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  • 13 ottobre ’19 La festa di tutto quello che abbiamo in comune

    13 ottobre ’19 La festa di tutto quello che abbiamo in comune

    Torna anche quest’anno la festa di Campi Aperti in piazza VIII Agosto. Quest’anno insieme a Camilla-Emporio di Comunità per celebrare le pratiche e i valori che ci accomunano: dall’economia al cibo, dalle relazioni, alla madre terra.

    Domenica 13 ottobre dalle 09.00 alle 20.00 un ricco programma di incontri, laboratori, degustazioni, musica, ecc… Il tutto all’interno della cornice di uno splendido mercato contadino, biologico, a km0, autogestito, senza sponsor a cui cedere sovranità in cambio di denaro e senza ospiti scomodi a dettare la linea o a fare comizi, ma con tanti amici con cui fermarsi un po’ a ragionare. Un programma ancora in evoluzione e che, man mano che arriveranno le conferme, aggiorneremo su questa pagina

    PROGRAMMA (in progress)

    _LABORATORI E ATTIVITÀ

    > ore 17 Giochiamo al taboo di tutto quello che abbiamo in comune  
    > ore 17 Mangiamo la torta collettiva più grande del mondo


    _APPROFONDIMENTI in zona tendone centrale

    > ore 10-12 “una per tutte, tutte per una” 
    Nuove forme di mutualità per cambiare le regole del gioco
    Scoprire chi siamo attraverso dei libri viventi

    > ore 15 Quale agricoltura nutrirà il pianeta nel futuro?
    Due modelli di agricoltura si fronteggiano sul nostro pianeta. Da un lato, l’agricoltura industriale, dominata da grandi corporations e grandi aziende iper-specializzate che operano su un mercato globalizzato. Dall’altro lato, le agricolture contadine, con piccole aziende e coltivazioni diversificate, più attente all’ambiente, le cui pratiche agricole si sono adattate agli ecosistemi naturali e i cui prodotti sono distribuiti su mercati locali. Secondo i dati del Comitato per la Sicurezza Alimentare della FAO, le agricolture contadine a conduzione familiare garantiscono il nutrimento per il 70% della popolazione della terra. Eppure, da decenni, soprattutto nei paesi del Nord del mondo, dominano idee e politiche secondo le quali l’agricoltura va “modernizzata” e “industrializzata” e i relativi mercati “liberalizzati”. Senza tener conto degli effetti distruttivi di queste politiche sulle agricolture contadine del Sud del mondo, né dell’impatto ambientale dell’agricoltura industriale, che è uno dei settori economici che più contribuiscono al riscaldamento globale, è responsabile dell’emissione del 21% di CO2 ed è una delle principali cause di inquinamento delle acque, attraverso fertilizzanti e dei pesticidi chimici. Senza tener conto, infine, dello sfruttamento del lavoro bracciantile che è spesso connesso all’agricoltura industriale. È indispensabile modificare queste politiche e sostenere pratiche agricole ecologiche e circuiti locali di produzione e distribuzione del cibo, rendendo protagonisti i produttori di piccola Scala. ​

    Campi Aperti e Camilla ne discuteranno con:
    – Stefano Liberti, giornalista e saggista, che nelle sue inchieste ha approfondito i devastanti effetti ambientali e sociali delle industrie globali del cibo, il land grabbing in molti paesi del Sud del mondo, i problemi di un sistema di distribuzione basato sulle grandi catene di supermercati;
    – Roberto Congia e Andrea Cinus, del Movimento dei Pastori Sardi, che descriveranno la situazione della pastorizia in Sardegna e le ragioni e gli esiti della lotta dei pastori per ottenere un giusto prezzo per il latte ovino;
    – Holly Tiffen del movimento inglese delle Transition Town di Totnes, per capire quale transizione è possibile a un modello di produzione equo e sostenibile, nelle campagne e nelle Città. 
    _Germana Fratello, contadina e attivista di Campi Aperti
    _Un rappresentante del movimento Sem Terra 
    Introduce e modera: Mimmo Perrotta


    CONCERTO

    > ore 18.00  Donpasta 
    Food sound System 
    Cucina e vinili


    _TUTTO IL GIORNO in piazza

    > banchetti dei produttori di campi aperti e di camilla
    >  mostra “una per tutte, tutte per una”
    > banco informativo di Camilla e Campi Aperti con utili gadget sostenibili per autofinanziamento della giornata
    > si mangia e si beve con i prodotti contadini del territorio
    > spazio bimbi
    > campagna tesseramento campi aperti 


    In  collaborazione con

    WeWorld-GVC Onlus e Terra di Tutti Film Festival
    Cooperativa Arvaia
    Mag6
    Aress – Lo scoiattolo

  • Biologico non è abbastanza? Hai un appuntamento con “Camilla”

    Biologico non è abbastanza? Hai un appuntamento con “Camilla”

    Biologico non è abbastanza? Hai un appuntamento con “Camilla”

    Le adesioni all’Emporio di Comunità “Camilla” crescono. Se volete saperne di più, i prossimi giorni sono densi di presentazioni in giro per la città, il calendario è piuttosto fitto. Il prossimo giovedì, dalle 21 in via Marzabotto 2, il primo degli incontri di Gennaio allo spazio sociale delle 20Pietre.

    Cos’è l’emporio autogestito e solidale “Camilla”?

    Si tratta di un punto dove trovi prodotti di elevata qualità (alimenti biologici, filiere locali, prodotti equo-solidali, sfuso di qualità, cosmesi e detergenti naturali) organizzato in forma cooperativa. E’ autogestito, tutti i soci della cooperativa dedicano una quota del loro tempo alla gestione dell’emporio ed è solidale, grazie alla collaborazione di tutti. Le spese di gestione dell’emporio sono ridotte all’osso e i prezzi di vendita sono più bassi, alla portata di tutte le tasche.

    Se non siamo scesi dal pero, provate a leggere le faq di Camilla. Altrimenti venite a conoscerci agli appuntamenti perché così ne parliamo di persona.

    Il prossimo Giovedì, quindi, porta la tua pietra per costruire l’emporio di comunità insieme alle 20 pietre!

  • Il km0 o l’impatto ambientale? Sulla distanza delle aziende dai mercati.

    Il km0 o l’impatto ambientale? Sulla distanza delle aziende dai mercati.

    KmZero

    Hoverfly_May_2008-8La locuzione “Km0” è la traduzione italiana di “food miles”. Questo termine, nella traduzione italiana non è privo di conseguenze. Il concetto di “Km0”, rispetto alla sua versione inglese, mette l’accento sui luoghi d’origine dei cibi, legandosi ad un movimento di rivalutazione delle tradizioni popolari e della storia patria che, nella sua versione più etnocentrica, è alla radice anche di un fenomeno come quello leghista. Il concetto ha avuto successo in ambienti e indirizzi politici piuttosto eterogenei. La crescita di sensibilità nei confronti dei problemi di natura ecologica, associata al richiamo alle tradizioni locali, ai prodotti tipici, ha reso molto popolare il “km0”, al punto che anche organizzazioni nazionali (vedi ad es. la coldiretti) lo hanno sposato. Questo movimento di opinione ha portato alla nascita di innumerevoli “farmer’s markets” con caratteristiche alquanto eterogenee (biologico/convenzionale, territoriali/inter-territoriali, ecc.).
    Nella pratica, l’idea di km0 ha prodotto delle pratiche che hanno messo al centro i “prodotti tipici”, non tanto perché in essi la quota di km percorsi dal cibo è inferiore rispetto a degli equivalente provenienti da zone più distanti, quanto perché essi esprimono il legame territoriale del produttore e del co-produttore con il suo territorio. Si tratta di un territorio vicino, della tradizione locale, dove la vicinanza è sinonimo di fiducia (mentre la distanza, l’impersonalità comunicano soprattutto sfiducia), questo ha veicolato l’idea che mangiare i prodotti del territorio è anche un comportamento in qualche modo più salutare.

    In effetti, in linea generale questo è maggiormente probabile, soprattutto quando il termine di paragone sono i “cibi industriali” con i suoi portati chimici di grassi animali e idrogenati, conservanti, coloranti e addittivi alimentari in genere, ma non è sempre così. Nelle singolarità degli scambi economici, questo si traduce come rapporto tra produttore e co-produttore/consumatore; rapporto che non necessariamente veicola prodotti più sani, meno inquinati (ad esempio, è noto che la pianura padana non sia tra i luoghi meno inquinati d’europa) o meno carichi di pesticidi (soprattutto se si tratta di piccole aziende in regime di agricoltura convenzionale), e non necessariamente meno inquinanti.

    Assumere l’aspetto territoriale come “differenza che fa la differenza” nella partecipazione delle aziende ad un mercato contadino (“mercati a km0”) ha degli indubbi vantaggi da un punto di vista sociale ed ambientale. Promette e in parte riesce, ad esempio, a supplire alla mancanza di redditività dell’agricoltura per l’industria, cosa che ha permesso una rinascita, seppur ancora molto limitata, di una agricoltura che produce anche o solo per la vendita diretta del proprio prodotto (preferibilmente nel proprio territorio di appartenenza). Questo, secondariamente, permette a molti agricoltori di continuare anche a produrre per l’industria a prezzi inferiori ai costi di produzione. Diversi contadini, infatti, si trovano nella situazione di coprire le perdite derivanti da produzione specializzate per l’industria, con i redditi derivanti dalla vendita diretta (rendendo, si potrebbe dire, la vendita diretta una stampella dell’autosfruttamento per la produzione agricola industriale).

    L’agricoltura per la vendita diretta è una soluzione economicamente più redditizia per l’agricoltura, ma da questo punto di vista non tutti i territori godono delle stesse possibilità di “co-produzione”. E’ evidente, ad esempio, che essere un agricoltore che si orienta alla vendita diretta ed avere i campi nei pressi di una città, vuol dire avere la possibilità di incontrare un maggior numero di co-produttori presso “mercati contadini” cittadini, e cioè avere una base di co-produttori in grado di dare redditività all’agricoltore che vi partecipa.
    Vendere un prodotto di cui c’è molta abbondanza nel territorio (perché vocato o perché storicamente l’agricoltura di quel territorio si è orientata verso un certo tipo di monocolture), al contrario, può essere difficile proprio per la mancanza di co-produttori interessati. Produrre ortaggi in montagna è generalmente meno conveniente che in zone pedoclimatiche più calde (quando gli ortaggi sono pronti per essere venduti il mercato è spesso già saturo e deprezzato) se poi la probabilità di incontrare co-produttori interessati (data la scarsa densità abitativa delle montagne) è piuttosto bassa, allora diventa evidente che le condizioni di partenza creano delle differenze sostanziali.

    In questo senso, se ne potrebbe osservare, che la posizione geografica è fonte di una disuguaglianza sociale stabilita, diciamo così, “per nascita”, piuttosto che sulla base del proprio agire ecologico. I campi non si spostano, alcuni km o differenze di decine di metri possono generare condizioni molto diverse per il singolo agricoltore. E’ questo il caso dei mercati che stabiliscono un limite chilometrico o socio-territoriale (solo gli agricoltori che sono a meno di 30 km o solo quelli della provincia di Bologna), è il caso del regolamento del comune di bologna sui mercati a km0, ma anche quello dei regolamenti dei “mercati della terra” targati Slow Food.

    La scelta di restringere la partecipazione ai mercati cittadini solo alle aziende di un certo territorio (scelta sicuramente motivata sulla base di criteri del minor impatto ambientale) può, in altre parole, produrre effetti non voluti perché non tiene conto delle singole specificità aziendali. Si tendono a trascurare aspetti relativi alle modalità “contestuali” della produzione e della vendita (ad esempio: quanto prodotto si vende per km percorso? Quanta energia non rinnovabile si è utilizzata per produrre quel cibo? Che tipo di rifiuti sono stati prodotti o verranno prodotti durante il ciclo di vita di quel cibo?).

    I regolamenti dei mercati a km0 escludono dalla partecipazione ai mercati le aziende agricole al di fuori di un certo range chilometrico, ma poiché la legge di regolamentazione della vendita diretta consente agli stessi agricoltori di vendere fino al 49% di prodotto non proprio, le conseguenze di questo principio diventano di fatto un privilegio per le aziende del territorio che acquisiscono quote di mercato cittadino solo per il fatto di appartenere al territorio. Diventa evidente che la sola distanza territoriale tra luogo di produzione e luogo di vendita è una discriminante che da sola è inadeguata e che può diventare semplicemente discriminatoria!

    L’impatto ambientale

    L’idea di “carbon footprint” lega la vita di un prodotto (dalla produzione al consumo) all’impatto che quel prodotto ha sull’ambiente, valutato come quantità di CO2 immessa nell’aria (e cioè come “impronta carbonica”), ed è una misura più raffinata perchè tiene conto di un numero di fattori maggiori rispetto alla più semplice idea di km0. Prendiamo, ad esempio, due aziende ad alcune decine di kilometri l’una dall’altra che praticano l’agricoltura in serra. Nella prima il riscaldamento della serra avviene attraverso l’uso di combustibili fossili, nella seconda (quella più lontana) le serre sono riscaldate attraverso la fermentazione del compost. A parità di condizioni l’azienda che usa il compost pur essendo più lontana avrebbe un’impronta ecologica più bassa.

    Sarebbe, quindi, più giusto calcolare l’impronta ecologica dei singoli prodotti per discriminare le aziende, ma anche questa misura non è sufficiente perché trascura una moltitudine di altri fattori.

    Bisognerebbe mettere a punto degli indicatori più complessi che siano in grado di considerare una pluralità di parametri: non solo il luogo di produzione, ma anche le condizioni di produzione (con quali mezzi è stato ottenuto, quali concimi, quali antiparassitari, erbicidi, sementi), le condizioni di magazzinaggio (trasporti, refrigerazione, trattamenti, ecc.), le modalità di confezionamento (conservanzione, packaging, trasformazione, ecc.) il trasporto (tipologia dei mezzi di trasporto impiegati, capacità di carico per grammi di CO2 emessa) e, infine, le stesse modalità di vendita (unità di prodotto venduto per chilometri percorsi).

    Bisognerebbe procedere ad analisi più complesse e prendere in considerazione i molteplici fattori che concorrono a generare l’impatto ambientale negativo o positivo di un prodotto. I risultati di queste analisi discriminerebbero con più precisione della semplice lontananza territoriale della produzione dal luogo di vendita, indicando comportamenti ed aziende agricole virtuose (tali da avere un impatto ambientale positivo) e stimolando al contempo gli agricoltori a fare di più e meglio.

  • Mercoledì 11 presentazione libro Resistenze Contadine

    MERCOLEDì 11 GIUGNO 2014 a Làbas Occupato, via Orfeo 46 a Bologna.

    ORE 20.00: CENA DI AUTOFINANZIAMENTO

    ORE 21.30: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO di libro fotografico: Genuino Clandestino: Inchiesta itinerante sulle resistenze contadine.

    E’ attiva la campagna di crowdfunding su Produzioni dal basso, dove col vostro contributo potete rendere possibile la realizzazione del libro e pre-acquistare una o più copie.

    presentazione 11 a labas

    Dsl progetto:

    Pur senza voler cristallizzare nella forma scritta la realtà di genuino clandestino, vuole contribuire a diffondere l’esperienza concreta maturata in questi anni, raccontare le storie di scelte – individuali e collettive – di vita rurale e di percorsi cittadini verso l’economia solidale e rendere disponibile a un pubblico più ampio la riflessione politica del movimento. Proprio come fa Genuino Clandestino, vuole comunicare la teoria a cominciare dalle pratiche.

    Vuole comunicare realmente ai giovani una strada per scegliere la terra come fonte di sostegno per la propria vita, se non si hanno a disposizione grandi investimenti.

    Vuole far vedere quale è l’alternativa ai posti di lavoro che l’industria della cementificazione crea.
    Da dove si può uscire dalla crisi.

    Vuole affascinare chi non ne sa nulla di economia solidale con la bellezza dei volti contadini.

    Vuole essere un compagno di viaggio nella ricerca della propria identità.

    Vuole contribuire a ridefinire l’immaginario collettivo della produzione del cibo.

    Perché di questo si tratta, di facce e mani che lavorano la terra e aggiustano oggetti, riappropriandosi del diritto di esistere.

     

     

     

     

     

  • Il Cantico delle Api #mercatianimati @Savena Venerdì 30 maggio, h:18:30

    IL CANTICO DELLE API
    DALL'AGROINDUSTRIA ALLA SCOMPARSA DELLE BIODIVERSITA'
     
    Viaggio di narrazione in musica

     

    con Andrea Pierdicca ed Enzo Monteverde
    orchestrato da Antonio Tancredi, illuminato da Federico Canibus

     

    • Venerdì 30 maggio ore 18.00
    • Mercato Savena (Cortile Ex Scuola di Pace ) – Via Udine, Bologna
     
    Il cantico delle api. Cos’è ?

    Una voce, una fisarmonica, 5 faretti, che ricreano le atmosfere della ribalta di un vecchio teatro, salgono a bordo dei treni regionali con una storia importante da raccontare. 
    Con questo stile antico, "il cantico delle api" si ritrova a ricalcare le orme dei quasi estinti cantastorie, attraversando piccoli spazi, piazze secondarie e ritrovi spontanei. 
    Un teatro "biologico" in cui le api, che "..trasportano parole d'amore da un fiore all'altro….", rappresentano i fili che legano insieme il passato con il presente, a indicarci con la loro esemplarità, la strada per l'avvenire.

    L’obiettivo di questo spettacolo è quello di sostenere gli apicoltori nella lotta contro i pesticidi: nemici moderni, intelligenti e letali. 
    La morìa delle api è un “problema” che riguarda tutti. 
    Il loro declino ci avvisa che la vita su questo pianeta è in pericolo. 
    Vita che dipende soprattutto da quel “proletariato invisibile” costituito da piante, insetti, vermi, funghi, muffe, microrganismi e api. 
    E’ ormai accertato che i neonicotinoidi, nuove molecole sistemiche usate in agricoltura, sono la causa principale della morte delle api. 
    L’uso di questi pesticidi ci segnala che il modo di coltivare è profondamente cambiato, soprattutto negli ultimi trent’anni.
    L’uso di questi pesticidi è strettamente legato alla nostra capacità di decidere cosa mangiare.
    Ecco perché la morte delle api ci riguarda. 
    Le nostre scelte hanno la capacità di determinare il futuro delle generazioni a venire e della vita di questo pianeta.

    Questo viaggio prosegue grazie al calore e al sostegno di coloro che lo accolgono nella sua semplicità..

     

    “Il Cantico delle Api” è stato in cascine, fienili, aie, cimiteri sconsacrati,sinagoghe,circoli, sale portuali ecc … 
    Ospitare la narrazione è semplice : 
    qualsiasi sia lo spazio, la condizione più importante per il volo è il silenzio ( poi una normale presa di corrente, e un buon tam tam in modo che si riuniscano almeno una cinquantina di persone) e via che si parte.

     

     

     

     

     

     

    per contatti  : canticodelleapi@gmail.com 
     
    per maggiori dettagli visita : http://www.mieliditalia.it
     

     

    Le tappe del viaggio :

     

     

     

     

     

     

     

    2013

    • 01 Giugno – Val Borbera (AL) – Festival Boscadrà – Cascina Barbàn 
    • 04 Giugno – Novi Ligure (AL) – Biblioteca civica 
    • 07 Giugno – Quargnento (AL) – Cascina Valdapozzo 
    • 08 Giugno – Torino – Cimitero sconsacrato di S.Pietro in Vincoli per Gelateria popolare
    • 09 Giugno – Savona – Sala della chiamata del porto
    • 11 Giugno – Moncrivello (VC) – Cascina Olivera
    • 12 Giugno – Vistorio (TO) – Sala comunale
    • 13 Giugno – Settimo Torinese (TO) – Parco S. Pertini 
    • 05 Luglio – Faenza (RA) – Azienda agricola La Castellina
    • 06 Luglio – Bologna – Ca' Shin – Parco Cavaioni 
    • 07 Luglio – Firenze – C.S.A. Next Emerson 
    • 10 Luglio – Pelago (FI) – Sant'Ellero – Colonica Camperie
    • 12 Luglio – Stia (AR) – Castello di Porciano
    • 13 Luglio – Cortona (AR) – CS376 – Località S.Martino a Bocena
    • 15 Luglio – Bagno di Gavorrano (GR) – Salone della Casa del Popolo
    • 18 Settembre – Pontassieve (FI) – Circolo Arci Monteloro
    • 27 Settembre – Val Ponci, Finale Ligure (SV) – Agriturismo Valleponci
    • 28 Settembre – Casale Monferrato (AL) – Sinagoga
    • 29 Settembre – Novi Ligure (AL) – Cascina degli Ulivi
    • 16 Ottobre – Casale Monferrato, Fraz. Roncaglia – Azienda Agricola Cascina Trapella
    • 17 Ottobre – Alessandria – Chiostro di Santa Maria di Castello
    • 19 Ottobre – Limana (BL) – Sala del comune
    2014
    • 11 Marzo – Macerata – B&B Girasole
    • 12 Marzo – Pollenza (MC) – Teatro Verdi
    • 14 Marzo – Monte S.Martino (MC) – Sala comunale
    • 15 Marzo – Fano (PU) – Campagna in località Ferretto
    • 16 Marzo – Pesaro – Ass. Culturale Il Grottino
    • 24 aprile – Torino – Circolo culturale Molo di Lilith 
    • 25 aprile – Prarostino (TO) – Osteria dall'orso
    • 26 aprile – Genova – Circolo Giardini Luzzati 
    • 27 aprile – Sestri Levante (GE) – Circolo Randall
  • Mercati Animati @ appuntamenti della 3° settimana

    Tre sono gli appuntamenti della terza settimana di Maggio e si svolgeranno in tre dei quattro mercati di CampiAperti. L'evento dedicato ai bambini, questa settimana, riguarderà solo il mercato di Vag61, mentre presso XM24 e Savena si terranno due diversi laboaratori, rivolti ad un pubblico adulto, sul tema dell'alimentazione. Vediamo i dettagli…

    La Banda dei Piccoli Chef

    Martedì 20 maggio, presso il mercato VAG61 di via Paolo Fabbri, si svolgerà il laboratorio condotto da Caterina Cesaria. 

    Il laboratorio di animazione, in forma di gioco musicale, è rivolto ad un gruppo di bambini per dar vita ad un ensemble musicale per strumenti di cucina (pentole, coperchi, caffettiere, grattugie, posate, macinini, passaverdure, etc.). I partecipanti impareranno ad eseguire uno o due brani musicali suonando e cantando.

    Tecnica: laboratorio di animazione in musica
    Arrangiamenti: Caterina Cesaria


    Facciamo il Moco

    Giovedì 22 Maggio, presso il mercato XM24 di Fioravanti 22, si terrà un laboratorio curato da Manuela Cappelli. 

    Manuela ci racconta come fare delle ottime salse, utili per condire la pasta, per arricchire un panino o per qualsiasi altra idea, utilizzzando erbe di stagione come la boraggine, il prezzemolo, l'ortica; ci insegnerà inoltre  il segreto della maionese vegana.


    Benessere Psicofisico e alimentazione naturale con il "Metodo Kousmine"

    Venerdì 23 Maggio, presso il mercato Savena in Via Udine a Bologna, Alda Maccaferri ci parlerà del Metodo Kousmine.

      “Seguendo i principi base del "metodo kousmine" costruiremo una corretta alimentazione partendo dalla colazione con la crema budwig arrivando alla cena con cereali e legumi.. capiremo quali buone proteine e carboidrati scegliere, come abbinarli e analizzeremo l’importanza della varietà e della stagionalità di frutta e verdura che grazie a migliaia di micronutrienti sostengono la nostra salute."


     

    Ci si vede al mercato!!!

  • Continua #mercatianimati @ Savena

    Siamo molto contenti della partecipazione che sta riscuotendo Burattini e Cantastorie ai mercati, parecchi genitori approfittano degli spettacoli per portare i propri figli e fare le provviste per la settimana. Il clima è bello, accogliente ed è un piacere vedere che i bambini si trovano a loro agio nei mercati. andiamo avanti su questa strada e gli eventi continuano….    

    Questo pomeriggio non perdetevi lo spettacolo di Valentina Paolini al Savena,in via Udine. A più tardi!!

    Pulcinella e il cane @ Savena – Venerdì 9 maggio dalle 18:00
    (canovaccio tradizionale delle guarattelle napoletane)

    Venerdì 9 Maggio, presso il mercato del Savena, si prosegue con lo spettacolo del Teatrino di Carta di Valentina Paolini.

    Lo spettacolo delle guarattelle (piccoli burattini a guanto tipici della tradizione popolare napoletana) risale al XVI secolo. Se esso ci parla ancora oggi è in gran parte grazie all’ambigua maschera di Pulcinella e alle sue imprese. Carattere pavido e indolente, e tuttavia a suo modo nobile ed eroico, Pulcinella è continuamente chiamato, suo malgrado, a lottare contro forze a lui ostili: egli affronta l’aggressività del cane Cacciuttiello, contrasta la prepotenza del guappo, Don Pasquale Finizio, addirittura riesce a farsi beffe della Morte. Gli avversari di Pulcinella sono però a ben guardare lo specchio in cui si riflettono le paure inconfessate e gli istinti primordiali di noi tutti. Lo spettacolo assume così il carattere di un rituale, in cui l’uomo-burattino ripercorre le tappe della nascita, della morte e della rinascita. Un ritmo incalzante scandisce l’azione, ogni gesto è sottolineato dal suono, mentre il timbro inconfondibile della voce di Pulcinella viene ottenuto con la pivetta , una lamella d’argento che si posiziona sotto l’ultima arcata del palato (e si ripone a lato della bocca per dare voce agli altri personaggi). L’acquisizione di questa tecnica costituisce la parte più difficile nell’apprendistato dell’arte delle guarattelle, e in passato era un vero e proprio segreto di mestiere.

  • Dall’osservatorio mense scolastiche

    Ieri 5 maggio i bambini e i loro genitori hanno scioperato, portandosi il panino da casa… i motivi di una protesta

    riportiamo alcune notizie pubblicate da Eat the Rich – Vag61 e i link per approfondire

    #questamensanoncipiace

    Oggi la mensa Eat the Rich! – Vag61 appoggia lo sciopero indetto dall’Osservatorio Mense Scolastiche – Bologna. Sostiene chi da anni prova ad ottenere per i propri bambini e bambine un pasto che sia buono e con un prezzo sostenibile. Chi è fortemente convinto che l’educazione passi anche da cosa e come si mangia, chi riconosce che mangiare in un piatto che non sia di plastica, un cibo che provenga da un campo in cui si rispetta la natura e dove non c’è sfruttamento, siano elementi di un momento della giornata affatto neutro e pacifico, dove c’è ancora tanto da strappare e provare a riscrivere dal basso. Di fronte invece ci si trova un’istituzione quale il Comune di Bologna che in totale conflitto di interessi è socio di maggioranza della società partecipata (Seribo) che in 3 anni ha fatto utili per 6mln di euro, e questo a fronte di tariffe per i pasti fra le più care in Italia e in continuo aumento, nessun miglioramento del servizio e ascolto delle richieste dei genitori… Continua a leggere sul sito di Eat the Rich!

    Per maggiori informazioni Osservatorio Mense Bologna.

    Roberta

  • La Parola ai Coproduttori – Il Questionario di CampiAperti

    Questo breve questionario è nato con l’obiettivo di conoscere meglio la tua opinione sui mercati di CampiAperti, perché l’opinione dei “coproduttori” è fondamentale per la nostra associazione. Vogliamo far crescere i mercati di Bologna con te e renderli migliori e per questo ti chiediamo di compilare il questionario. Il questionario è anonimo e verranno pubblicati risultati in forma aggregata perché tu ti senta libero/a di esprimere pienamente la tua opinione.

    Se conosci persone che frequentano il mercato chiedi loro di compilare il questionario.
    Grazie per la tua partecipazione!!!!

    [SURVEYS 1]

  • Mercati Animati – Programma Aggiornato!!

    Pubblichiamo il programma aggiornato delle iniziative di maggio dopo che i primi due appuntamenti sono saltati a causa della pioggia.

    Il mese di maggio numerosi eventi sono in programma presso i nostri mercati: spettacoli, incontri con esperti sul tema del cibo e della salute, visite alle nuove aziende che chiedono di entrare a far parte di CampiAperti. Non mancate!!
    La brochure con il programma completo degli eventi di Vag61 e Savena (gli eventi che si terranno presso XM24 non sono sulla brochure)


    Farsette

    6 maggio @ mercato Vag61 (via Paolo Fabbri 112) – ore 18:00
    16 Maggio @ mercato Savena (via Udine) – ore 18:00

    Le Farsette sono un insieme di piccoli spettacoli sempre nuovi e divertenti dove si avvicendano sia i personaggi della tradizione, sia personaggi nuovi.
    Tecnica: Burattini a guanto
    Animazione e interprete: Maurizio Mantani
    Costruzione burattini: Monica Rami


    Sembra questo sembra quello

    8 Maggio @ mercato XM24 (via Fioravanti 22) – ore 18:00

    Spettacolo di burattini con Antonella Cuomo. Antonella, una volta parte della comunità degli elfi, si sta dedicando ora alla creazione di eventi in particolare per bambini; lo spettacolo sarà animato anche da un aprtecipazione diretta dei bambini.

    Seguirà un momento musicale con Serge degli Elfi di Granburrone, che suonerà brani di musica popolare ed altro.


    Pulcinella e il cane

    9 Maggio @ mercato Savena (via Udine) – ore 18:00

    "Pulcinella, carattere pavido e indolente è continuamente chiamato, suo malgrado, a lottare contro forze a lui ostili: egli affronta l'aggressività del cane Cacciuttiello, contrasta la prepotenza del guappo, Don Pasquale Finizio, addirittura riesce a farsi beffe della Morte."
    Tecnica: Burattini a guanto
    Costruzione burattini: Valentina Paolini
    Animazione: Valentina Paolini


    La banda dei piccoli chef

    13 e 20 Maggio @ mercato Vag61 (via Paolo Fabbri 112) – ore 18:00

    "Il laboratorio di animazione è un gioco musicale per un gruppo di bambini per creare un "ensemble" musicale per strumenti di cucina (pentole, coperchi caffettiere, grattugie, etc.). I partecipanti impareranno ad eseguire uno o due brani musicali suonando e cantando."
    Tecnica:Laboratorio di animazione in musica
    Arrangiamenti: Caterina Cesaria


    Enoliti e oleoliti – incontro sulle erbe officinali

    15 Maggio @ mercato XM24 ore 18:00

    Enoliti e oleoliti: Lorenzo e Barbara Strulgador proporranno un laboratorio per la preparazione di enoliti (macerazione di piante in vino medicale) ed oleoliti, arricchiti entrambi con piante officinali, spiegandoci le procedure con cui prepararli e l'utilizzoche se ne può fare da un punto di vista salutistico.


    Glutine, grani antichi e grani moderni

    16 Maggio @ Mercato Savena (via Udine)
    Intervento a cura di Enzo Spisni – ricercatore in biologia dell'Alma mater ed esperto in nutrizione

    "La celiachia e la sensibilità al glutine sono in aumento nella popolazione. La selezione cui il grano è stato sottoposto ha modificato il glutine dei grani moderni. Quale relazione c'è tra queste modificazioni e l'aumento delle patologie? "


    Facciamo il Moco

    22 Maggio @ mercato XM24 (via Fioravanti 22) – ore 18:00

    Facciamo il Moco: Manuela ci racconta come fare delle ottime salse, utili per condire la pasta, per arricchire un panino o per qualsiasi altra idea, utilizzzando erbe di stagione come la boraggine, il prezzemolo, l'ortica; ci insegnerà inoltre  il segreto della maionese vegana.


    Benessere e alimentazione con il metodo Kousmine

    23 Maggio @ Mercato Savena (via Udine)
    Intervento a cura di Alda Maccaferri, Naturalista

    "Con il Metodo Kousmine costruiremo una corretta alimentazione, dalla colazione alla cena. Capiremo quali proteine e carboidrati abbinare e l'importanza della varietà e della stagionalità di frutta e verdura, che sostengono la nostra salute."


    Il Cantico delle Api

    27 Maggio @ mercato Vag61 (via Paolo Fabbri 112) – ore 18:30
    30 Maggio @ mercato Savena (via Udine)

    "Una voce, una fisarmonica e 5 faretti, sulle orme dei cantastorie, attraversano il mercato per raccontare le api, che " .. trasportano parole d'amore da un fiore all'altro …. " e ci indicano la strada per l'avvenire: sostenere gli apicoltori nella lotta contro i pesticidi. I neonicotinoidi minacciano la sopravvivenza delle api e con esse la nostra, ma le nostre scelte possono determinare un futuro diverso. "
    Tecnica: Viaggio di narrazione in musica
    Arrangiamenti: Antonio Tancredi
    Cantastorie: A. Pierdicca ed E. Monteverde


    Coloriamo il mondo 

    29 Maggio @ mercato XM24 (via Fioravanti 22)

    Sotto la guida di Katia di Exaequo il tavolo si riempirà  di profumi e di spezie attraverso le quali I bambini potranno creare il loro mondo equo e solidale. Si tratta di  un gioco che stimola i sensi per scoprire da dove provengono molti prodotti che assaporiamo tutti i giorni.

    "Crea il tuo curry": nel frattempo con i "grandi" utilizzeremo le spezie disponibili per creare una miscela da utilizzare in cucina, elaborata con i prodotti del commercio equo.


    I tre Consigli

    3 Giugno @ Mercato Vag61 (via Paolo Fabbri 112) – ore 18:00

    "Un vendi-storie ambulante con in spalla un teatrino a bretelle si ferma nel mercato per raccontare fiabe della tradizione toscana, con il loro gusto per la beffa, gli sfondi rurali, i personaggi ironici, i finali a volte amari."

    Tecnica: Teatrino a bretelle
    Costruzione burattini: Valentina Paolini
    Animazione: Valentina Paolini