Tag: autoproduzioni

  • Giovedì “Coloriamo il Mondo” @ xm24 e venerdì “Il Cantico delle Api” @ Savena

    Ieri è andato in scena lo spettacolo Il Cantico delle Api presso il mercato che si tiene nel parcheggio di fianco a Vag61, in via Paolo Fabbri 112. Lo spettacolo è molto bello e verrà riproposto Venerdì 30 Maggio presso il mercato del Savena (maggiori informazioni qui).  

    Giovedì 29 maggio, invece, presso lo spazio di mercato di XM24 si terrà il laboratorio "Coloriamo il mondo"sotto la guida di Katia di Exaequo.  Il tavolo si riempirà  di profumi e di spezie attraverso le quali I bambini potranno creare il loro mondo equo e solidale. Si tratta di  un gioco che stimola i sensi per scoprire da dove provengono molti prodotti che assaporiamo tutti i giorni.

    Contemporaneamente i grandi potranno partecipare al laboratorio "Crea il tuo curry", dove utilizzeremo le spezie disponibili per creare una miscela da utilizzare in cucina, elaborata con i prodotti del commercio equo.

    Anche la prossima settimana sono in programma eventi nell'ambito dell'iniziativa #mercatianimati: 3 giugno a Vag e il 6 giugno al Savena tornano i burattini di Valentina Paolini, mentre il 10 Giugno a Vag ci sarà la seconda parte del laboratorio "La banda dei piccoli chef" a cura di Caterina Cesaria.

     

  • La comunicazione è di tutt*

    Il sito web www.campiaperti.org nasce con il compito di comunicare ciò che facciamo ogni giorno, i nostri valori, gli obiettivi che perseguiamo, le battaglie culturali che ci coinvolgono e non solo.
    Perché campiaperti.org vuole essere anche il luogo dove collezionare i saperi degli agricoltori, degli allevatori, dei trasformatori e di tutti coloro che aderiscono all’associazione.

    Molti produttori e co-produttori hanno nella pratica di tutti i giorni acquisito competenze, conoscenze, ecc. e molte altre realtà sociali nelle reti di relazioni che percorriamo sperimentano pratiche alternative, sostenibili, ecologiche, ma noi abbiamo l’ambizione di fare in modo che campiaperti.org diventi un luogo dove collezionare questi saperi, dove dar loro visibilità, storicizzarli perché siano a disposizione di tutt* noi?

    E’ per questo motivo che vi chiediamo di mandare le vostre ricette, i modi di trasformare le materie prime che producete o che comprate nei mercati, ma anche i saperi del vostro orto, o il modo in cui riuscite a ridurre il carico di infestanti nei cereali, piuttosto che le pratiche biodinamiche, sinergiche, ecc. a cui vi affidate, tutto ciò che vi sembra interessante ed attinente. Scrivete degli articoli o fornite articoli di altri da pubblicare sul sito (pensate anche ad una foto da inserire) e mandateli a questo indirizzo: comunicazione@campiaperti.org

    Volete collaborare più stabilmente? Chiedete di essere registrati come autori/editori per pubblicare direttamente da wordpress.

    #sentiamoci
    La comunicazione è di tutti!

  • Idee per tesi di laurea in Ingegneria

    Quelle di seguito sono idee di ricerca e progettazione che CampiAperti propone agli ingegneri in cerca di tesi di laurea (per gli interessati contattare l’associazione Ingegneria senza Frontiere di Bologna).  Prossimamente cercheremo di coinvolgere altre discipline: economia, agraria, veterinaria, sociologia, antropologia….

    1 – Piccola meccanizzazione agraria: trebbia fissa

    Proponente: Pierpaolo Lanzarini

    Recapito/contatti: p.lanzarini(at)postale.it tel: 333.3801134

    Azienda Agricola: Terra, Memoria e Pace, Pioppe di Salvaro, Grizzana Morandi (Bologna)

    Descrizione: da diversi anni il contoterzista non viene più a mietere i cereali nei miei campi: sono troppo piccoli e scomodi da raggiungere. Per la sua mietitrebbia con barra da 5 metri non sono convenienti. Ho dovuto così attrezzarmi con una mietilegatrice che risolve il problema della mietitura, ma non quella della trebbiatura. Per evitare ore e ore di lavoro per la realizzazione di questa fase della lavorazione, servirebbe la realizzazione di una trebbia fissa, di dimensioni ridotte, visto che quelle tradizionali sono molto ingombranti e richiedono ricoveri che non esistono in azienda. L’unico prodotto in vendita che ho trovato ha dei costi proibitivi.

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: una macchina simile, trasportabile su un mezzo di dimensioni contenute, potrebbe essere condivisa da più aziende con situazioni analoghe.

    2 – Approvvigionamento idrico sostenibile e distribuzione

    Proponente: Romano Cosi

    Recapito/contatti: ilgranello(at)ilgranello.eu, 051/778726 ore pasti

    Azienda Agricola: Il Granello, Pianoro-Livergnano, (Bologna)

    Descrizione: chi coltiva ortaggi ha bisogno di molta acqua, soprattutto in luglio-agosto, ma in collina non esistono i consorzi di bonifica e le sorgenti sono spesso di portata estiva scarsa e delocalizzate nel podere. Quindi il costo dell’acqua può essere molto alto sia in termini finanziari, sia in termini di impatto ambientale, dato che si può essere costretti ad utilizzare l’acquedotto HERA con tutte le distorsioni che ne derivano.

    Sarebbe importante realizzare e ottimizzare un sistema di irrigazione con approccio simile a quello della permacultura, con piccoli bacini di accumulo, con distribuzione idrica favorita il più possibile dalla gravita, ed eventualmente con l’utilizzo di pompe eoliche/solari per l’innalzamento dell’acqua dalle sorgenti ai bacini di distribuzione estivi.

    Riferimenti bibliografici: alcuni accenni in: Permacultura, Bill Mollison, ma forse c’è qualcosa di più recente

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: molto interessati, anche nell’ambito di una progettazione pluriennale eventualmente legata ai nuovi fondi PRSR (se dovessero mai dar credito alla piccola Agricoltura Contadina)

     

    3 – Fonte di riscaldamento alternativa, Compost Heating / biogas

    Proponente: Romano Cosi

    Recapito/contatti: ilgranello(at)ilgranello.eu, 051/778726 ore pasti

    Azienda Agricola: Il Granello, Pianoro-Livergnano, (Bologna)

    Descrizione: utilizziamo molto il compost per mantenere/migliorare la fertilità del suolo. Il fabbisogno annuale è molto elevato, e quindi sufficiente a creare dei cumuli molto grandi. Abbiamo sperimentato che questi cumuli si scaldano comunemente fino a 60-80 gradi e continuano ad emettere calore per 8-10 mesi, a seconda della loro maturità e costituzione. Con l’inserimento di tubi coibentati e una piccola pompa il calore può essere distribuito. Occorre studiare il bilancio termico.

    Il compost può essere anche fatto con del cippato, opportunamente innescato, e ovviamente potrebbe anche essere utilizzato il letame fresco delle aziende che allevano animali (pecore, capre mucche maiali) e che magari hanno problemi di smaltimento.

    Il calore prodotto potrebbe essere utilizzato come minimo per scaldare il vivaio delle piante primaverile e sicuramente per contribuire notevolmente al riscaldamento della casa. Molta meno legna da tagliare per scaldarsi in inverno.

    E alla fine del ciclo, in tarda primavera, lo si spande in campo e si ricomincia.

    I cumuli di compost generano inoltre molto biogas, che potrebbe essere immagazzinato in apposite bombole.

    Perchè sia sostenibile e vantaggioso per i contadini, il progetto dovrebbe essere dimensionato sulla struttura e le caratteristiche della fattoria.

    Riferimenti in rete: ancora approssimativi, varie fonti con ricerche su “compost Heating”, “Jean Pain”, in realtà partiamo da una nostra constatazione di fatto.

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: Molto interessati ad un avvio iniziale di una struttura semplice ed economica, già dal primo anno si potrebbero risparmiare molti soldi per il riscaldamento della casa.

    Strutture più complesse potrebbero essere progettate anche nell’ambito dei fondi PRSR, come per esempio l’adeguamento delle vecchie letamaie.

    4 – Laboratorio trasformazione al primo piano

    Proponente: Strulgador
    Recapito/contatti: strulgador(at)gmail.com cell 3248395063 sempre
    Azienda Agricola: Strulgador via roncadella 1083 montombraro zocca (mo)
    Descrizione:  La nostra idea era predisporre un laboratorio di
    trasformazione al primo piano della casa, con montacarichi e scale
    esterne. come realizzarlo non ne abbiamo idea.

    5 – Essiccatore solare

    Proponente: Strulgador, Arvaja
    Recapito/contatti: strulgador(at)gmail.com cell 3248395063 sempre
    Azienda Agricola: Strulgador via roncadella 1083 montombraro zocca (mo)
    Descrizione:  La nostra idea era predisporre un essiccatore per erbe
    e frutta, delle dimensioni di Larg.3 x Lung.3x Altezza 2 m,
    all’interno di un casottino già presente da ristrutturare. Il sistema
    di essiccazione sarebbe idealmente composto da una ventola attivata da
    un pannello fotovoltaico, e un sistema di riscaldamento ad acqua calda
    scaldata con pannello solare e mossa presumibilmente con pompa
    alimentata da un fotovoltaico.
    Riferimenti in rete: http://www.catpress.com/bplanet9/solemacc.htm,
    http://www.peperonciniamoci.it/forum/topic/15433-essiccatore-solare-a-flusso-orizzontale-autocostruito/,
    http://www.ecoblog.it/post/5772/aria-calda-dai-pannelli-fotovoltaici
    Riferimenti bibliografici: Il libro dell’essiccazione, macroedizioni
    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto: credo sia un
    progetto che può interessare molti produttori che devono essiccare
    frutta, verdure, e erbe.

    6 – Progettazione di un dispenser per la semina di bulbi trainato da un motocoltivatore

    Proponente : Carlo Farneti
    Recapito/contatti: cfarneti(at)infinito.it 0516706124 ore pasti
    Azienda Agricola : Ca Battistini Savigno (Bologna)

    Descrizione: da tempo utilizziamo un sistema semplice ma efficace per la semina di bulbi, soprattutto di cipolline da seme, aglio e fave. Il sistema consiste in un piccolo assolcatore trainato da un motocoltivatore che apre un solco. Tra le due ali dell’assolcatore infiliamo l’estremità di un tubo di pvc diametro 5 cm di circa un metro di lunghezza. Il tubo viene poi fissato all’altra estremità al manubrio della motozzappa. La semina viene fatta in due persone. Uno guida la motozappa e la seconda persona infila velocemente i bulbi nel tubo.

    Sarebbe molto utile progettare una tramoggia attrezzata con un dispenser automatico da assemblare all’assolcatore in modo da poter eseguire il lavoro in una persona e più velocemente.

    Riferimenti in rete:

    http://slowfood..pisamontepisano.it/indexDati.jsp

    http://es.dreamstime.com/fotograf%C3%ADa-de-archivo-sembradora-antigua-image10869602

    http://spanish.alibaba.com/product-gs/ali-disc-harrow-sells-single-row-garlic-planting-machine-663070112.html

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto siamo molto interessati, soprattutto se viene proposta una soluzione semplice e autocostruibile (o realizzabile da un artigiano locale)

    7 – Ottimizzazione dei flussi di aria e calore in un maltatore/essiccatore

    Proponente : Carlo Farneti
    Recapito/contatti: cfarneti(at)infinito.it 0516706124 ore pasti
    Azienda Agricola : Ca Battistini Savigno (Bologna)

    Descrizione: per la produzione di malto, necessario alla produzione di birra, abbiamo modificato il cassone di un frigo da latte di 600 litri. Nel processo di maltazione, successivamente alla fase di germinazione,  dobbiamo creare un flusso di aria calda che essicchi  il malto a una temperatura compresa tra i 30 e i 40 gradi e successivamente a una temperatura di 75-80 gradi. Intendiamo creare il flusso di aria calda attraverso una ventola e delle resistenze elettriche.  Necessitiamo quindi di uno studio non empirico finalizzato al dimensionamento della ventola e delle resistenze.

    Riferimenti in rete:

    http://fermentisociali.blogspot.it/

    http://roguespirits.wordpress.com/2013/03/28/from-the-farmstead-malt-house/

    http://homedistiller.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=35519

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto siamo molto interessati a effettuare miglioramenti del nostro sistema di maltazione

    8 – Progettazione di in impianto pilota per la creazione di biogas da residui organici

    Proponente : Carlo Farneti
    Recapito/contatti: cfarneti(at)infinito.it 0516706124 ore pasti
    Azienda Agricola : Ca Battistini Savigno (Bologna)

    Descrizione: navigando in rete abbiamo letto di impianti domestici, realizzati soprattutto in Cina  e in India,  per la produzione di biogas ad uso familiare. Sarebbe interessante un lavoro di indagine approfondita sulla possibilità di applicazione concreta di queste tecnologie presso le aziende agriocle  dell’associazione

    Riferimenti in rete:

    http://www.agarden.it/

    http://www.viviconsapevole.it/eventi/la-digestione-anaerobica-e-la-produzione-di-biogas-a-livello-domestico-verso-l-autosufficienza-e-la-sostenibilita.php

    http://www.alibaba.com/product-gs/292476678/innovative_family_size_biogas_plant_for.html

    Interesse alla realizzazione dell’intervento/progetto qualora risulti una tecnologia appropriata ed economica

  • Liberarsi dalla dipendenza della birra industriale

    Corso di autoproduzione della birra destinato a gruppi di iniziativa politica, collettivi e spazi sociali

    La birra industriale utilizzata a fini di autofinanziamento crea dipendenza consolidando il sistema di produzione e circolazione globale delle merci. I Fermenti Sociali propongono un percorso di riappropriazione del ciclo economico della birra  destinato a gruppi di iniziativa politica, collettivi e spazi sociali.

    – riportiamo la produzione nei territori

    – autogestiamo un'economia di giustizia

    – ricostruiamo una relazione di rispetto con la terra

    il corso/tutoraggio pratico/teorico si terrà presso l'azienda agricola Cà Battistini – località Savigno (Valsamoggia) indicativamenti i venerdì del mese di marzo e aprile

    per contatti 051-6706124 (Carlo e Germana) ore pasti oppure cfarneti(chiocciola)infinito.it

  • Facciamo i crauti

    crauti

    Come molti di voi sapranno i crauti si ottengono dalla fermentazione dei cavoli cappuccio. Si tratta di un procedimento molto diffuso in tutto il nord europa, con molte varianti a seconda dei territori e delle nazioni. Il prodotto è un alimento ricchissimo in vitamine, praticamente un probiotico naturale. La fermentazione che avviene è quella lattica, prodotta da batteri presenti naturalmente in quantità abbondante nei cappucci,  e provoca l'abbassamento del ph  proteggendo i crauti da possibili sviluppi di microrganismi dannosi per la salute umana.

    Procedimento da noi utilizzato:

    – si prendono i cappucci, si sfogliano bene e si tagliano in quattro. Si tolgono i torsoli.

    – si affettano con il coltello o con una mandolina in strisce il più sottili possibile;

    – si dispongono le fettine in strati dentro una pentola e si distribuisce sale in quantità variabile dal 1,5 al 3 %. Maggiore la quantità di sale, maggiore la croccantezza. Noi abbiamo usato circa 22 gr per chilo di cappuccio fresco.

    – Eventualmente si aggiungono aromi come cumino, bacche di ginepro, alloro, mela verde a pezzettini

    – Ogni strato di fettine, dopo essere stato salato e speziato, si batte leggermente in modo da "calcare" i crauti. Per fare questa operazione abbiamo usato una bottiglia vuota.

    – terminata la stratificazione si pone sui crauti un coperchio (o qualcosa di simile) che entri dentro la pentola e sopra questo si pone un peso (tipo sasso di almeno 3-4 kg) in modo da tenere schiacciato il tutto. Il giorno dopo i crauti debbono essere sommersi dalla propria acqua, altrimenti si aggiunge acqua salata.

    – si pone il tutto a una temperatura di almeno 18 gradi, meglio se 20-22° e si aspetta 15 giorni. Dopo pochi giorni si nota sulla superficie dell'acqua una schiuma che indica che la fermentazione è in corso. Dopo circa 10 giorni dalla pentola iniziano a salire effluvi decisamente sgradevoli, tipici dei crauti. Dopo due settimane il recipiente può essere messo in frigo o in cantina a stagionare e dopo altre due settimane i crauti sono pronti per essere consumati. Spesso, terminata la fermentazione, si pongono  i crauti in barattoli di vetro non chiusi ermeticamente, dotati di distanziatori perchè tendono a galleggiare, coperti della loro salamoia.

    Prima di consumarli i crauti vanno sciacquati in abbondante acqua,  poi cotti per 10-15 min per ammorbidirli ulteriormente. Tipicamente in Alto Adige si cucinano assieme a pancetta o salsiccia…

    Noi siamo a tre settimane dalla preparazione e li abbiamo assaggiati ripetutamente. Buonissimi!

    Carlo

  • LAB. OFFICINALI 2.0 c/o Crash! mercoledì 12 giugno

    Mercoledì 12 GIUGNO ore 18

    durante il mercato di CampiAperti del Lab.CRASH,

    via della Cooperazione 10,

    zona Corticella

     

     

    SIETE INVITATI ALL’INCONTRO

    NOZIONI BASE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE OFFICINALI

    (ed altre piante utili !) DA TERRAZZA

     

    Nel frattempo APERITIVO e spazio bimbi!

     

    Interverranno i nostri produttori

     

     

    Elisa Manni , Az. agr. “Il Granello”, Livergnano :

    tisane, aromi, mazzetti essiccati, sali aromatici, … > Mercato del Savena

     

    Callisto Valmori , Associazione sportivo-dilettantistica La Rosa dei Venti, via delle Armi 5/a, Mulino Parisio, Bologna :

    tra le altre attività culturali, erbe aromatiche, biologiche, coltivate da un incredibile pollice verde > Mercato del Savena

     

    Silvia Tagliasacchi , Az. agr. Pierotti Piera, Crevalcore :

    neovivaista di piantine biologiche con attenzione alla conservazione e riproduzione delle sementi > vari mercati di CampiAperti

     

    Aromatiche, officinali, fiori commestibili, … : esposizione, terriccio, semina, raccolto ( come, quando, …), conservazione del raccolto, utilizzo, ricette, conservazione dei semi, manutenzione, ….