Categoria: Primo Piano

  • Economia di Comunità, cercasi!!

    CO-PRODUTTRICI e CO-PRODUTTORI
    al centro di un nuovo strumento di sostenibilità condivisa
    Avete già fatto una scelta precisa, dando luogo ad una piccola economia di comunità che applica il prezzo giusto agli alimenti al posto della speculazione del mercato, un accordo diretto fra co- produttore e produttore, secondo le nostre condizioni (100% bio, 100% prodotto proprio, rispetto della dignità del lavoro nei campi).

    Tenete in vita le realtà agricole di Campi Aperti, scegliendo di comprare nei nostri Mercati, per motivi etici, legati alla salute, ambientalisti, sociali, visionari, politici… non ultimo, per la qualità superiore del prodotto fresco!

    I vostri corpi riempiono la piazza del mercato dandole vita, fate parte dell’atmosfera, dell’evento, della comunità.

    Magari siete già parte attiva di Campi Aperti come soci@ e date energia al grande motore collettivo che ci spinge avanti.

    Per essere una comunità veramente interdipendente produttore/coproduttore, potente e orizzontale, ora siete coloro che vorremmo RITROVARE, INVITARE, POTENZIARE.

    Ritrovare, perché Campi Aperti esiste attualmente grazie ai contributi economici dei produttori, ma non è più sufficiente.

    Invitare, perché vorremmo dar luogo ad un nuovo strumento finanziario, più equilibrato, e più efficace, dove il co-produttore aggiunge un po’ delle risorse che ha alle risorse del produttore per rafforzare la comunità… verso la sovranità alimentare! Verso un altro sistema di mercato, verso un altro sistema di produzione agricola che tuteli i terreni, le acque, l’aria e la vita umana ed animale. Verso una piazza di mercato che brulica, che dà vita e idee, che ispira.

    Potenziare, perché vi chiediamo un impegno gestibile e sostanziale.

    Vi chiediamo di sottoscrivere una erogazione liberare continuativa in cui dedicate a Campi Aperti 90€ all’anno (o di più se potete!) attraverso un bonifico pre-programmato annuale, bimestrale o trimestrale, fino a revoca.
    Non è una donazione ma una compartecipazione, una quota su cui il bilancio di Campi Aperti può contare per sostenere l’impegno dell’associazione, su cui l’economia di comunità può veramente costruirsi.

    Qui, potete trovare il modulo ad hoc: Modulo da compilare per l’economia di comunità (PDF)

    Siete già convintз ? Contattateci! info@campiaperti.org, 347.4083255 oppure 329.2465876.

    Avete delle domande? Contattateci! info@campiaperti.org, 347.4083255 oppure 329.2465876.

  • Chiusure ed aperture festive dei mercati

    Chiusure ed aperture festive dei mercati

    ‼ Aperture e chiusure festive dei mercati contadini ‼
    Carə, vi lasciamo le giornate di chiusura e di apertura dei mercati durante queste festività.
    👉🏼 Questa settimana ci troverete al Paolo Fabbri – Mercato CampiAperti ed a Gobetti.
    👉🏼 Dal 3 gennaio all’8 gennaio, invece, ci trovate in Piazza Verdi, al Paolo Fabbri (forma ridotta), al Portazza – mercato di CampiAperti ed al CampiAperti int al Pradel.
  • Campagna Tesseramento 2022

    Campagna Tesseramento 2022

    Tesseramento
     
    Carə, l’attesa è finita: è partita la Campagna Tesseramento 2022 di Campi Aperti.
     
    Potrete tesserarvi per ora, online qui: tesseramento online, e da gennaio nei banchetti che troverete in alcuni mercati!
     
    Quest’anno potrete fare una tessera base, dal costo di 7€, ma anche decidere di dare ancor più valore a due progetti dell’associazione come il tutoraggio senza prestito e il mutuo soccorso con un finanziamento, indicativo, di 10€ (scegliendone uno specifico oppure destinando 50 e 50), oltre la tessera base.
    Questi i progetti: Mutuo Soccorso e Tutoraggio Senza Prestito
    Il primo ha associata, anche, la scuola contadina, in un prossimo articolo ne parleremo meglio! 😉
    Il secondo è un sostegno formativo all’aspetto economico delle aziende:
    Non vi resta che tesserarvi o informarvi sui nostri social!
    #sostieniCampiAperti
  • Genuino Clandestino a Napoli – 20 e 21 novembre!

    Genuino Clandestino a Napoli – 20 e 21 novembre!

    La rete Genuino Clandestino organizza una due giorni dedicata alla sostenibilità, alla sovranità alimentare, alla tutela dei territori, allo scambio e alla condivisione. L’incontro internazionale si terrà a Napoli dal 20 al 21 novembre.

  • Firenze-Modeggi “Marcia per la Terra” 17-18-19 Settembre

    Firenze-Modeggi “Marcia per la Terra” 17-18-19 Settembre

    Venerdì 17 settembre  2021  l’incontro nazionale delle Associazioni aderenti alla Campagna per l’Agricoltura Contadina
    L’incontro è particolarmente importante: nel mese di maggio per la prima volta la Camera dei Deputati ha approvato il testo delle “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina” e dal mese di settembre prevediamo l’avvio della discussione presso la Commissione Agricoltura del Senato per l’approvazione definitiva.

    Ordine del Giorno dell’incontro:
    Discussione in merito al testo del Disegno di Legge per definire indicazioni/proposte da rivolgere ai parlamentari e portare alle audizioni in Commissione;
    Riorganizzazione della struttura interna della Campagna Agricoltura Contadina:
    Definizione dei Gruppi di Lavoro, Coordinamento, persone che vi lavorano;
    Prospettive politiche della Campagna Agricoltura Contadina: iniziative collaterali di sostegno, possibile ruolo successivo ad una eventuale approvazione della Legge.

    ILa città di Firenze ospiterà il G 20 AGRICOLTURA il 17-18 Settembre

    Nello stesso periodo, prendendo stimolo dalla futura visita in Europa di una numerosa delegazione Zapatista dal Messico che al momento non ha riferimenti nel calendario prossimo essendo incagliata nelle burocrazie internazionali rese ancora più complicate dalla pandemia e dall’uso che i governi ne fanno, lanciamo la chiamata per la “SEMINA”.

    La SEMINA si svolgerà in due giornate: sabato 18 e domenica 19 settembre.

    Sabato 18 settembre ci sarà una grande MARCIA PER LA TERRA

    Percorreremo a piedi i circa 12 Km che da Firenze ci porteranno fino alle terre della fattoria senza padroni di Mondeggi Bene Comune.
    Sarà una marcia pacifica ma fortemente simbolica che ci vedrà abbandonare la città dove i potenti della terra parleranno della “loro” agricoltura, per recarci in un territorio liberato dall’agrobusiness dove si sta costruendo un’autonomia alimentare e territoriale che si basa sull’agroecologia, sul mutualismo, sulla solidarietà e sulla rinascita dei beni comuni.

    Sarà una Marcia per una vita intesa come riappropriazione e cura tanto dei nostri corpi quanto dell’ambiente in cui viviamo, intesa come libertà di scegliere sia il modo in cui vivere sia la salute che vogliamo/meritiamo. Una Salute che sia in primis data da cibo ed ambienti sani e genuini, fatta di quel tempo di cura verso noi stessi e le nostre relazioni che da troppo tempo c’è stato negato. Fatta dunque di quegli intrecci fondamentali che costituiscono la nostra forza e il nostro motore per vivere degnamente. Una Salute basata su di una profonda consapevolezza di cosa sia la nocività e quali siano invece le pratiche che generino un reale e concreto benessere. Pratiche a noi molto chiare, che vengono quotidianamente portate avanti all’interno delle nostre comunità.

    Sarà una Marcia per dire NO, non siamo d’accordo con la narrazione dei grandi della terra che si trovano per ratificare soluzioni digitali e biotecnologiche anche nei confronti di un’agricoltura trattata al pari di una vera e propria industria ormai da troppi anni. Diciamo NO agli stessi grandi che ci verranno poi a raccontare che risolveranno i problemi dell’umanità legati al cibo attraverso l’agricoltura 4.0. Diciamo NO all’attacco digitale e biotecnologico inflitto al nostro cibo, alla natura e alla VITA. Poiché tutto questo non potrà che generare un maggiore controllo, un’ulteriore alienazione di quei beni essenziali, il cui apice vede una ristrutturazione del capitale insieme all’indebitamento ulteriore di tutti e tutte facendolo passare addirittura come “transizione ecologica”.

    La MARCIA PER LA TERRA vorremmo dunque che fosse intesa non solo come questione contadina ma di lotta sistemica, di tutte coloro che si oppongono e resistono alle grandi opere devastanti, alle monocolture tossiche, alle nocività industriali di ogni sorta. Di tutti quelli che animano le innumerevoli vertenze territoriali sottaciute e sminuite: lavoro precario e ambienti urbani presi d’assedio da cibo tossico, aria irrespirabile, montagne di rifiuti e individualismo.

    Marceremo per la terra con la t minuscola e la T maiuscola tutte e tutti insieme per un futuro contadino ed ecologista, contro il capitale, le sue narrazioni, le sue regole, le sue imposizioni ed i sui summit difesi militarmente con la prepotenza delle armi.

    Venti anni fa a Genova avevamo ragione, il presente ne è testimone. Il capitale globalizzato si è consolidato ed è progredito nei suoi profitti, nelle sue devastazioni e nelle sue prepotenze, ma anche noi abbiamo consolidato le nostre pratiche antisistemiche partendo dalla terra e dalla ricostruzione delle nostre comunità e della nostra autonomia.

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    Domenica 19 settembre a Mondeggi incontri confronti e contaminazioni di idee e pratiche

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    Nelle terre di Mondeggi dalle 10 di mattina, ci conosceremo, troveremo punti di convergenza e ci confronteremo su pratiche e mobilitazioni a sostegno dell’agricoltura contadina agroecologica. Verranno organizzate assemblee tematiche, che vorrebbero coinvolgere movimenti, organizzazioni, singoli e singole in resistenza al sistema dominante capitalista, estrattivista e prepotente, contadini in resistenza al modello dell’agrobusiness e della grande distribuzione organizzata.

    E’ prevista una plenaria esplorativa la mattina dove, partendo dalla “Dichiarazione por la vida” zapatista, ci interrogheremo e ci confronteremo sul significato della creazione di autonomia nel nostro contesto economico e sociale.

    Nel pomeriggio sono previste due assemblee tematiche:

    •   ” AGROECOLOGIA E PANDEMIA ”
      L’intento dell’assemblea vuole essere un sereno confronto, privo di preconcetti, su quanto ad oggi possiamo sapere e conoscere sull’incrocio dei pensieri che queste due parole ci offrono.La nostra salute dipende anche e soprattutto dal cibo e della salubrità del nostro ambiente. Vogliamo quindi porre l’attenzione anche sugli effetti e i risultati ottenuti dalle misure prese dai nostri governi. Senza la pretesa di proporre verità assolute, crediamo sia importante conoscere, capire e condividere per poter giudicare ed agire.
    •   “RESISTENZE CONTADINE”
      Lo scopo di questa assemblea è quello di aggiornarci sui vari percorsi di resistenza al sistema dominante esistente.Confrontarci sulle le proposte in corso intese sia come pratiche di lotta, sensibilizzazione e mobilitazione sia come percorsi di ristrutturazione legislativa sul riconoscimento della figura del contadino slegata dalla via unica possibile, ad oggi, dell’essere imprenditore agricolo in un contesto capitalista. La proposta è di provare a costituire una piattaforma comune per il reciproco sostegno che possa coinvolgere gli ambienti ecologisti e urbani sensibili alle tematiche del cibo e della ricostruzione di comunità.

      Nella plenaria della mattina sarà possibile anche proporre ulteriori argomenti da sviluppare nelle monotematiche del pomeriggio.

      Coordinamento delle comunità contadine toscane
      Genuino Clandestino Firenze (Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze)

      Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni

    Siamo le contadine ed i contadini del movimento Genuino Clandestino, sono molti anni che lottiamo nei territori di questo paese per l’autodeterminazione alimentare, la costruzione di comunità contadine resistenti e autogestite e per l’abbattimento definitivo di un modello di sviluppo mortifero ed oppressore conosciuto con il nome di capitalismo.
    Come contadine e contadini sentiamo il grido di dolore che dai nostri campi, dai mari, dai fiumi, dalle montagne e dai suoi animali si alza fragoroso in cerca di giustizia e libertà.
    Tocchiamo con le nostre mani ogni giorno gli effetti della catastrofe ecologica, guardiamo distruggere dalla follia capitalista territori vicini e lontani in nome del profitto. Osserviamo l’allontanamento e la disgregazione di intere comunità, la sottrazione sistematica di luoghi di condivisione, formazione, supporto e cura.
    Oggi la nostra rabbia è tanta e profonda, è una rabbia che vuole restituire dignità a coloro a cui è stata strappata, è una Rabbia ed una lotta per l’umanità, poichè sappiamo bene che questo sistema
    non può essere educato, addomesticato o riformato.
    Nutriamo un profondo desiderio, collettivo e individuale, di abbattere ogni mattoncino di questo maledetto sistema, di estirpare come gramigna le disuguaglianze del nostro mondo; per seminare salvaguardia e solidarietà al posto di distruzione e competizione.
    𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢, 𝐥𝐞 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐞, 𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐢, 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭à 𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭* 𝐯𝐨𝐢.
    La città di Firenze nei giorni del 17 e 18 settembre ospiterà il summit globale dell’agricoltura (G20): l’ennesima farsa internazionale che attraverso la retorica della green economy disporrà del futuro dell’agricoltura industriale, chimica, nociva e distruttrice in Europa e in tutto il Mondo.
    Questa istituzione è la solita che ha firmato e poi tradito il trattato di Parigi inducendo al consumo di combustibili fossili e promuovendo un modello agricolo che riduce in schiavitù le/i
    lavoratrici/tori e rende sterili ed inquinati i campi, così come il cibo che attraverso essi viene prodotto.
    Grazie allo stimolo della carovana Zapatista e la “declaración por la vida” siamo intenzionat* a non chiudere gli occhi, a rispondere colpo su colpo, organizzandoci collettivamente.
    𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚 𝐧𝐨𝐢
    a crederci, a lottare insieme, a costruire ponti e alleanze per abbattere questo mondo e costruirne altri più veri e giusti.
    Voltiamo le spalle alla città e a ciò che rappresenta, partendo da Firenze e dirigendoci verso Mondeggi. 𝐂𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐓(𝐭)𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, continuiamo a
    sognare, organizziamoci e balliamo.
    𝓠𝓾𝓮 𝓻𝓮𝓽𝓲𝓮𝓶𝓫𝓵𝓮 𝓮𝓷 𝓼𝓾𝓼 𝓬𝓮𝓷𝓽𝓻𝓸𝓼 𝓵𝓪 𝓽𝓲𝓮𝓻𝓻𝓪

  • Raccolta fondi per emergenza incendio 24 luglio 2021 – Baumela Ecovillaggio

    Raccolta fondi per emergenza incendio 24 luglio 2021 – Baumela Ecovillaggio

    In queste lunghe ore, dal Montiferru fino ad Oristano, si stanno impegnando energie umane e ogni risorsa idrica per domare i focolai ancora attivi e dare soccorso e assistenza alle molte persone e animali coinvolte negli incendi.
    Nell’esprimere vicinanza e piena solidarietà alle comunitá interessate, riteniamo doveroso e prezioso ogni aiuto, mirato al poter affrontare difficoltà, spese e emergenze di ogni tipo.

    In particolare, la Rete dei Semi si sta muovendo per garantire aiuto alla comunità delleco-villaggio Baumela, con cui collabora da anni all’interno di reti di mutuo aiuto e di amicizia. Baumela è stato colpito molto duramente dall’incendio, che si è innescato proprio nella strada che da Santu Lussurgiu conduce a Bonarcado.

    Ragioniamo fin da ora su future azioni di rimboschimento, e nei prossimi giorni vi daremo più informazioni per aderire alla campagna che stiamo progettando.
    Ma nel mentre l’emergenza non è ancora finita, anzi: si iniziano a contare gli enormi danni, ed è utile adoperarsi per garantire a chi si trova in difficoltà la necessaria urgente liquidità per affrontare spese (es.veterinari, attrezzature, etc.)

    Abbiamo quindi deciso di metterci a disposizione per lanciare una raccolta fondi ed aiutare l’eco-villaggio Baumela in questa emergenza.

    Link alla raccolta fondi su buonacausa.org

    N.B. Sarà possibile effettuare donazioni tramite la piattaforma solo tra qualche giorno – necessario per la validazione dei documenti.

    Nel mentre potete fare dei versamenti diretti ai seguenti riferimenti:
    bollettino (anche online) su Conto Corrente Postale:
    Associazione ONLUS Bau Mela – Banco Posta Impresa 1009269
    bonifico bancario:
    Enedina Cindy Muscas IBAN IT34P3608105138203932403944
    ricarica Postepay:
    Enedina Cindy Muscas 5333 1711 1072 9908
    [ per ricariche SISAL è necessario il codice fiscale dell’intestatario della carta: MSCNNC87P61G999M ]

  • Firma la petizione contro la messa a bando dei mercati contadini!!!

    Firma la petizione contro la messa a bando dei mercati contadini!!!

    FIRMA AL SEGUENTE LINK:

    https://www.openpetition.eu/petition/online/comune-di-bologna-ritira-i-bandi-dei-mercati-contadini?fbclid=IwAR37KhX51ZnBVkOtdFY37Zqyk1WuIguTKAOTrzpZlVoLe89iNj6_OEE4jH4

    Egregio assessore Alberto Aitini, spettabile Giunta del Comune di Bologna,

    con questa petizione vi chiediamo di ritirare i bandi per la concessione del suolo pubblico per i mercati contadini, di avviare una revisione, pubblica e partecipata, del regolamento comunale per i mercati contadini – a partire dalla proposta elaborata da Campi Aperti – e di prorogare tutte le convenzioni in essere, per tutti i mercati di vendita diretta, fino alla definitiva approvazione di un nuovo regolamento.

    Qui il testo della proposta di modifica del regolamento per i mercati contadini

    Motivazioni:

    1) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐚𝐥𝐢, 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨, 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐩𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚𝐧𝐭𝐢. Se non fosse chiara la differenza: non è la stessa cosa aver investito tempo, denaro e fatica per impiantare un orto e non saper cosa fare di casse di zucchine e meloni rispetto a dover trovare un altro fornitore per delle scope da giardino da rivendere. Togliere mercati ai contadini significa uccidere le realtà agricole del nostro territorio;

    2) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚. Una guerra tra poveri dove chi vince non partecipa nemmeno alla gara. Sempre i soliti, indicibilmente più forti: è la grande distribuzione organizzata, che non ha bisogno di partecipare a bandi per avere spazi commerciali, mentre i contadini si combattono un posto al mercato;

    3) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 “𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨” 𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨. Quella idea di mercato che Campi Aperti promuove ormai da vent’anni a Bologna. Si, perché, sennò, non avrebbe senso non riconoscere punteggi per l’esperienza pregressa nella gestione dei mercati contadini. Così come non favorire chi potrebbe proporsi come gestore delle quattro aree contemporaneamente. L’unico senso che ravvediamo è punitivo: assegnate mercati “sperimentali” a soggetti che quei mercati li animano da anni, in alcuni casi da decine d’anni;

    4) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐚 𝐮𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞, 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨. Cosa direte alle migliaia di avventori di quei mercati? E cosa dovrebbero fare i contadini dei quintali di cavolfiori già piantati nei campi che saranno pronti per la raccolta in autunno?;

    5) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐢𝐭𝐚̀. Crediamo, e siamo convinti di aver dimostrato, che i nostri mercati sono molto più che spazi commerciali: sono luoghi di costruzione di una comunità. Spazi di socializzazione e di reciproco riconoscimento. E allora, francamente, non si capisce il motivo per il quale, ogni due anni (perché comunque l’assegnazione dura solo due anni di sperimentazione), queste comunità dovrebbero sciogliersi per poi, se va bene, riaggregarsi altrove;

    6) 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞’ 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢: i nostri co-produttori, frequentano i mercati per motivi precisi, non solo perché offriamo prodotti biologici, non pratichiamo la compravendita, garantiamo la dignità del lavoro nei campi, abbiamo un sistema di garanzia partecipata. Frequentano i nostri mercati perché insieme siamo una comunità, dove partecipano ai processi decisionali rispetto a prezzi, politica e progetti. Si tratta di mercati di comunità, fatti di produttori e co-produttori, mercati che hanno un’anima e non di aree mercatali generiche, dove un mercato vale l’altro e se cambiano i produttori e l’organizzazione del mercato fa lo stesso.

  • Esprimiamo solidarietà per Arvaia a seguito di azione violenta di ALF Animal Liberation Front

    Esprimiamo solidarietà per Arvaia a seguito di azione violenta di ALF Animal Liberation Front

    Comunicato stampa
    Gravi danni alle colture di Arvaia a seguito di azione violenta di ALF Animal Liberation Front.
    Stamattina abbiamo constatato i danni provocati da ALF nella notte tra sabato 19 e domenica 20 giugno.
    ALF ha lasciato propria firma accompagnata da frasi che ci minacciano apertamente istigando alla violenza. Abbiamo sporto denuncia e la polizia scientifica ha già condotto i rilievi del caso.
    Sono stati arrecati ingenti danni alle colture di Arvaia, cooperativa agricola e comunità che sostiene l’agricoltura, che opera da sette anni nell’area agricola del Parco Città Campagna di Villa Bernaroli, nel quartiere Borgo Panigale-Reno di Bologna.
    La violenza di ALF si è abbattuta sulle coltivazioni di patate e fagioli, sulle piante di zucchine, meloni, fragole, nonché sulle coperture delle serre e l’irrigazione. Il danno non è solo economico, legato cioè alla necessità di riacquistare e allestire nuovamente le attrezzature devastate, nonché al mancato raccolto e distribuzione di cibo prefinanziato dai soci; il danno è anche e soprattutto morale, perché questo atto vigliacco e vandalico è stato condotto contro una realtà che in questi sette anni ha saputo ricreare un agro-ecosistema complesso in un’area pubblica prossima alla città, preservando e aumentando la biodiversità animale e vegetale con le proprie pratiche agricole in un’ottica di valorizzazione ambientale e sociale, garantendone sempre la fruibilità e l’accessibilità a tutti e tutte.
    La produzione agroalimentare ha inevitabilmente un impatto sull’ambiente naturale: consapevole dell’impossibilità di azzerarlo del tutto, Arvaia si è sempre posta come obiettivo un modello di agricoltura che tenta di ridurre al minimo quell’impatto.
    Per limitare i danni che la fauna selvatica arreca alle coltivazioni, la cooperativa non solo non ha mai compiuto azioni fuori dai vincoli delle leggi che regolano la materia, ma ha anche intrapreso una collaborazione con LAV (Lega Anti Vivisezione) per garantire la massima correttezza in tali azioni di contrasto.
    Nonostante l’azione intimidatoria subita, Arvaia continuerà a lavorare per realizzare i propri obiettivi ambientali e sociali – con il supporto dei e delle propri/e soci/e – e a praticare al meglio possibile un modello di agricoltura che si prende cura dell’ambiente e delle persone, ma per farlo avrà bisogno anche del sostegno di tutte e tutti coloro che vorranno esserci solidali.
    Già nella giornata di oggi tante e tanti hanno espresso la loro vicinanza e hanno offerto aiuto. Li ringraziamo una a uno, con la convinzione che la bassezza intellettuale che ha mosso l’ALF a un gesto simile sarà resa ancora più evidente dalla solidarietà dei tanti/e capaci di distinguere per quale cambiamento vale la pena lottare.
    Abbiamo preparato materiali video e fotografici che mettiamo volentieri a disposizione. Per contatti: tel +393713304707; mail info@arvaia.it; per approfondimenti www.arvaia.it.
  • Sovranità Alimentare in Emilia-Romagna.

    Sovranità Alimentare in Emilia-Romagna.

    Presentazione e discussione pubblica del progetto per la sovranità alimentare in Emilia-Romagna.

    SABATO 12 GIUGNO 2021 ALLE ORE 15:30 presso LABAS vicolo Bolognetti 2 Bologna.

    Spostare i cicli dell’alimentazione umana dal sistema della catena industriale e della grande distribuzione organizzata verso il sistema delle reti alimentari contadine e della distribuzione autogestita: azioni dal basso per la transizione ecologica e possibile ruolo delle Istituzioni locali.

    ore 15:45 – Presentazione del documento

    ore 16:30 – Tavoli di approfondimento sui seguenti temi:“una definizione collettiva di reti alimentari contadine”“promuovere i sistemi autogestiti di distribuzione: un nuovo regolamento per i mercati contadini”“sementi contadine vs NBT (New Breeding Techniques) ”

    ore 18:00 – Sintesi dei tavoli di approfondimentoore

    18:30 – Agricoltura e Salute (inquinanti-produzione-consumo-alimentazione): streaming con Medici per l’Ambiente (ISDE)L’incontro è organizzato dalla Rete per la Sovranità Alimentare in Emilia-Romagna il Progetto per la Sovranità Alimentare è visionabile in forma estesa o sintetica al link

    https://www.grandeesodo.org/documenti-sovranita-alimentare/

  • Nasce La Rete Per La Sovranità Alimentare In Emilia Romagna

    Nasce La Rete Per La Sovranità Alimentare In Emilia Romagna

    Costituita a Bologna la Rete Per La Sovranità Alimentare In Emilia Romagna, ampia coalizione di singoli, associazioni e gruppi di base per un cambio radicale nel sistema di produzione, distribuzione e consumo del cibo.

    Conferenza stampa per la presentazione della neonata Rete:

    venerdì 21 maggio ore 12:00 https://meet.jit.si/sovranitaalimentare

    Verranno illustrati partecipanti, finalità e metodi di attuazione degli obiettivi di progetto.

    La Rete Per La Sovranità Alimentare in Emilia Romagna nasce a Bologna tra i contadini e cittadini che ruotano attorno a Campi Aperti, Camilla Emporio di Comunità, ed Arvaia CSA. In breve tempo si aggregano altre persone e le principali realtà vicine ai temi della genuinità dei cibi e del consumo critico; presto la rete cresce in ambito regionale per promuovere un nuovo modello di produzione e consumo basati sui principi dell’agroecologia: minimizzare gli sprechi, utilizzare razionalmente le risorse, spostare il mondo del cibo verso forme attente alle produzioni biologiche locali e alle realtà di base dell’Economia Solidale.

    Il modello di agricoltura e le scelte alimentari sono determinanti per la salute, la qualità del lavoro, la tutela del territorio. La Rete vuole divenire il principale interlocutore in grado di influire sulle scelte politiche regionali a sostegno delle Reti Alimentari Contadine e delle iniziative del mondo dell’Economia Solidale.

    Le Reti Alimentari Contadine comprendono piccoli produttori, distribuzione e fruitori che con un comune impegno possono determinare un diverso approccio all’alimentazione, valorizzare le produzioni locali, migliorare l’economia e la salute del territorio. Queste Reti costituiscono una coalizione ampia, lontana da fazioni e logiche di partito, pronta ad intervenire nelle scelte locali a vantaggio del bene comune.

    Le amministrazioni devono porre al centro del mondo alimentare l’agricoltura e i mercati contadini; le esperienze dell’economia solidale e degli empori di comunità; le forme di collaborazione diffuse con i negozi di vicinato, i laboratori e la ristorazione artigianali; l’avvicinamento tra città e campagne.

    La Rete Per La Sovranità Alimentare propone da subito una serie di interventi non rimandabili:

    1. Promuovere e sostenere circuiti solidali commerciali per le produzioni agroecologiche
    2. Favorire l’accesso alla terra delle nuove generazioni
    3. Orientare il Piano di Sviluppo Rurale al sostegno dell’Agricoltura Contadina
    4. Garantire a tutti i cittadini l’accesso alla terra per l’autoproduzione del cibo
    5. Orientare la ricerca pubblica verso l’agroecologia e la tutela della salute
    6. Sostenere la biodiversità, la produzione e utilizzo delle sementi comunitarie
    7. Diffondere consapevolezza alimentare e responsabilità sociale nella cittadinanza
    8. Contrastare lo sfruttamento del lavoro e garantire condizioni dignitose ed equa retribuzione

    Sovranità Alimentare è la possibilità per una comunità di decidere autonomamente il sistema di produzione e distribuzione del proprio cibo senza subire le imposizioni del mercato globale. Ciò consente di valorizzare i prodotti tipici, ridurre gli sprechi alimentari, salvaguardare il territorio e la biodiversità, mantenere in vita tradizioni e cultura locali in ottica agroecologica.

    Agricoltura Contadina è quella praticata dalla maggioranza delle realtà agricole italiane, che per l’85% sono piccole o piccolissime, e dalle innumerevoli esperienze di autoconsumo.

    È fatta di aziende famigliari e di cooperative che coltivano direttamente la terra su piccola scala con tecniche sostenibili e privilegiano i mercati locali, la filiera corta e il rapporto diretto col consumatore.

    Contatti:

    • Carlo Farneti, 388 938 0626, carlofarneti66@gmail.com

    Approfondimenti:

  • Campagna tesseramento 2021 on-line

    Campagna tesseramento 2021 on-line

    🔵 Car@ co-produttrici e co-produttori, inizia la campagna di tesseramento online, un momento di comunità importante per sostenere Campi Aperti e i suoi progetti!

    🙂 Non aspettavi altro? Di seguito, ti diciamo come tesserarti. 👇

    ℹ 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗮:
    su campiinrete.org (sezione registrati nella barra in alto: https://campiaperti.campiinrete.org/registrazione/)

    📌 registrati compilando le anagrafiche

    📌scegli la tessera, da un minimo di 7 euro a 50
    supportando due progetti (per saperne di più: https://campiaperti.campiinrete.org/progetti-sostenuti-dalla-tessera-piu-e-varianti-2021/) per l’anno 2021

    📌 paga con uno strumento online, o carta di credito con Stripe o Paypall

    😉 fatto, ora sei parte di Campiaperti!

    👉 Qui la spiegazione online: https://campiaperti.campiinrete.org/come-funziona/

  • MIX’ART MYRYS, Tolosa: vedi… l’ In Comune è!

    MIX’ART MYRYS, Tolosa: vedi… l’ In Comune è!

    A seguito di una visita senza preavviso di una commissione di sicurezza del municipio di Tolosa il 14 gennaio 2021, il collettivo di artisti MIX’ART MYRYS è stato notificato di una chiusura amministrativa mercoledì 20 gennaio e non può più ricevere il pubblico, compresi i suoi stessi membri, nell’edificio situato al 12 rue Ferdinand Lassalle, quartiere Ponts Jumeaux a Tolosa.

    COMPRESO IL PURO PRETESTO PER ATTACCARE UNO DEGLI INNUMEREVOLI SPAZI SOCIALI nel continente, GESTITI DA ASSEMBLEE DI PERSONE CONSENSUALI E RECIPROCHE; questo è la risposta del Mixart-Myrys, a cui noi aderiamo.

    Musica! 🙂

    Se non ne hai mai sentito parlare, qua qualche info: http://www.mixart-myrys.org/le-lieu/

    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    L’In comune è

    Rispondere al bisogno democratico che scuote la società.
    Occuparsi del legame inseparabile tra risorse e usi.
    Riconsiderare i beni comuni come appartenenti a tutti.
    Ripensare la società in modo che tutti possano assumersene la responsabilità.
    Combattere l’anomia culturale e ricostruire la società coinvolgendo tutti nel processo.

    I Comuni sono aria, acqua, cibo, salute, educazione, energia, cultura, iniziative dei cittadini, spazio pubblico, inclusa la sicurezza…

    Questo appello è su iniziativa del collettivo di artisti autogestito Mix’Art Myrys – uno spazio cittadino di sperimentazione sociale e culturale, protagonista della cultura di Tolosa dal 1995 – che il Comune e Toulouse Métropole stanno cercando di sfrattare dai loro locali. E questo nonostante il forte sostegno della popolazione, delle istituzioni e degli attori della società civile.

    Con questo appello vogliamo partecipare ad una nuova griglia di lettura, affinché possa seguire una riflessione/azione sulle modalità pratiche di attuazione di una società basata sui Comuni.

    Dopo gli attacchi senza precedenti della città di Tolosa contro Mix’Art Myrys, la popolare sala di musica Bleu Bleu, il centro di accoglienza d’emergenza DAL 31/ Fondazione Abbé Pierre, il giardino condiviso Fontaine Lestang, lo spazio di ricerca e creazione contemporanea Pavillon Mazar

    Possiamo solo constatare che la nuova maggioranza del municipio e di Metropolis di Tolosa non vuole più sentir parlare di iniziative dei cittadini, di auto-organizzazione degli abitanti, di Comuni. Compreso quando queste iniziative sono collegate alle politiche pubbliche esistenti.

    Queste scelte politiche a livello locale, vere e proprie negazioni della democrazia, si inseriscono in una dinamica preoccupante a livello nazionale. Basta fare riferimento al Consiglio di difesa della salute, che è al di fuori di ogni controllo parlamentare.

    Tuttavia, l’emergenza climatica, democratica, sociale e societaria rende sempre più evidente che diventa indispensabile pensare alle politiche pubbliche, all’utilità pubblica e all’interesse generale in termini di Comuni.

    Di fronte al fallimento delle politiche pubbliche, di un sistema produttivo basato su un’economia speculativa che non è più sostenibile, vogliamo fare un passo indietro e lanciare una riflessione per

    UN NUOVO CONTRATTO SOCIALE, UN ALTRO RAPPORTO CON IL MONDO

    Per ridefinire l’interesse generale e la pubblica utilità, compresi i servizi pubblici. In termini di mezzi e in termini di governance che coinvolge utenti e professionisti. Soprattutto, rendendo possibile a tutti di essere coinvolti nei Comuni, che sia la protezione dei Comuni naturali come l’aria e l’acqua, la riappropriazione di quelli della salute, dell’educazione, dell’energia, del cibo… o la creazione di altri Comuni.

    Un diritto sancito dalla Costituzione può essere una leva che vi opera. È il Diritto alla Sperimentazione, la cui attuazione appartiene alle autorità locali, contando su cittadini, gruppi di abitanti, associazioni che da tempo incarnano la popolazione che propone, organizza ed esprime la sua volontà di partecipare alla Cosa Pubblica.

    Gli esperimenti locali che si stanno facendo: AMAP, giardino condiviso, mensa popolare, zona da difendere, collettivo di artisti, luoghi intermedi e indipendenti, riciclaggio, catena di solidarietà e, tra gli altri, il movimento dei Gilet Gialli, attestano questa volontà.

    Così, per un nuovo contratto sociale i cui contorni sono già definiti da molte forze, esigiamo questo Diritto alla sperimentazione.

    Siamo consapevoli che questa richiesta ci impone di ripensare la mancanza “organizzata” della nostra disponibilità e del nostro tempo.

    NUOVO RAPPORTO CON IL TEMPO E I MEZZI DI SUSSISTENZA

    Troppo poche persone hanno sperimentato, durante la prima reclusione, un rapporto con il tempo diverso da quello imposto da un’organizzazione del lavoro obsoleta. Hanno riscoperto l’importanza delle relazioni con gli altri, con i vicini, con la famiglia, l’importanza delle pratiche di solidarietà, delle pratiche artistiche e culturali, delle pratiche sportive, della cura, l’importanza del tempo dedicato alla riflessione, al pensiero, l’importanza del tempo libero!

    Associare gli abitanti alla Democrazia, alla Cosa Pubblica implica la realizzazione di un ambiente favorevole alla disponibilità della persona e alla sua altezza di vista allora possibile. Ciò implica questo tempo liberato. Implica che la persona ha i mezzi per farlo. Una forma di reddito minimo vitale non è più un tabù, diventa anche un’emergenza. Come condizione necessaria per l’effettiva partecipazione dei cittadini, è necessario partecipare a un Diritto di Sperimentazione.

    Questo contesto favorevole può allora permettere il confronto costruttivo degli esperti istituzionali – in ecologia, economia, diritti e nuovi diritti, sociologia e in qualsiasi settore che compone la/e Comunità – con gli esperti quotidiani che ognuno è. In risposta alle emergenze che affrontiamo, si mette allora in moto un processo di responsabilizzazione di tutti, un potere di essere e di agire.

    È in questo senso che Mix’Art Myrys chiama ampiamente per 30 giorni di azione e riflessione sul territorio per il “IN COMUNE, LIBERO E NECESSARIO”.

    Azioni e riflessioni in comune che ognuna, ognunu definirà a partire dal suo campo d’intervento, il suo luogo, il suo territorio, la sua azione dalla più simbolica (mettere questo testo d’appello sul suo luogo, il suo quartiere, il suo balcone, internet…) alla più visibile (organizzazione di dibattiti/conferenze, raduni, manifestazioni che rivendicano questo In Comune…). Fateci sapere le iniziative che prenderete ovunque vi troviate sul pianeta!

    La Manifestazione del 6 marzo alle 14H00 a Tolosa aprirà queste quattro settimane.

    In Common(s) per la salute, la cultura, l’educazione, l’energia, l’alimentazione, l’iniziativa dei cittadini… siamo in Common(s)

  • Manutenzione invernale sito e cloud CA

    Manutenzione invernale sito e cloud CA

    La prossima settimana, come succede stagionalmente, faremo manutenzione al sito ed al nostro cloud.

    Come gruppo contadino per la Sovranità Alimentare, cerchiamo di avere nelle nostre competenze anche la nostra indipendenza telematica e di comunicazione facendo manutenzione noi stesse ai nostri attrezzi.

    Questa la valutazione del nostro cloud: https://scan.nextcloud.com/results/50ee0a1d-6f8e-4aa4-886a-5d7676f0cbeb Il nostro server è ospitato dall’associazione http://tetaneutral.net/. Abbiamo da aggiornare il sistema operativo (Debian), salvare i nostri dati ed avanzare della versione del cloud. Invece il nostro sito è ospitato da Autistici/Inventati e dobbiamo solo mantenerlo aggiornato e backuppato.

    Se avete interesse a partecipare ed aiutare, iscrivetevi e scriveteci alla mailinglist comunicazione che trovate nei CONTATTI

  • Patto mutualistico CA-Mag6 “Tutoraggio senza prestito”

    Patto mutualistico CA-Mag6 “Tutoraggio senza prestito”

    Strumento “Tutoraggio senza prestito” – 2021 – cercasi realtà agricole candidate

    Con questa presentazione del progetto si invitano le realtà/aziende che sono interessate a candidarsi per un “Tutoraggio senza prestito” insieme a MAG6.

    Lo strumento di “Tutoraggio s. p.” è pensato e proposto per quelle aziende che sono interessate ad aumentare la propria competenza e consapevolezza nella gestione economica della propria azienda con nuovi strumenti di gestione imprenditoriale, strumenti adattati e sviluppati ad hoc dagli addetti della Mag6 (cooperativa di finanza mutualistica e solidale), insieme ai produttori che partecipano al percorso, nella chiave di uno sviluppo sostenibile della propria attività all’interno di un’economia alternativa e solidale.

    Il gruppo di lavoro di Campi Aperti che coordina il progetto vorrebbe rendere quest’opportunità accessibile a tutte le realtà agricole interessate, e per questo si è attivato per riuscire a creare un fondo per poter co-finanziare al 50% i costi annui delle realtà che parteciperanno a questo percorso nei prossimi anni.

    Di fatto durante il primo anno del percorso, MAG6 fornisce gli strumenti teorici e pratici (conto economico, stato patrimoniale, flussi di cassa, bilancio preventivo, investimenti/disinvestimenti, piano d’impresa, analisi swot, ecc) indispensabili per acquisire maggiore consapevolezza riguardo alla capacità economica aziendale, necessari per una gestione più efficiente e sostenibile.

    La consapevolezza e gli strumenti acquisiti sono utili per affrontare e dissipare dubbi e paure rispetto al futuro della propria attività, per consolidare la fiducia nelle proprie capacità e poter definire strategie d’azione efficaci, individuali e collettive, partendo da una consapevolezza concreta del grado di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale del proprio progetto agricolo.

    Da questo percorso nasce anche conoscenza reciproca e fiducia nel gruppo che vi partecipa, aspetti preziosi per sentirsi parte attiva della “comunità” e del progetto stesso.

    Questi aspetti relazionali all’interno del gruppo hanno dato vita a nuove idee per poter condividere con tutti i soci di CA gli strumenti acquisiti con l’obiettivo di offrire spunti di interesse per approfondire strumenti già utilizzabili per i più esperti.

    Idee che hanno prodotto un primo “assemblaggio” delle registrazioni video realizzati e montati da Cristina Carnevale, accompagnati da descrizioni sintetiche, già consultabili cliccando su http://tsp.vado.li/, e che sono in via di rielaborazione per renderli il più possibile fruibili con facilità, con l’obiettivo di creare un corpus di nozioni e di strumenti che diventino una risorsa per tutta la comunità di Campi Aperti per poter far fronte con maggior consapevolezza alle tante sfide di un sistema economico globale dominante che non contempla l’esistenza del piccolo produttore agricolo biologico e non è in grado di offrire strumenti adatti allo sviluppo sostenibile e consapevole del suo progetto.

    Quest’anno c’è la possibilità di introdurre una nuova realtà agricola di Campi Aperti al percorso quadriennale. Candidature di realtà interessate sono da presentare entro il 15 febbraio a: fattoriagiardino.az.agricola@gmail.com.

    Condizioni necessarie per partecipare:

    Essere socia/o di Campi Aperti.

    Essere o diventare socia/o di Mag6.

    Impegnarsi in un apprendimento attivo per la durata dello strumento di quattro anni con 5 incontri d’aula nel primo anno e successivi 1 o 2 incontri nei tre anni seguenti.

    Impegnarsi in un apprendimento ATTIVO che prevede anche del lavoro fatto in autonomia fra un incontro e l’altro, affiancato dal Tutor di riferimento.

    Impegnarsi con la sostenibilità condivisa di 500 euro per quattro anni, a sostegno del lavoro svolto da Mag6. Grazie al progetto mutualistico è previsto un co-finanziamento del 50% da parte di CA, a sostegno delle aziende che vogliono intraprendere questo percorso, e la possibilità di una copertura totale del costo per le realtà più in difficoltà.

    Accogliere altre aziende che desiderano partecipare agli incontri come “uditori silenziosi”.

    Il primo incontro preparatorio del percorso si terrà a metà MARZO, seguito da 4 successivi incontri a cavallo del 2021-2022 (da nov 2021 -febb 2022). Per maggiori dettagli, vedete la scheda di presentazione in allegato.

  • riaprono tutti i mercati contadini!

    riaprono tutti i mercati contadini!

    Oggi riaprono tutti i mercati contadini a Bologna. Il sindaco Merola ha firmato una delibera che dispone le misure di sicurezza all’interno delle aree mercatali, sostanzialmente le stesse misure già precedentemente concordate con l’amministrazione.
    Questa per noi rappresenta una fondamentale vittoria. In questo momento di gioia vogliamo ringraziare tutte quelle realtà che ci hanno sostenuto e ci hanno espresso solidarietà in un momento così difficile: le/gli abitanti del Pratello, la rete delle associazioni ambientaliste bolognesi, gli spazi sociali, le organizzazioni professionali agricole, i partiti, i sindacati di base, i numerosi consiglieri comunali che si sono attivati per la riapertura.
    Ma sopratutto vogliamo ringraziare le centinaia di cittadini che sono passati per piazza San Rocco sabato mattina e che hanno tempestato il comune di messaggi di protesta, contribuendo in questo modo a far ragionare l’amministrazione.
    A tutti e tutte un grande grazie e un abbraccio.
    Ci vediamo ai mercati.
    Avanti con la Sovranità Alimentare!
    CampiAperti
  • SCIOPERO PER IL CLIMA

    SCIOPERO PER IL CLIMA

    Finchè ci sarà mancanza d’azione da parte del governo rispetto al cambiamento climatico, noi scenderemo in piazza.

    Oggi in piazza, daremo voce alle nostre richieste con una “jam session” collettivaPortate- Strumenti musicali🥁🎷🎺🎤– Fischietti- Pentole e mestoli🥄– Qualsiasi cosa possa far rumore📣🔔Facciamoci sentire!🗣🔈📢

  • RESTIAMO (campi) APERTI!!!

    RESTIAMO (campi) APERTI!!!

    Abbiamo scritto all’Assessore chiedendo di avviare una verifica del “regolamento Covid-19” per scongiurare una nuova chiusura dei mercati. La trovi qua sotto. Facci sapere se condividi.

    All’Assessore al Commercio del Comune di Bologna

    e. p.c., ai mercati contadini della città

    Oggetto: Emergenza sanitaria da Covid-19, richiesta convocazione urgente del tavolo dei mercati contadini di Bologna

    Come noto,

    nella fase acuta della pandemia, i mercati contadini, nonostante le loro caratteristiche (spazio a disposizione per la clientela, collocazione all’aperto, qualità nutrizionistiche dei prodotti, ecc…), sono stati chiusi per un periodo lungo in ottemperanza ad una decisione prima del Comune e poi anche della Regione Emilia-Romagna.

    In seguito alle richieste dei produttori e delle loro organizzazioni, nonché dei gestori dei mercati, il Comune ha convocato un tavolo di confronto che ha elaborato un protocollo di sicurezza da applicare ai mercati di vendita diretta. Sulla base di detto protocollo, i mercati hanno potuto riaprire e, finalmente, i piccoli produttori agricoli (i più esposti al blocco dello sbocco al mercato per i propri prodotti) hanno potuto ricominciare a portare il frutto del proprio lavoro in città.

    Sono ormai diversi mesi che il protocollo viene applicato e possiamo dire di aver accumulato una buona esperienza per poterne valutare l’efficacia e l’applicabilità.

    Tra l’altro, lo stesso accordo sottoscritto al tavolo tra le parti prevedeva un momento di verifica del protocollo Covid. Verifica che non è mai stata svolta, forse perché non se ne vedeva la necessità.

    Purtroppo, ora, l’evoluzione della curva dei contagi richiede che ognuno si assuma un pezzo di responsabilità aggiuntiva. A questo scopo, in autonomia, abbiamo deciso di tornare ad applicare le decisioni assunte col protocollo originale, rinunciando ai pur blandi allentamenti concessi dall’amministrazione al ridursi (purtroppo temporaneo) dell’emergenza.

    Per questo motivo chiediamo, con la presente, la convocazione urgente di un tavolo di confronto tra mercati e amministrazione con l’obiettivo di pervenire ad un nuovo accordo che, tenendo conto sia dell’esperienza maturata che dei nuovi scenari che si stanno aprendo in questo periodo, scongiuri il rischio di una nuova fase di chiusura dei mercati. Chiusura che per i produttori coinvolti rappresenterebbe il colpo di grazia della loro esperienza imprenditoriale e per i frequentatori un nuovo arretramento rispetto al diritto alla sicurezza alimentare.

    Cordialmente,

    Elena N Hogan

    Campi Aperti per la Sovranità Alimentare

  • Manutenzione autunnale sito e cloud CA

    Manutenzione autunnale sito e cloud CA

    Nella prossime settimane, come succede stagionalmente faremo manutenzione al sito ed al nostro cloud.

    Come gruppo contadino per la Sovranità Alimentare, cerchiamo di mantenere sul territorio anche la nostra indipendenza telematica e di comunicazione facendo manutenzione noi stesse ai nostri attrezzi.

    Questa la valutazione del nostro cloud: https://scan.nextcloud.com/results/50ee0a1d-6f8e-4aa4-886a-5d7676f0cbeb

    Se avete interesse a partecipare ed aiutare, iscrivetevi a campiaperti ed anche alla mailingliste comunicazione che trovate nei CONTATTI

  • Seconda edizione di Contadini Bio in Piazza

    Seconda edizione di Contadini Bio in Piazza

    Domenica 27 settembre 2020 dalle 10:00 alle 20:00 in Piazza Bracci, San Lazzaro di Savena

    I Contadini Biologici delle Valli dal Savena all’Idice vi aspettano con i frutti del loro lavoro, per raccontarvi l’agricoltura biologica, i suoi effetti sull’ecosistema e i benefici per l’alimentazione e la salute.

    Programma:
    Per tutta la giornata saranno presenti anche Stand enogastronomici
    • 10.00
    Apertura del mercato
    • 10.30 – 12.30 Le api salveranno il mondo?

    • Introduce Francesca Cappellaro (Ingegnere ambientale)
    • Spazio informativo sulle api a cura di Claudio Porrini (Entomologo) e Andrea
      Lilli (Apicoltore)
    • Alla scoperta del miele: degustazione per adulti e bambini con gli apicoltori
      Francesca Astorri e Andrea Lilli
    • Osserviamo le api con l’arnia dimostrativa
    • La smielatura
      • 15.00 – 17.30 Tavola rotonda “I tanti volti dell’agricoltura BIO – Un confronto
      tra bio contadino e industriale”
      Ne parliamo con Giovanni Bazzocchi (Agroecologo) ed Elisa Mattioli (Contadina)
      Modera Francesca Cappellaro (Ingegnere ambientale)
      Introducono Francesco Aloe (Assessore al Marketing Territoriale)
      ed Elena Hogan (presidentessa di Campi Aperti)
  • Mille Camille!

    Mille Camille!

    Nel 2019 è nato a Bologna il primo emporio di comunità, cioè il primo negozio alimentare condotto in forma cooperativa ed autogestito dai soci. Vende esclusivamente ai soci della cooperativa e si rifornisce acquistando direttamente dai produttori biologici locali. Si chiama Camilla – Emporio di Comunità e si ispira alla Park Slope Food Coop di Brooklyn – una cooperativa newyorkese con più di quarant’anni di storia – e alle giovani cooperative nate sul suo esempio in Europa nell’ultimo decennio prima a Parigi (La Louve), poi nel resto della Francia ed in Belgio (Bees Coop).

    Pur così recente, l’esperienza dell’emporio di comunità Camilla si lega saldamente alla storia della città. Oltre un secolo fa, fu proprio il sindaco di Bologna Francesco Zanardi che, superando la normativa dell’epoca e il parere contrario del prefetto, aprì il primo spaccio nei locali comunali di Piazza Maggiore (dove oggi c’è la farmacia) per consentire a cittadini e lavoratori, organizzati in cooperativa, di resistere ai continui aumenti dei prezzi determinati dalla speculazione commerciale.

    L’emporio Camilla si trova in via Casciarolo 8, nel quartiere San Donato, in locali commerciali presi in affitto a prezzo di mercato, con gravosi oneri di urbanizzazione. La cooperativa si è completamente autofinanziata, dà lavoro a 2 persone e garantisce ai soci la possibilità di comprare beni di alta qualità a prezzi contenuti e trasparenti, nel rispetto della giusta remunerazione di chi lavora.

    I soci della cooperativa Camilla sono accomunati dall’attenzione all’impatto ambientale e sociale dei propri consumi e dunque indirizzano gli acquisti verso l’economia locale, l’agricoltura biologica, i detergenti ecologici, i prodotti sfusi, cui è dato grande risalto nell’emporio. Selezionano i propri fornitori e svolgono, collettivamente e a rotazione, tutte le attività necessarie alla gestione dell’emporio.

    In Italia, Bologna è solo il primo esempio, ma il modello si sta sviluppando sia al Nord che al Sud. Sono già aperti gli empori autogestiti di Cagliari, Parma, Ravenna e altri sono in progettazione nel resto del Paese. Sostenendo queste esperienze innovative, le amministrazioni pubbliche rafforzerebbero l’economia sana e locale, la volontà partecipativa dei cittadini e la coesione sociale.

    A Parigi e Barcellona le amministrazioni progressiste delle sindache Hidalgo e Colau hanno sostenuto le cooperative autogestite, offrendo locali pubblici idonei o partecipando ai costi di affitto, mettendo a disposizione consulenze.