Regolamento dei mercati

Documento aggiornato e approvato dall’assemblea generale il 21/07/2019


* vedere definizione del termine nel glossario

1) Accettazione delle regole

Tutti i produttori che partecipano ai mercati approvano la Carta dei Principi e sono tenuti al rispetto del presente Regolamento, i regolamenti specifici dei vari settori produttivi, il “Regolamento per la riduzione-gestione dei rifiuti” (Appendice 1 del presente documento), le “Norme igieniche per la vendita diretta in aree mercatali” (Appendice 2 del presente documento), e ad attenersi ai listini prezzi dei prodotti concordati periodicamente.

Tutti i produttori accettano di essere parte attiva del Sistema di Garanzia Partecipata (SGP) dell’associazione come forma di controllo e di garanzia comunitaria delle proprie produzioni e delle produzioni degli altri soci.

2) Produttori

Possono essere ammessi ai mercati i piccoli produttori agricoli* che producono con i metodi dell’agricoltura biologica o biodinamica (reg. CEE 2092/91 e successive modifiche) e trasformano le proprie materie prime. Ogni produttore espone sul banco di vendita la propria scheda di presentazione e risponde personalmente del rispetto delle norme di natura fiscale, amministrativa e sanitaria.

Nel caso di un’azienda agricola in via di insediamento, l’associazione prevede la possibilità di concordare un periodo di deroga ad alcuni punti dei regolamenti in vigore nell’associazione. Le eventuali deroghe dovranno essere valutate caso per caso e approvate dall’assemblea generale. Per questi casi si rimanda al documento: “Regole per l’ammissione ai mercati di produttori agricoli in via di insediamento e per la promozione dell’avvio di nuove progettualità nelle aziende già ammesse.”

Sono ammessi ai mercati i “banchi condivisi,” ossia, un unico banco nel quale più di un produttore dell’associazione mette in vendita la propria produzione, purché ciascun produttore garantisca a rotazione la propria presenza, mettendosi d’accordo con l’assemblea di mercato, e purché ciascuna schede azienda e la provenienza di ciascun prodotto siano esposte chiaramente.

Non sono ammessi nei mercati i soggetti che svolgano esclusivamente un ruolo di intermediazione dei prodotti agricoli.

3) Prodotti

Ogni produttore può vendere solo i propri prodotti. Possono essere venduti nei mercati i beni agricoli e alimentari biologici o biodinamici garantiti dal Sistema di Garanzia Partecipata di CampiAperti.

Nel caso in cui un produttore voglia introdurre una nuova tipologia di prodotto che non sia stata oggetto della visita di ingresso, deve richiedere una nuova visita di integrazione prima di poter vendere ai mercati il prodotto.

Nel caso dei prodotti trasformati, deve essere esplicitata la provenienza di ciascun ingrediente. Riguardo alle materie prime dei trasformati si rimanda alle “Norme generali per la trasformazione dei prodotti alimentari”.

Deve essere esposta da tutti i banchi che producono trasformati una lista dettagliata degli ingredienti e della loro provenienza. Questa lista deve essere anche riportata nella scheda dell’azienda pubblicata sul sito dell’associazione.

I prodotti Genuino Clandestino che sono conformi alle suddette norme associative delle trasformazioni alimentari, sono ammessi ai mercati, in piena adesione al movimento GC per la libera trasformazione dei cibi contadini, movimento di cui Campi Aperti è tra i fondatori.

Limitatamente a prodotti non presenti nel mercato e previo consenso dell’assemblea di mercato, possono essere vendute piccole quantità di prodotti di altre aziende di CampiAperti indicandolo comunque sulle cassette di vendita esposte sul banco, salvaguardando la stagionalità dei prodotti del territorio emiliano-romagnolo.

Può essere ammessa la vendita, anche da parte di soggetti diversi dal produttore, di prodotti alimentari provenienti da altre regioni o legati a progetti specifici in linea con i valori e i principi di Campi Aperti. Questa tipologia di vendita dovrà essere di volta in volta discussa e approvata in assemblea generale.

4) Prezzi

I prezzi di vendita, al kg o al litro, devono essere chiaramente esposti sui banchi e devono essere stabiliti nel confronto tra i produttori e i coproduttori, che in base al lavoro necessario e ai costi di produzione cercano insieme di stabilire un “prezzo giusto.”

5) Ammissione ai mercati

I produttori che intendono partecipare ai mercati devono essere stati ammessi come produttori Campi Aperti secondo il Sistema di Garanzia Partecipata dell’associazione..

6) Partecipazione ai mercati

Le aziende che, dopo un’assenza di oltre quattro mesi non ‘giustificata’ o concordata con l’assemblea di mercato, perdono il diritto di partecipare al mercato e devono chiedere la loro riammissione all’assemblea di mercato.

Nel caso in cui un produttore decida di non partecipare più ad un mercato, deve dare un preavviso minimo di 30 giorni all’assemblea di mercato.

7) Assemblea di mercato

L’assemblea di mercato è composta dai produttori presenti al mercato e dai consumatori (coproduttori) interessati. Salvo specifiche esigenze, l’assemblea di mercato si riunisce con cadenza mensile calendarizzata e redige un verbale da condividere attraverso la mailing list dell’associazione. Essa decide le questioni logistiche ed organizzative, l’inserimento di nuovi produttori e l’organizzazione di eventi curandone l’autofinanziamento. Ogni assemblea di mercato nomina uno o due referenti di mercato e almeno due referenti della garanzia partecipata. 

8) Autogestione e contributi

Tutti i produttori sono tenuti a contribuire alla gestione e al bilancio dell’associazione (attività promozionali e informative, costi di gestione e tasse comunali) nelle forme decise dall’assemblea generale. Il contributo richiesto viene stabilito annualmente in fase di approvazione del bilancio preventivo, sotto forma di una percentuale sugli incassi. Dal 2018 si richiede un contributo del 6% sull’incasso di ogni mercato IVA esclusa, da corrispondere mensilmente.

9) Etica del lavoro

CampiAperti rifugge il lavoro come alienazione. Appoggia il coinvolgimento dei lavoratori (dipendenti, stagionali o occasionali) nella gestione dell’azienda. Crede inoltre nella chiarezza di rapporto di lavoro tra titolare e dipendenti. Questi ultimi sono parte attiva dell’azienda, e per questo alla prima visita è bene che siano presenti insieme al titolare, o in alternativa contattabili telefonicamente, per essere informati della possibilità di rivolgersi all’associazione in caso di comportamenti lesivi della dignità della persona e del lavoro. Nel caso in cui un dipendente avesse problemi con il titolare, può farlo presente al tavolo della garanzia partecipata tramite il sito di CampiAperti, il quale approfondirà la questione, e riproporrà il caso in assemblea, che assumerà le decisioni del caso.

APPENDICE 1: REGOLAMENTO PER LA RIDUZIONE – GESTIONE DEI RIFIUTI

RIFIUTI PRODOTTI NEL MERCATO:

Casse e cassette: i produttori si impegnano a recuperare tutte le casse e cassette portate al mercato, sia in proprio, sia attivando scambi con altri produttori.

Scarti di prodotto: gli eventuali scarti di prodotti portati ai mercati vanno recuperati e compostati in azienda a carico dei produttori stessi.

Imballaggi primari: i sacchetti utilizzati come imballaggi primari sono preferibilmente in materiale di origine organica (carta, p.es.). Le buste per il contenimento di ortaggi, frutta o altri prodotti umidi, possono essere in plastica.

In ogni caso, viene incentivato il riuso dei contenitori da parte dei consumatori, attraverso apposite campagne informative e la sollecitazione diretta dei produttori all’atto della vendita. In ogni banco verrà esposto un cartello con l’esortazione a riportare i contenitori usati per procedere agli acquisti. In caso di contenitori in vetro o plastica rigida (bottiglie, barattoli, vasetti), si incentiverà la restituzione, anche attraverso l’istituzione di una cauzione per il vuoto a rendere.

Imballaggi secondari: è vietata la distribuzione di shopper “usa e getta”, che siano in plastica o matter-bi. I singoli mercati possono organizzarsi per dotarsi di sporte riutilizzabili da distribuire in vendita presso i banchi, anche come forma di autofinanziamento dell’associazione e dei singoli mercati.

STOVIGLIE IN USO PRESSO I MERCATI:

in caso di degustazioni e somministrazione di alimenti per il pronto consumo, è vietato l’uso di stoviglie “usa e getta”. Ogni produttore deve dotarsi di stoviglie, posate e bicchieri e organizzarsi per il loro lavaggio e/o riutilizzo. Nei mercati va incentivato, attraverso campagne informative dedicate, l’utilizzo di stoviglie, bicchieri e posate di proprietà dei co-produttori.

I singoli mercati possono organizzarsi per un servizio di lavaggio/igienizzazione collettivo, possibilmente rivolgendosi ad altre realtà dell’economia solidale.

E’ ammesso l’utilizzo di tovaglioli o fogli di carta alimentare per la distribuzione di alimenti, solo in caso non sia tecnicamente fattibile la sostituzione con altri Contenitori riutilizzabili.

In occasione di eventi e iniziative (feste, autofinanziamenti, manifestazioni, ecc…) in cui sia previsto il consumo di alimenti e bevande, va sempre promosso l’utilizzo, da parte dei partecipanti, di stoviglie proprie.

INIZIATIVE PER IL RIUSO:

Nei mercati sono da attivare iniziative per il riuso di imballaggi e contenitori, ad esempio contenitori per lo scambio di sportine o raccolta di stoviglie (posate, bicchieri e piatti) da utilizzare per il consumo in loco.

Il presente regolamento è da interpretare come base minima di impegno per la riduzione dei rifiuti prodotti nei mercati di Campi Aperti. Altre iniziative, progetti e impegni possono essere aggiunte a quelle elencate e divulgate (sia nella fase progettuale che nella valutazione dei risultati raggiunti) al fine di diffondere le prassi più efficaci sia nei mercati dell’associazione che all’esterno.