CampiAperti

Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare

Tag: mercati

  • Assemblea genuino clandestino 31 luglio 2011

    PROGRAMMA

    La proposta mandata in lista da Gianluca, cioè di distibuire le iniziative durante la settimana, è stata considerata fattibile.

    La settimana sarebbe l’ultima di settembre. C’è ancora da definire l’incontro del mercoledì sera, che sarebbe sulla sovranità alimentare e il sud del mondo. Per questa sera è stato proposto di contattare Mimmo Perotta del gas della gardelletta per chiedergli una mano, nonché l’associazione di rosarno che abbiamo conosciuto al vag, e che ci ha inviatato a rosarno a fine agosto.

    Per l’incontro pubblico di venerd’ sera 30 settembre, “autorganizziamo un’altra economia” l’idea definitiva è stata quella di farlo alla sala del silenzio di Vicolo Bolognetti e di invitare Guido Viale e Onorati. Il primo lo contatta Roberta Mazzetti, il secondo Germana.

    A vicolo Bolognetti potremmo anche allestire la mostra fotografica di Michele Lapini e Sara Casna, nonché offrire un aperitivo prima dell’incontro. L’obiettivo che il gruppo di scrittura si è posto è quello di arrivare entro l’11 settembre con un testo che spieghi cosa fa CampiAperti (che scrive Carlo), per inserirlo in un “bollettino-volantone” che contenga oltre a questo testo anche: il comunicato a favore della TAV a nome di genuino clandestino, un documento del gruppo sull’accesso alla terra, un documento sull’autocertificazione partecipata (che scrive Michele), una relazione dei gas sull’attività portata avanti finora.

    Il bollettino sarà un foglio da distribuire ai mercati l’ultima settimana di settembre, nonché da distribuire durante l’incontro pubblico del venerdì sera. Abbiamo pensato per l’impaginazione e la grafica di ricontattare Marcello e Cosimo, gli amici di Mattia che avevano prodotto tutto il materiale di genuino clandestino nel 2009.

    Il luogo pensato per il mercato di domenica invece è il piazzale di via udine, quello del mercato del Savena. Anche per rilanciare il mercato nel quartiere. L’idea, oltre ad attacchinare locandine per tutto il quartiere, è quella di invitare la banda Roncati venerdì 30 settembre a partire dal mercato con un corteo per il quartiere che pubblicizzi il grande mercato di domenica 2 ottobre.

    Vogliamo anche chiedere alla presidentessa di quartiere, la Geri, il patrocinio per l’evento. Io domattina andrò a chiedere le autorizzazioni per la sala del silenzio e per il Savena, se qualcuno non è d’accordo scriva prima di domattina!

    Dopo che ci verranno confermate le date, c’è da bloccare il sabato 1 ottobre a Dulcamare per ospitare tutti i contadini che arriveranno e per iniziare ad organizzarci per l’accoglienza, la cucina, la sala dei tavoli tematici. Per questo ci sarà da andare ad un’assemblea di Dulcamara.

    ACCESSO ALLA TERRA

    Nel corso dell’assemblea Roberta studio legno ha fatto una relazione dell’attività finora portata avanti dal gruppo. In particolare il gruppo accesso alla terra, dopo aver parlato con MAG6 a reggio, aveva pensato che una possibilità per dare terra a chi la vuole coltivare, sarebbe fare una raccolta fondi a fondo perduto cosicchè CampiAperti possa acquistare della terra e darla poi in gestione a chi la richiede.

    Ma l’assemblea ha espresso dubbi circa la possibilità di riuscire a trovare chi ci mette dei soldi a fondo perduto e ha proposto una raccolta fondi per una proprietà indivisa cioè chi ha dei soldi da investire compra una quota della terra, sapendo che quando vuole indietro i suoi soldi MAG è tenuta a trovare qualcuno che compri la sua quota, e nel caso gli anticipi i soldi se non riesce a trovare subito qualcuno. In questo modo gli investitori potrebbero essere più motivati.

    Il gruppo accesso alla terra proverà a proporre la cosa a MAG6 e in ogni caso poi scriverà un resoconto per il bollettino. Oltre a ciò, il gruppo accesso alla terra sta creando una bacheca per gli annunci sul sito di campiaperti, nonché una pagina con tutte le informazioni tecnico burocratiche per chi vuole mettersi in agricoltura (informazioni su mutui, partite iva ecc.)

    il gruppo vuole poi sottoscrivere come CampiAperti alla campagna “salviamo il territorio” che considerando il territorio un bene comune, si propone di dialogare con i Comuni per una mappatura dei terreni e delle proprietà abbandonate. Infatti, dopo un colloquio con la regione, è saltato fuori che ad esempio non esiste una mappatura degli usi civici , l’ultima risale al 1861. Roberta Mazzetti ha poi proposto la sottoscrizione dell’incontro che si terrà a Krems in Austria dal 16 al 21 agosto, a cui si sono date appuntamento le realtà presenti a Genova. Il tema sarà proprio il cibo, e i vari incontri toccheranno temi che genuino clandestino affronta dai primi incontri. Quelli de la ragnatela tra l’altro ci vanno, li sto contattando per vedere se riesco ad andarci anche io.

    Se ho dimenticato qualcosa scrivetelo!

    GRUPPO SCRITTURA

    I punti salienti che Carlo inserirà nel testo sono:

    • ricucire il rapporto tra consumatori e produttori
    • usare con un senso i prodotti del lavoro
    • regole comuni che si dà l’assemblea che a volte sono in opposizione con le norme
    • occuparsi del ciclo completo di un bene

    Michele invece ha riportato una possibile domanda per l’incontro di venerdì 30 settembre: Se fare la spesa è votare (Gesualdi) e se crediamo nel modello classico dell’economia per cui la domanda modella l’offerta, se i gas si sono moltiplicati esponenzialmente negli ultimi anni chiedendo produzioni biologiche, anche l’offerta dovrebbe cambiare. Ma stenta a farlo, molti gas non riescono a trovare produttori. La domanda potrebbe quindi essere: può anche l’offerta cambiare allo stesso ritmo della domanda?

  • AUTORGANIZZIAMO UN’ALTRA ECONOMIA?

    L’associazione Campi Aperti coordina i mercati autogestiti che si svolgono settimanalmente in tre quartieri della città (Bolognina, San Donato, Savena. Il primo di questi mercati è nato dieci anni fa.

    L’associazione è formata dai produttori e trasformatori che animano i mercati e dai coproduttori che vi acquistano i prodotti (quelli che la grande distribuzione chiama, con termine che non ci convince, “i consumatori”).

    I mercati di campiaperti sono basati su una alleanza tra contadini e cittadini per la pratica concreta di economie non mercantili. Rispetto del lavoro e dei territori, ciclo corto nel tempo e nello spazio, agricoltura contadina, cooperazione e autogestione sono le parole chiave che caratterrizzano le nostre pratiche.

    Da due anni campi aperti ha contribuito a far nascere una rete nazionale di contadini e coproduttori resistenti che si è ritrovata unita nella campagna “Genuino e clandestino” (capagna per la libera lavorazione dei prodotti contadini) che oggi ragiona anche su tutti i temi che riguardano l’agricoltura, le economie cosiddette alternative, l’accesso alla terra, la distribuzione degli alimenti.

    La rete “genuino e clandestino” periodicamente realizza un incontro nazionale di tre giorni (e una concomitante fiera contadina) nelle città che sono coinvolte nel progetto. Nel prossimo autunno l’incontro nazionale si terrà a Bologna.

    Come nodo Bolognese di Genuino e Clandestino vorremmo provare a fare un passo ulteriore rispetto al percorso fin qui realizzato. Abbiamo sviluppato in questi anni alcune convinzioni:

    1. Economia alternativa, consumo critico ecc. possono diventare mode rassicuranti per sentirsi con la “coscienza apposto” se non ci si pone con forza il tema della trasformazione sociale. Noi crediamo che tutte la pratiche di economia equa debbano fondarsi su una critica radicale all’attuale modello sociale ed economico.
    2. L’agricoltura industriale (e il relativo sistema di agro-business) devasta il territorio ed è assolutamnte coerente con un modello di sviluppo fondato sulla legge del più forte e sulla insicurezza alimentare di tutti. Non si tratta di questioni marginali e di nicchia basti pensare che il 40% di tutto il bilancio UE va in sussidi all’agricoltura (sussidi che vengono accaparrati soprattutto dagli “industriali della terra”) e a tutte le emergenze alimentari (vere o presunte) che abbiamo visto in questi anni.
    3. Le questioni “della terra” hanno, ovviamente, enormi connessioni, con le politiche di guerra permanente, con la gestione militare e classista dell’immigrazione, con il mancato rispetto della dignità del lavoro.

     

    Vorremmo nell’autunno prossimo, durante “Genuino e clandestino Bologna”, organizzare (oltre ai momenti di discussione più specifici con i contadini che arriveranno da molte città italiane) un momento di dibattito e confronto con tutte le realtà che si pongono il problema della trasformazione sociale attraverso le pratiche quotidiane.

    Vorremmo discutere insieme:

    • Del se l’economia può essere un “fronte di lotta”, di quali possono essere le esperienze che mettono, realmente, in discussione il modello economico (e sociale) dominante
    • Di come soggetti molto diversi (associazioni, reti, centri sociali, sindacati ecc.) possano fare pezzi di cammino insieme sulla rotta della critica al modello sviluppista
    • Di come mobilitazione in difesa dei territori, pratiche concrete di economia alternativa, militanza politica possano dialogare
    • Di come le forme di autorganizzazione possano costruire risposte valide alla crisi del sistema economico che è anche perdita di posti di lavoro e insicurezza e precarietà diffusa

     

    Vi invitiamo quindi ad un primo incontro per costruire insieme questo momento di confronto pubblico. L'appuntamento e al Vag in via P.Fabbri, nella sala al primo piano venerdì 8 luglio h.21