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  • Verso un’economia di comunità nelle valli dell’appennino bolognese.

    Verso un’economia di comunità nelle valli dell’appennino bolognese.

    Verso un’economia di comunità nelle valli dell’appennino bolognese.

    E’ possibile pensare a un’economia realmente a servizio delle comunità, dei loro bisogni, dei loro immaginari comuni? Possiamo costruire spazi di cura e di riproduzione, dove le visioni collettive trovano l’ossigeno e la concretezza per trasformarsi nel cambiamento che auspichiamo per i territori che abitiamo e che attraversiamo? Come risignificare collettivamente il valore delle nostre pratiche? Esistono strumenti di economia di comunità che possano sostenere le nostre progettazioni nel lungo periodo? Che valore ha per noi il denaro? Quanto siamo dispostə a condividere le nostre economie?

    Ecco, queste soltanto alcune delle domande che ci porremo assieme venerdì 13 ottobre, alla Bisaboga di Montasico, in un incontro facilitato sulle economie di comunità, aperto alle valli dell’Appennino bolognese e promosso dalla Rete Appenninica e da Mag6 *.

    Mag 6, cooperativa impresa sociale che ha esperienza di economia mutualistica e ha sviluppato diversi strumenti che consentono alle comunità di costruire forme di economia collettiva, vorrebbe condividere la sua filosofia, le sue pratiche e gli strumenti economici che utilizza sui territori, per capire che progettualità/ formazioni/consulenze/collaborazioni attivare insieme alla Rete Appenninica e alle altrə collettivə sul territorio, per andare verso la direzione di un’economia di comunità che possa partire dai bisogni, dalle sfide e dagli immaginari condivisi.

     

     

    arrivare entro le 16.45 e rimanere fino alla fine.

     

    L’evento è gratuito e sarà strutturato così:

    · 16:45 – 17:00. Accoglienza

    · 17:00 – 20.00. Incontro tra Rete Appenninica, Mag6 e persone/collettivə sul territorio > Mag6 ci accompagnerà nell’esplorazione del nostro posizionamento rispetto al tema del denaro, nella condivisione delle pratiche economiche in uso nelle nostre comunità e nella possibilità di risignificare il concetto di valore economico fuori dal modello produttivista in uso. Ci mostrerà inoltre applicazioni pratiche dell’utilizzo di strumenti di economia di comunità nell’ambito di una finanza mutuale e autogestita.

    · 20.00 – 21.00. Cena vegetariana a offerta libera e consapevole.

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    Bisaboga_news mailing list
    Bisaboga_news@inventati.org
    https://noise.autistici.org/mailman/listinfo/bisaboga_news

  • Campi Aperti lancia la campagna “Energia Contadina”

    Campi Aperti lancia la campagna “Energia Contadina”

    🌾🎨 Chiamata alle Arti! 🎨🌾

    Siete pronti a mettere in gioco la vostra creatività? Campi Aperti lancia la campagna “Energia Contadina” e ha bisogno delle vostre produzioni artistiche!

    🖼️ Le vostre opere d’arte, in qualsiasi tecnica, possono diventare delle splendide tessere per l’Energia Contadina 2024 o addirittura delle magliette per Campi Aperti! È un’opportunità unica per esprimere la vostra creatività e sostenerci.

    Per inviare le vostre creazioni, inviate una email a info@campiaperti.org con oggetto “nuovatessera2024”.

    🎁 E ora, la parte migliore: chi vincerà avrà diritto a un regalo da parte di Campi Aperti! 🎁

    Non perdete tempo, la scadenza per partecipare è lunedì 9 OTTOBRE 2023 alle ore 13. La chiamata alle arti è aperta a tutte le età e abilità, quindi non esitate!

    Unitevi a noi e contribuite a diffondere l’Energia Contadina in modo creativo ed entusiasmante! 🌱✨ #EnergiaContadina #CampiAperti

  • Scuola di Ecologia Politica in Montagna

    Scuola di Ecologia Politica in Montagna

    Carissime e carissimi,

    dal 6 all’8 ottobre torna a Castiglione dei Pepoli (BO) la Scuola di Ecologia Politica in Montagna: 3 giornate di studio interdisciplinare con docenti di calibro internazionale, riservata a 20 partecipanti selezionati da tutta Italia.

    Per la sua QUARTA EDIZIONE la Scuola svilupperà i momenti di dibattito, formazione e riflessione collettiva intorno al concetto di ACQUA: tra prolungati periodi di siccità e ondate di calore, nubifragi e intense alluvioni, il rapporto con l’elemento acqua oscilla tra due estremi e si impone, infatti, al centro del dibattito sul rapporto tra umano e ambiente. 

    Proveremo a parlarne come sempre nello stile della Scuola: in modo multidisciplinare, cercando di tenere insieme fenomeni globali e punti di vista locali, in particolare quello delle aree interne appenniniche. Parleremo di crisi ecologiche tra passato e presente, faremo il punto della recente ondata siccitosa che ha colpito l’Europa, le politiche dell’acqua, il destino dei bacini artificiali e la produzione idroelettriche, le conseguenze sul patrimonio agricolo e forestale. Ma parleremo anche di sfide future, e delle strategie di adattamento e resilienza che ambiente e comunità montane possono mettere in campo.

    PREVIEW PROGRAMMA E OSPITI

    I posti sono limitati (20!) e c’è tempo fino a lunedì 18 settembre per presentare la propria candidatura. Per saperne di più clicca qui

    INFO E MODALITÀ DI ISCRIZIONE

    PER QUALSIASI COSA, SENTIAMOCI 

    mail a scrivi@scuolaecologiapolitica.it
    o chiama al 335 7744132 / 328 1333052
    … e se non l’hai già fatto, iscriviti al Gruppo FB della Scuola

  • Chiusure Mercati in agosto

    Chiusure Mercati in agosto

    Giorni di chiusura dei mercati in Agosto

    Pratello sempre aperto

    Via Padova sempre aperto

    Via Paolo Fabbri 15 agosto

    Piazza VIII Agosto 14 agosto

    Via Piave/Via Asiago 14 agosto

    Piazza Lucio Dalla sempre aperto

    Casalecchio Via dei Mille 11 e 18 agosto

  • Turismo partecipativo: un progetto di terraLiquida

    Turismo partecipativo: un progetto di terraLiquida

    OSSERVIAMO

    In Romagna siamo testimoni di un disastro di cui l’attività umana è corresponsabile e non vogliamo che venga dimenticato.

    Ai primi slanci di generosità seguirà una fase di stanca, poi i miliardi per la ricostruzione aiuteranno alcuni (non tutti) e arricchiranno altri, infine ci dimenticheremo della catastrofe.

    Nuovi asfalti nasconderanno le voragini, nuovi argini strozzeranno i torrenti, nuova vegetazione maschererà le frane.

    Oggi osserviamo gli Appennini e prevediamo un nuovo ulteriore abbandono del territorio.

    DIALOGHIAMO

    Incontriamo volontar* e attivist* che, dopo la generosità dei primi giorni, ora non sanno più come aiutare.

    Ascoltiamo abitanti che temono l’abbandono da parte delle amministrazioni, dei media, delle strutture di volontariato.

    Parliamo con donatrici e donatori che ci chiedono come ben indirizzare le risorse disponibili.

    INTERVENIAMO

    Abbiamo pensato di mettere insieme tutto questo e di attivare una rete informale di collaborazione.

    Vogliamo facilitare una forma di turismo ecologico e partecipativo.

    Raccogliamo informazioni e mettiamo a disposizione l’elenco delle strutture di accoglienza che partecipano al progetto.

    Immagini e suggestioni non devono andar perse: la nostra intelligenza collettiva deve elaborare e realizzare nuovi modelli di vita e di convivenza sul territorio.

    Invitiamo volontar* e attivist* ad avventurarsi sugli Appennini franati, a comprenderne il dissesto, a dialogare con gli abitanti dei luoghi.
    E infine a raccontare quando hanno osservato.

    DIAMOCI DA FARE!

    • Se sei volontari* o attivist*: ti mettiamo in contatto con le strutture ricettive così prendi lo zaino e vai un paio di giorni in Appennino per osservare, comprendere e raccontare a chi ancora non ha visto.
      Potrai aiutare dove c’è ancora bisogno.
    • Se sei agriturismo, B&B, azienda agricola con spazi per l’ospitalità e vuoi partecipare al progetto: comunicaci la tua disponibilità.
      E non ti preoccupare se qualcosa non è perfetto: casomai ti diamo una mano a sistemare!
    • Se sei donatrice o donatore: partecipa al finanziamentodell’iniziativa, sponsorizza i soggiorni e diffondi il progetto.
    • Se hai idee e vuoi collaborare: terraliquida@autoproduzioni.net

    2 risposte su “Turismo partecipativo”

    Chiama una delle strutture che partecipano al progetto e prenota.
    Il primo elenco sarà online da domenica 25 giugno.
    Ti metterai d’accordo sui dettagli e capirai se c’è bisogno di aiuto.
    Noi contribuiremo con le somme raccolte dalle donazioni e sosterremo una parte delle spese di soggiorno.
    Contattaci direttamente per saperne di più: terraliquida@autoproduzioni.net

  • les Soulèvements de la terre: diario di viaggio della mobilitazione 25/26 MARZO – POITOU

    les Soulèvements de la terre: diario di viaggio della mobilitazione 25/26 MARZO – POITOU

    25/26 MARZO 2023 – POITOU – NON UN BACINO DI PIÙ – MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE IN DIFESA DELL’ACQUA

    L’INIZIO – 23 marzo

    Appuntamento alle otto. Tra saluti, sorrisi, sbadigli ed eccitamento i Sollevamenti della terra partono da Bologna alla volta della Francia. Stiamo andando da sorelle e fratelli della lotta per la difesa del suolo e dell’acqua. Bassines Non Merci, Les Sourlèvements de la Terre e la Confèdèration Paysanne hanno fatto una chiamata a difesa dell’acqua del loro territorio: dobbiamo fermare la costruzione dei mega-bacini idrici nelle paludi attorno a Poitiers, mal-opere di “adattamento al cambiamento climatico” che rischiano di prosciugare del tutto le risorse idriche di una zona già soggetta a siccità.
    Per strada salutiamo altrx compagnx di resistenza. Ci fermiamo al presidio No Tav di Venaus, simbolo di una lotta che dura da oltre trent’anni. Sono una comunità che unita è sempre riuscita a difendere la loro montagna e sa che dovrà continuare a farlo.
    Risaliamo la catena montuosa e arriviamo nella valle de La Maurienne: siamo nella parte francese interessata dalla costruzione del tav, dove i cantieri sono attivi. Arrivati a La Bouget è inevitabile notare la devastazione: al centro del villaggio il corso del fiume è deviato e i camion trasportano i detriti del tunnel esplorativo. Ci raccontano che a causa dei lavori gran parte delle risorse idriche della valle sono andate perse, tante specie animali sono scomparse e l’aria è densa di polveri sottili. La delegazione No Tav che ci accoglie è contenta della nostra presenza, c’è bisogno di solidarietà. Ci dicono che stanno perdendo, ma non si fermeranno. Noi rispondiamo che non sono solx. Con questo spirito inizia il nostro viaggio. 

    IL VIAGGIO – 24 marzo

    Si riparte in direzione Alta Aquitania. È da più di vent’anni che nella regione sono iniziati decine di progetti per la costruzione dei mega-bacini. Nell’ottobre del 2021 sono iniziati a Sainte-Soline i lavori per il più grande mega-bacino previso. Da allora la lotta dei contadini locali non è più stata isolata, si sono raccolte migliaia di persone attorno a questo tentativo di water grabbing.
    I mega-bacini sono crateri per lo stoccaggio idrico e vengono costruiti per ovviare alla condizione di siccità. Non raccolgono l’acqua piovana, ma la prelevano dalle falde nel sottosuolo: questo rende l’acqua raccolta nel bacino non potabile, ne comporta una consistente evaporazione, impoverisce le falde acquifere naturali e aggrava il problema della siccità. L’acqua raccolta dai mega-bacini andrebbe a servire solo il 5% delle aziende agricole, quelle rappresentanti la grande agroindustria, nonostante il progetto sia finanziato per la maggior parte dall’attore pubblico. E sarebbe destinata a irrigare soprattutto le coltivazioni di mais, che attualmente non sono adatte alle condizioni pedoclimatiche del posto e servono in gran parte all’alimentazione degli allevamenti intesivi.
    Mentre attraversiamo il paese per raggiungere il lato ovest, la Francia brucia. È da più di una settimana che in quasi tutte le città ci sono proteste contro la riforma delle pensioni che il governo sta imponendo: più il tempo passa e più la folla di manifestanti aumenta. Scendono in piazza per dire no a un sistema-lavoro che ingabbia, sfrutta, impoverisce, aliena. Siamo tuttx dalla stessa parte, contro un’oppressore comune.

    VERSO IL BACINO – 25 marzo

    Sveglia presto a La Roche. Sappiamo che sarà una lunga giornata. Ci vestiamo di blu per dire che noi siamo l’acqua che si difende. Sono 30.000 le persone venute a Saint-Soline per manifestare contro i mega-bacini: che energia nell’aria, siamo tantx, agitatx, determinatx, unitx, vogliamo che il mondo cambi e oggi useremo i nostri corpi per provare a farlo.
    La manifestazione si divide in tre cordoni, ci rincontreremo al mega-bacino. Avanziamo tenendoci per mano con creatività e allegria. Vogliamo sabotare il bacino per sabotare tutto l’apparato capitalistico che governa le nostre vite. Abbiamo aspettative alte perché alta è la posta in gioco: fermare questo sistema malato e vigliacco, che sfrutta, distrugge, affama, ruba e ci proveremo con tutto l’amore rivoluzionario che abbiamo.
    Dall’altra parte ad aspettarci però c’è la repressione. La polizia è stata violenta, senza scrupoli, disinibita nella sua brutalità. Eravamo un fiore contro un cannone. L’unico risultato dell’azione è il sabotaggio di una pompa e un tubo centrale del bacino. Torniamo sconfittx, appesantitx, con il cuore deluso e il pensiero rivolto a chi era lì con noi e ora è in ospedale. Ed è sempre dall’unione che ritroviamo la calma, siamo la solidarietà che non si arresta.
    No bassaran!

    NON CI ARRENDIAMO – 26 marzo

    Ieri durante la manifestazione la Confèdèration Paysanne, il sindacato degli agricoltori, ha piantato 300 metri di siepi, essenziali per un modello agricolo a basso consumo di acqua e rispettoso della biodiversità. Ha anche allestito una serra per aiutare un agricoltore ad avviare un’attività vicina al bacino. Queste azioni dimostrano che, al di là dell’opposizione ai mega-bacini, è proprio un altro modello agricolo, senza sfruttamento della terra e che condivide le risorse idriche, ad essere difeso in questa lotta.
    Abbiamo bisogno di tempo per metabolizzare quanto successo, siamo in pensiero per chi è stato ferito, ma non ci arrendiamo. Approfittiamo di questo tempo insieme per continuare a parlare, raccontarci la nostra quotidiana costruzione di un’alternativa, immaginarne una comune.
    L’acqua è vita, non profitto. La lotta per la sua difesa non si fermerà.

     

    Paola Giordano, Pietro Cafarelli

     

     

     

  • INVITO ALLE TANTE VOCI DEL PATTO DELL’APPENNINO: RIVEDIAMOCI, A BOLOGNA, SABATO 27 MAGGIO.

    INVITO ALLE TANTE VOCI DEL PATTO DELL’APPENNINO: RIVEDIAMOCI, A BOLOGNA, SABATO 27 MAGGIO.

    L’ultima volta che ci siamo incontrat* è stato a fine gennaio, in Bisaboga. Avevamo in mente un percorso verso il Patto dell’Appennino, ovvero verso uno “spazio nel quale continuare a congiungere 17 mesi di assemblea permanente in Gkn, il corteo del 26 marzo a Firenze, le vertenze ecologiste e sociali bolognesi, le reti per la sovranità alimentare,  il movimento studentesco, la lotta contro guerra e contro patriarcato. Non è un perimetro organizzativo ma uno spazio di convergenza, insorgenza, di costruzione di immaginario collettivo e classe dirigente dal basso. E’ dove preparare nuovi “tenetetevi libere e liberi”, ma anche una esplosione di pratiche e discussioni di convergenza”.

     

    Poi, non abbiamo fatto altri incontri, ma non ci siamo certo pers* di vista. Perchè abbiamo attraversato le tante iniziative che hanno animato i crinali montani, ci siamo incrociat* ai mercati contadini e a Genuino Clandestino, ci siamo vist* a GKN durante le giornate campali e il festival della letteratura, abbiamo animato tanti eventi a supporto del crowdfunding per la SOS Insorgiamo e siamo stat* nelle strade di Firenze durante la grande manifestazione dello scorso 26 marzo.

     

    Oggi l’Appennino è devastato, così come lo è la pianura romagnola. E quel legame, costruito in mesi di incroci, lo sentiamo sulla pelle. Così come sentiamo, ancor più forte, il legame tra le tante lotte che attraversano questi territori. Perché le frane di fango e i fiumi di melma hanno reso evidente che le grandi opere dal Corno alle Scale fino al porto di Ravenna, passando per le autostrade e i poli logistici, devastano il nostro futuro, mentre la cura del territorio e la sua messa in sicurezza è l’unica grande opera urgente e necessaria.

     

    Ora che le valli sono ostruite dalle frane e le pianure interrotte dalle inondazioni, contrabbandare altrovi possibili non ci basta più. Vogliamo chiamare per nome e cognome le cause di eventi come quelli che abbiamo vissuto in queste settimane. A partire dai quattro temi che abbiamo individuato in questi mesi – 1) acqua, aria, terra, fuoco; 2) la mobilità è un diritto; 3) fabbricare collettivo; 4) per un nuovo abitare – ci sembra urgente rilanciare l’ambizione di ribaltare i rapporti di forza. Perché non potrà tornare tutto come prima, e non si potrà ricostruire tutto, convergere per insorgere.

     

    CI VEDIAMO SABATO 27 MAGGIO ALLE 16.00 IN PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA PER L’ASSEMBLEA POPOLARE SULL’ALLUVIONE.

     

    LEGGI GLI SPUNTI VERSO IL PATTO DELL’APPENNINO, alla base della discussione dei mesi passati:_link

  • Supportiamo la raccolta fondi #TemiamoBotta

    Supportiamo la raccolta fondi #TemiamoBotta

    Qui il link: https://www.produzionidalbasso.com/project/teniamo-botta-emilia-romagna-chiamata-alla-solidarieta-sosteniamo-i-gruppi-volontari-nellalluvione-in-emilia-romagna/

    PUNTO DELLA SITUAZIONE!

    Dall’inizio dell’alluvione non ci siamo mai fermate/i. Tre giornate intensissime di paura, rabbia, dolore, ma fatte anche di sorrisi e passione nel trovarci in moltissime a costruire gruppi di solidarietà per aiutare i territori e le persone più in difficoltà.

    La mobilitazione prosegue!

    🚗🚗🚗  Se riesci a partire per andare nelle zone alluvionate si parte tutte le mattine alle ore 11.00 da via Nicolò dall’Arca 34 e dal circolo Berneri, via santo stefano 1, servono BRACCIA ma anche MACCHINE per spostarsi. Serve presenza e determinazione, stivali, guanti, kway, se possibile pale e tira acqua. Meglio avere con sé panini e acqua.

    📦📦📦 Se rimani a Bologna tutte le sere dalle 18.00 alle 21.00 ci troviamo per gestire il punto raccolta materiali della Piattaforma di Intervento Sociale in via Nicolò dall’Arca 34.

    🖥🖥🖥 Se hai competenze grafiche o informatiche sempre dalle 18.00 alle 21.00 a Plat in via Nicolò dall’Arca e al circolo Berneri, via santo stefano1.  Costruiamo un media point in cui produrre una campagna di crowdfunding efficace per l’acquisto di materiale utile alla popolazione e per i gruppi di solidarietà attiva che partono verso i territori alluvionati

    ⚠️ RACOLTA FONDI: https://www.produzionidalbasso.com/project/teniamo-botta-emilia-romagna-chiamata-alla-solidarieta-sosteniamo-i-gruppi-volontari-nellalluvione-in-emilia-romagna/ ⚠️

    🟢 LINK PER FAR UNIRE AL GRUPPO TELEGRAM IN CUI CI STIAMO ORGANIZZANDO: https://t.me/piattaformainterventosociale

    🟢 Profili social: https://www.instagram.com/plat_interventosociale/
    https://www.facebook.com/PLATPiattaformaInterventoSociale

    🔴🔴🔴 IMPORTANTE!! 🔴🔴🔴
    La solidarietà da sola non basta. Abbiamo anche bisogno di costruire una mobilitazione sociale affinché questi disastri non si ripetano più.
    ‼️ È stata lanciata per sabato 27 maggio, alle ore 16 in piazza del Nettuno a Bologna, una assemblea popolare per organizzare la mobilitazione. ‼️
    C’è la suggestione di organizzare una grande marcia popolare che possa arrivare sotto la Regione Emilia-Romagna a un mese dallo scoppio dell’alluvione. Diffondiamo l’appuntamento, partecipiamo!

  • Scuola contadina 14 maggio – Fattoria Giardino

    Scuola contadina 14 maggio – Fattoria Giardino

    Laboratorio pratico di panificazione con pasta madre.

    Domenica 14 maggio

    Tenuto ed ospitato da Fattoria Giardino

    Fattoria Giardino nasce nel 1993 sulle colline modenesi a 450 mt s.l.m. Da allora coltivo con metodo biologico e rigenerativo, frutta e ortaggi per consumo familiare e per le trasformazioni destinate al mercato. In collaborazione con aziende vicine coltivo cereali di varietà locali e antiche per la produzione di farina e trasformati da forno.

    Collaborazioni: Contemporaneamente, abbiamo deciso di coltivare cereali su alcuni terreni pianeggianti e vicini ad un’altra azienda che ha l’attrezzatura necessaria. Iniziamo con la semina di 4 ha di grano tenero, varietà bolero. L’idea di collaborazione è anche di presentarci assieme come aziende e dunque avere la possibilità di partecipare al mercato con un unico banco, perché per entrambi rappresenta un possibile aiuto, collaborazione concreta e sostegno reciproco.