista di Radio Città Fujiko ad Andrea Paco Mariani (regista), 17 maggio 2016.

    “Agro Pontino, i braccianti sikh continuano a protestare”
    Francesca Sironi per L’Espresso, 23 maggio 2016.

    Un esercito silenzioso di uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause.
    Raccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per 12 ore al giorno filate sotto il sole; chiamano padrone il datore di lavoro, subiscono vessazioni e violenze di ogni tipo. Quattro euro l’ora nel migliore dei casi, con pagamenti che ritardano mesi, e a volte mai erogati, violenze e percosse, incidenti sul lavoro mai denunciati e “allontanamenti” facili per chi tenta di reagire.

    The Harvest vuole raccontare tutto questo.

    The Harvest è un documentario sulla vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro. I membri di queste comunità vengono principalmente impiegati come braccianti nell’agricoltura della zona. Gli episodi di sfruttamento (caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale) sono stati rilevati in numerosi casi, quasi sempre da associazioni che operano sul territorio locale. A fianco di questi fenomeni è inoltre cresciuto in maniera esponenziale l’uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi del lavoro nei campi. Sostanze che, nello specifico, si compongono di meta-anfetamine, oppiacei e antispastici.”

    www.theharvest.it

  • Una casa del diritto all’abitare, del conflitto sociale, dell’autogestione e delle alternative!

    Sabato 16 Aprile –  dalle ore 14.00 a Piazza dell’Unità, Bologna

    Campi Aperti aderisce all’evento promosso da Social Log: un pomeriggio di workshop, mostre, banchetti informativi, dimostrazioni, dibattiti e giochi per bambini.

    Alle ore 18.00 – Assemblea popolare per il diritto all’abitare: “contro la loro emergenza abitativa e i tagli al welfare, costruiamo opposizione e riscatto sociale”.

    “Vogliamo costruire una piazza dell’Unità come se fosse una casa del diritto all’abitare, del conflitto sociale, dell’autogestione e delle alternative “. Il documento di Social Log

    Mercoledì 23 marzo dalle 20 si è tenuta una bella assemblea cittadina nel piano terra dell’occupazione abitativa di via Mura di Porta Galliera. E’ stato un momento di confronto e discussione importante tra movimenti, centri sociali, comitati territoriali, progetti di alternativa e sindacalismo di base che si è concentrato su quanto accaduto nei giorni precedenti e le possibilità delle lotte per il futuro immediato. Rivendicare con orgoglio le resistenze agli sgomberi e alle repressione che si sono attivate fin dalle prime ore della mattina di giovedì scorso quando è stato sgomberato il Social Log di viale Masini fino allo sgombero di via di Corticella di martedì mattina significa per noi prenderci cura delle possibilità di riscatto e di affermazione di dignità che ha preso corpo durante il corteo che ha occupato collettivamente il vecchio spazio abbandonato della Bolognina davanti ad uno schieramento massiccio di celere e carabinieri.

    E’ con la gioia e la determinazione di quel gesto collettivo che vogliamo rimetterci in marcia, praticare le resistenze agli sfratti, affermare concretamente che le occupazioni abitative sono l’unica soluzione all’emergenza abitativa, dare battaglia contro i micidiali tagli al welfare ordinati dalla giunta regionale, e aprire ed allargare spazi in cui la lotta per il diritto all’abitare entra in relazione e agisce insieme a tante altre esperienze di autorganizzazione, di punto di vista critico, di azione solidale e mutualistica.
    Più aumenta la crisi e si impongono politiche di austerità e più la lotta per il diritto all’abitare sente l’urgenza di cooperare e viaggiare insieme nei territori con quanti sperimentano conflitto, autogestione e alternativa sulla sovranità alimentare, la salute, lo sport, la controinformazione, l’uso delle risorse pubbliche, l’istruzione, l’arte, la qualità della vita e la dignità sui posti di lavoro o nei quartieri di periferia.
    Per questa ragione con lo stesso sorriso di sabato scorso quando insieme abbiamo occupato l’edificio di via Corticella vogliamo costruire una piazza dell’Unità come se fosse “una casa del diritto all’abitare, del conflitto sociale, dell’autogestione e delle alternative” e diamo appuntamento a tutti e tutte alle 14 per allestire uno spazio pubblico in un quartiere sempre più conteso dalla speculazione e della militarizzazione.

    Assemblea del 23 marzo nell’occupazione abitativa di Via Mura Porta Galliera.

    Il programma e le partecipazioni all’iniziativa sono in continuo aggiornamento e se anche tu e il tuo gruppo volete proporre qualche attività basta che ci scrivi!

    Partecipano all’iniziativa: rete Eat The Rich, Zic – quotidiano online autogestito, XM24, Palestra Popolare Stevenson, Rete Educatori Bologna, Comitato Inquilini via Gandusio, Medicina in movimento, Alchemilla Gas, Associazione sindacale Pugno chiuso, Campi Aperti – Associazione per la sovranità alimentare, Partigiani Scuola Pubblica, Comitato No People Mover, Popolo delle Arance, Ciclofficina XM24, sindacalismo di base, Serigrafia XM24, Rete NoBorder Bologna, CUA Bologna, laboratorio artistico via Zamboni 38, CAS Bologna e studenti dell’isart e del liceo musicale, …

    Social Log – Pagina facebook

  • Solidarietà a Social Log

    Solidarietà a Social Log

    Per quanto si accanisca contro chi cerca di costruire un altro mondo
    possibile il Podestà di Bologna non riuscirà  sradicare il bisogno di
    giustizia sociale: solidarietà a Social Log , una delle realtà politiche più
    coerenti e generose della città.

    CampiAperti per la Sovranità Alimentare

  • The Wanted 18

    The Wanted 18

    martedì 15 marzo alle ore 21.00 – Cinema Odeon Bologna

    The Wanted 18

    Un esercito a caccia di 18 mucche parlanti, una comunità palestinese sotto occupazione che prova a boicottare i prodotti israeliani e sullo sfondo la prima Intifada. 

    Sono questi gli ingredienti, ispirati a una storia realmente accaduta, del documentario animato
    The Wanted 18

    di Amer Shomali e Pal Cowan
    che verrà proiettato
    martedì 15 marzo alle ore 21.00
    presso il Cinema Odeon di Bologna – via Mascarella, 3.

    L’ingresso è gratuito e noi vi aspettiamo
    a partire dalle ore 20.00 per un aperitivo gentilmente offerto da Alce Nero.

    Proiezione organizzata da GVC e Mashi – Orme in Palestina in collaborazione con  D.E-R Documentaristi Emilia Romagna e Alce Nero.