CampiAperti

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Tag: cooperative

  • Operette Immorali – La Lupa, lo Stato e il Grillo Talpa

    di Marzia e Mattia

    Lupa: Pronto?

    Grillo talpa: Pronto, ciao lupa sono il grillo talpa.

    Lupa: Ciao grillo talpa come va?

    Grillo talpa: Bene bene, è da una settimana che ti sto chiamando…

    Lupa: Lo sai che non amo essere rintracciata, poi di solito dove sto io non prende…

    Grillo talpa: Sai benissimo che l’unico modo per non essere rintracciata è di non averlo proprio il cellulare. E’ inutile che fai quella fuori dal sistema col cellulare!

    Lupa: Hai ragione grillo. Prima o poi lo porterò all’isola ecologica. Ma anche quel giorno sono certa che continuerò a vivere nelle contraddizioni. Ti ho mai parlato della mia teoria dell’eliminazione graduale dei compromessi?

    Grillo talpa: No, magari un’altra volta eh lupa…a proposito di compromessi…hai visto i risultati delle elezioni?

    Lupa: Quali elezioni?

    Grillo talpa: Come quali elezioni? Cazzo lupa! Vivi proprio fuori dal mondo!

    Lupa: Preferibilmente nella boscaglia.

    Grillo talpa: Le elezioni europee lupa, le elezioni europee, fatte per eleggere il parlamento europeo, il parlamento dell’Europa cribbio!

    Lupa: Sì ma non ti scaldare grillo. Tu grillo credi veramente che abbia un senso andare a votare? Per il parlamento europeo poi…

    Grillo talpa: No che non ci credo. Non ci ho mai creduto.

    Lupa: Quindi non ci sei andato.

    Grillo talpa: Certo che ci sono andato.

    Lupa: E per quale motivo se non ci credi?

    Grillo talpa: Perché le persone hanno bisogno di poter credere che abbia un senso e in più siamo ad andarci più tutti si convincono che abbia un senso.

    Lupa: Quindi lo fai per le persone…

    Grillo talpa: No lupa. Non capisci proprio un accidenti di politica. Lo faccio per le istituzioni, per lo Stato, per il sistema, perché tutto non crolli miseramente. Per senso di responsabilità, per spirito civico, per il bene comune insomma.

    Lupa: Ma di quale bene comune parli grillo?

    Grillo talpa: L’unico bene comune possibile: il bene comune delle banche, dell’alta finanza, delle grandi industrie, dei petrolieri, dei faccendieri, delle cooperative rapaci, dei devastatori di montagne, dei fabbricanti di armi, “dei fabbricanti di saponette”, dei potenti di ogni colore, di chi regge i fili insomma. Il bene dei potenti è il vero bene comune. Senza di loro il popolino sarebbe spacciato…quando hai tempo rileggiti la Leggenda del Grande Inquisitore…

    Lupa: Vabbé. Ma chi hai votato alla fine? I grillini?

    Grillo talpa: Macché i grillini! Come sei scontata lupa! Solo perché hanno quel nome… Poveroni, sono carini e simpatici e la maggior parte di loro è animata da meravigliose intenzioni, poi li sento un po’ tutti come figli miei. In effetti anche loro sono dalla mia parte, anche se forse non se ne accorgono. Anche loro, anzi, soprattutto loro, sono lì per contribuire a dare una parvenza di democraticità al tutto. Vedi lupa, molte persone sono arrabbiate e hanno bisogno di trovare qualcosa dentro cui incanalare la loro rabbia. Sarebbe molto pericoloso se questo qualcosa non fosse controllabile all’interno delle istituzioni. Per questo esiste il mio omonimo senza talpa.

    Lupa: Ma chi hai votato alla fine?

    Grillo talpa: Ma per Renzi diamine! Ha grinta quel boy scout! E’ riuscito a fare entusiasmare anche il Resto del Carlino, pensa un po’!

    Lupa: Comunque grillo a me di questa storia non me ne può fregare di meno…mi hai chiamato per questo?

    Grillo talpa: No. In realtà ti ho chiamato per dirti che sei una minchiona.

    Lupa: E perché?

    Grillo talpa: Perché ho visto sul giornale cos’hai combinato con quelle pecore…

    Lupa: Avevamo fame. Il branco doveva mangiare.

    Grillo talpa: Avevi fame…proprio le pecore dovevi far fuori? Così non ti fai una bella pubblicità…Quelle immagini così truci in prima pagina…il pubblico avrà pensato che sei davvero feroce.

    Lupa: Non c’era altra selvaggina, e non per colpa mia. E se il pubblico si è scandalizzato significa che è un ipocrita allora…con tutti quegli agnelli che ogni anno vengono ammazzati per essere mangiati dagli umani…

    Grillo talpa: Ma lascia stare i massacri di agnelli! Sei anacronistica lupa. Il tuo tempo era già finito. Sei stata risuscitata per fare piacere agli “amanti della natura”, ai fotografi naturalistici, agli enti parco e agli impresari del turismo. Anche tu sei funzionale al sistema cara la mia lupa rivoluzionaria. Solo per questo non vi hanno ancora sterminato di nuovo. Ricordatelo. E ricordati anche, cara la mia lupa, che l’unico predatore da queste parti è l’essere umano. Non c’è spazio per altri predatori. Non capisci che è un monopolio il loro? Vuoi per caso metterti contro i monopoli? Vuoi finire in un pilone di cemento? Non puoi permetterti di mangiare carne destinata alla produzione di cibo. Rompi un equilibrio.

    Lupa: Ma di quale equilibrio parli grillo, che non abbia già rotto l’essere umano con la sua “grande civiltà”?

    Grillo talpa: L’equilibrio della produzione scemotta! Da quella pecora sai quanto latte doveva essere prodotto? Sai quanti agnelli per il macello dovevano ancora essere partoriti?

    Lupa: Avevamo fame. Il branco doveva mangiare. Anche tu quando hai fame mangi il colletto tenero delle lattughe.

    Grillo talpa: Dai non fare paragoni assurdi! Stiamo parlando di danni molto più ingenti e poi una lattuga ammosciata non farebbe scalpore fotografata in prima pagina. Te l’immagini il titolo sul giornale: “Allarme grillo talpa, massacro di lattughe”?

    Lupa: E la grandine, allora, che ammacca la frutta, squarcia le foglie e quando vuole tutto devasta? Le cavallette che fanno strage di giovani piantine appena trapiantate? E la monilia che annienta raccolti di ciliegie e albicocche? E l’oidio e la peronospera che insidiano le viti e tante verdure? E l’istrice che si mangia le patate? E la pioggia incessante che nutre le malattie e inzuppa i campi al punto che non è più possibile seminare per mesi e mesi? E il gelo che brucia i finocchi? E il solleone che ustiona i pomodori e i peperoni? E la dorifora che sfoglia le patate? E la carpocapsa che rode mele e noci? E le cavolaie e i lepidotteri tutti? Per non parlare dei cinghiali e dei caprioli, il giochino preferito dei cacciatori…E la siccità poi?

    Grillo talpa: Per questo esiste lo Stato, cara la mia lupa. Per questo vado a votare. Lo Stato è il papà che ti dà le sculacciate (o le cinghiate quando serve), ti chiude nello sgabuzzino buio se fai il cattivo, ti porta al circo se fai il bravo, ti dà i contributi per pagare i debiti con le banche e ti paga i danni quando arriva la grandine o il lupo cattivo (per danni da grillo talpa non credo esistano risarcimenti).

    Lupa: Bé allora se c’è lo Stato che paga qual è il problema?

    Grillo talpa: Paga troppo poco.

    Lupa: Comunque sia, io sono lupa e continuerò a fare la lupa, non credo che per qualche pecora in meno gli umani moriranno di fame. Mi auguro che il papà Stato dia i giusti risarcimenti ai pastori, basta che non cerchi di rinchiudermi dentro i suoi recinti. Piuttosto mi spari! Quello lo sa fare bene no? E quando vedi i tuoi amici umani ricorda loro che la natura non è tutta al servizio della loro maledetta produzione, ricorda loro che ogni tanto devono accettare di pagare un tributo alla natura per tutto quello che hanno preso e continuano a prendere, ricorda loro che forse è meglio essere liberi con una garanzia in meno che schiavi pieni di garanzie.

    Grillo talpa: Sei sempre la solita, lupa! Solo a papà Stato sono disposti a pagare i tributi gli umani. E non sono pochi.

    Lupa: Te l’ho detto, lupa sono e lupa resterò.

    Grillo talpa: Vabbé dai, si è fatto tardi e sto pure finendo i minuti dell’offerta Vodafone, ‘notte lupa, ci risentiamo…

    Lupa: Buonanotte grillo! E se li vedi salutami i tuoi amici grillini! E raccomanda loro di riascoltare meglio Storia di un impiegato!

    Grillo talpa: Ehi lupa! Ci sei ancora?

    Lupa: Dimmi.

    Grillo talpa: Questa ti piacerà.

    Lupa: Quale?

    Grillo talpa: Homo naturae lupus!

  • Ben oltre lo sfruttamento: lavorare da migranti in agricoltura

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    Riceviamo da SoS Rosarno il seguente invito:

    Vorremmo  rinnovare la richiesta di diffondere la petizione perchè nelle prossime settimane decideremo quando presentarla ufficialmente a COOP ITALIA in presenza della stampa e possibilmente nella persona di Claudio Mazzini in quanto "responsabile sostenibilità, innovazione e valori Coop Italia". 

    Allora, per chi non avesse ancora sottoscritto on line su change.org, affrettatevi!

    Visualizza la petizione:

    segnaliamo inoltre l'articolo di Domenico Perrotta

    IL CASO ITALIANO
    Ben oltre lo sfruttamento: lavorare da migranti in agricoltura
    Da "il Mulino" n. 1/14
    http://www.rivistailmulino.it/journal/articlefulltext/index/Article/Journal:RWARTICLE:75749

     

  • Arvaia compie un anno

    arvajasabato 15 febbraio 2014, la cooperativa agricola Arvaia cittadini-coltivatori-biologici a Bologna compie un anno e festeggia.

    La prima esperienza in Italia di coltivazione agricola partecipata di terra pubblica, in un anno ha raccolto quasi 180 soci e settimanalmente oltre a distribuire ai soci un centinaio di cassette di ortaggi freschi a km 0 e biologici, vede partecipare decine di cittadini bolognesi alle attività agricole stagionali, a momenti di formazioni e convivialità, a pochi Km dal centro di Bologna. Arvaia ha, in quest'anno, ricevuto molti riconoscimenti e attenzione mediatica in giro per l'Italia, ha stretto accordi di cooperazione con enti, gruppi ed istituzioni, avviato progetti di sviluppo e formazione, creato posti di lavoro, fatto investimenti, sempre perseguendo il nuovo modello dei CSA (community supported agricolture). La cittadinanza è invitata a conoscere quest'esperienza, al centro Bacchelli, in via Galeazza 2 Bologna (Borgo Panigale).

     

     

     

     

     

    programma completo:

     

    Arvaia compie 1 anno e Borgomondo le fa la festa

    Sabato 15 febbraio 2014 dalle ore 12 alle 17

    al Centro Bacchelli Via Galeazza 2 Bologna (Borgo Panigale)
    vicino alla fermata Casteldebole della linea ferroviaria Bologna-Vignola e al capolinea del bus 19

    Festeggiamo insieme!

    Ognuno porterà qualcosa da mangiare e da bere.
    Ognuno porterà i propri piatti, bicchieri, tovaglioli e posate

    per limitare lo spreco di plastica e carta.
     
    E dopo aver mangiato e bevuto avvieremo insieme
    la campagna abbonamenti 2014!

    Per l’occasione verranno organizzati degli “info-point” multimediali che presenteranno i diversi gruppi  che si sono formati sulle attività della cooperativa:
    frutteto, piante aromatiche, agricoltura&ciappinaggio, comunicazione, cucineria.
    E ci sarà lo spazio per condividere tutte le novità e i progetti futuri!

     
    Troverete
    * intrattenimento per i bambini
    * punti di informazione su
    – funzionamento del nuovo sito e gestionale
    – abbonamento alle cassette 2014 e punti di distribuzione
    – bilancio preventivo 2014 e piano di investimenti

    **il centro può ospitarci tutti al coperto. qui il meteo di sabato 15 febbraio, che pare sarà clemente!

    http://www.arvaia.it

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Assemblea generale 11/Dicembre 2010

    Assemblea generale 11/Dicembre 2010

    Accesso alla terra – a proposito dei trasformatori di CampiAperti

    Da circa un anno CampiAperti sta raccogliendo delle relazioni dei trasformatori di CampiAperti (Luciano e Paola, Il Plicotto, Ambra, Manu, Isabella, Davide e Federica, Pinuccia, Stefania di Una fattoria per amico). Tutto ciò è utile a fare il punto della situazione, in quanto CampiAperti accetta i trasformatori nei mercati per dar loro la possibilità di avere un microreddito. E questo perchè possano avere un minimo di liquidità per avviare il proprio progetto in campagna. In alcuni casi questo sembra che non sia successo, come emerge dalle relazioni. Alcuni trasformatori non hanno avviato un vero e proprio progetto di vita in campagna. Questo non è in linea con i principi di CampiAperti, anche perchè magari il posto al mercato di chi ci sta senza avere un progetto, potrebbe essere di qualcuno a cui quel microreddito serve veramente.

    Nei particolari dei singoli casi, vista l'assenza di molti trasformatori in assemblea generale, ne parleremo nelle singole assemblee di mercato, che a questo punto, potremmo convocare nel mese di gennaio.

    La necessità emersa dall'assemblea è quella che ci sia consapevolezza politica del progetto che c'è dietro la vendita dei trasformati.

    Un gruppo di soci (tra cui trasformatori e co-produttori) andrà a far visita ai trasformatori per spiegare loro ciò ulteriormente e risolvere le situazioni caso per caso.

    Gestione mercati

    Marco Mazzanti de “Il Serraglio” ha sollevato il problema che si verifica nelle assemblee di mercato di fronte ai nuovi ingressi.

    FASI PER I NUOVI INGRESSI:

    a) il nuovo produttore si rivolge a un responsabile di mercato o spedisce una mail a info@campiaperti.org

    b) il responsabile o chi altri spiega cos'è CampiAperti, e che avere un banco al mercato non significa solo questo, ma significa far parte di un'associazione

    c) visita in azienda da parte di un gruppo di produttori e di co-produttori

    d) se tutto va bene assemblea di mercato

    Nell'ultima fase, cioè l'assemblea di mercato il parere, circa il nuovo ingresso, deve essere dei produttori dello stesso prodotto ma anche di tutti gli altri produttori nonché co-produttori. Questo perchè i nuovi ingressi devono essere limitati solo in casi eccezionali. L'arrivo di un nuovo produttore nella maggior parte dei casi fa bene al mercato perchè porta nuove persone.

    Nel caso in cui il mercato abbia poca affluenza, allora l'assemblea di mercato può decidere di investire in comunicazione e pubblicitàò, invece di non accettare nuovi produttori.

    Per il Savena Rachele e Michela si sono proposte di avviare un punto di ristoro, un chiosco bio in cui distribuire piatti caldi con i prodotti di CampiAperti. Si impegnano quindi a scrivere un progetto, anche economico, e presentarlo in lista entro la primavera, quando vorremmo che il chiosco partisse.

    A breve inoltre, come deciso all'assemblea politica di luglio, stamperemo il DECANOLOGO da esporre su un cavalletto ai mercati. Un incaricato lo porterà ogni volta con il suo mezzo al mercato.

    Decisione riguardo alla gestione dei mercati è anche quella di stabilire due responsabili a rotazione (ogni anno cambieranno) tra i produttori, di modo che siano autogestite dal mercato le richieste di nuovi ingressi, o qualsiasi altra faccenda (controlli , relazione con xm o vag, posteggi, ecc…). Così anche se Michela non fosse fisicamente presente (cosa che succede tutti i mesi, vista l'impossibilità di essere presente sempre a tutti e tre ogni settimana) il mercato è in grado da solo di affrontare questioni importanti.

    Nelle assemblee di mercato che faremo a gennaio stabiliremo anche I due responsabili per ogni mercato. In occasione di queste distribuirò anche le nuove schede da esporre ai banchi dei mercati, quelle dei trasformatori avranno anche gli ingredienti sul retro, chi non mi ha ancora consegnato l'elenco degli ingredienti si faccia vivo.

    Etica del lavoro

    Accettato dall'assemblea di mercato il nuovo punto del regolamento:

    Campiaperti rifugge il lavoro come alienazione. Appoggia il coinvolgimento dei lavoratori (dipendenti, stagionali o occasionali) nella gestione dell'azienda. Crede inoltre nella chiarezza di rapporto di lavoro tra titolare e dipendenti. Questi ultimi sono parte attiva dell'azienda, e per questo alla prima visita devono essere presenti insieme al titolare, per comunicare il loro ruolo. Nel caso in cui un dipendente avesse problemi con il titolare, può farlo presente a un gruppo di lavoro (composto anche da dipendenti delle aziende associate e co-produttori) il quale approfondirà la questione, e riproporrà il caso in assemblea. L'assemblea può poi valutare ciò che il gruppo di lavoro riporta e decidere se sospendere il produttore dai mercati di CampiAperti.

    Vivaio di CampiaAperti

    Nelle serre dei giardini Margherita o nell'area dell'ex-centro di microprogazione di Croce di Casalecchio si è aperta la possiblità per CampiAperti di presentare un progetto per un vivaio di piantine bio. Progetto la cui organizzazione (economica e gestionale) non spetterà all'associazione, ma ad altro ente, e con cui però i produttori di CampiAperti vorrebbero collaborare per selezionare semi e acquistare piantine bio autoprodotte.

    Nello specifico, un gruppo di associazione tra cui Oltre e Borgomondo, hanno scritto una lettera al comune e al patrimonio (il centro ora è di proprietà del patrimonio di Bologna) per ricevere l'affidamento dell'area con vari progetti. CampiAperti ha sottoscritto la lettera e si è proposta dio aiutare le associazioni nel dialogo con il patrimonio di Bologna.

    Il posto è molto grande, ha già delle serre attrezzate e potrebbe inoltre diventare la sede reale dell'associazione, dove fare incontri, laboratori, cene ed avere un ufficio di riferimento per ricevere i nuovi ingressi ecc…

    insediamento rurale-accesso alla terra

    Germana propone di rivolgersi alla cooperativa MAG6 di Modena per investire come CampiAperti nell'acquisto di terra. Terra da dare a chi ne farà richiesta a campiAperti con progetti di insediamento rurale. A questo proposito pensiamo di avere un'incontro con MAG6 a gennaio.

    altre ed eventuali

    Il gruppo di lavoro sulla comunicazione dei prezzi di CampiAperti ai mercati si incontrerà dall'anno prossimo, già ci sono Michele e Carlo, chi si vuole aggiungere ben venga.

    Simone Li Calzi porterà al banco anche i prodotti de Le galline felici.